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IL PROGRAMMA TEACCH Treatment and Education of Autistic and Communication Handicaped Children Relatrice Dott.ssa Maria Gabriella Vergani verganigabriella@katamail.com.

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1 IL PROGRAMMA TEACCH Treatment and Education of Autistic and Communication Handicaped Children Relatrice Dott.ssa Maria Gabriella Vergani Cantù, 1 dicembre 2015 USR Lombardia - BES

2 IL PROGAMMA DI OGGI Presentazione relatore
Slide di presentazione del programma Teacch ideato da Shopler Visione video di introduzione all’approccio teacch Presentazione slide sull’approccio teacch a scuola intercalate da video , foto , esempi di lavoro. Spazio per discussione e domande USR Lombardia - BES

3 CHE COS’E’ IL TEACCH? È un programma Un metodo NON E’
USR Lombardia - BES

4 DOVE E’ NATO CAROLINA DEL NORD
Sperimentato negli anni 60 per 5 anni con l’aiuto dell’Ufficio all’Educazione e dell’Istituto Nazionale della Sanità con risultati estremamente positivi. Dagli anni ‘70 il programma TEACCH è ufficialmente adottato e finanziato dallo Stato. USR Lombardia - BES

5 IL FONDATORE Eric Schopler Nato a Fürth, in Germania, nel 1927
Alla fine degli anni '30 lasciò la Germania con la famiglia e si stabilì a Rochester, New York, dove si laureò in Amministrazione dei Servizi Sociali, specializzandosi in seguito in Psicologia Clinica Evolutiva presso l'Università di Chicago. Docente di Psichiatria e Psicologia presso il Dipartimento di Psichiatria dell'Università del North Carolina, a Chapell Hill. E’ morto il 7 luglio del 2006 vicino a Mebane nel North Carolina USR Lombardia - BES

6 COSA PREVEDE Una presa in carico globale in senso sia «orizzontale» che «verticale» CIOE’ Un intervento " pervasivo " per un disturbo pervasivo. In ogni momento della giornata, in ogni periodo dell’anno e della vita e per tutto l’arco dell’esistenza. USR Lombardia - BES

7 IL SUO SCOPO PRIORITARIO
Elaborare e fornire strategie educative per i soggetti con autismo USR Lombardia - BES

8 L’ORGANIZZAZIONE CENTRI DIAGNOSTICI CENTRI DI AIUTO A DOMICILIO CLASSI SPECIALI PRESSO LE SCUOLE POSTI DI LAVORO PER ADULTI Tutti i servizi sono fra loro collegati per garantire globalità e continuità degli interventi USR Lombardia - BES

9 COSA OFFRE Servizi alle persone con autismo Servizi alle loro famiglie
Formazione, consulenza e supervisione alle scuole Supporto nella ricerca di un’abitazione Supporto nella ricerca di un lavoro USR Lombardia - BES

10 Il programma TEACCH non si può comprare o applicare singolarmente
IMPORTANTE Il programma TEACCH non si può comprare o applicare singolarmente MA Si possono organizzare programmi educativi strutturati secondo il modello del programma TEACCH. USR Lombardia - BES

11 FINALITA’ Sviluppare il miglior grado possibile di autonomia nella vita personale, sociale e lavorativa, attraverso strategie educative che potenzino le capacità della persona autistica. USR Lombardia - BES

12 TEORIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE
I PRINCIPI Individualizzazione dell’intervento Collaborazione fra operatori e famiglia Miglioramento delle abilità del bambino e delle persone che costituiscono il suo contesto di vita Scelta di obiettivi prioritari e realizzabili per un buon progetto di vita TEORIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE USR Lombardia - BES

13 CARATTERISTICHE DELLA TEORIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE
I problemi emotivi sono in gran parte il prodotto di credenze disfunzionali  Il cambiamento dei contenuti e dei processi cognitivi problematici (convinzioni, valutazioni, aspettative, emozioni, distorsioni cognitive, ecc.) non viene perseguito soltanto mediante la discussione e la riformulazione delle convinzioni bensì mediante numerosi e variegati metodi d’intervento, diretti agli aspetti emotivi e comportamentali. USR Lombardia - BES

