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PubblicatoEnzo Tosi Modificato 9 anni fa
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Progetto per la Prevenzione e Riduzione del Tabagismo in Piemonte Seminario Regionale “Promozione della Salute e Servizio Sanitario Nazionale”- 22 Giugno 2004 Dr. Paolo D’Elia Gruppo Tecnico Anti Tabacco CPO Piemonte 011 6333869 gruppo.fumo@cpo.it
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ASO S. Giovanni Battista ASL 1 Il Centro di Riferimento per l'Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in Piemonte (CPO-Piemonte) Istituito dalla Regione Piemonte nel 1995 (con DGR n. 67-47036 del 16 giugno). Università di Torino Regione Piemonte
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Finalità CPO Piemonte 1.Definire metodologie per la valutazione del rischio cancerogeno nell'ambiente di vita e di lavoro e condurre ricerche sull'eziologia del cancro, anche al fine di identificare situazioni suscettibili di interventi di prevenzione; 2.Misurare mortalità ed incidenze del cancro e valutare, a livello di popolazione, la sopravvivenza per specifiche patologie e stadi di malattia, senza trascurare i dati relativi all'uso dei servizi diagnostici e terapeutici, all'accesso ospedaliero ed alle sopravvivenze dei pazienti affetti da cancro, 3.Sviluppare l'attività del Centro di Documentazione sui rischi cancerogeni ambientali e diffondere informazioni sui rischi di cancerogenità. 4.Fornire il supporto metodologico alle Aziende Sanitarie Regionali per la pianificazione e l'attuazione di interventi di prevenzione primaria e secondaria, valutare l'efficacia di programmi di screening per i tumori e l'impatto di programmi di prevenzione primaria rivolti alle persone ed all'ambiente di vita e di lavoro. 5.Contribuire alla valutazione della qualità dell'assistenza oncologica ed alla valutazione dell'esaustività dell'applicazione di protocolli diagnostici e terapeutici sulla popolazione piemontese fornendo anche consulenza ad unità e servizi clinici e diagnostici nel campo dell'oncologia
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IL PROBLEMA DI SALUTE
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Dal PSN 2003-2005 il cancro costituisce la seconda causa di morte nel nostro Paese. In Italia sono diagnosticati circa 270.000 nuovi casi di tumore all’anno. Dimostrato aumento della mortalità nei fumatori rispetto ai non fumatori per molte neoplasie il fumo è causa anche di un aumento della mortalità per affezioni cardiovascolari, aneurisma dell’aorta e broncopneumopatie croniche ostruttive”.
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“Il fumo e le abitudini alimentari scorrette (compreso l’eccessivo consumo di alcool) sono FATTORI DI RISCHIO RICONOSCIUTI, per molte categorie di tumori, con peso etiologico variabile, e possono spiegare circa i 2/3 di tutti i casi di tumore” “Gli interventi per contrastare questi fattori sono di fondamentale importanza.” (Dal PSN 2003-2005)
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IL FUMO DI TABACCO IN PIEMONTE IL FUMO DI TABACCO IN PIEMONTE ISTAT 2001
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NUMERO MEDIO GIORNALIERO DI SIGARETTE CONSUMATE IN PIEMONTE NUMERO MEDIO GIORNALIERO DI SIGARETTE CONSUMATE IN PIEMONTE Fonte: Istat - Servizio Struttura e dinamica sociale - Anno 2001
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In Piemonte, tra il 1992 e il 1994 la mortalità associata al fumo di tabacco è stata del 31% tra gli uomini del 15% tra le donne (Gnavi et al., 2000)
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IL PROGETTO
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I momenti diversi dell'iniziazione e della dipendenza dal fumo richiedono Azioni coordinate e competenze professionali complementari inserite in percorsi predefiniti e ben strutturati. RAZIONALE (focus “determinanti predisponenti”) Gli interventi da privilegiare sono quelli per i quali esistono, in base alle evidenze disponibili, valide prove di efficacia. INTEGRAZIONE EFFICACIA
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CRITICITA’ INDIVIDUATE rispetto alla lotta al tabagismo in Piemonte carenza di strategie di medio-lungo periodo difficoltà a garantire sinergia e sincronia tra i diversi tipi di intervento carattere locale degli interventi e scarsa integrazione tra i servizi promotori scarsa attenzione per la valutazione delle attività
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GRUPPO TECNICO ANTITABACCO MULTIDISCIPLINARE Costituzione di un GRUPPO TECNICO ANTITABACCO MULTIDISCIPLINARE GRUPPO REGIONALE DI INDIRIZZO PER LA LOTTA AL TABAGISMO Collaborazione alla costituzione di un GRUPPO REGIONALE DI INDIRIZZO PER LA LOTTA AL TABAGISMO che operi a livello piemontese 3 psicologi; 1 biologo; 1 medico; 1 esperta in comunicazione Percorso formativo componenti Mappatura “ Lavoro di rete” OBIETTIVI E TAPPE DEL PROGETTO epidemiologia, tecniche di counseling e di comunicazione, marketing, psicologia della salute, psicologia clinica e dell’età evolutiva. (BANCA DATI) Pubblicazione LIBRO BIANCO Sett. 2003Dic. 2005 Ottobre 2004
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FINANZIAMENTO DEL PROGETTO (durata tre anni) (Bando per finanziamenti “Programma Oncologia” 2002….).
