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GLI INFORTUNI NEI CANTIERI EDILI E LORO MOTIVAZIONI

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Presentazione sul tema: "GLI INFORTUNI NEI CANTIERI EDILI E LORO MOTIVAZIONI"— Transcript della presentazione:

1 GLI INFORTUNI NEI CANTIERI EDILI E LORO MOTIVAZIONI
Lezione 1 Corso per Coordinatori anno 2010 Maurizio Fedeli

2 Gli infortuni nei cantieri edili
Dati inail 2008 Tutti i comparti infortuni Dei quali mortali 844 1 ogni 1000 Edilizia 89.254 235 3 ogni 1000 Nelle costruzioni, a differenza degli altri settori produttivi, l’infortunio ha spesso conseguenze gravi e troppo spesso mortali. Il triplo rispetto alla media totale INAIL Maurizio Fedeli

3 Gli infortuni nei cantieri edili
L’infortunio non è da imputarsi però a un vuoto legislativo; L’infortunio deriva dalla mancata applicazione di misure di prevenzione e protezione prescritte dalla normativa vigente Troppo spesso deriva da negligenza degli stessi lavoratori Maurizio Fedeli

4 Gli infortuni nei cantieri edili
Negligenza o sensazione di poter dominare il rischio: quando spiegherete il rischio a qualsiasi lavoratore questo vi dirà (nel 99,99 per cento dei casi) che a lui lavorando così non è mai successo niente. In parte in realtà dicono la verità: più il lavoratore sa di lavorare in condizione di pericolo più è attento (o costretto ad essere attento). Maurizio Fedeli

5 Gli infortuni nei cantieri edili
Le statistiche a livello europeo dimostrano che 1/3 degli infortuni poteva essere eliminato semplicemente studiando meglio il cantiere con una progettazione adeguata. Lo studio preliminare dell’opera però deve essere effettuato dal progettista prima e dall’appaltatore poi. Maurizio Fedeli

6 Gli infortuni nei cantieri edili
Carenza progettuale Maurizio Fedeli

7 Gli infortuni nei cantieri edili
Carenza nello studio della impostazione del cantiere derivante da caratteristiche particolari del progetto Maurizio Fedeli

8 Gli infortuni nei cantieri edili
Nella pratica quotidiana il cantiere ha instaurato un’organizzazione basata soltanto sul risultato produttivo Gli aspetti gestionali e operativi della sicurezza sono lasciati ai margini: operando come coordinatore vi sentirete sempre ripetere la stessa frase è la prima volta che qualcuno mi chiede qualcosa del genere. Maurizio Fedeli

9 Gli infortuni nei cantieri edili
La sicurezza è entrata nei cantieri dove si è riusciti ad abbinare la tecnologia con la produttività, o meglio dove le nuove attrezzature hanno naturalmente ridotto i rischi Maurizio Fedeli

10 Gli infortuni nei cantieri edili
L’utilizzo del ponteggio motorizzato nei lavori di restauro delle facciate o delle coperture riduce sensibilmente i rischi Maurizio Fedeli

11 Gli infortuni nei cantieri edili
L’autocestello invece viene utilizzato (nove volte su dieci) in edilizia solo per evitare apprestamenti di sicurezza per poi in realtà lavorare meno protetti di prima. Nell’edilizia prefabbricata invece ha migliorato sensibilmente le cose perché ha soppiantato quelle lunghe scale che venivano utilizzate Maurizio Fedeli

12 Gli infortuni nei cantieri edili
L’edilizia residenziale invece non ha beneficiato della nuova attenzione alla sicurezza. La mancata introduzione di nuove attrezzature e/o tecnologie non ha aiutato le imprese a cambiare il modo di lavorare. Maurizio Fedeli

13 Gli infortuni nei cantieri edili
LA SITUAZIONE PERO’ MEDIAMENTE è MIGLIORATA Sono stati aggiornati i Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) Le macchine utilizzate in cantiere sono MEDIAMENTE più nuove Le opere provvisionali sono più sicure Maurizio Fedeli

14 Gli infortuni nei cantieri edili
I ponteggi sono più completi e migliori rispetto a quelli di utilizzati fino a un decennio fa Maurizio Fedeli

