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percorsi di breve e lungo periodo
L’agricoltura biologica nella programmazione : insegnamenti dal passato, percorsi di breve e lungo periodo Laura Viganò e Alessandra Vaccaro – INEA Matera, 24 febbraio 2015 Laura Viganò - INEA
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Articolazione della presentazione
L’evoluzione dell’agricoltura biologica (AB) in Italia Struttura, produttività e redditività dell’agricoltura biologica : la spesa pubblica al : la strategia integrata (buone prassi ed elementi critici) : gli elementi specifici positivi Il quadro programmatorio per il periodo Focus area e agricoltura biologica La Misura 11: le risorse finanziarie, le particolarità, il livello dei pagamenti La «concorrenza»: La Misura 10 L’agricoltura biologica nella Misura 16 La programmazione : percorsi di breve e di lungo periodo
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L’evoluzione dell’agricoltura biologica
in Italia: superficie e operatori Fonte: SINAB (annate varie)
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L’evoluzione dell’agricoltura biologica in Italia: il mercato
Fonte: Elaborazione su dati ISMEA (annate varie) * Primi 5 mesi del 2014
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L’evoluzione dell’agricoltura biologica in Italia: il mercato (2013)
Fonte: OrganicDataNetwork e FIBL-AMI (2015) * ** 2012
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La struttura delle aziende biologiche e convenzionali
Fonte: Inea, banca dati RICA
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Produttività e redditività delle aziende biologiche e convenzionali
Fonte: Inea, banca dati RICA
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Spesa pubblica azione AB al 31.12.2013
La programmazione Spesa pubblica azione AB al Fonte: Rapporti annuali di esecuzione dei PSR ( ; Regioni), Report trimestrale al (CE)
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Le buone prassi per una strategia integrata
La programmazione Le buone prassi per una strategia integrata Sviluppo AB priorità trasversale a: Priorità agli operatori bio in misure o sistemi di misure Sviluppo sinergie Preferenza accordata alle aziende bio (misura 112) PSR (Emilia-Romagna) e al I Asse (Sicilia) misure Asse I (Lazio, ER, Sicilia), pacchetti aziendali (ER), AA (ER) PIF (ER, Lazio, Basilicata) Cumulabilità azione AB con tutte le altre azioni della misura 214 (Marche) Punteggio maggiore ai business plan di giovani agricoltori biologici (Molise, ER)
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La programmazione 2007-2013 Alcuni punti cririci
scarso peso dei PIF biologici Disomogeneità sistemi di controllo regionali e relazione con i PSR Fonte: INEA Riduzione dei pagamenti per azione AB (214) in caso di infrazione alla normativa prevista solo in alcuni PSR
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gli elementi specifici positivi
PSR : gli elementi specifici positivi Sostegno alla sola agricoltura biologica Attivazione della misura 132 anche per il biologico Solo superficie a biologico e/o zootecnia completamente biologica tra le condizioni di ammissibilità Fissazione di condizioni aggiuntive (es. certificazione del prodotto) Fissazione di un pagamento più elevato per le superfici foraggere in presenza di allevamenti biologici Inclusione dei prati e prati-pascoli nelle foraggere in presenza di zootecnia biologica e solo se effettivamente pascolati Fissazione di impegni aggiuntivi (es., inerbimento frutteti) Fissazione di priorità per tipologia di area, adesione ad azioni collettive, introduzione del biologico e giovani Differenziazione del premio tra periodo di conversione e di mantenimento
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Il quadro programmatorio per il periodo 2014-2020
Quadro di riferimento Fondi comunitari Sviluppo rurale Europa 2020 5 obiettivi generali FEASR 6 PRIORITA’ FEAMP PROGRAMMA SVILUPPO RURALE Quadro Comune Strategico 11 obiettivi tematici FESR FSE Position Paper dell’Unione Europea Accordo di Partenariato dello Stato Italiano 18 FOCUS AREA M1 M19 … … M11
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EUROPA 2020: I 5 OBIETTIVI PRINCIPALI
1. Occupazione innalzamento al 75% del tasso di occupazione (20 < età < 64 anni) 2. R&S / innovazione aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo ed innovazione al 3% del PIL dell'UE (pubblico e privato insieme) 3. Cambiamenti climatici /energia riduzione delle emissioni di gas serra del 20% (o persino del 30%, se le condizioni lo permettono) rispetto al 1990 20% del fabbisogno di energia ricavato da fonti rinnovabili aumento del 20% dell'efficienza energetica 4. Istruzione riduzione degli abbandoni scolastici al di sotto del 10% aumento al 40% dei 30-34enni con un'istruzione universitaria 5. Povertà / emarginazione almeno 20 milioni di persone a rischio o in situazione di povertà ed emarginazione in meno
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Priorità e focus area 1. Promozione del trasferimento di conoscenze e dell’innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle aree rurali 1A Stimolare l’innovazione e la base di conoscenze nelle aree rurali 1B Rinsaldare i nessi tra agricoltura e silvicoltura da un lato e ricerca e innovazione dall’altro 1C Incoraggiare l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e la formazione professionale nel settore agricolo e forestale 2. Competitività e redditività nel settore agricolo 2A Incoraggiare la ristrutturazione delle aziende agricole con problemi strutturali e la diversificazione 2B Favorire il ricambio generazionale in agricoltura
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Priorità e focus area 3.Promozione della filiera agroalimentare e gestione del rischio 3A Migliorare l’integrazione di filiera attraverso la promozione della qualità nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali 3B Sostegno alla gestione dei rischi aziendali 4. Tutela e ripristino degli ecosistemi naturali 4A Tutela della biodiversità 4B Gestione delle risorse idriche 4C Gestione del suolo
