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In Foscolo, Manzoni e Leopardi

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Presentazione sul tema: "In Foscolo, Manzoni e Leopardi"— Transcript della presentazione:

1 In Foscolo, Manzoni e Leopardi
Il pessimismo In Foscolo, Manzoni e Leopardi

2 Il pessimismo in Foscolo
Nasce dal contrasto tra il mondo degli ideali e il mondo della realtà che gli si oppone distruggendo ogni illusione. Nella figura di Jacopo Ortis si esprime il primo momento del pessimismo foscoliano, accresciuto poi dalla natura irrequieta del poeta, dalla sua vita errante e passionale, dal suo desiderio di gloria fino ad arrivare al pessimismo dei Sepolcri con l’affermazione secondo cui l’unica verità è la morte, il nulla, mentre tutti gli ideali, i sentimenti, le lotte degli uomini sono solo ‘illusioni’. Per fortuna il poeta riesce a superare questa disperata condizione esistenziale con altre ‘illusioni’ come la bellezza, l’amore, la poesia.

3 Il pessimismo in Manzoni
Si fonda sulla convinzione che gli uomini sono dominati dalla colpa e dagli errori e che la virtù e la carità sono virtù rare che lottano con difficoltà per mantenersi in vita. Perciò M. è incline al pessimismo, riconoscendo nel mondo un alternarsi di contrasti in cui il meglio soccombe; tuttavia lo supera con la fede, nella certezza di natura cristiana di una vittoria un domani in un mondo ultraterreno puro, giusto e libero. Questo pensiero è espresso chiaramente ad es. nel coro dell’atto IV dell’Adelchi a proposito di Ermengarda (concetto della “provvida sventura”) come nella conclusione del romanzo dei Promessi Sposi.

4 Il pessimismo in Leopardi
È di natura filosofica e diviene ben presto assoluta disperazione. Nei primi Idilli Leo avverte ancora la gioia di alcune illusioni, come l’amore, la gloria, la patria (e in questo è molto simile a Foscolo), ma poi anche queste si dissolvono in una fredda analisi dei nostri dolori. Egli crede che nei nostri sentimenti e nei nostri ideali non vi sia nulla di vero, sente la Natura ‘matrigna’ che gode delle sofferenze dei suoi stessi figli, vede l’amore come un falso miraggio. La vita oscilla sempre tra un dolore e una falsa immagine di felicità; alla noia segue un nuovo ingannevole miraggio finché arriverà la morte ad annullare sofferenze e speranze.


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