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Il Sistema integrato dei servizi socio sanitari

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Presentazione sul tema: "Il Sistema integrato dei servizi socio sanitari"— Transcript della presentazione:

1 Il Sistema integrato dei servizi socio sanitari
Università degli Studi Roma Tre Corso di laurea in Servizio sociale “Laboratorio di tirocinio” Il Sistema integrato dei servizi socio sanitari Docente Maria Calore A.A

2 L’attuale sistema dei servizi sociali
Per comprendere il sistema dei servizi sociali in Italia, è necessario conoscere: l’evoluzione delle politiche sociali; la cornice normativa; I principali processi che hanno accompagnato la costruzione del sistema dei servizi sociali: il decentramento, la sussidiarietà, l’integrazione socio-sanitaria, l’integrazione sociale, la programmazione partecipata etc… Assistente sociale specialista Maria Calore

3 Assistente sociale specialista Maria Calore
La riforma del welfare Parte dalla necessità di superare la cultura dell’assistenzialismo caratterizzato da provvedimenti per categorie, dalla prevalenza degli interventi monetari rispetto ai servizi alla persona, da politiche riparatorie piuttosto che da quelle preventive. L’obiettivo è stato quello di passare ad un nuovo concetto di cittadinanza, come garanzia dei diritti sociali allargati a tutti “universalismo” basato sui principi di equità, solidarietà e responsabilità, attraverso la programmazione degli interventi e dei servizi sanitari e sociali tra loro integrati Maurizio Ferrara Assistente sociale specialista Maria Calore

4 Breve storia dell’assistenza in Italia
L’assistenza in Europa a partire dal 1600 è stata dominio della Chiesa Dal 1800 l’assistenza era affidata alle Opere Pie a carattere religioso e caritatevole Assistente sociale specialista Maria Calore

5 Breve storia dell’assistenza in Italia
Legge Crispi n. 6972/1890 La prima legge che si occupa di assistenza La legge Crispi trasforma le Opere pie in istituti pubblici di beneficenza, in seguito IPAB regolate nella formazione e nel funzionamento, inoltre prevedeva la parziale laicizzazione delle stesse introducendo la nomina pubblica dei consigli di amministrazione, l’introduzione di controlli statali sui loro bilanci e l’obbligo di investire i patrimoni in titoli di stato e immobili. Istituisce inoltre gli Enti di Carità e Assistenza (eca) che rispondono alle esigenze primarie dei non abbienti, disoccupati e malati cronici, tramite sussidi in denaro e fornitura di beni, con il concorso delle IPAB che provvedono in larga parte all’assistenza residenziale di anziani e inabili. Assistente sociale specialista Maria Calore

6 Assistente sociale specialista Maria Calore
“Trasferimento e deleghe delle funzioni amministrative dello Stato alle Regioni e ai Comuni” DPR 616/1977 Rappresenta una delle tappe significative del processo di decentramento dello Stato, con l’attribuzione ai Comuni di funzioni di organizzazione e gestione dei servizi che attengono al quadro della sicurezza sociale Individua 4 settori organici: 1. Ordinamento e organizzazione amministrativa; 2. Servizi Sociali (polizia urbana, beneficenza pubblica, assistenza sanitaria ed ospedaliera, istruzione, assistenza scolastica etc…); 3. Sviluppo economico; 4. Assetto ed utilizzazione del territorio Assistente sociale specialista Maria Calore

7 Breve storia dell’assistenza in Italia
Riforma della Sanità dalla legge n°833/78 “Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale” con cui vengono istituite le Unità Sanitarie Locali assegnandone la gestione ai Comuni. D.Lgs 502/92 “Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della legge 23 ottobre 1992 n°421” e modifiche D.lgs 517/93, alla Riforma ter 19 giugno 1999 D.lgs n°229 “Norme per la razionalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale” Assistente sociale specialista Maria Calore

8 Assistente sociale specialista Maria Calore
Riforma sanitaria 833/78 Offriva la possibilità di una reale gestione integrata dei servizi sociali e sanitari prescrivendo i medesimi ambiti territoriali tra l’Unità sanitaria e i servizi sociali (art.11), ne prevedeva la gestione da parte dei Comuni e richiedeva il coordinamento e l’integrazione dei servizi delle USL con i servizi sociali presenti sul territorio (art.14). Assistente sociale specialista Maria Calore

9 Assistente sociale specialista Maria Calore
La Legge Costituzionale n. 3/2001 Riforma il Titolo V della Costituzione e trasferisce alle Regioni le competenze legislative in materia sanitaria (concorrente) e sociale (esclusiva) (art. 116 e 117) Assistente sociale specialista Maria Calore