15 Gli infortuni nei cantieri edili
Purtroppo però molte fasi di lavoro oggi vengono eseguite come settanta anni fa. In particolare non è evoluto il modo di lavorare in altezza Maurizio Fedeli

16 Gli infortuni nei cantieri edili
1930 Maurizio Fedeli

17 Gli infortuni nei cantieri edili
1930 Maurizio Fedeli

18 Gli infortuni nei cantieri edili
1930 Maurizio Fedeli

19 Gli infortuni nei cantieri edili
Maurizio Fedeli

20 Gli infortuni nei cantieri edili
oggi Maurizio Fedeli

21 Gli infortuni nei cantieri edili
Con l’attuale congiuntura economica si assiste all’ingresso nel mercato delle costruzioni di lavoratori senza esperienza provenienti da altri settori lavorativi e soprattutto extracomunitari Maurizio Fedeli

22 Gli infortuni nei cantieri edili
Albanese Polacco Rumeno Russo Maurizio Fedeli

23 Gli infortuni nei cantieri edili
L’edilizia cambia per l’introduzione di nuovi materiali e necessità (bioarchitettura, acustica, isolamento termico ecc.) ma il modo di lavorare è sempre uguale e soprattutto le maestranze non sono adeguatamente preparate. L’isolamento acustico di un edificio ad esempio dipende direttamente dalla qualità della posa in opera e non è un caso che difficilmente si riesca a riprodurre quanto tabellato dai prodotti che vengono installati. Maurizio Fedeli

24 Gli infortuni nei cantieri edili
Il modo di costruire si è ottimizzato sotto il profilo della tempistica e in tale contesto i tentativi di far applicare le normative antinfortunistiche si scontrano con fattori e convinzioni errate: 1 mancata conoscenza della normativa e tanto meno delle indicazioni del coordinatore scritte sul Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) – qualcuno di voi ha mai letto due piani di sicurezza? Maurizio Fedeli

25 Gli infortuni nei cantieri edili
2 la sicurezza viene applicata in modalità non conformi alla normativa Maurizio Fedeli

26 Gli infortuni nei cantieri edili
3 si è convinti che le norme non portino benefici a nessun altro che i consulenti (626, rumore, vibrazioni, qualità, acustica, SOA) e che ogni legge non sia altro che una tassa aggiuntiva sull’impresa Maurizio Fedeli

27 Gli infortuni nei cantieri edili
4 Gli imprenditori sono convinti che per una impresa specializzata perdere tempo per predisporre opere provvisionali o altri dispositivi di sicurezza non risulti conveniente. Maurizio Fedeli

28 Gli infortuni nei cantieri edili
Ad esempio perdere tempo nel predisporre una buona base di partenza ai ponteggi non è necessario Maurizio Fedeli

29 Gli infortuni nei cantieri edili
5 i lavoratori sono convinti che la conoscenza posseduta sul modo tradizionale di lavorare sia da sola garanzia di sicurezza. se il lavoratore è attento non gli succederà mai nulla Maurizio Fedeli

30 Gli infortuni nei cantieri edili
La percezione del rischio è condizionata da: La formazione ricevuta dal lavoratore L’errata convinzione dei lavoratori di poter esercitare un controllo soggettivo e diretto sul proprio ambiente di lavoro. Maurizio Fedeli

31 Gli infortuni nei cantieri edili
Scindere tutte le responsabilità non è semplice, in quanto molteplici sono le figure con ruolo decisionale che intervengono a vario titolo in cantiere sia durante la progettazione sia durante l’esecuzione dell’opera che per varie motivazioni non riescono (o vogliono) lavorare rispettando (o far rispettare) la normativa antinfortunistica: Maurizio Fedeli

32 Gli infortuni nei cantieri edili
I RESPONSABILI DELLA SITUAZIONE: l’impresa di costruzioni; Il committente (pubblico e privato) Il tecnico (DL e/o coordinatore) L’autorità di vigilanza Maurizio Fedeli

