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Procedure di intervento in presenza di sostanze pericolose e NBC

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Presentazione sul tema: "Procedure di intervento in presenza di sostanze pericolose e NBC"— Transcript della presentazione:

1 Procedure di intervento in presenza di sostanze pericolose e NBC
Incontri con gli addetti delle sale operative e gli operatori sul territorio delle organizzazioni di soccorso

2 LINEE GUIDA PER L’INTERVENTO DI TIPO CHIMICO, BIOLOGICO, NUCLEARE E RADIOLOGICO A SEGUITO DI ATTACCO TERRORISTICO

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6 DOVE ci dobbiamo FERMARE?

7 RISULTA DI FONDAMENTALE IMPORTANZA CHE L’ADDETTO ALLA CENTRALE OPERATIVA SAPPIA RICONOSCERE E CLASSIFICARE L’EMERGENZA COME DI TIPO N.B.C.R.

8 Sala Operativa (1) La sala operativa 115 (o altre sale operative) presenta la prima opportunità per riconoscere se si è in presenza di un potenziale incidente chimico. Un attacco chimico terroristico probabilmente genererà un flusso abbondante di chiamate per richiesta di aiuto. Attraverso il serrato esame delle informazioni fornite e un rapido controllo incrociato delle numerose richieste, un operatore ben addestrato deve essere in grado di capire che l’incidente non risulta di natura ordinaria.

9 Sala Operativa (2) Riconoscere e diramare a tutti i soccorritori questa informazione sul tipo di incidente e renderli quindi edotti della potenziale minaccia e delle misure precauzionali da adottare, può essere la chiave per salvare la vita degli stessi soccorritori che per primi giungono sulla scena e consentire, quindi, il salvataggio delle persone ed il confinamento, per quanto possibile, dell’evento.

10 Indicatori di un possibile attentato (BIOCHIMICO)
Scoppio o esplosione con limitati effetti (limitati danni strutturali), specialmente se in luogo pubblico Segnalazione di un dispositivo, un contenitore o un veicolo che ha disperso una sostanza nebulizzata o del vapore Molte persone coinvolte che presentano sintomi similari Più persone che lamentano un effetto apparentemente senza causa o senza traumi Segnalazioni di odori insoliti provenienti da liquidi o sostanze nebulizzate Animali morti Indumenti/dispositivi di protezione individuale abbandonati

11 Qual è la direzione del vento?
Quesiti ed aspetti da definire da parte dell’addetto alla sala operativa (1/2) In che zona è avvenuto l’incidente? L’incidente è all’interno di un edificio o all’esterno? Sono coinvolti veicoli? Si tratta di un edificio o di una struttura pubblica/collettiva/densamente occupata? C’è stato un incendio o un’esplosione? Sono state notate dispersioni di liquidi nebulizzati o vapori? Sono stati uditi sibili o rumori strani, sono stati notati getti o spruzzi? E’ stato notata una bombola, un pacco, un fusto, un contenitore, uno spezzone di tubo sospetto? Ci sono degli infortunati o persone inanimate o animali morti? Quanti, circa? Che cosa lamentano, quali sono i loro sintomi? Sono stati notati individui sospetti? E’ stato notato qualcuno che indossava indumenti protettivi (maschere, guanti, tute chimiche)? Qual è la direzione del vento?

12 Si può descrivere chi è stato o eventuali veicoli che si sono allontanati dalla scena?
Quali sono le generalità ed il recapito delle persone che hanno chiamato? Qual’è, alla fine, lo scenario complessivo che si può ricostruire, sulla base delle descrizioni riferite? Quesiti ed aspetti da definire da parte dell’addetto alla sala operativa (2/2)