10 Il sistema integrato di interventi e servizi sociali
La legge 328/2000 all’art. 22, comma 1, recita: “Il sistema integrato di interventi e servizi sociali si realizza mediante politiche e prestazioni coordinate nei diversi settori della vita sociale, integrando servizi alla persona e al nucleo familiare con eventuali misure economiche, e la definizione di percorsi attivi volti ad ottimizzare l’efficacia delle risorse, impedire sovrapposizioni di competenze e settorializzazione delle risposte”. Assistente sociale specialista Maria Calore

11 Assistente sociale specialista Maria Calore
Principi Generali del Sistema Integrato di Interventi e Servizi Sociali L.328/2000 Art. 1 Richiama i diritti costituzionali: diritti inviolabili dell’uomo (art.2); dignità ed eguaglianza senza discriminazione (art. 3); la tutela dei lavoratori inabili (art. 38) Art. 2 Destinatari degli interventi: i cittadini italiani, i cittadini degli Stati UE, gli extracomunitari regolarmente presenti, prioritariamente soggetti in condizioni di povertà, con incapacità parziale o totale di provvedere a se stessi, con difficoltà di inserimento sociale e lavorativo, e quelli sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Assistente sociale specialista Maria Calore

12 Principi Generali del Sistema Integrato di Interventi e Servizi Sociali
Art. 3 La metodologia è quella della programmazione degli interventi e delle risorse, dell’operatività per progetti, della verifica sistematica dei risultati in termini di qualità e di efficacia delle prestazioni Piano Nazionale degli interventi e servizi sociali Piano Regionale degli interventi e dei servizi sociali Piano di zona Assistente sociale specialista Maria Calore

13 Assistente sociale specialista Maria Calore
Il Sistema integrato dei servizi socio sanitari Legge 328/00 art. 22 Livelli essenziali di assistenza AREE D’INTERVENTO Le aree di intervento sono macro categorie per le quali le politiche sociali devono prevedere interventi e risposte, individuate sulla base dei bisogni da soddisfare. Esse sono: Responsabilità familiari Diritti dei minori Persone anziane Contrasto della povertà Disabili (in particolare, i disabili gravi) Droghe Avvio della riforma Assistente sociale specialista Maria Calore

14 Assistente sociale specialista Maria Calore
Il Sistema integrato dei servizi socio sanitari Legge 328/00 art. 22 Livelli essenziali di assistenza SERVIZI Servizio Sociale Professionale Segretariato Sociale Pronto intervento per situazione di emergenza Assistenza domiciliare Strutture residenziali e semiresidenziali per soggetti fragili Centri di accoglienza residenziali o diurni a carattere comunitario Assistente sociale specialista Maria Calore

15 Assistente sociale specialista Maria Calore
SERVIZI SOCIALI D.lgs n°112/1998 “Conferimento di funzioni e compiti alle Regioni e agli Enti locali in materia di Servizi alla persona e alla comunità” art. 128 comma 2 recita: …. ”Per Servizi Sociali si intendono tutte le attività relative alla predisposizione ed erogazione di servizi, gratuiti ed a pagamento, o di prestazioni economiche destinate a rimuovere e superare le situazioni di bisogno e di difficoltà che la persona umana incontra nel corso della sua vita, escluse soltanto quelle assicurate dal sistema previdenziale e da quello sanitario, nonché quelle assicurate in sede di amministrazione della giustizia” (definizione richiamata dalla legge 328/2000 art. 1 comma 2). Assistente sociale specialista Maria Calore

16 LA PROFESSIONE DELL’ASSISTENTE SOCIALE
Legge 23 marzo 1993 n°84 “Ordinamento della professione di assistente sociale e istituzione dell’albo professionale” art. 1 stabilisce che: “l’assistente sociale opera con autonomia tecnico-professionale e di giudizio in tutte le fasi dell’intervento per la prevenzione, il sostegno ed il recupero di persone, famiglie, gruppi e comunità in situazioni di bisogno e di disagio e può svolgere attività didattico-formative. Svolge compiti di gestione, concorre all’organizzazione e alla programmazione e può esercitare attività di coordinamento e di direzione dei servizi sociali…” Assistente sociale specialista Maria Calore

17 L’integrazione socio-sanitaria
La storia dell’integrazione risale agli anni ‘70 L.180/1978 “riforma assistenza psichiatrica” • L 517/1977: aboliva strutture speciali per le persone con handicap in età scolare e rendeva obbligatoria l’integrazione scolastica • L 405/1975: istituzione di consultori per la tutela della maternità, la salute della donna, per una sessualità responsabile. Assistente sociale specialista Maria Calore