33 Gli infortuni nei cantieri edili
L’impresa di costruzioni Manca completamente un’adeguata informazione e formazione sulle modalità di operare rispettando le norme di sicurezza; Pensa di velocizzare i lavori e mancano sempre gli apprestamenti di sicurezza idonei; Tende per necessità (o volontà) a risparmiare il più possibile tempo e/o denaro; Per un mix dei suddetti elementi Maurizio Fedeli

34 Gli infortuni nei cantieri edili
L’impresa di costruzioni a sua discolpa si deve notare però: Calo della professionalità nel settore Scomparsa di operatori con visione globale dell’intero intervento Credenza che non sia più possibile far lavorare in contemporanea più imprese (GANDT) Maurizio Fedeli

35 Gli infortuni nei cantieri edili
L’impresa di costruzioni Imprese presenti in un cantiere di una nuova costruzione: Ditta di escavazione Ditta che realizza i pali di fondazione I ferraioli I carpentieri La ditta che realizza i tamponamenti La ditta che realizza la faccia vista La ditta che realizza gli intonaci La ditta che realizza i massetti Maurizio Fedeli

36 Gli infortuni nei cantieri edili
L’impresa di costruzioni Imprese presenti in un cantiere di una nuova costruzione: Ditta che esegue le impermeabilizzazioni …………… ………….. ………… L’elettricista L’idraulico Maurizio Fedeli

37 Gli infortuni nei cantieri edili
L’impresa di costruzioni Si opera sempre nella necessità di realizzare profitti, in un contesto in cui i prezzi sono sempre al limite e dove molti sono i passaggi e gli operatori coinvolti. L’organizzazione è necessariamente tarata per realizzare l’opera il più in fretta possibile e quindi nel modo più tradizionale e semplice, senza la minima volontà di affrontare nuove esperienze costruttive Maurizio Fedeli

38 Gli infortuni nei cantieri edili
Il committente privato Il committente non comprende per quale motivo debba acquistare e pretendere un accessorio (la sicurezza) che alla fine non migliora ne funzionalmente ne esteticamente l’oggetto da costruire e che fino ad ora non ha mai pagato. Il committente “deve” sempre ridurre i costi dell’opera ma alla fine ha sempre ragione: per quanto possa ridurre il costo preventivo dell’opera, trova sempre più imprese che alzano lo sconto per prendere il lavoro Maurizio Fedeli

39 Gli infortuni nei cantieri edili
Il committente pubblico Finchè ragionamenti simili vengono fatti dalla Signora Maria, potrebbe in ultima analisi essere accettabile. Quando questi ragionamenti vengono fatti dalla pubblica amministrazione, diventa intollerabile. La nuova forma di appalto ad OFFERTA ECONOMICAMENTE PIU’ VANTAGGIOSA (massimo ribasso) secondo voi va verso un innalzamento della sicurezza? Maurizio Fedeli

40 Gli infortuni nei cantieri edili
Il coordinatore per la sicurezza PREMESSA Il Direttore dei Lavori costa: ogni volta che entra in cantiere e qualsiasi cosa richieda (o pretenda) costa all’impresa (se non economicamente) sicuramente in termini di tempo. Il committente che subisce le lamentele dell’impresa (e le richieste aggiuntive) è il primo che non desidera tali attenzioni. Il professionista si scontra con la mancanza di volontà di committenti e progettisti a perseguire soluzioni alternative, sicuramente più costose. Maurizio Fedeli

41 Gli infortuni nei cantieri edili
Il coordinatore per la sicurezza CONSEGUENZA Il professionista non ha alcuna voce in capitolo sul modo di lavorare dell’impresa, se questo non incide sulla qualità dell’opera. Il tecnico cosa gravissima di fronte ad attività lavorative non conformi alla legge, non interviene in modo energico e tempestivo nemmeno con il committente per gli opportuni provvedimenti. Maurizio Fedeli

