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DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE Direttore Dott. ELIGIO GATTI

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Presentazione sul tema: "DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE Direttore Dott. ELIGIO GATTI"— Transcript della presentazione:

1 DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE Direttore Dott. ELIGIO GATTI U.S.S.D. PSICOLOGIA CLINICA Responsabile d.ssa IVANA CACCIATORI La Qualità percepita dagli utenti in rapporto al benessere degli operatori sanitari 13 ottobre Foyer della Banca Popolare Lodi

2 Ivana Cacciatori Responsabile U.S.S.D. Psicologia Clinica
Obiettivo principale del convegno è restituire ai partecipanti i risultati della ricerca condotta con l’Università di Pavia e avere un confronto tra la nostra realtà e altre realtà sia regionali sia ospedaliere, rappresentata dalle diverse figure professionali che operano al suo interno, attraverso la presentazione di ricerche, modelli d'intervento ed esperienze professionali i cui risultati sono rivolti a promuovere il benessere di pazienti, familiari e operatori della salute. La d.ssa Grossi presenterà in breve il nostro modello d'intervento di gestione del rischio stress lavoro correlato. Ivana Cacciatori Responsabile U.S.S.D. Psicologia Clinica DSM A.O. Lodi

3 La cura dell’organizzazione
Una gestione delle risorse umane attenta e consapevole può influenzare ampiamente la qualità dei servizi e delle prestazioni erogate, oltre alla qualità della vita lavorativa degli erogatori. Ivana Cacciatori Responsabile U.S.S.D. Psicologia Clinica DSM A.O. Lodi

4 Ivana Cacciatori Responsabile U.S.S.D. Psicologia Clinica
La Qualità percepita dagli utenti in rapporto al benessere degli operatori sanitari Ricerche recenti dimostrano che: la soddisfazione del paziente è un importante indicatore della qualità delle cure elargite (Aiken et al., 2012) Particolare importanza è stata data all’analisi della relazione tra lo stato di salute psicologica e la percezione dell’ambiente di lavoro da parte dell’operatore e la soddisfazione del paziente (Aiken et al., 2012; Paquet et al., 2013). un eccessivo carico di lavoro ed elevati livelli di stress lavorativo possono determinare conseguenze negative sulla salute degli operatori, sulla qualità delle cure elargite ai pazienti e sul generale benessere organizzativo (Argentero et al., 2008; Kanai-Pak, Aiken, Sloane & Poghosyan, 2008). Nello specifico, i principali effetti dello stress lavorativo includono: ridotta soddisfazione dei pazienti (Argentero et al., 2008) maggiore assenteismo e turnover (Rugulies et al., 2007) intenzione di lasciare il lavoro (Flinkman, Leino-Kilpi & Salanterä, 2010) aumento degli errori diagnostici e terapeutici (Rogers et al., 2004) e degli infortuni sul lavoro (Salminen et al. 2003). Ivana Cacciatori Responsabile U.S.S.D. Psicologia Clinica DSM A.O. Lodi

5 Il dolore delle organizzazioni sanitarie
La malattia e la sofferenza che i nostri utenti portano nelle organizzazioni sanitarie quali altre malattie e sofferenze perpetuano in esse? E Viceversa? I medici e gli infermieri si vergognano e si isolano quando sono malati o hanno dei problemi sanitari. Il mondo dei disagi di chi si occupa delle persone malate è spesso negato dagli operatori stessi, in particolare quando è dolore psichico. ..\filmati\Un medico un uomo radioterapia[1].avi Ivana Cacciatori Responsabile U.S.S.D. Psicologia Clinica DSM A.O. Lodi La cattedrale della redenzione da: Pier Augusto Breccia, L'eterno mortale

6 Dal mito del DIRITTO ALLA SALUTE, AL DIRITTO DI ESSERE CURATI
Il mito del Diritto alla salute ha rafforzato il rifiuto sociale a confrontarsi con l’idea di malattia, sofferenza e morte che sempre accompagnano l’attività sanitaria. La difficoltà di incontrare e accettare la vulnerabilità e la fragilità dell’altro che diviene così un elemento non visto, non pensato e non pensabile oppure uno dei tanti organi e parti del corpo umano anatomico parcellizzato dall’iperspecializzazione medica, o proiettato su altri aspetti. La tendenza al rifiuto sociale del concetto di malattia si è aggiunta alle variabili delle relazioni “sanitarie”, acuendo le difficoltà e i conflitti nell’intera organizzazione e tra gli utenti e l’organizzazione. Ivana Cacciatori Responsabile U.S.S.D. Psicologia Clinica DSM A.O. Lodi

7 Il peso dell’arca Pier Augusto Breccia La roccaforte del Logos

8 Il rischio psico sociale degli operatori sanitari
Gli operatori sanitari sono facilmente vittime dei rischi psicosociali come stress e burnout, fenomeno multifattoriale che si traduce in una progressiva perdita di entusiasmo e motivazione al lavoro e può preludere lo sviluppo di patologie psichiche, fisiche o comportamentali. Ivana Cacciatori Responsabile U.S.S.D. Psicologia Clinica DSM A.O. Lodi

