A.S.D. ATLETICO BONO “Penso….. quindi Gioco”

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Come costruire nuove opportunità di apprendimento del gioco del calcio Carmelo Falchi Responsabile SETTORE.TECNICO

Indice Introduzione L’evoluzione del gioco del calcio
Il calcio è un gioco complesso Metodi e mezzi per l’allenamento Il funino

Introduzione “Nulla è permanente…. Tranne il cambiamento”

L’evoluzione del gioco del calcio
Anche il gioco del calcio non si sottrae a questa logica.. …….E’ uno sport in continua evoluzione

Dal calcio tecnico ed individualista degli anni e 70 Al calcio fisico atletico e tattico collettivo degli anni 90 e 2000

L’esasperazione del modulo tattico

Con qualche eccezione Anni 80 Anni 90 aa 2000

Il calcio è un gioco complesso
Il calcio è un gioco situazionale di rara intensità e di una complessità inimmaginabile dove numerosissimi fattori incidono sul risultato finale

La bellezza di un gesto tecnico

La finalizzazione di un azione corale:

Quando osserviamo queste azioni?? Noi vediamo solo la punta di un iceberg

e l’osservazione in genere si limita a questi aspetti: Fisico Atletico Tecnico Tattico

Quindi anche il tentativo continuo di migliorare la prestazione del calciatore è stata orientata principalmente verso: l’aspetto fisico atletico l’aspetto tecnico

Ma trascurando gli aspetti che avvengono a livello del Sistema Nervoso Centrale

Un piccolo grande universo dove stazionano circa 100 miliardi di neuroni interconnessi attraverso dei punti di contatto ( sinapsi) componenti fondamentali del tessuto nervoso che formano circuiti complessi in grado di ricevere, elaborare, conservare e trasmettere l'informazione con grande rapidità anche a notevole distanza all'interno del corpo umano.

L'evoluzione tecnico - tattica del gioco del calcio ha ridotto i tempi e gli spazi d’esecuzione dei gesti fondamentali. Oggi, è importantissimo aumentare le abilità tecniche dei calciatori, adeguando metodi e attività d’allenamento alle nuove richieste del gioco del calcio. Da tutto ciò che si è detto sembra proprio che il "muscolo principale" da allenare per migliorare la tecnica sia il CERVELLO.

Per capacità cognitive si intendono quelle capacità che ci permettono di raccogliere, interpretare ed elaborare le informazioni presenti nell’ambiente in cui si svolge nel caso del gioco del calcio “la gara” e di trovare la risposta adottando la soluzione ottimale nella situazione di gioco che via via si presenta. . Capacita Cognitive

Le quattro operazioni fondamentali: Percezione Interpretazione Presa di decisione Esecuzione

La capacità di trovare nel minor tempo possibile la corretta risposta alle sollecitazioni provenienti dall’ambiente esterno e che muta in continuazione diventa per il calciatore determinante per prevenire ed anticipare le mosse dell’avversario Capacità di anticipazione motoria

anche quando si parla d’intensità, uno dei vocaboli più usati nel mondo del calcio, in genere si è soliti riferirsi agli aspetti fisici e fisiologici come il “consumo energetico” la percentuale relativa al Massimo Consumo di Ossigeno “VO2max”,la frequenza cardiaca e il carico a livello muscolare mentre si trascura completamente o quasi l’intensità cognitiva. L’intensità

Il calcio è uno sport situazionale che presuppone risposte adattative proprie della gara e quindi l’impegno contemporaneo di tutti gli elementi che contraddistinguono la prestazione calcistica: fisici, tecnici,tattici e COGNITIVI .