42 Gli infortuni nei cantieri edili
L’autorità di vigilanza Chi era addetto al controllo del cantiere ed alla relativa crescita culturale degli imprenditori riguardo la sicurezza, ha fallito completamente nel proprio scopo: quando nel 1996 si sono regolarizzate le imprese per l’entrata in vigore della 626, la prima operazione è consistita nel far adeguare le macchine e attrezzature al DPR 547 (che è soltanto del 1955). Oggi, nella migliore delle ipotesi, il servizio ispettivo dell’ASUR riesce a controllare il 12% dei cantieri che hanno spedito la notifica preliminare (sono compresi i cantieri con infortunio e con rimozione di amianto) Maurizio Fedeli

43 Gli infortuni nei cantieri edili
L’autorità di vigilanza L’organico di questo ente sicuramente non è adeguato al grandissimo numero di cantieri presenti, ma sapete quanti sono gli organi con potere di vigilanza sui cantieri edili: Maurizio Fedeli

44 Gli infortuni nei cantieri edili
L’autorità di vigilanza 1 servizi ispettivi delle Asur Ispettorato del lavoro Arpam Ispesl Inps Inail Carabinieri Polizia municipale Corpo forestale Comitati paritetici Maurizio Fedeli

45 Gli infortuni nei cantieri edili
Lo stato dell’edilizia residenziale La mancanza di innovazione è una delle caratteristiche del settore delle costruzioni residenziali (vedi le costruzioni industrializzate prefabbricate) Solo a cavallo degli anni 70 e 80 si è provata l’industrializzazione nell’edilizia residenziale che però non ha preso piede per svariati motivi. L’edilizia prefabbricata ha livelli di sicurezza (teorici) molto più elevati. Maurizio Fedeli

46 Gli infortuni nei cantieri edili
Altro incentivo alla NON applicazione della normativa sono i nuovi costi sopraggiunti al costruttore: Obbligo improvviso del rispetto della normativa antirumore e dei relativi rischi con la committenza; Polizze decennali sulla responsabilità postuma; Polizze fideiussore a garanzia degli acquirenti Maurizio Fedeli

47 Gli infortuni nei cantieri edili
Ultima motivazione per la mancata applicazione della normativa è rappresentata dalla specificità di ogni cantiere edile. I lavori edilizi si svolgono in contesti sempre diversi e poco riproducibili; la destinazione e gli obiettivi di ogni operazione sono sempre diversi, come pure le caratteristiche urbanistiche, tecniche, economiche o finanziarie. Ciascuna delle parti in causa, cioè degli attori, si trova sempre a far fronte ogni volta ad una nuova situazione. Maurizio Fedeli

48 LA FILOSOFIA DELLA DIRETTIVA CANTIERI
Il panorama europeo era molto uniforme e simile: in pratica in tutti i cantieri (o quasi) si preferiva lavorare al limite del rispetto della normativa antinfortunistica, salvo poi regolarizzarsi nel caso di controllo ispettivo. Controllo ispettivo che come evidenziato prima era una possibilità remota. Inutile sottolineare che in caso di infortunio, in un cantiere così organizzato, la posizione dell’impresa non è mai tranquilla, ANZI. Esisteva quindi il concetto di cura del danno quando necessario. Maurizio Fedeli

49 LA FILOSOFIA DELLA DIRETTIVA CANTIERI
Sono state emanate quindi un gran numero di direttive europee per cercare di cambiare l’approccio ideologico al mondo del lavoro. Si è cercato di sviluppare IL CONCETTO DI PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI sul lavoro. È evidente che in questo stato di cose, tale concetto poteva essere inculcato soltanto intervenendo a livello statale con nuove normative, che però, paradosso della situazione alla fine non hanno apportato nessuna variazione sul modo di lavorare in quanto la normativa esistente era ed è più che valida. Maurizio Fedeli

50 LA FILOSOFIA DELLA DIRETTIVA CANTIERI
Sul documento della Commissione delle Comunità Europee “l’Europa per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro” del 1993 si legge: Al fine di limitare le fonti di rischio in sede di costruzione e di impiego dell’opera, è stata prevista una forte responsabilizzazione delle persone il cui intervento si situa a monte del processo. Sia nel settore della concezione architettonica che della fabbricazione di prodotti o nella attuazione del processo di sviluppo di una politica di qualità, queste norme e queste direttive sono finalizzate a migliorare le condizioni di lavoro sui cantieri e sui luoghi di vita o di lavoro dei futuri utenti del manufatto. Maurizio Fedeli

