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FORMAZIONE LAVORI IN QUOTA

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Presentazione sul tema: "FORMAZIONE LAVORI IN QUOTA"— Transcript della presentazione:

1 FORMAZIONE LAVORI IN QUOTA
24/04/2017 4/24/2017 FORMAZIONE LAVORI IN QUOTA

2 April 24, 2017 PERCHE’ SIAMO QUI OBIETTIVO COMUNE: ARRIVARE SANI E INTERI ALLA PENSIONE (…!?) PREVENIRE INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI E’ INTERESSE COMUNE (DEL SINGOLO E DELLA COLLETTIVITA’) OBBLIGO FORMATIVO (D.Lgs. 81/08) ACCORDO STATO - REGIONI

3 24/04/2017 24 aprile 2017 Scopo del corso: Fornire le principali nozioni: - sui sistemi di arresto delle cadute (requisiti, rischi e misure di prevenzione) -sulle istruzioni per l’uso corretto delle imbracature anticaduta. Effettuare una prova pratica sul corretto modo di indossare il dispositivo e di collegarlo ai sistemi di ancoraggio.

4 Destinatari del corso:
24 aprile 2017 Destinatari del corso: Personale che accede e svolge sopraluoghi, controlli, manutenzioni, lavori in quota dove è presente il rischio di caduta. Il personale: - accede alle aree con scale (portatili o fisse) o con piattaforme elevatrici , trabattelli, ecc. - percorre camminamenti e passatoie precedentemente predisposti e protetti - non è abilitato allo svolgimento di specifiche attività lavorative in quota (ad esempio: il montaggio di ponteggi, l’accesso e il posizionamento mediante funi)

5 SICUREZZA: ALCUNE DEFINIZIONI
April 24, 2017 SICUREZZA: ALCUNE DEFINIZIONI INFORTUNIO SUL LAVORO: evento avvenuto per causa violenta in occasione di lavoro da cui derivi la morte o un’inabilità fisica che comporti l’astensione del lavoro per più di un giorno escluso quello dell’evento D.P.I. = dispositivi di protezione individuale: “qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro”

6 24 aprile 2017 D.P.I. appartengono a 3 categorie secondo il Dlgs.475/92: I categoria: DPI di progettazione semplice destinati a salvaguardare la persona da rischi di danni fisici di lieve entità. Vengono certificati CE con dichiarazione del produttore sulla conformità alle norme specifiche

7 24 aprile 2017 D.P.I. appartengono a 3 categorie secondo il Dlgs.475/92: III categoria: DPI di progettazione complessa destinati a salvaguardare da rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente. Devono avere dichiarazione CE rilasciata da un ente terzo, chiamato dal produttore, che verifica la conformità alle norme specifiche. Il produttore deve costruire il prodotto nel rispetto delle norme ISO 9000

8 24 aprile 2017 D.P.I. appartengono a 3 categorie secondo il Dlgs.475/92: II categoria: DPI che non rientrano nelle altre due categorie. Devono avere dichiarazione CE rilasciata da un ente terzo, chiamato dal produttore, che verifica la conformità alle norme specifiche. (Non vi è obbligo di fabbricazione del prodotto secondo le norme ISO 9000.)

9 24 aprile 2017 ATTENTI : esistono in vendita D.P.I. con marchio CE riferito a norme che non riguardano la costruzione dei dispositivi … si trovano DPI conformi a norme che riguardano i giocattoli !!!

10 24/04/2017 I sezione 24 aprile 2017 Imbracatura : D.P.I. III categoria – anticaduta supporto per il corpo, principalmente ai fini dell’arresto delle cadute, comprende cinghie, accessori, fibbie o altri elementi assemblati per sostenere e tenere una persona durante la caduta e dopo l’arresto Indice sezione: L’utilizzatore dell’imbracatura Prima dell’uso Come indossare l’imbracatura Conservazione e manutenzione

11 L’utilizzatore dell’imbracatura:
24/04/2017 I sezione 24 aprile 2017 L’utilizzatore dell’imbracatura: indossa e utilizza idoneamente il DPI agganciando l’imbracatura a idonei punti di ancoraggio (minima resistenza del punto di ancoraggio = 10 KN) Dove è presente il rischio di caduta è VIETATO sganciare l’imbracatura dai punti di ancoraggio (in caso di necessità utilizzare il doppio cordino) è in buone condizioni fisiche non apporta modifiche o riparazioni dell’imbracatura esegue un’analisi visiva di verifica sul buono stato dell’ imbracatura prima di ogni utilizzo

