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IL MOTO dei CORPI.

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Presentazione sul tema: "IL MOTO dei CORPI."— Transcript della presentazione:

1 IL MOTO dei CORPI

2 MOTO Automobile in corsa Volo di un gabbiano Passeggero in aereo Sole
Acqua dei fiumi Treno in movimento

3 QUIETE Alberi Libro sul banco Passeggero in aereo Sole
Acqua nella bottiglia Treno in stazione

4 MA SIETE PROPRIO SICURI????

5 SISTEMA DI RIFERIMENTO
CORPO in QUIETE se la sua posizione non cambia nel tempo CORPO in MOTO se la sua posizione cambia nel tempo TERRA: pur muovendosi, noi siamo fermi rispetto ad essa

6 st ELEMENTI CARATTERISTICI DEL MOTO TRAIETTORIA
DIREZIONE TRAIETTORIA VERSO LUNGHEZZA SPAZIO percorso (s):lunghezza spostamento metro Grandezza vettoriale TEMPO impiegato (t): durata spostamento secondo Grandezza scalare VELOCITA’: st Grandezza derivata

7 TIPI DI MOTO VELOCITA’ VARIABILE VELOCITA’ COSTANTE MOTO UNIFORME
MOTO VARIO RETTILINEO CIRCOLARE ACCELERATO ACCELERAZIONE: variazione di velocità in un certo intervallo di tempo VELOCITA’ ISTANTANEA - VELOCITA’ MEDIA

8 MOTO RETTILINEO UNIFORME MOTO UNIFORMEMENTE ACCELERATO
TIPI DI MOTO TRAIETTORIA RETTILINEA TRAIETTORIA NON RETTILINEA MOTO RETTILINEO UNIFORME v costante MOTO UNIFORMEMENTE ACCELERATO a costante MOTO CURVILINEO v media Vf - Vi a= ____ tf - ti S Vm= ____ tf - ti S = v t

9 MOTO RETTILINEO UNIFORME
LEGGE ORARIA s = v t RAPPRESENTAZIONE GRAFICA ASSE CARTESIANO tempo spazio SEMIRETTE USCENTI DALL’ORIGINE DEGLI ASSI s & t: grandezze direttamente proporzionali

10 MOTO UNIFORMEMEMTE ACCELERATO
Vf - Vi a= ____ tf - ti a costante LEGGE ORARIA s= ½ a t2 RAPPRESENTAZIONE GRAFICA ASSE CARTESIANO tempo spazio RAMI DI PARABOLA USCENTI DALL’ORIGINE DEGLI ASSI La distanza percorsa è direttamente proporzionale al quadrato del tempo

11 ESEMPIO DI MOTO UNIFORMEMENTE ACCELERATO CADUTA LIBERA DEI CORPI
Galileo Galilei CADUTA LIBERA DEI CORPI Se si lascia cadere, nel vuoto, un corpo da una certa altezza, questo inizia a cadere con una velocità iniziale pari a 0, la quale aumenta in modo uniforme nel corso della caduta (9,8 m/s ogni secondo) e raggiuge al suolo il suo valore massimo. ARIA? ACCELERAZIONE DI GRAVITA’ g s= ½ 9,8 t2

12 RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
MOTO VARIO S Vm= ____ tf - ti RAPPRESENTAZIONE GRAFICA ASSE CARTESIANO tempo spazio LINEA BLU: MOTO VARIO LINEA GIALLA: VELOCITA’ MEDIA

13 LE FORZE

14 (giostre, curve in auto…)
muscolare (spinta) elettrostatica (palloncini) attrito (aria, acqua, asfalto…) FORZE centrifuga centripeta (giostre, curve in auto…) magnetica (calamite) gravitazionale (caduta dei gravi) Forza di Archimede (barche…)

15 LA FORZA E’ TUTTO CIO’ CHE PROVOCA UN CAMBIAMENTO NELLO STATO FISICO DI UN CORPO
EFFETTO DINAMICO MODIFICA DELLO STATO DI QUIETE O DI MOTO EFFETTO STATICO DI DEFORMAZIONE

16 LE FORZE SONO GRANDEZZE VETTORIALI Indicate con una freccia
orientata nello spazio

17 PUNTO DI APPLICAZIONE; è il punto dal quale parte la freccia
Direzione Verso F Punto di applicazione INTENSITA’; valore della forza, lunghezza della freccia (rispetto ad un’unità di misura) PUNTO DI APPLICAZIONE; è il punto dal quale parte la freccia DIREZIONE; retta lungo la quale giace la freccia. VERSO, punta della freccia

18 CHILOGRAMMO PESO (Kgp)
FORZE UNITA’ DI MISURA NEWTON (N) È quella forza capace di imprimere ad un corpo di massa 1 Kg l’accelerazione di 1m/sec2 (cioè fa aumentare ogni secondo la sua velocità di 1 m/s ) CHILOGRAMMO PESO (Kgp) È quella forza capace di imprimere ad un corpo di massa 1 Kg l’accelerazione di 9,8m/sec2 (cioè fa aumentare ogni secondo la sua velocità di 9,8 m/s ). 1Kgp=10N PESO Forza che agisce tra 2 corpi (Terra) per effetto della gravità (corpo di massa 1kg subisce una forza pari a 9,8N)

19 DINAMOMETRO MOLLA che scorre all’interno di un
CILINDRO METALLICO graduato GANCETTO ad un’estremità a cui si applica la forza

