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Delirium: la procedura per la gestione domiciliare Maurizio Barbon Massimo Melo U.O. S. Cure Palliative Azienda U.L.S.S. n. 9 - Treviso.

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1 Delirium: la procedura per la gestione domiciliare Maurizio Barbon Massimo Melo U.O. S. Cure Palliative Azienda U.L.S.S. n. 9 - Treviso

2 Struttura della procedura 2. Orientamento della prassi: la scheda Cosa fare Quando fare Chi fa Collegamento con la fase di malattia 1.Descrizione della procedura: il documento Oggetto, necessità, campo di applicazione, razionale Target, Obiettivo Gruppo di lavoro Informazioni sulla patologia Strategie di trattamento 3. Supporto informativo: la scheda Identificazione del rischio-riduzione del rischio Azioni per la riduzione del rischio

3 Strategie di trattamento Condizione scatenante probabilmente reversibile Fattori di rischio riducibili Decesso non imminente: trattare le cause Progressione di malattia Grave insufficienza multiorgano  fattori di rischio non riducibili Decesso imminente: trattare i sintomi

4 FaseAzione Prevenzione primariaRimozione / riduzione dei fattori di rischio Prevenzione secondaria Identificazione tempestiva: 1.Educazione dei familiari a riferire sui primi sintomi 2.Test di screening, somministrabile dall’infermiere Trattamento (delirium conclamato) 1. Diagnosi eziologica a.Progressione naturale della patologia? Se si, solo controllo dei sintomi. b.Cerca le comorbosità (sepsi, insufficienza d’organo, CID, anemia, iper-ipoglicemia, ipotiroidismo). c.Cerca la disidratazione, cerca la disionia d.Anamnesi farmacologica: effetti collaterali, effetti delle interazioni, brusca sospensione, sindrome da astinenza. 2. Informazione al paziente e alla famiglia: a.Cos’è il delirium b.Origine c.Possibilità terapeutiche. d.Il “livello di aggressività” delle cure 3. Terapia: a.Eziologica: rimozione-bilanciamento delle cause b.Sintomatica: controllo dei sintomi c.Prevenzione della ricomparsa: riduzione dei fattori di rischio Prevenzione terziariaTerapia medica (eziologica e/o sintomatica) delle patologia che hanno condotto ad un pregresso episodio di delirium

5 Struttura della scheda

6 Supporto informativo: i fattori di rischio Fattori personaliEtà avanzata Patologia specificaNeoplasia ematologica, metastasi ossee Patologie concomitantiPresenza di comorbosità, infezioni Stato cognitivoPresenza di demenza, grave deficit cognitivo preesistente Stato metabolico- idroelettrolitico Iperazotemia, ipoalbuminemia, disidratazione FarmaciPolifarmacoterapia, oppioidi, farmaci psicotropi Fattori di rischio per il delirium indotto da oppioidi Scarso controllo del dolore, dolore neuropatico, dolore episodico intenso (D.E.I.), somatizzazione del distress psicologico, tolleranza agli oppioidi, pregresso abuso di sostanze Fattori di rischio ambientali Mancanza di riferimenti negli ambienti, rispetto al luogo, al giorno e all’ora. Presenza di dispositivi ed attrezzature non familiari (pompe, monitor, sollevatori). Spostamento della persona da una stanza ad un’altra soprattutto di notte Contenzione fisica, suoni e luci intensi. Mancanza di occhiali e protesi per la correzione di deficit.

7 Supporto informativo: azioni per la riduzione del rischio 1.Screening:  Ascolto del malato  Somministrazione dello strumento 2.Prevenzione primaria e secondaria:  Ambiente  Autonomia  Alimentazione e idratazione  Relazione  Comunicazione  Assunzione della terapia 3.Trattamento  Informazione e comunicazione  Educazione e rinforzo  Creazione del setting  Somministrazione della terapia  Monitoraggio


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