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PubblicatoEleonora Rebecca Bertoni Modificato 9 anni fa
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Alessandro Manzoni (1785-1873)
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Cenni biografici: Nasce a Milano nel 1785 dal conte Pietro Manzoni e da Giulia Beccaria, figlia del Famoso Cesare Beccaria, autore del trattato Dei delitti e delle pene. Compie i suoi studi in un collegio religioso, dove rimarrà dai nove ai sedici anni. La sua educazione culturale è situata fra Illuminismo e Romanticismo : è il massimo rappresentante dell’ambiente culturale milanese nel periodo tra il 1700 e il 1800 in cui matura il passaggio dall’Illuminismo al Romanticismo. Manzoni aderisce alle tesi romantiche. Formazione giovanile: Illuminismo e classicismo ( ). Il periodo parigino ( ). Incontro con la religione.
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La conversione Dopo la conversione la sua visione della vita è ispirata al cattolicesimo. IL RINNOVAMENTO COINVOLGE ANCHE L’ATTIVITÁ INTELLETTUALE E LETTERARIA . : stagione di intenso impegno letterario. Posizione politica: nutre sentimenti patriottici e unitari, segue gli avvenimenti del , ma non vi partecipa attivamente e non viene toccato dalla dura repressione austriaca che ne segue. Nel 1848 segue gli eventi politici, pur senza parteciparvi. Ultimi anni: costituitosi il Regno d’Italia viene nominato SENATORE Muore a Milano nel 1873.
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MANZONI È IL MAGGIOR RAPPRESENSENTANTE DEL MOVIMENTO ROMANTICO ITALIANO
* Nella lettera Sul Romanticismo inviata a Cesare D’Azeglio Manzoni afferma i principi della propria concezione dell’arte: LA POESIA E LA LETTERATURA IN GENERE DEVONO PROPORSI L’UTILE PER SCOPO, IL VERO PER SOGGETTO E L’INTERESSANTE PER MEZZO UTILE L’ARTE HA IL COMPITO DI EDUCARE e FORMARE L’UOMO VERO REALTÁ UMANA INTERESSANTE L’ARTE, ATTRAVERSO LA FORMA NARRATIVA E IL LINGUAGGIO ACCESSIBILE, SUSCITA L’INTERESSE DEL LETTORE COMUNE e RAGGIUNGE UN PUBBLICO AMPIO
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I PROMESSI SPOSI: perché il romanzo?
Il romanzo, una scelta innovativa: Manzoni trova nel romanzo lo strumento ideale per tradurre i principi romantici Il romanzo risponde alla poetica del VERO, dell’INTERESSANTE e dell’UTILE, consente di rappresentare la realtà, si rivolge non solo alla classe dei letterati, ma a un più vasto pubblico, perché attraverso la forma narrativa e un linguaggio accessibile suscita l’interesse del lettore comune. Il romanzo risponde alle esigenze dell’impegno civile dello scrittore che può fornire al lettore informazioni storiche, ideali politici, principi morali e religiosi.
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Coinvolgere, suscitare l’interesse del pubblico più ampio possibile
ARTE SCOPO:UTILE FUNZIONE EDUCATIVA MEZZO: INTERESSANTE Coinvolgere, suscitare l’interesse del pubblico più ampio possibile OGGETTO: IL VERO-CONTENUTI VERI INERENTI LA REALTÁ VERO STORICO: realtà dei fatti storici ricostruita con gli strumenti dell’indagine storiografica VERO POETICO: interpretare i sentimenti umani
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Il modello del romanzo storico: per la sua opera narrativa
Il modello del romanzo storico: per la sua opera narrativa Manzoni sceglie la forma del ROMANZO STORICO, una forma che godeva di fortuna grazie al successo del romanzo storico dello scozzese Walter Scott (Ivanhoe). MANZONI AVVIA LA COMPOSIZIONE DI UN ROMANZO STORICO AMBIENTATO NELLA LOMBARDIA DEL 1600 AI TEMPI DELLA DOMINAZIONE SPAGNOLA - L’autore compie questa scelta perché è convinto che un’opera d’arte per essere utile e interessante debba essere credibile, verosimile e quindi parlare di cose vere; a questo contribuisce anche la presenza attiva di numerosi personaggi storici cioè figure realmente esistite Con i Promessi Sposi, Manzoni si propone di offrire un quadro di un’epoca del passato, ricostruendo fedelmente tutti gli aspetti della società, il costume e la mentalità.