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Rilevazione di tutte le iniziative antifumo effettuate o in corso in regione Piemonte e di tutte gli organismi e le associazioni (volontarie e non) attive sul territorio regionale. (periodo finestra: ultimi due-tre anni) LA MAPPATURA (I) conoscere valutare mettere in rete
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Aree di intervento e tipo di attività svolte Soggetti coinvolti Prevenzione negli adolescenti DisassuefazioneInterventi comunitari ASL /ASO interventi nelle scuole Corsi per smettere Counselling attraverso il personale sanitario adeguamento ai divieti vigenti manifestazioni C. ANTIFUMO PUBBLICI servizi di cessazione C. ANTIFUMO PRIVATI servizi di cessazione ASSOCIAZIONI interventi nelle scuole manifestazioni ricerca documentazione formazione LILT interventi nelle scuole corsi per smettere manifestazioni ricerca formazione SCUOLE interventi nelle scuole Manifestazioni AMMINISTRAZIONE PUBBLICA patrocini e sponsorizzazioni adeguamento ai divieti vigenti manifestazioni ricerca patrocini e sponsorizzazioni campagne di comunicazione di massa Aree, attività e soggetti coinvolti nella lotta al tabagismo nella Regione Piemonte
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“snowballing” (palla di neve) da reti di organizzazioni attive a livello internazionale e nazionale da interviste ai testimoni privilegiati da contatti personali QUESTIONARI: 1.ASL (Repes) 2.ASO 3.Centri Antifumo Pubblici 4.Centri Antifumo Privati 5.Scuole e Associazioni INTERVISTE (telefoniche e di persona) INTERNET Metodologia Strumenti LA MAPPATURA (II)
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Collaborazione con il tavolo informale di coordinamento presente presso l’Area Promozione della Salute dell’Assessorato alla Sanità Regione Piemonte (responsabile il dott. Mario Carzana) a cui partecipano, oltre al CPO stesso e al Centro di Documentazione Regionale sulla Salute (Centro DoRS), alcuni rappresentanti delle realtà attive più impegnate in Piemonte. LA MAPPATURA (III)
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IL PROGETTO DEL CPO NEL CONTESTO ISTITUZIONALE DELLA PROMOZIONE ALLA SALUTE IN PIEMONTE Promozione Salute Piemonte (PSP) Piano Regionale Antitabacco 2002-2003 (PRAT) Progetto CPO- Piemonte ASL associazioni CSA e scuole LILT amministrazioni
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GLI ATTORI DEL PRAT Supporti tecnico scientifici: Gruppo Tecnico Anti Tabacco (CPO) DoRS Servizi della Rete di Epidemiologia Commissione Regionale Anti-Tabacco Consulta “Piemonte libero dal fumo”
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Scelta e progettazione di interventi efficaci, consulenza sul monitoraggio sull’efficacia degli interventi, consulenza sul sistema di sorveglianza Gruppo Tecnico Anti Tabacco (CPO) Documentazione e formazione DoRS Sorveglianza e monitoraggio epidemiologico Servizio della Rete di Epidemiologia Compiti dei Supporti Tecnico-scientifici
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OBIETTIVI STRATEGICI DEL PRAT Ridurre l’incidenza di iniziazione al fumo del 10% in 5 anni Ridurre la prevalenza di fumatori nell’età adulta del 10% in 5 anni Stabilizzare il trend in aumento delle differenze sociali nell’abitudine al fumo Aumentare gli spazi sociali e lavorativi senza fumo Estendere la sensibilizzazione dei genitori Creare una cultura per una regione senza fumo
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ATTIVITA’ PREVISTE DAL PRAT Regolamentazione dei divieti di fumo Campagne di comunicazione Progetti di prevenzione nella scuola Promozione di organizzazioni senza fumo Promozione di interventi organizzati di cessazione Interventi di cessazione in setting specifici Apertura di bandi di finanziamento per iniziative ad hoc
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Prospettive
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GRUPPO REGIONALE DI INDIRIZZO PER LA LOTTA AL TABAGISMO Costruzione di un GRUPPO REGIONALE DI INDIRIZZO PER LA LOTTA AL TABAGISMO che operi a livello piemontese Il fumo problema di sanità a “responsabilità diffusa ” Restituzione dati mappatura agli attori impegnati partecipazione al cambiamento Potenzialità della mappatura in quanto “ricerca-azione partecipata”: partecipazione al cambiamento Lettura condivisa dei dati e valutazione
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