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Relazione laboratorio 19/05/2015 GIULIA CELLINI 2M.

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1 Relazione laboratorio 19/05/2015 GIULIA CELLINI 2M

2 PRIMO ESPERIMENTO TITOLO : “Dilatazione lineare di un tubo di metallo” OBIETTIVO: scoprire di che materiale è fatto il tubo, in base al suo coefficiente di dilatazione linere MATERIALE OCCORRENTE : Riscaldatore Beuta con acqua Tubi di gomma Tubo di metallo Asticella su una scala graduata (1 tacca = 1/10 mm)

3 PRIMO ESPERIMENTO ASTICELLA GRADUATA TUBO DI METALLO TUBO DI GOMMA ACQUA RISCALDATO RE

4 PRIMO ESPERIMENTO I. PROCEDIMENTO: II.Abbiamo messo la beuta con l’acqua sul riscaldatore per farla bollire III.Quando l’acqua è arrivata ad ebollizione, il vapore è iniziato a passare nel tubo di gomma e di conseguenza in quello di metallo, iquali erano collegati. IV.Grazie al calore del vapore il tubo di metallo ha iniziato a dilatarsi facendo salire l’asticella sulla scala graduata.

5 PRIMO ESPERIMENTO l0l0 l1l1 t1t1 t2t2 ΔlΔt λ = Δl/(l 0 Δt) 500mm500,45mm100°C20°C0,45mm80°C1,13 ∙ 10 -5 °C -1 ELABORAZIONE DATI : in una tabella abbiamo riportato i seguenti dati per calcolare il coefficiente di dilatazione lineare: FORMULA: Δl = l 0 λ Δt λ = Δl/(l 0 Δt) Δl = l 1 – l 0 = lunghezza finale – lunghezza iniziale del tubo di metallo λ = coeff. dilatazione lineare Δt = t 1 – t 2 = temperatura finale – temperatura iniziale del tubo di metallo

6 PRIMO ESPERIMENTO CONSIDERAZIONI E CONCLUSIONI : confrontando il coefficiente trovato con una tabella predefinita abbiamo scoperto che il materiale del tubo di metallo è in acciaio.

7 SECONDO ESPERIMENTO TITOLO : “Calore specifico” OBIETTIVO: scoprire i diversi materiali di cui sono fatti due oggetti attraverso il loro calore specifico Fornello elettrico Becker con acqua Calorimetro Due oggetti di diverso materiale Termometro digitale Bilancia di precisione (d = 0,01g MATERIALE OCCORRENTE :

8 SECONDO ESPERIMENTO

9 PROCEDIMENTO: 1)Dopo aver acceso il fornello elettrico, l’acqua contenuta nel becker ha iniziato a bollire. 2)Abbiamo immerso gli oggetti, che prima abbiamo pesato, nell’acqua del becker finché hanno raggiunto la temperatura dell’acqua. 3)Subito dopo abbiamo immerso gli oggetti nell’acqua, il cui calore era stato precedentemente misurato, contenuta nel calorimetro e abbiamo misurato la temperatura con il termometro.

10 SECONDO ESPERIMENTO

11 PROCEDIMENTO: 1)Dopo aver acceso il fornello elettrico, l’acqua contenuta nel becker è giunta a ebollizione. 2)Abbiamo immerso gli oggetti, precedentemente pesati, nell’acqua del becker finché hanno raggiunto la temperatura dell’acqua. 3)Subito dopo abbiamo immerso gli oggetti nell’acqua, il cui calore era stato precedentemente misurato, contenuta nel calorimetro e abbiamo misurato la temperatura con il termometro.

12 SECONDO ESPERIMENTO ELABORAZIONE DATI : dopo aver ottenuto i vari valori li abbiamo inseriti in una tabella, e qui sotto ho riportato la legenda degli elementi FORMULA: m 1 ∙ C 1 ∙ (t eq – t 1 ) = m 2 ∙ C 2 ∙ (t eq – t 2 ) m 1 = massa dell’acqua del calorimetro m 2 = massa oggetto C 1 = calore specifico dell’acqua C 2 = calore specifico oggetto t eq = temperatura di equilibrio t 2 = temperatura oggetto t 1 = temperatura acqua

13 SECONDO ESPERIMENTO OGGETTOm1m1 t1t1 t eq C1C1 m2m2 t2t2 C2C2 1250g25,1°C29,8°C1200,90g97°C29,8°C0,087cal/g°C 2250g29,8°C33,2°C1169,63g97°C33,2°C0,0785cal/g°C Questa è la formula che ho usato per trovare C

14 SECONDO ESPERIMENTO CONSIDERAZIONI E CONCLUSIONI : probabilmente non abbiamo misurato bene alcuni valori per questo sono usciti valori che nella tabella dei calori specifici non corrispondono a nessun materiale.

15 Relazione laboratorio 19/05/2015 GIULIA CELLINI 2 M


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