14 PRESUPPOSTI DI BASE DEL PROGRAMMA
La famiglia è la fonte di informazione più attendibile I genitori devono essere considerati dei partner Necessità di modalità educative appropriate sia a livello comunicativo che di integrazione sociale USR Lombardia - BES

15 OBIETTIVI Duplice obiettivo:
far acquisire abilita' funzionali relative alle aree della comunicazione, dell’interazione sociale, dell’autonomia personale e della gestione dei comportamenti problema; produrre un decremento della frequenza, durata e intensita' dei comportamenti problema, quali auto ed eterolesionismo, autostimolazioni, stereotipie, opposizione e/o rifiuto a richieste, reazioni emotive inadeguate, comportamenti sociali impropri, bizzarrie, ecc. USR Lombardia - BES

16 COME RAGGIUNGERLI Gratificando con un rinforzo efficace ogni segmento di un’azione da compiere; via via che l’azione si consolida, il rinforzo diminuisce fino a scomparire USR Lombardia - BES

17 L’INDIVIDUALIZZAZIONE
Ogni bambino autistico ha caratteristiche personali. Occorre quindi cogliere: Punti di forza e stili di apprendimento tipici di ciascun bambino Punti di forza della sua famiglia e del suo contesto di vita Modi e strumenti per insegnare al bambino a superare le sue difficoltà USR Lombardia - BES

18 FAR TESORO DI CIO’ CHE FUNZIONA
FLESSIBILITA’ Modi e strumenti non sono rigidi ma si modificano in base all’esperienza, alla ricerca e alle buone idee emergenti. FAR TESORO DI CIO’ CHE FUNZIONA USR Lombardia - BES

19 PRINCIPIO DI INDIPENDENZA
Terapisti, genitori ed educatori non si limitano ad insegnare nuove abilità al bambino ma mirano anche a rendere utile e spontaneo l’uso di tali abilità USR Lombardia - BES

20 DIAGNOSI E VALUTAZIONE
Uso sinergico di più strumenti: Informazioni dei genitori Scala CARS (childhood autism rating scale) per misurare il grado di gravità dell’autismo PEP revisited (Profilo psicoeducativo): per cogliere le abilità di imitazione, percezione , coordinazione oculo-manuale, le performance cognitive e cognitivo-verbali oltre a comportamenti devianti nell’area sensoriale, relazionale, del linguaggio, dell’uso di oggetti Scale di intelligenza USR Lombardia - BES

21 PROGRAMMAZIONE Riguarda tutti gli ambiti di vita del bambino: famiglia, scuola, extrascuola Parte dalle abilità emergenti del bambino Tiene in considerazione soprattutto le abilità utili a rendere il bambino sempre più indipendente USR Lombardia - BES

22 ESEMPIO A quale abilità emergente dareste priorità:
Copiare dalla lavagna sette lettere maiuscole Chiedere aiuto con un gesto USR Lombardia - BES

23 EDUCAZIONE STRUTTURATA
Segue la modalità tipica dell’insegnamento: Presentazione del compito Suggerimenti Rinforzo e motivazione Esercizio MA SPAZIO E TEMPO DEVONO ESSERE STRUTTURATI Per aiutare il bambino a capire dove e quando si svolgono determinate attività USR Lombardia - BES

24 COSA DICONO LE LINEE GUIDA
RACCOMANDAZIONI: “Il programma TEACCH ha mostrato, in alcuni studi di coorte, di produrre miglioramenti sulle abilità motorie, le performance cognitive, il funzionamento sociale e la comunicazione in bambini con disturbi dello spettro autistico, per cui è possibile ipotizzare un profilo di efficacia a favore di tale intervento..”. USR Lombardia - BES