51 LA FILOSOFIA DELLA DIRETTIVA CANTIERI
La direttiva Cantieri, come recepita dalla norma europea, ha provato ad incidere sui seguenti punti: Eccessivo ricorso da parte della committenza all’impresa meno costosa; Scarsa progettazione dell’opera almeno dal punto della valutazione dei rischi in maniera preventiva; Eccessivo proliferare di operai di ditte diverse in contemporanea sullo stesso cantiere; Impossibilità da parte delle autorità di vigilanza nell’essere presente nei cantieri; Necessità di pensare anche alla manutenzione in sicurezza Maurizio Fedeli

52 LA FILOSOFIA DELLA DIRETTIVA CANTIERI
Il committente come già accennato, nell’appalto privato, il preventivo viene letto esclusivamente nella sola ultima riga: quella del costo finale. Sulla base di tale valore viene scelta l’impresa più economica. Da tecnici siamo consapevoli del fatto che per realizzare la stessa opera, se siamo stati bravi nella redazione del preventivo, non possono esserci preventivi troppo distanti tra di loro. Se i costi generali e dei materiali sono uguali per tutti e l’unica differenza tra un preventivo e l’altro dovrebbe essere l’utile dell’impresa, perché i preventivi riescono a discordare così tanto tra di loro (tra il più alto e il più basso)? Maurizio Fedeli

53 LA FILOSOFIA DELLA DIRETTIVA CANTIERI
Il committente Perché ridurre i livello di sicurezza del cantiere significa abbassare i costi; Perché utilizzare maestranze non in regola costa meno Maurizio Fedeli

54 LA FILOSOFIA DELLA DIRETTIVA CANTIERI
Il committente Fortunatamente la maggior parte dei lavori arriva (quasi) sempre al termine con risultati più o meno soddisfacenti tanto da incentivare i committenti nel continuare in tale strada. In questa situazione il mercato non è riuscito a estromettere dal mercato le imprese meno affidabili, ANZI QUESTE SONO SEMPRE PIU’ RICERCATE DA COSTRUTTORI SENZA SCRUPOLI. Maurizio Fedeli

55 LA FILOSOFIA DELLA DIRETTIVA CANTIERI
Il committente Per cercare di modificare la situazione sono state emanate nuove leggi per responsabilizzare maggiormente anche gli imprenditori. È bene ricordare che fino all’introduzione della 626/94, l’imprenditore che non rispettava la normativa antinfortunistica mettendo a repentaglio l’incolumità dei propri dipendenti, veniva sanzionato quasi esclusivamente tramite un articolo del codice civile (articolo 2087 del 1942). Tornando al committente, questo con l’introduzione del D. Lgs. 494/96 è diventato il primo responsabile della non applicazione della normativa antinfortunistica. Maurizio Fedeli

56 LA FILOSOFIA DELLA DIRETTIVA CANTIERI
Il committente È il responsabile nella progettazione dell’opera e, in particolare al momento delle scelte tecniche, nell’esecuzione del progetto e nell’organizzazione delle operazioni di cantiere del rispetto delle misure generali di tutela di cui all’art. 15 del D. Lgs. 81/08 Maurizio Fedeli

57 LA FILOSOFIA DELLA DIRETTIVA CANTIERI
Il committente deve curare valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza; programmazione della prevenzione mirando a un complesso che integra in modo coerente nella prevenzione le condizioni tecniche produttive e organizzative dell’azienda, nonché l’influenza dei fattori dell’ambiente di lavoro; eliminazione dei rischi in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico e, ove ciò non sia possibile, loro riduzione al minimo; riduzione dei rischi alla fonte; sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o è meno pericoloso; Maurizio Fedeli

58 LA FILOSOFIA DELLA DIRETTIVA CANTIERI
Il committente deve curare rispetto dei principi ergonomici nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, anche per attenuare il lavoro monotono e quello ripetitivo; priorità delle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale; limitazione al minimo del numero dei lavoratori che sono, o possono essere esposti al rischio; utilizzo limitato di agenti chimici, fisici e biologici, sui luoghi di lavoro; controllo sanitario dei lavoratori in funzione dei rischi specifici; Maurizio Fedeli

