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Il piano triennale dell’offerta formativa 1.

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Presentazione sul tema: "Il piano triennale dell’offerta formativa 1."— Transcript della presentazione:

1 Il piano triennale dell’offerta formativa 1

2 Una premessa Il DPR 275/1999 definisce con chiarezza scopi, natura e modelli organizzativi dell’istituzione scolastica autonoma e dell’offerta formativa. La legge 107/2015 è intervenuta sull’art. 3 “piano dell’offerta formativa” modificandone alcuni passaggi sostanziali Piano triennale dell’offerta formativa Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano triennale dell’Offerta Formativa, rivedibile annualmente 2

3 La situazione dall’a.s. 2015 - 2016 Piano di autovalutazione
a.s elaborazione vigenza vigenza POF triennale POF annuale II anno Piano di autovalutazione miglioramento POF triennale III anno autovalutazione POF triennale I anno secondo ciclo autovalutaz. POF triennale II anno secondo ciclo autovalutaz. Un organico “potenziato” arriverà presumibilmente da novembre 2015 3

4 La situazione nell’a.s. 2015 - 2016
Quindi, il dirigente deve Promuovere gli interventi per il POF Dare le linee di indirizzo per il piano triennale Avviare la progettazione del piano triennale e il suo coordinamento con gli obiettivi di miglioramento del RAV, da approvare entro il 31 ottobre 2015 Mettere a punto il Piano di miglioramento e dare seguito alle azioni previste Gestire il nuovo organico per ciò che concerne il potenziamento dell’offerta formativa Anp - La Buona Scuola 4

5 Comma 4- Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla
Il POF - La procedura di elaborazione e approvazione Secondo l’art. 3 modificato il POF è Elaborato dal Collegio dei Docenti Sulla base degli indirizzi dati dal Dirigente Approvato dal Consiglio di Istituto Comma 4- Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal consiglio d’istituto. 5

6 Il Pof - Gli indirizzi Gi indirizzi si possono identificare con
La vision relativa all’identità della scuola Gli obiettivi prioritari Gli obiettivi di miglioramento 6

7 Esamina i dati di contesto (esterno ed interno) come
Le linee di indirizzo - Azioni preliminari Il dirigente Esamina i dati di contesto (esterno ed interno) come elaborati nel RAV, nonché i dati riferiti agli esiti e ai processi Ascolta i comitati dei genitori e degli studenti (per il II Ciclo) Interpella alcuni esponenti della realtà territoriale (EL, realtà economiche, sociali e culturali…) Prende in considerazione le priorità, i traguardi di lungo periodo e gli obiettivi di processo (sezione V del RAV) Si consulta con lo staff 7

8 Il Pof - Gli indirizzi Sulla base delle analisi condotte, delle informazioni ricevute e delle consultazioni effettuate, il dirigente, a partire dalle caratteristiche identitarie, individua gli indirizzi nella forma • obiettivi strategici e definisce le scelte di gestione e di amministrazione nei termini di: di: obiettivi del servizio 8

9 dei docenti elabora il Piano
Il POF Il Collegio dei docenti elabora il Piano Una Commissione redige il Piano Il Piano viene inviato in visione al personale Collegio delibera il Piano Piano viene inviato al Consiglio di istituto Consiglio di Istituto approva il Piano Tempi: entro il 31 ottobre 10

10 Suggerimenti operativi
Una commissione per la stesura del POF triennale • Sarebbe opportuno che fosse composta da: • docenti dei diversi ordini/indirizzi di scuola; • figure apicali (funzioni strumentali, collaboratori del dirigente...) Caratterizzati da • Conoscenza della scuola • Competenze professionali: orientamento ai risultati, capacità di lavorare in team 11 • Tempi: entro fine settembre?

11 macroaree (salvo diverse indicazioni da parte del
La costruzione del piano - Possibili macroaree Il Pof triennale potrebbe essere articolato in 3 macroaree (salvo diverse indicazioni da parte del MIUR) più una quarta destinata quantificazione delle risorse: alla Organizzazione della didattica Organizzazione della scuola Valutazione della scuola Risorse umane e materiali 12

12 La costruzione del piano macroaree - Possibili
Valutazione scuola della Organizzazione della didattica Organizzazione della scuola 13 Risorse umane e materiali

13 L’organizzazione della didattica
Per esempio: L’organizzazione della didattica comprende le scelte organizzative, metodologiche, e valutative, cioè tutte le materie che riguardano progettuali gli studenti ed i loro percorsi formativi, la didattica e le didattiche speciali, i progetti interculturali, quelli curricolari, quelli relativi al potenziamento dell’offerta formativa le opzioni l’alternanza scuola – lavoro Il piano di formazione del personale docente …. 14

14 L’organizzazione della scuola
Per esempio: L’organizzazione della scuola Si tratta dell’organizzazione tout court, che fanno funzionare il servizio: comprende gli assetti Direzione Coordinamenti Amministrazione Comunicazione istituzionale interna Rapporti con il territorio ed esterna 15

15 L’area della valutazione
Per esempio: L’area della valutazione della scuola e del servizio scolastico È un’area contenitore È lo strumento dell’analisi preliminare dello stato della scuola È lo strumento di elaborazione degli obiettivi di miglioramento È lo strumento per valutare gli esiti del lavoro 16

16 Le risorse umane e materiali
Organico: posti comuni, di sostegno, per il potenziamento Organico personale ATA Disponibilità di aule normali e speciali, di laboratori… Strutture messe a disposizione da enti e/o da privati… Collaborazioni con enti e soggetti Partecipazione a reti ….. Esperti esterni …… del territorio 17


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