20 AGISCONO COME SE A QUEL CORPO FOSSE APPLICATA UN’UNICA FORZA
COMPOSIZIONE DI FORZE COSA SUCCEDE AD UN CORPO SE APPLICHIAMO DUE O PIU’ FORZE CONTEMPORANEAMENTE? AGISCONO COME SE A QUEL CORPO FOSSE APPLICATA UN’UNICA FORZA COMPONENTE 1 + COMPONENTE RISULTANTE Composizione

21 CASO 1 LE FORZE HANNO LA STESSA DIREZIONE
E STESSO VERSO E STESSO PUNTO DI APPLICAZIONE

22 CASO 1 LA FORZA RISULTANTE AVRA’ LA STESSA DIREZIONE, LO STESSO VERSO, LO STESSO PUNTO DI APPLICAZIONE E INTENSITA’ PARI ALLA SOMMA DELLE INTENSITA’ DELLE FORZE COMPONENTI

23 CASO 2 LE FORZE HANNO LA STESSA DIREZIONE
E VERSO OPPOSTO E STESSO PUNTO DI APPLICAZIONE

24 CASO 2 LA FORZA RISULTANTE AVRA’ LA STESSA DIREZIONE, LO STESSO PUNTO DI APPLICAZIONE, VERSO DELLA FORZA DI INTENSITA’ MAGGIORE E INTENSITA’ PARI ALLA DIFFERENZA DELLE INTENSITA’ DELLE FORZE COMPONENTI

25 CASO 3 LE FORZE HANNO DIREZIONE DIVERSA E STESSO PUNTO DI APPLICAZIONE

26 CASO 3 LA FORZA RISULTANTE SI OTTERRA’ CON LA REGOLA DEL PARALLELOGRAMMO

27 CONDIZIONE DI EQUILIBRIO
UN CORPO E’ IN EQUILIBRIO QUANDO LA RISULTANTE DI TUTTE LE FORZE CHE AGISCONO SU DI ESSO E’ NULLA

28 LA DINAMICA

29 E’ QUELLA PARTE DELLA FISICA CHE SI OCCUPA DI SPIEGARE PERCHE’ GLI OGGETTI SI MUOVONO

30 LE LEGGI FONDAMENTALI DELLA DINAMICA FURONO SCOPERTE NEL XII SECOLO DALLO SCIENZIATO INGLESE ISAC NEWTON

31 PRIMO PRINCIPIO DELLA DINAMICA O PRINCIPIO DI INERZIA
UN CORPO MANTIENE IL SUO STATO DI QUIETE O DI MOTO RETTILINEO UNIFORME SE NON INTERVIENE UNA FORZA ESTERNA A MODIFICARLO

32 ESEMPI BICICLETTA FERMA, INIZI A PEDALARE PALLONE FERMO PER RIGORE….
SEI FERMO IN AUTO E IL GUIDATORE PARTE… STAI VIAGGIANDO IN AUTO E IL GUIDATORE FRENA… STAI VIAGGIANDO IN AUTO E IL GUIDATORE CURVA… STAI VIAGGIANDO IN BICI E VAI CONTRO UN OSTACOLO…

33 NELLA NATURA CHE CI CIRCONDA
CHI IMPEDISCE AD UN CORPO DI MANTENERE IL SUO STATO DI MOTO RETTILINEO UNIFORME?

34 FORZE DI ATTRITO ATTRITO RADENTE ATTRITO VOLVENTE ATTRITO VISCOSO
FORZE CHE DERIVANO DAGLI URTI CHE UN CORPO SUBISCE DA PARTE DELLE MATERIA CHE INCONTRA NEL SUO CAMMINO. HANNO SEMPRE LA STESSA DIREZIONE DEL MOTO MA VERSO OPPOSTO. L’intensitò delle FORZE DI ATTRITO dipende da: TIPO DI MATERIALE DA QUANTO SONO RUVIDE DALLA FORZA CHE LE PREME L’UNA CON L’ALTRA ATTRITO RADENTE ATTRITO VOLVENTE ATTRITO VISCOSO di SUPERFICI di CONTATTO

35 ATTRITO RADENTE: attrito di un corpo che striscia su
una superficie. ATTRITO VOLVENTE: attrito di un corpo che rotola su una superficie (invenzione ruota!) ATTRITO VISCOSO: attrito esercitato dall’aria e dall’acqua.

36 ATTRITO VOLVENTE è minore dell’ATTRITO RADENTE
INVENZIONE RUOTA!! ATTRITO VISCOSO DA SFUTTARE: pneumatici con grosse fessure di forma particolare che, in caso di pioggia o neve, aumentano l’attrito sull’asfalto e quindi la stabilità del mezzo. DA CONTRASTARE: riduzione delle superfici che per prime incontrano l’aria o l’acqua: STRUTTURE AERODINAMICHE / IDRODINAMICHE GRUPPO DI CICLISTI: il primo «taglia l’aria» a chi sta dietro FORMA degli SCI e MATERIALI delle TUTE diminuiscono attrito aria

37 SECONDO PRINCIPIO DELLA DINAMICA
F=mxa Forza massa accelerazione

38 𝑭=𝒎∙𝒂 F e a sono grandezze direttamente proporzionali
𝒂= 𝑭 𝒎 a e m sono grandezze inversamente proporzionali m= 𝑭 𝒂

39 TERZO PRINCIPIO DELLA DINAMICA «PRINCIPIO DI AZIONE REAZIONE»

40 ESEMPI PALLONCINO – RAZZO TUFFO DAL CANOTTO
FORZA CENTRIFUGA (vedi scheda) Lancio del giavellotto Automobile in curva


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