59 LA FILOSOFIA DELLA DIRETTIVA CANTIERI
Il committente deve curare allontanamento del lavoratore dall’esposizione a rischio, per motivi sanitari inerenti la sua persona; misure igieniche; misure di protezione collettiva ed individuale; misure di emergenza da attuare in caso di pronto soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave ed immediato; uso di segnali di avvertimento e di sicurezza; regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, macchine e impianti, con particolare riguardo ai dispositivi di sicurezza in conformità alla indicazione dei fabbricanti; Maurizio Fedeli

60 LA FILOSOFIA DELLA DIRETTIVA CANTIERI
Il committente deve curare informazione, formazione, consultazione e partecipazione dei lavoratori ovvero dei loro rappresentanti, sulle questioni riguardanti la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro; istruzioni adeguate ai lavoratori; LE MISURE RELATIVE ALLA SICUREZZA, ALL’IGIENE E ALLA SALUTE DURANTE IL LAVORO NON DEVONO IN NESSUN MODO COMPORTARE ONERI FINANZIARI PER I LAVORATORI. Maurizio Fedeli

61 LA FILOSOFIA DELLA DIRETTIVA CANTIERI
Il committente Quando però il nostro committente in realtà è la vecchietta che ristruttura la casa in campagna per i nipoti come la mettiamo? Nel privato il committente non è sicuramente in grado di seguire personalmente tali lavorazioni e pertanto è stata prevista la possibilità di nominare IL RESPONSABILE DEI LAVORI Dovrebbe essere ovvio che un committente così responsabilizzato non ricercherà più esclusivamente l’impresa più economica ma valuterà anche altri fattori. Maurizio Fedeli

62 LA FILOSOFIA DELLA DIRETTIVA CANTIERI
La progettazione preventiva Per meglio valutare prima della scelta dell’appaltatore i rischi esistenti nello specifico cantiere, e poi comunicarli alle imprese che devono formulare le loro offerte è stato inventato il coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione che predispone un Piano di sicurezza e coordinamento (PSC) che deve aiutare l’impresa nelle proprie scelte. Se poi il cantiere risulterà, secondo alcuni parametri specifici, “pericoloso” e quindi necessitante di un controllo maggiore, verrà nominato il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione che dovrà affiancare ed aiutare l’appaltatore per tutta la durata dei lavori. Maurizio Fedeli

63 LA FILOSOFIA DELLA DIRETTIVA CANTIERI
Proliferazione di imprese in cantiere Il punto cardine alla base della direttiva cantieri è infatti la necessità di coordinare l’azione di più imprese presenti in cantiere che spesso e volentieri svolgono lavorazioni non compatibili tra di loro. Maurizio Fedeli

64 LA FILOSOFIA DELLA DIRETTIVA CANTIERI
Impossibilità da parte delle autorità di vigilanza nell’essere presente nei cantieri Lo spostamento delle responsabilità a carico di committenti e coordinatori ha alla base proprio questa motivazione: se è impossibile far arrivare un controllo in ogni cantiere, ogni cantiere ha in realtà dei controllori interessati all’esecuzione dei lavori e pertanto responsabilizzandoli si è pensato di risolvere il problema. Maurizio Fedeli

65 LA FILOSOFIA DELLA DIRETTIVA CANTIERI
Pensare anche alla manutenzione successiva dell’opera Quando in futuro dovranno essere svolte lavorazioni di manutenzione periodica sul manufatto costruito, dovranno essere previste anche le modalità per lavorare in sicurezza e quindi è stato istituito il FASCICOLO DELL’OPERA Maurizio Fedeli

66 LA FILOSOFIA DELLA DIRETTIVA CANTIERI
Ultime novità non di poco conto sono: La non applicazione del ribasso contrattuale alle opere di sicurezza (?!?); Anche l’impresa deve predisporre il suo piano di sicurezza il POS (piano operativo di sicurezza) Maurizio Fedeli


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