12 provvede alla cura e alla corretta manutenzione dell’imbracatura
I sezione 24 aprile 2017 non utilizza imbracature danneggiate, deteriorate o che hanno sopportato precedenti cadute segnala al preposto/datore di lavoro qualsiasi difetto o inconveniente rilevato nell’imbracatura provvede alla cura e alla corretta manutenzione dell’imbracatura nei limiti del possibile, utilizza sempre la stessa imbracatura (ciò permette all’utilizzatore di conoscere la “storia” del dispositivo da utilizzare) verifica che l’imbracatura sia annualmente revisionata; il controllo annuale è registrato nell’opuscolo specifico di ogni imbracatura.(Figura 1)

13 24/04/2017 I sezione 24 aprile 2017 Registra la data del primo giorno della messa in servizio dell’imbracatura Figura1 -Opuscolo specifico di ogni imbracatura Spazio riservato al rivenditore Data di messa in servizio Spazio riservato alL’UTILIZZATOre Nome e cognome dell’utilizzatore Spazio PER REGISTRARE IL CONTROLLO ANNUALe

14 24/04/2017 I sezione 24 aprile 2017 Prima dell’uso: Ispezionare ogni componente dei dispositivi da utilizzare (imbracatura, cordino, fune, ecc). Verificare il buono stato dell’imbracatura e non utilizzarla in presenza di : abrasioni o principi di rottura nelle fasce deformazioni o danneggiamenti negli anelli a D danneggiamenti nelle fibbie parti scucite depositi o macchie di sostanze che possono intaccare l’integrità dell’imbracatura ANALISI VISIVA e manuale

15 - i danni apportati al materiale possono non essere visibili.
I sezione 24 aprile 2017 Non utilizzare l’imbracatura se ha precedentemente fermato una caduta o se si hanno dubbi sull’integrità della stessa Eseguire un sopraluogo sull’ambiente di lavoro in modo da poter pianificare un eventuale operazione di soccorso e recupero ATTENZIONE : - ciascuna caduta, sopportata dai dispositivi anticaduta (cordini, funi, imbracature, moschettoni, ecc.), può danneggiare il materiale di cui sono costituiti; - snervamenti, tensioni e strappi subiti durante le cadute, diminuiscono le proprietà di resistenza e quindi la capacità di sopportare ulteriori cadute; - i danni apportati al materiale possono non essere visibili.

16 Come indossare l’imbracatura:
24/04/2017 I sezione 24 aprile 2017 Come indossare l’imbracatura: Prendere l’imbracatura dall’anello a D dorsale (contrassegnato da una freccia con una A) (foto 1) Passare le bretelle sulle spalle Passare i cosciali attorno alle gambe e fissare le fibbie laterali (foto 2 e 3) Agganciare la fibbia sternale in plastica (foto 4) Regolare i cosciali e gli spallacci tirando o rilasciando le cinghie passate sulle fibbie(foto 5 e 6) PROVA PRATICA

17 I sezione 24 aprile 2017 Se l’imbracatura comprende anche la cintura di posizionamento, allacciatela e regolatela tirando o rilasciando la cinghia) (foto 3 e 7) Passate tutte le cinghie negli appositi passanti in modo che non possano impigliarsi o ostacolare il vostro lavoro (foto 8) Imbracatura correttamente indossata: vista frontale (foto 9) e vista posteriore (foto 10) Posizionamento moschettone: sternale, agganciato e chiuso anche in caso di impiego del cordino dorsale,(foto 11) e dorsale (foto 12) PROVA PRATICA ATTENZIONE : - (foto 11): collegare il sistema anticaduta (moschettoni, fettucce, funi,ecc.) ad entrambi gli occhielli dell’imbracatura; - solamente gli occhielli ed il prolungatore collegato alll’anello D dorsale , sono idonei al collegamento al dispositivo - è consigliabile utilizzare un punto di ancoraggio posto sopra l’utilizzatore

18 Conservazione e manutenzione:
24/04/2017 I sezione 24 aprile 2017 Conservazione e manutenzione: Ogni dispositivo che ha subito un arresto di caduta o presenta un difetto deve essere immediatamente ritirato dal servizio; il controllo e la riparazione devono essere effettuati dal fabbricante o da persona autorizzata dallo stesso che decide se distruggerlo o ripararlo (Figura 2) L’imbracatura deve essere revisionata annualmente dal costruttore o personale autorizzato dallo stesso e il controllo deve essere registrato nello specifico opuscolo (Figura 1). Vedere in Figura 2 la lista dei controlli da eseguire. La vita media prevista per le imbracatura è in media di 5 anni (dipende dal costruttore). In caso di errato uso, manutenzione e stoccaggio la durata dell’imbracatura si riduce.