13 Indicazioni e consigli da fornire al richiedente
Identificare un luogo sufficientemente lontano o protetto dall’evento ove raccogliere le persone in attesa dei soccorsi Togliere gli indumenti contaminati Evitare per quanto possibile di diffondere la contaminazione Se disponibili nelle vicinanze fontane o simili, lavare abbondantemente le parti contaminate In ogni caso, prima di allontanarsi attendere l’arrivo dei soccorsi e lasciare le proprie generalità (può essere molto importante per la sicurezza dell’interessato e dei familiari) Indicazioni e consigli da fornire al richiedente

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17 Aspetti connessi al Rischio industriale (1/5)
Nel contesto del rischio terroristico il coinvolgimento di impianti e strutture industriali è un’ipotesi da tenere in seria considerazione. In certi casi lo scenario ipotizzabile potrebbe essere estraneo alle ipotesi previste dagli studi di sicurezza. La problematica è di dare una risposta ad un “incidente rilevante” che comprenda una pianificazione allargata dallo scenario convenzionale all’attacco terroristico.

18 Aspetti connessi al Rischio industriale (2/5)
Alcuni siti industriali presenti sul territorio provinciale,con impianti e depositi di sostanze pericolose, possono essere sede di gravi emergenze. Tali emergenze, da considerare quali “incidenti rilevanti” possono creare: emissioni di nubi di sostanze tossiche, incendi o esplosioni derivanti dall'attività industriale o da altre cause che portano seri danni, immediati o differiti alle persone, all’interno o all’esterno dell’impianto o all’ambiente.

19 Aspetti connessi al Rischio industriale (3/5)
Oltre ai Piani di Emergenza Interna (PEI), per questi scenari è obbligatorio predisporre i piani di emergenza Esterna (PEE) al fine di fronteggiare gli effetti all’esterno dello stabilimento. I Piani di Emergenza Esterna devono essere concordati con la direzione di ogni impianto e correlati al Piano di Emergenza Interno di stabilimento. La cartografia dei siti e della viabilità interna ed esterna deve essere sempre aggiornata presso i VV.F., 118 SSUEM, Comune, Prefettura, Forze dell’Ordine, ecc…

20 Aspetti connessi al Rischio industriale (4/5)
Il personale dell’azienda designato all’esecuzione del piano d’emergenza interno (PEI) avrà una parte rilevante nell’esecuzione della procedura d’emergenza. I nominativi e/o le funzioni responsabili indicate dal PEI ricopriranno responsabilità specifiche. Di solito il responsabile d’impianto o un’altra persona delegata si assumerà la gestione del sito. È indispensabile il collegamento delle squadre di soccorso con i responsabili interni di stabilimento.

21 Enti da allertare Servizio di Emergenza Sanitaria (118) (eventualmente richiedere che vengano informati i centri ospedalieri sull’avvenuto e sulla possibilità che alcune vittime contaminate abbiano già abbandonato la scena e possano presentarsi direttamente presso le strutture sanitarie del territorio). Forze di Polizia ( ) Ufficio Territoriale del Governo (Gabinetto del Prefetto) Centro Operativo Ministero dell’Interno Ispettorato Regionale VV.F. Comune interessato (Gabinetto del Sindaco e/o Polizia Municipale) Servizio di igiene pubblica e di tutela dell’ambiente (A.R.P.A.T.) (nei casi in cui siano prevedibili reflui ed effetti ambientali)

22 Compiti assegnati ai Vigili del Fuoco
Sicurezza di tutti i soccorritori all’interno dell’area operativa; Classificazione e definizione delle zone; Salvataggio delle vittime in area contaminata Operazioni di soccorso tecnico; Trattamento delle sostanze pericolose (individuazione, neutralizzazione, recupero, ...); Approvvigionamento idrico; Decontaminazione e riabilitazione degli operatori; Collegamento con le Forze di Polizia e le Autorità.