. la capacità di un giocatore di: “Percepire, scegliere, decidere ed eseguire l’azione motoria più idonea, in relazione alla reale situazione di gioco” PENSIERO TATTICO

Il corollario dell’agonismo intelligente: Penso…. Quindi GIOCO

Percorso significativo e non solo addestrativo: il modello di progressione didattica: 1° Fase: Sapere Comprensione del gesto tecnico e l’esecuzione dello stesso Coordinazione grezza 2° Fase: Saper fare Applicare le conoscenze tecniche in un ambiente che diventa progressivamente più imprevedibile Sviluppo delle capacità di adattamento e trasformazione in linea con le richieste situazionali. (dalla coordinazione grezza alla fine) 3° Fase saper giuocare Piena consapevolezza delle abilità possedute da mettere a disposizione del collettivo e del gruppo

Quindi! I CONTENUTI dell’allenamento devono essere contestualizzati cioè strutturati in modo che richiamino il più possibile le richieste che in genere è possibile osservare in un “contesto partita”, parimenti a livello didattico il processo di insegnamento apprendimento dovrà essere rivisto e ri-programmato in funzione di un obiettivo preciso che è quello di mettere in condizioni l’allievo di muoversi nel campo di gioco con competenza adottando le soluzioni più idonee, in altre parole “saper giocare”, in un contesto reale.

Nella proposta programmazione 2015/16 dell’Atletico gli aspetti cognitivi acquisteranno un importanza preminente e non solo nel settore della scuola calcio. .

Il ruolo dell’istruttore sarà fondamentale in quanto dovrà variare il suo intervento proponendo la più ampia gamma possibile, di stimoli che metta l’allievo in condizione di affrontare con una certa sicurezza le infinite situazioni, magari simili ma mai uguali, che il calcio propone situazioni che dovrà risolvere prima sotto il profilo mentale o cognitivo (capacità di anticipazione e di immaginazione) prima degli avversari.

Il contenuto delle esercitazioni dovrà quindi stimolare l’allievo aiutandolo nella comprensione del gesto tecnico o tattico: “Capire ciò che fa” “Capire perché lo fa”

Stimolo continuo delle CAPACITA’ ATTENTIVE In funzione di

Saper leggere i contesti (comprensione) Muoversi con intelligenza in funzione di uno scopo (efficacia) Col minor dispendio di energie psicofisiche (economico)

Come????

Intanto: Quindi: Conoscendo i metodi di lavoro Variando il più possibile i mezzi o contenuti dell’allenamento

L’ esecuzione dei movimenti - variare le forme di schieramento, la posizione di partenza, i percorsi da compiere, le distanze, chiedere diverse velocità del pallone, fissare traiettorie prestabilite alla palla, cambiare piede di gioco, utilizzare attrezzi ausiliari ecc. Le condizioni esterne - introdurre ostacoli, farli superare in vari modi, usare sovraccarichi, variare terreni di allenamento, il tipo di pallone (da duro a morbido, da leggero a pesante da piccolo a piccolissimo ecc.) Combinare diverse abilità motorie - collegare tra loro vari tipi di esercizi ginnici, utilizzare giochi come mezzi di allenamento, fare compiti supplementari che complicano l’ esercizio . Eseguire gli esercizi sotto l’assillo del tempo - utilizzare il cronometro, far reagire rapidamente ad un segnale, includere un avversario (semiattivo, attivo, inf. num., sup. num.), partite ad handicap, organizzare brevi tornei, inserire esercizi con più palloni e tempi limitati ecc. VARIARE

VARIARE Ponendo dei limiti alle informazioni (far staccare lo sguardo dal pallone, coprire bersagli, impedire la visuale, far giocare in molti in campo piccolo ecc.). Far precedere gli esercizi condizionali da quelli tecnico-tattici Le condizioni di stabilità Le regole del gioco - variare la grandezza del campo, la grandezza delle porte, il numero dei giocatori, giocare a tocchi limitati ecc. I compiti tattici - variare i sistemi di gioco, porre più volte esigenze tattiche diverse, porre compiti tattici individuali e collettivi ecc

Come strutturare l’allenamento ???

Una proposta operativa: Il funino

Il funino

FINE Grazie per l’attenzione! Carmelo Falchi
Responsabile Settore Tecnico

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