19 Corretta manutenzione:
I sezione 24 aprile 2017 Corretta manutenzione: Lavare con acqua fredda e sapone neutro. Non lavare con sostanze corrosive, acidi o solventi Fare asciugare in posto non esposto al sole e ben ventilato Tenere lontano da fonti di calore e da esalazioni di sostanze corrosive Non esporre a temperature superiori a 50° Evitare la prolugata esposizione al sole Conservare in luoghi asciutti

20 I sezione ANALISI VISIVA E strumentale 20 24 aprile 2017
Figura2 – Ispezioni e verifiche (lista di controllo) ANALISI VISIVA E strumentale Verifica di Modalità Cadenza Responsabilità Cuciture Integrità bretelle Anelli metallici Fibbie Visivo Prima dell’uso Operatore (Visivo, strumentale, manuale) Annuale Costruttore o tecnico abilitato Ancoraggi permanentemente installati strumentale Annuale o a seconda di quanto indicato sul libretto d’uso Dispositivi di arresto cadute

21 Cenni sui Sistemi di arresto delle cadute Guida breve
II sezione 24 aprile 2017 Cenni sui Sistemi di arresto delle cadute Guida breve Definizioni Requisiti principali dei Sistemi di arresto caduta Tipologie di caduta Rischi Misure di prevenzione

22 Definizioni: II sezione
24 aprile 2017 Definizioni: Lavoro in quota: attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore ai 2 m rispetto un piano stabile Imbracatura: supporto per il corpo ai fini dell’arresto delle cadute, comprende cinghie, accessori, fibbie o altri elementi assemblati per sostenere e tenere una persona durante la caduta e dopo l’arresto Cintura di posizionamento(*): componente che circonda il corpo e, con un cordino di posizionamento, sostiene l’utilizzatore Cintura di trattenuta(*): componente che circonda il corpo e che, disposto e montato con un cordino di trattenuta, limita il movimento in orizzontale dell’utilizzatore impedendo il raggiungimento di posizioni a rischio di caduta. (* )IMPORTANTE: componenti non destinati all’arresto delle cadute

23 II sezione 24 aprile 2017 Sistema di arresto caduta: DPI contro le cadute dall’alto che comprende un’imbracatura per il corpo e un sottosistema di collegamento destinati ad arrestare le cadute

24 II sezione 24 aprile 2017 Cordino: elemento di collegamento tra imbracatura e un adatto punto di ancoraggio, è costituito da corda sintetica, fune metallica, cinghia o catena. Assorbitore di energia: è indispensabile quando c’è pericolo di caduta nel vuoto con sospensione dell’operatore (estensione max inferiore a 1,75m) Cordino + assorbitore limitano la forza che agisce sull’attacco dell’imbracatura in un arresto di caduta (lunghezza max inferiore a 2 m UNI EN354)

25 Requisiti principali dei Sistemi di arresto caduta (anticaduta) :
II sezione 24 aprile 2017 Requisiti principali dei Sistemi di arresto caduta (anticaduta) : I DPI che costituiscono i sistemi di arresto devono avere il marchio CE (= conforme alle esigenze) Devono arrestare la caduta nel minor tempo e spazio possibile Garantire libertà di movimento Scelti in base all’analisi del rischio: Alla dimensione e alle caratteristiche del campo di lavoro (dislivello di caduta libera, traiettoria di caduta, Presenza di ostacoli) Alla valutazione dei punti di ancoraggio (resistenza minima=1000 kg) Alla distanza tra il punto di ancoraggio e il campo di lavoro

26 Tipologie di caduta : Caduta libera:
II sezione 24 aprile 2017 IMPORTANTE: quando la caduta è possibile devono essere utilizzati i DPI per l’arresto delle cadute: Esempio: imbracature -> SI cinture di trattenuta -> NO dissipatori -> SI Tipologie di caduta : Caduta libera: 60cm < distanza di caduta < 150cm 150cm = limite consentito: Caduta libera limitata: distanza di caduta < 60cm Caduta totalmente prevenuta: il sistema di trattenuta impedisce il raggiungimento della zona di pericolo Caduta impossibile