23 In generale per gli interventi di tipo NBCR si ritiene utile adottare il “modello ad otto passi”, utilizzato anche per gli interventi di tipo “convenzionale” L’attuazione dello schema procedurale di riferimento è indipendente dalla dimensione e gravità dell’evento

24 Incidenti con sostanze pericolose: LO SCHEMA A "OTTO PASSI"
1 - Controllo e gestione del sito 2 - Identificazione del materiale coinvolto 3 - Analisi dei pericoli e del rischio 4 - Valutazione degli indumenti protettivi e delle attrezzature 5 - Coordinamento delle informazioni e delle risorse 6 - Controllo, confinamento e contenimento del prodotto 7 - Decontaminazione 8 - Chiusura dell'intervento

25 1 Controllo e gestione del sito
Comprende la definizione e la messa in sicurezza della scena dell’intervento. La gestione del sito include le operazioni iniziali di comando e le procedure di isolamento ed, eventualmente, evacuazione.

26 2 Identificazione del materiale coinvolto
Comprende il riconoscimento e l’appropriata identificazione del materiale coinvolto analizzando il tipo di insediamento, la localizzazione, le forme dei contenitori, le simbologie e colori, pannelli identificativi, ecc.

27 3 Analisi dei pericoli e dei rischi
Comprende la valutazione dei pericoli relativi e dei rischi che il materiale identificato pone al personale soccorritore e al pubblico

28 4 Valutazione degli indumenti protettivi e delle attrezzature
Comprende la selezione degli indumenti protettivi appropriati e dell’equipaggiamento basandosi sulla valutazione del materiale coinvolto e dei relativi pericoli e rischi creati dall’incidente.

29 5 Coordinamento delle informazioni e delle risorse
Comprende la gestione e il trasferimento di tutti i dati pertinenti, in particolare quelli che identificano quali fattori sono presenti, quali funzioni del processo ad otto passi sono stati completati, quali altre informazioni devono essere sviluppate, e quali fattori sono tuttora sconosciuti.

30 6 Controllo, confinamento e contenimento del prodotto
Comprende le azioni necessarie per confinare un prodotto in una area limitata o mantenerlo nel suo contenitore. VIGILI DEL FUOCO VIGILI DEL FUOCO

31 7 Decontaminazione E’ il processo di rendere sicuro il personale, l’equipaggiamento e le attrezzature riducendo ed eliminando la sostanza dannosa.

32 8 Chiusura dell’intervento
E’ il processo di documentare le procedure di sicurezza, i pericoli, le risorse e gli eventi che hanno interessato il Personale di soccorso e la Comunità.

33 Raccordo con i Servizi di Emergenza Sanitaria
Coordinati dal Direttore Tecnico dei Soccorsi (di norma il R.O.S. VF), i Servizi Sanitari mettono a disposizione le risorse necessarie per le operazioni di pertinenza, compresa la decontaminazione della popolazione e dei propri operatori. Danno il supporto al personale VF per il triage in zona calda. Per contro, il ROS fornisce la consulenza e, in casi particolari, i materiali necessari per la protezione individuale del personale sanitario preparato per l’intervento in zona operativa. La stessa collaborazione può essere fornita per la decontaminazione primaria delle vittime, soprattutto nelle prime fasi dell’intervento.

34 Raccordo con le Forze dell’Ordine
I settori che richiedono una particolare intesa con le Forze dell’Ordine sono: La perimetrazione e controllo degli accessi all’area L’identificazione ed il controllo delle persone coinvolte o comunque presenti L’attività di rilevazione di indizi, conservazione di prove e di prima indagine; Considerate le diverse competenze professionali, l’attività di sommaria indagine e prima investigazione, soprattutto in zona “calda”, viene opportunamente concordata. Il Responsabile delle Operazioni di Soccorso (R.O.S.) VF fornisce ampia collaborazione, consulenza ed informazione sulle caratteristiche delle sostanze, la protezione individuale e la decontaminazione.

35 OVVERO …. RISULTA DI FONDAMENTALE IMPORTANZA L’ISTITUZIONE DI UN POSTO DI COMANDO UNIFICATO CHE GESTISCA AL MEGLIO L’EMERGENZA DI TIPO N.B.C.R.


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