9 Ivana Cacciatori Responsabile U.S.S.D. Psicologia Clinica
CAUSE sovraccarico di lavoro pressione dei pazienti e alla comunicazione con i loro familiari paura di commettere errori con il rischio di denunce turni di lavoro pesanti, dovuti a una carenza di personale prodotta dal blocco del turnover e dalla riduzione di nuove assunzioni Ivana Cacciatori Responsabile U.S.S.D. Psicologia Clinica DSM A.O. Lodi

10 Ivana Cacciatori Responsabile U.S.S.D. Psicologia Clinica
Il nostro intento è di contribuire alla promozione del benessere dell’operatore sanitario attraverso lo sviluppo e la manutenzione delle competenze e funzioni psico-sociali, il miglioramento della qualità delle relazioni interpersonali fra direzioni aziendali e operatori, fra operatori, fra operatori e utenti (pazienti e famiglie), la prevenzione e il trattamento dello stress lavorativo, la prevenzione e la gestione delle conflittualità, sia fra il personale che fra utenti e aziende. (riduzione del malessere professionale e del contenzioso medico legale). Ivana Cacciatori Responsabile U.S.S.D. Psicologia Clinica DSM A.O. Lodi

11 Ivana Cacciatori Responsabile U.S.S.D. Psicologia Clinica
IPASVI Firenze - Stress da corsia, per l’infermiere arriva il sostegno dello psicologo Ivana Cacciatori Responsabile U.S.S.D. Psicologia Clinica DSM A.O. Lodi

12 Ivana Cacciatori Responsabile U.S.S.D. Psicologia Clinica
Prevenire il burnout dei medici Un progetto finanziato dall’UE ha studiato il collegamento tra la cultura d’ospedale e il burnout dei medici. La sua attività ha prodotto dati e strategie per prevenire il burnout e migliorare la cura dei pazienti. Il progetto ORCAB, che ha coinvolto dieci partner provenienti da nove paesi, puntava a parametrizzare i fattori organizzativi che influenzano il benessere degli operatori sanitari, la qualità delle cure ospedaliere e la sicurezza dei pazienti. Uno studio multicentro ha accolto partner da Bulgaria, Croazia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Grecia, Irlanda, Portogallo, Romania, Turchia e Regno Unito. Ivana Cacciatori Responsabile U.S.S.D. Psicologia Clinica DSM A.O. Lodi

13 Ivana Cacciatori Responsabile U.S.S.D. Psicologia Clinica
European Union, 2015 ORCAB ha profilato i fattori specifici della cultura organizzativa ospedaliera che aumentano il burnout tra i medici e ha monitorato il burnout dei medici e la sua connessione con la qualità delle cure ospedaliere. Il team ha poi identificato le opportune soluzioni dal basso rispetto a tali problemi e ha sviluppato una rete per i portatori di interesse, per informare su interventi utili a migliorare la qualità delle cure. Sintesi della relazione • Final Report Summary - ORCAB (Improving quality and safety in the hospital: The link between organisational culture, burnout, and quality of care) Ivana Cacciatori Responsabile U.S.S.D. Psicologia Clinica DSM A.O. Lodi

14 Ringraziamento particolare all’Artista Pier Augusto Breccia
Le opere di un cardiochirurgo divenuto artista… Dopo un’intensa e apprezzata carriera come cardiochirurgo presso il Policlinico A.Gemelli di Roma, nel 1977, senza alcun precedente in proposito, Breccia scopre di possedere un inaspettato talento disegnativo che lo conduce, due anni dopo, all’elaborazione di un linguaggio creativo molto personale. Individuato ed introdotto nel mondo dell’arte da Cesare Vivaldi, Breccia tiene a Roma la sua prima esposizione nel 1981, suscitando immediatamente interesse di pubblico e di critica. Da allora la sua attività artistica prende gradualmente il sopravvento su quella chirurgica fino a che, dopo due anni di aspettativa, egli decide di dimettersi dalla professione di medico (1985). Tra il 1984 e il 1996 risiede e lavora prevalentemente a New York, dove intrattiene rapporti continuativi con importanti gallerie statunitensi tornando occasionalmente in Europa per mostre personali.  Dal l996 è nuovamente in Italia, dove espone in spazi pubblici sia a Roma che altrove. Tra le mostre romane si ricorda, in particolare, quella presso il Complesso del Vittoriano nel Nel corso della sua attività, oltre 600  opere originali sono state acquisite da collezioni pubbliche e private in varie parti del mondo. Tra quelle in ambienti pubblici romani si segnalano il monumentale “Resurrexit” nell’ingresso del Policlinico Gemelli, l’opera “Pagina bianca” nell’atrio della Biblioteca Nazionale, e tre grandi dipinti nell’Aula Magna dell’Istituto Superiore Antincendi. Un gran numero delle sue immagini è stato inoltre utilizzato per copertine di libri, manifesti di congressi o spettacoli di vario genere, come  documentato nelle pagine iniziali del catalogo. Si segnala, infine, l’utilizzo di 24 sue opere per un concerto di musica contemporanea intitolato “Hommage a Breccia”, comprendente  24 pezzi composti da altrettanti musicisti di fama internazionale (tra cui anche Ennio Morricone) e che dal 2003 riscuote un crescente successo in  varie parti del mondo (Tokyo, Amsterdam, Berna, Monaco, ecc.) .


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