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Priorità e focus area 5. Lotta ai cambiamenti climatici 5A Utilizzo efficiente della risorsa idrica nel settore agricolo; 5B Utilizzo efficiente delle risorse energetiche 5C Favorire l’approvvigionamento e l’utilizzo di energie rinnovabili, sottoprodotti, scarti e residui, ecc. 5D Riduzione delle emissioni di metano e di protossido di azoto; 5E Promozione del sequestro di carbonio nel settore agricolo e forestale 6. Favorire l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico delle zone rurali 6A Diversificazione delle attività agricole, la creazione di piccole imprese e di occupazione 6B Promuovere azioni di sviluppo locale 6C promuovere l’accessibilità, l’uso e la qualità delle tecnologie di informazione e comunicazione
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La Misura 11: le risorse finanziarie
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La Misura 11: le particolarità
Potenziamento effetti ambientali 15 regioni: tutta la SAU bio (eccezioni: corpi separati o unità separabili non biologiche) e, talvolta, tutti gli UBA allevati con metodo biologico Fissazione di SAU e densità di carico minime per accesso a M11 Soglia minima in termini di SAU e numero per le associazioni di agricoltori Priorità ad aree specifiche (Natura 2000, ZVN, ecc.) e ad aziende che provengono da sistemi colturali intensivi o con allevamenti biologici Priorità o premio maggiorato agli agricoltori che partecipano in forma associata (AC, AA, distretti, ecc.) o a PIF Formazione e tutoraggio obbligatori MA Cumulabilità con la M10, in generale, limitata o esclusa
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La Misura 11: le particolarità
Maggiore attenzione alla formazione dei livelli di pagamento Pagamenti tarati sulla densità di carico pari a 2 UBA/ha; se inferiore, pagamenti ridotti Pagamenti degressivi in base all’estensione della SAU Pagamento per la zootecnia differenziato tra bovini da latte e bovini da carne Densità di carico max differenziata per altitudine Pagamenti ridotti per le colture perenni non ancora in produzione
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La Misura 11: le particolarità
Freno a comportamenti opportunistici Mantenimento: punteggi nei bandi diversificati in base alla % di prodotto commercializzato con certificazione biologica (comunque > 50%) Conversione: mai accesso all’azione agricoltura biologica nelle due precedenti programmazioni e mai accesso nel sistema di certificazione in precedenza Semplificazione Costi di certificazione nel calcolo del pagamento Fissazione di un sostegno finanziario minimo e/o massimo
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La Misura 11: il livello dei pagamenti
* Molise: prati e pascoli associati a un’azienda agricola pastorale
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La “concorrenza”: la misura 10
Fonte: PSR
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L’agricoltura biologica nella Misura 16
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percorsi di breve e di lungo periodo
La programmazione : percorsi di breve e di lungo periodo Reg. (CE) n. 834/2007; PAC: I Pilastro (greening) II Pilastro (sviluppo rurale) Piano d’azione europeo PQ per la ricerca e l’innovazione completamento attivazione PEI (gruppi operativi) Esigenza di garantire, a livello comunitario, nazionale e regionale, la coerenza interna ed esterna di tutte le politiche rispetto ai numerosi fabbisogni del settore biologico italiano
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percorsi di breve periodo
La programmazione : percorsi di breve periodo Gli elementi generali Focalizzazione dell’attenzione sulla strategia complessiva e non solo sulla misura specifica per l’AB; AB valenza territoriale non solo settoriale Valorizzazione dimensione sociale AB (occupazione, agricoltura sociale) Utilizzazione strategica e oculata degli strumenti e delle opportunità previsti dalla misura sulla cooperazione Riproposizione delle prassi per l’integrazione già attivate (Pacchetti, PI, AC)
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percorsi di breve periodo
La programmazione : percorsi di breve periodo Gli elementi specifici Tendenziale omogeneizzazione dei pagamenti con criteri comuni di differenziazione (es. altimetria, circoscrizioni territoriali, metodi colturali prevalenti) Zonizzazione e priorità territoriali Omogeneizzazione dei criteri di ammissibilità Cumulabilità con le azioni della misura agro-climatico ambientale, inclusa l’agricoltura conservativa Riduzione dei pagamenti in caso di infrazione alla normativa sull’agricoltura biologica Soluzione ideale definizione condivisa di elementi comuni
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percorsi di lungo periodo
La programmazione : percorsi di lungo periodo Obiettivi per un effettivo sviluppo del settore biologico tramite i PSR: Migliorare l’efficacia del sostegno all’agricoltura biologica in termini ambientali, di strutturazione della filiera e commerciali Razionalizzare la spesa pubblica COME? Formazione specifica per territori, colture e allevamenti e per diffusione dell’approccio agroecologico Studi su costi e rese effettivi per regione, tipologia di coltura e di allevamento Trasferimento dell’innovazione tramite l’attivazione di gruppi operativi attinenti all’agricoltura biologica Educazione nelle scuole su agricoltura biologica e stili di consumo Formazione di reti Potenziamento del mercato sia interno sia estero anche tramite lo sviluppo di forme alternative di commercio e l’adozione di un approccio relazionale Miglioramento del sistema dei controlli (audit)
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Una riflessione… Necessità di una riflessione sull’agricoltura biologica nelle aree di alta collina e di montagna 2 obiettivi fondamentali: Freno allo spopolamento Manutenzione del territorio Quali strumenti attivare?
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Si ringrazia per l’attenzione. vigano@inea.it vaccaro@inea.it
Elaborazione dati RICA e Rapporti annuali di esecuzione: Simonetta De Leo – INEA
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Risultati economici delle aziende biologiche e convenzionali
Fonte: Inea, banca dati RICA
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