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Manzoni e la storia MANZONI RISPETTA IL VERO STORICO. PER TRACCIARE IL SUO QUADRO LO SCRITTORE SI DOCUMENTA CON LO SCRUPOLO DI UNO STORICO, LEGGENDO CRONACHE DEL TEMPO, BIOGRAFIE, DOCUMENTI, LEGGI… LA STORICITA’ È ALLA BASE DELLE VICENDE E DEI PERSONAGGI INVENTATI. LA STORIA NON È’ UNO SCENARIO INERTE , MA È PROTAGONISTA
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Romanzo di formazione Romanzo storico è la prima etichetta, ma non è l’unica. La vicenda presenta i tratti del romanzo di formazione se considerata nell’ottica del protagonista Renzo. Le esperienze vissute, le varie prove a cui sarà sottoposto produrranno un percorso di conoscenza e di formazione.
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L’introduzione: la finzione del manoscritto
Nell’INTRODUZIONE Manzoni definisce ai lettori la struttura e i caratteri del romanzo. MANZONI FINGE DI AVER RITROVATO UN MANOSCRITTO SECENTESCO IN CUI UN ANONIMO NARRATORE HA RACCONTATO UNA VICENDA INTERESSANTE NELLA TRAMA, MA DI DIFFICILE LETTURA ESSENDO SCRITTA NEL LINGUAGGIO AMPOLLOSO E BAROCCO DELL’EPOCA. RITENENDONE INUTILE LA TRASCRIZIONE , DI CUI DA’ UN SAGGIO RIPRODUCENDONE L’IPOTETICA PRIMA PAGINA, MANZONI AFFERMA DI AVER DECISO DI RACCONTARE QUELLA STORIA TRADUCENDOLA FEDELMENTE IN LINGUA ATTUALE.
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5. IL QUADRO DEL SEICENTO La società di cui Manzoni vuol fornire un quadro nel suo romanzo è quella lombarda del 1600 sotto la dominazione spagnola. Sceglie di ambientare il romanzo nel proprio per i caratteri negativi di questo secolo. Il Seicento lombardo segna il trionfo dell’ingiustizia, della prepotenza sugli umili.
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6. La genesi del romanzo Nel Manzoni dà inizio alla stesura del romanzo storico concepito durante il soggiorno parigino. - ( ) : FERMO E LUCIA : (dal nome dei protagonisti Fermo Spolino e Lucia Zarella). Nel 1823 termina la stesura che non vedrà la pubblicazione se non molti anni dopo la morte dell’autore. Finita la stesura Manzoni insoddisfatto riscrive il romanzo. L’opera, a parte l’aspetto linguistico molto influenzato dal francese e dalla lingua lombarda, lascia insoddisfatto Manzoni per la struttura a blocchi narrativi troppo separati fra loro, per l’eccesso di parti romanzesche e di trattazioni storiche.
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-1823 -1827: Dopo il 1824 Manzoni si orienta al toscano
: Dopo il 1824 Manzoni si orienta al toscano. Viene pubblicata la prima edizione dei PROMESSI SPOSI Pubblicato il romanzo, Manzoni si reca in Toscana: è il momento della revisione linguistica del romanzo. Il suo proposito è quello di confrontare la lingua usata nel romanzo con quella parlata dai fiorentini colti. Il nuovo romanzo è rispetto a Fermo e Lucia privo di alcuni episodi, alleggerito di alcune digressioni storiche, sebbene la fabula rimanga invariata (la vicenda di Renzo Tramaglino e Lucia Mondella è ancora quella di Lucia Zarella e Fermo Spolino) ( ) - Dopo l’edizione del 1827 l’autore avvia una nuova revisione del romanzo sul piano linguistico e stilistico. L’impianto strutturale e narrativo rimane quasi invariato, mentre l’attenzione si concentra sull’aspetto linguistico. Manzoni decide di adottare il FIORENTINO PARLATO DALLA BORGHESIA COLTA . Titolo definitivo: I promessi Sposi. Storia milanese del secolo XVII scoperta e rifatta da Alessandro Manzoni.
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L’OPERA COMPRENDE UNA INTRODUZIONE, IN CUI COMPAIONO LA TRASCRIZIONE DI UN PRESUNTO MANOSCRITTO DEL SEICENTO E LE SUCCESSIVE RIFLESSIONI DELL’AUTORE SU DI ESSO, POI 38 CAPITOLI; IN APPENDICE LA STORIA DELLA COLONNA INFAME. LO STILE E IL LINGUAGGIO DEI PROMESSI SPOSI CONTRIBUISCONO A RIGENERARE IL MODO DI PARLARE E DI SCRIVERE DEGLI ITALIANI PROPRIO NEGLI ANNI IN CUI LOTTANO PER L’UNITÁ POLITICA. I PROMESSI SPOSI DIVENTERANNO UNO DEGLI STRUMENTI PRINCIPALI DI UNIFICAZIONE E RICONOSCIMENTO LINGUISTICO - NAZIONALE .
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I Protagonisti
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Gli Oppositori
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Gli Aiutanti
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