18 Assistente sociale specialista Maria Calore
D.Lgs. 19 giugno 1999, n. 229 definisce prestazioni sociosanitarie “tutte le attività atte a soddisfare, mediante percorsi assistenziali integrati, bisogni di salute della persona che richiedono unitariamente prestazioni sanitarie e azioni di protezione sociale in grado di garantire, anche a lungo periodo, la continuità tra le azioni di cura e quelle di riabilitazione” • Aree di bisogno sociosanitario: – materno infantile, – handicap – dipendenze – patologie in fase terminale – inabilità o disabilità conseguenti a patologie cronico degenerative. Assistente sociale specialista Maria Calore

19 Assistente sociale specialista Maria Calore
Integrazione La legge 328/2000 contiene una costante attenzione all’integrazione socio-sanitaria e prevede quali strumenti: IL PIANO DI ZONA e quale ambito di co-programmazione territoriale: IL DISTRETTO Assistente sociale specialista Maria Calore

20 Assistente sociale specialista Maria Calore
Il Piano di Zona Viene adottato attraverso l’Accordo di Programma (legge 142/90 art.27) al quale partecipano soggetti pubblici e privati, in particolare quelli che concorrono, anche con proprie risorse, alla realizzazione del sistema integrato E’ approvato dai comuni associati che fanno parte di un determinato “ambito territoriale per la gestione unitaria del sistema locale dei servizi sociali a rete” L’ambito è determinato dalla Regione e dovrebbe essere coincidente con il distretto sanitario Assistente sociale specialista Maria Calore

21 Assistente sociale specialista Maria Calore
Il Piano di zona E’ lo strumento attraverso il quale i Comuni, con il concorso di tutti i soggetti attivi nella progettazione, disegnano il sistema integrato di interventi e servizi sociali con riferimento agli obiettivi strategici, agli strumenti realizzativi e alle risorse da attivare Il PZ è volto a favorire la creazione di una rete di servizi e interventi flessibili, stimolando le risorse della comunità locale Qualificare la spesa attivando anche risorse locali Ripartire la spesa tra i soggetti firmatari Prevedere formazione, aggiornamento e progetti di sviluppo dei servizi Assistente sociale specialista Maria Calore

22 Assistente sociale specialista Maria Calore
Il Piano di Zona La predisposizione del PDZ può essere articolata secondo le seguenti fasi metodologiche attivazione della procedura, prevedendo il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati alla definizione dei singoli ruoli; ricostruzione della “base conoscitiva”, ai fini dell’analisi dei bisogni e delle conoscenze dell’esistente; individuazione degli obiettivi strategici; precisazione dei contenuti del Piano, con riferimento all’art. 19, comma 1, l 328/2000, approvazione del Pdz e sottoscrizione di un Accordo di programma con le ASL ed i Comuni Assistente sociale specialista Maria Calore

23 Assistente sociale specialista Maria Calore
Gli attori del PDZ Comuni ASL Servizi della Giustizia Istituzioni scolastiche Terzo Settore Centri per l’Impiego Assistente sociale specialista Maria Calore

24 Assistente sociale specialista Maria Calore
Il distretto Luogo di interazione sociosanitaria a livello territoriale. Sede di gestione, di coordinamento operativo e organizzativo dei servizi territoriali Il centro di riferimento per l’accesso a tutti i servizi dell’azienda USL e il polo unificante di tutti i servizi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali territoriali, nel perseguimento dei progetti obiettivo L’attività del distretto è finalizzata a realizzare un elevato livello di integrazione tra i diversi servizi che erogano le prestazioni sanitarie e socio-assistenziali per consentire la continuità ed il coordinamento delle risposte ai bisogni sociosanitari della popolazione Assistente sociale specialista Maria Calore

25 Il servizio sociale nelle ASL
Consultori Familiari Tutela Salute Mentale in Età Evolutiva Centri di Salute Mentale CAD Assistenza domiciliare SERT Unità AIDS U.O Disabili Adulti Aziende Ospedaliere, Policlinici, Servizi agli immigrati Servizi di prevenzione (tumori, aids, etc…) Urp e sportelli d’informazione Assistente sociale specialista Maria Calore

26 Mappa delle ASL presenti nel territorio di Roma e provincia
ASL RM/A Distretti sanitari: 1°- 2°- 3°- 4° Municipi: I - II - III - IV Asl RM/B Distretti sanitari: 1°- 2° - 3°- 4° Municipi: V - VII - VIII - X Asl RM/C Distretti sanitari: 6°- 9° - 11° - 12° Municipi: VI - IX - XI - XII Asl RM/D Distretti sanitari: 2°- 3° - 4° Municipi: XII - XV - XVI Fiumicino Asl RM/E Distretti sanitari: 17°- 18°- 19°- 20° Municipi: XVII - XVIII - XIX - XX Asl RM/F Civitavecchia Asl RM/G Tivoli Asl RM/H Albano Laziale Assistente sociale specialista Maria Calore


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