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PubblicatoLuciano Bini Modificato 9 anni fa
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Milano, SALONE DEL RISPARMIO 19 aprile 2013 IORP II E MERCATO TRASFRONTALIERO : NUOVI IMPULSI PER LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE
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L’ANDAMENTO DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE IN ITALIA - Il numero di iscritti - Fonte: Relazione COVIP 2011
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L’ANDAMENTO DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE IN ITALIA - Il tasso di adesione - Fonte: Relazione COVIP 2011
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L’ANDAMENTO DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE IN ITALIA - Adesione per classi di età - Fonte: Relazione COVIP 2011 Si evince, dai dati, una limitata partecipazione dei giovani alla previdenza complementare: soltanto il 18% dei lavoratori con meno di 35 anni è iscritto a una forma pensionistica complementare. Maggiore il tasso di partecipazione degli uomini (28,7%) rispetto a quello delle donne (25,7%). Si evince, dai dati, una limitata partecipazione dei giovani alla previdenza complementare: soltanto il 18% dei lavoratori con meno di 35 anni è iscritto a una forma pensionistica complementare. Maggiore il tasso di partecipazione degli uomini (28,7%) rispetto a quello delle donne (25,7%).
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L’ANDAMENTO DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE IN ITALIA - Le risorse finanziarie - Fonte: Relazione COVIP 2011
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L’ANDAMENTO DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE IN ITALIA - La composizione del patrimonio - Fonte: Relazione COVIP 2011
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L’ANDAMENTO DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE IN ITALIA - La composizione del patrimonio - Fonte: Relazione COVIP 2011 Il 58% delle risorse è investito in titoli di debito, di cui più dell’80% è costituito da titoli di Stato. Le azioni costituiscono il 12% del patrimonio, mentre l’incidenza degli OICR è di poco inferiore al 15%. Il 58% delle risorse è investito in titoli di debito, di cui più dell’80% è costituito da titoli di Stato. Le azioni costituiscono il 12% del patrimonio, mentre l’incidenza degli OICR è di poco inferiore al 15%.
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EUROPA REVISIONE DELLA IORP Principali novità che saranno introdotte con la revisione della direttiva 2003/41/CE relativa alle attività e alla supervisione degli enti pensionistici aziendali e professionali Obiettivi Favorire l’attività trasfrontaliera delle forme pensionistiche complementari; introdurre un sistema di vigilanza maggiormente incentrato su un approccio basato sul rischio; migliorare la regolamentazione con riferimento a schemi pensionistici a contribuzione definita, ad oggi prevalenti sul territorio dell’Unione europea.
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EUROPA REVISIONE DELLA IORP Principali novità che saranno introdotte con la revisione della direttiva 2003/41/CE relativa alle attività e alla supervisione degli enti pensionistici aziendali e professionali Strumenti Aumento dell’armonizzazione a livello europeo dei requisiti di capitale; Aumento dell’armonizzazione a livello europeo in tema di gestione del rischio, requisiti di governance e trasparenza pre- e post-contrattuale, prevedendo, in particolare, specifici obblighi di informativa nei confronti sia degli iscritti sia dei potenziali aderenti. La regolamentazione italiana già prevede dettagliati obblighi di informativa agli iscritti e ai potenziali aderenti; le forme pensionistiche complementari di diritto italiano sarebbero, pertanto, già sostanzialmente allineate agli eventuali nuovi obblighi di trasparenza imposti dalla direttiva europea.
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EUROPA LIBRO VERDE DELLA COMMISSIONE EUROPEA SUL FINANZIAMENTO A LUNGO TERMINE DELL’ECONOMIA EUROPEA – Documento di consultazione Ruolo dei fondi pensione Obiettivo Necessità di trovare canali alternativi, a quello bancario, per il finanziamento di investimenti a lungo termine (energia, infrastrutture, istruzione, tecnologie di adattamento ai cambiamenti climatici, etc.) che possono generare benefici per la società nel suo complesso, nella misura in cui sostengono servizi essenziali e accrescono il tenore di vita In che misura e in che modo gli investitori istituzionali (e i fondi pensione) possono svolgere un ruolo maggiore nel panorama in mutamento del finanziamento a lungo termine? Come si possono bilanciare, al meglio, gli obiettivi prudenziali e la finalità di sostenere il finanziamento a lungo termine nella formulazione e nell’attuazione delle norma prudenziali applicate, rispettivamente, a assicuratori, riassicuratori e fondi pensione come gli enti professionistici aziendali o professionali?
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