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PubblicatoBiaggio Miele Modificato 9 anni fa
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Se pensi di perdere tempo leggendo questo messaggio, sei in errore. Ti commuoverai e forse piangerai. Questo fatto é vero e emozionante.
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Come ogni mamma, quando Karen seppe che un bebé era in arrivo, fece tutto il possibile per aiutare l’altro figlio, Michael, con tre anni, per prepararsi alla venuta del fratellino.
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Gli esami mostrarono che era una sorellina, e tutti i giorni Michael cantava vicino al seno della sua mamma. Lui giá amava la sua sorellina prima che nascesse.
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La gravidanza ebbe il suo corso normale. Quando giunse il momento giusto, vennero le contrazioni. Prima a ogni cinque minuti; poi a ogni tre; infine a ogni minuto. A quel punto sorsero alcune complicazioni, e il parto di Karen si prolungó per varie ore.
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Tutti discutevano sulla necessitá di una cesariana. Finalmente, dopo molto travaglio, la sorellina di Michael venne alla luce.
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Con le sirene spiegate, l’ambulanza portó la recente nata nella sala di rianimazione dell’Ospedale Saint Mary. I giorni passavano. La piccola peggiorava. Il medico disse ai genitori: “Preparatevi al peggio. Ci sono poche speranze.”
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Karen e suo marito cominciarono allora i preparativi per il funerale. Alcuni giorni prima avevano preparato la culla per accogliere il loro angioletto. Oggi i piani erano cambiati.
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Mentre succedeva questo, Michael chiedeva tutti i giorni che gli facessero conoscere la sua sorellina: - Io voglio cantare per lei, diceva. Si entró nella seconda settimana di assistenza nella “rianimazione” e giá si pensava che non avrebbe sopravissuto fino alla fine di questa.
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Michael continuava insistendo con i suoi genitori che lo lasciassero cantare per la sua sorellina, ma non era permesso ai bambini entrare nella sala di rianimazione. Allora Karen prese una decisione. Avrebbe portato Michael all’Ospedale, a qualunque costo. Non aveva ancora visto la sua sorellina e se non fosse andato oggi, non l’avrebbe piú vista viva.
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Vestí Michael con vestiti piú grandi per nascondere l’etá e fu all’Ospedale. L’infermiera non permise che entrasse e ordinó che si ritirasse dalla sala. Ma Karen insistette:
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- Lui non andrá via sino a quando non vedrá la sorellina!. Portó Michael fino all’incubatrice. Lui guardó quel fagottino di piccola che aveva perso la battaglia per la vita. Dopo alcuni secondi guardando, cominció a cantare con la sua voce infantile: "-Tu sei il mio sole, il mio único sole. Tu mi faí felice anche quando il cielo é oscuro...” In quel momento, il bebé sembró reagire.
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La pulsazione incominció a diminuire normalizzando. Karen incoraggió Michael a continuare il canto. "-Tu non sai cara quanto ti amo
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Per favore non togliere il mio sole...” Mentre Michael cantava, la respirazione agitata del bebé divenne piú calma,
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-C-C-C-Continua, caro!, insistette Karen emozionata. "- L’altra notte, ho sognato che stavi fra le mie braccia...” Il bebé cominció a distendersi.. - “Canta ancora un poco, Michael,” incoraggiava la mamma. L’infermiera incominció a piangere.
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"- Tu sei il mio sole, il mio unico sole, Tu mi fai felice anche quando il cielo é oscuro... Per favore non togliere il mio sole...” Il giorno seguente la sorellina di Michael giá era migliorata e in pochi giorni ritornó a casa...
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Il Womans Day Magazine chiamó questa storia: "Il miracolo del canto di un fanciullo” I medici dissero semplicemente che era un “miracolo”.
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Karen disse che era un “miracolo dell’amore di Dio”. L’AMORE É INCREDIBELMENTE POTENTE.
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Quando riceverai questo e-mail invialo a persone che ami. “Che la pace di Dio sia con te oggi. Che ti senta felice di essere figlio di Dio. Che tu possa donare ai fratelli la ricchezza delle grazie che hai ricevute. E la Sua presenza ti accompagni nel cammino della vita.” Amen
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Ti auguro una felice giornata
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