27 ATTENZIONE QUANDO SI USA IL CORDINO…
II sezione 24 aprile 2017 ATTENZIONE QUANDO SI USA IL CORDINO…

28 Rischi Derivati dalle cadute dall’alto:
II sezione 24 aprile 2017 Rischi Derivati dalle cadute dall’alto: L’oscillazione del corpo durante la caduta (“effetto pendolo”) può provocare urti contro pareti e gli ostacoli presenti lungo la traiettoria di caduta L’arresto del moto di caduta trasmette sollecitazioni dall’imbracatura al corpo Sospensione inerte del corpo appeso al dispositivo e prolungata permanenza in tale posizione

29 Intralcio alla libertà dei movimenti
II sezione 24 aprile 2017 Connessi ai DPI: Intralcio alla libertà dei movimenti Inciampo su parti dei DPI (es.funi, cordini) Non perfetta adattabilità dei DPI Innescanti la caduta: Scarsa aderenza delle calzature Insorgenza di vertigini, malori, colpi di calore e di sole Abbagliamento degli occhi Scarsa visibilità Condizioni meteorologiche (basse temperature, gelate, ecc) Specifici dell’attività lavorativa (es. mani occupate durante l’uso di attrezzi e utensili, presenza di rumore, vibrazioni, ecc)

30 Principali Misure di prevenzione
II sezione 24 aprile 2017 Principali Misure di prevenzione Durante i trasferimenti, le soste, le attività svolte in quota: È vietato lanciare oggetti al personale a terra (e viceversa!) trasportare materiale e attrezzature ingombranti durante i trasferimenti su scale portatili, linee vita, ecc. È obbligatorio: segnalare e interdire al transito l’area sottostante al luogo di lavoro in quota utilizzare idonei DPI (scarpe, caschetto, imbracature, ecc) assicurarsi a linee vita e idonei punti di ancoraggio

31 ATTENZIONE: non tutte le superfici e le coperture sono calpestabili,
II sezione 24 aprile 2017 Valutare preventivamente la superficie/copertura di calpestio ATTENZIONE: non tutte le superfici e le coperture sono calpestabili, In generale: Sup.e solai in CALCESTRUZZO  OK Sup.e solai in LEGNO  OK Sup.e solai in METALLO  OK Superf. VETRATE  NO Superf. ETERNIT  NO Superf. Materie PLASTICHE  NO

32 April 24, 2017 LA SITUAZIONE IN ITALIA: INFORTUNI Le statistiche dell’INAIL ne evidenziano, una progressiva diminuzione numerica, ma questa buona notizia non può far dimenticare quanto grande sia ancora la quota prevenibile di questo particolare tipo di infortuni. Le cadute delle persone dall’alto rappresentano un tipico esempio di “evento-sentinella”; e lasciano quindi ampi margini d’azione agli interventi di prevenzione.

33 April 24, 2017 LA SITUAZIONE IN ITALIA: INFORTUNI Sono stati analizzati 389 casi d’infortunio selezionati in quanto presentavano il valore “caduta di persona dall’alto” per la variabile ESAW “tipo di deviazione”. Si tratta di casi avvenuti nel 2002 (85), nel 2003 (104) e nel 2004 (200), i cui esiti sono consistiti nella morte dell’infortunato (276 casi) o in lesioni gravi (113 casi).

34 April 24, 2017 LA SITUAZIONE IN ITALIA: INFORTUNI Tra gli infortuni dovuti a caduta delle persone dall’alto, si osserva una distribuzione approssimativamente gaussiana, che ha quindi valori di frequenza più elevati nelle classi centrali d’età (anni tra 35 e 39, 40 e 44, 45 e49), solo per gli infortuni gravi mentre gli infortuni mortali presentano una distribuzione asimmetrica con valori più alti per le classi d’età più elevate DA DOVE SI CADE DI PIU’:

35 GRAZIE PER L’ATTENZIONE
24 aprile 2017 Fine GRAZIE PER L’ATTENZIONE

36 Bibliografia Linee Guida Decreto Legislativo n.81/2008
24/04/2017 Bibliografia 24 aprile 2017 Linee Guida Per la scelta, l’uso e la manutenzione di dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto SISTEMI DI ARRESTO CADUTE - ISPESL - Decreto Legislativo n.81/2008 Testo Coordinato con il Decreto Legislativo n.106/2009 Istruzioni per uso un’imbracatura conforme alla norma EN 361


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