25 PROGRAMMA TEACCH E SCUOLA USR Lombardia - BES

26 L’APPROCCIO TEACCH PARTIAMO DA UN VIDEO USR Lombardia - BES

27 GLI ATTORI COINVOLTI Imprescindibile la collaborazione fra: Docenti
Genitori Esperti USR Lombardia - BES

28 ASPETTI SU CUI LAVORARE
Nascono dall’osservazione diretta dell’alunno per l’individuazione delle abilità emergenti e riguardano primariamente gli aspetti: Della comunicazione Delle capacità sociali Del comportamento USR Lombardia - BES

29 CARATTERISTICHE DELL’INTERVENTO
Comprensività Estensività Flessibilità USR Lombardia - BES

30 COMPRENSIVITA’ La scuola non può agire da sola.
Occorre favorire la massima integrazione fra: Scuola Famiglia Ambiente di vita USR Lombardia - BES

31 ESTENSIVITA’ L’intervento educativo deve mirare alle funzioni chiave basilari per una prospettiva longitudinale che consideri l’arco dell’intera vita, quali: comunicazione autonomia abilità domestiche abilità di tempo libero e lavorative comportamento di lavoro abilità sociali USR Lombardia - BES

32 FLESSIBILITA’ L’intervento deve considerare:
Le caratteristiche individuali dell’alunno La fase del ciclo di vita in cui l’alunno si trova Il suo livello di funzionamento (ICF) USR Lombardia - BES

33 PRINCIPI BASE SU CUI PORRE L’ATTENZIONE
Adattare l’ambiente ai bisogni dell’alunno Aiutare il bambino attraverso i genitori Partire dalla diagnosi Usare strategie educative specifiche adatte al bambino Conoscere gli aspetti fondamentali dell’autismo Usare un approccio cognitivo-comportamentale USR Lombardia - BES

34 SINTESI DELL’INTERVENTO
Insegnamento strutturato in un ambiente fisico organizzato USR Lombardia - BES

35 QUALI CAPACITA’ STIMOLARE
Si parte dalle capacità tipiche dei bambini autistici Capacità visive Attenzione al dettaglio Abilità mnestiche USR Lombardia - BES

36 PUNTO DI PARTENZA L’intervento parte e si basa sulle abilità emergenti
USR Lombardia - BES

37 LA METAFORA DELLA TEORIA
È quella dell’iceberg: vi è una stretta relazione fra i comportamenti problema e i deficit sottostanti AGGRESSIVITA’ COMPORTAMENTI SPINGERE COLPIRE SPUTARE DEFICIT SOTTOSTANTI SCARSO GIUDIZIO SOCIALE NON CONSAPEVOLEZZA DEI SENTIMENTI ALTRUI ERRATE PERCCEZIONI SENSORIiLI LIMITATE CAPACITA’ COMUNICATIVE USR Lombardia - BES

38 LE FASI DEL PROCESSO DI INSEGNAMENTO
CONOSCENZA DEL BISOGNI DELLA ATTITUDINI NECESSARIE VALUTAZIONI PROBLEMA FAMIGLIA ALL’ETA’ ADULTA (PEP, OSSERVAZIONI ) PROGRAMMAZIONE DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI PROCESSI E STRATEGIE DI INSEGNAMENTO ADATTAMENTO E GENERALIZZAZIONE NUOVA VALUTAZIONE USR Lombardia - BES

39 PROGRAMMAZIONE Nella scelta degli obiettivi da perseguire occorre tener presente i seguenti criteri: Facilità Funzionalità Possibilità di generalizzare Modularità Economicità USR Lombardia - BES

40 IL RINFORZO Il rinforzo deve essere presentato subito dopo il comportamento desiderato . Sarebbe opportuno creare un menù di scelta dei rinforzi da proporre al bambino Passare gradualmente da un rinforzo continuo ad uno intermittente USR Lombardia - BES

41 LA STRUTTURAZIONE Importante per permettere all’alunno di orientarsi
La sua ansia dIminuisce quando sa esattamente: Cosa ci si aspetta da lui in un certo momento e luogo Che cosa avverrà in seguito, dove e con chi USR Lombardia - BES

42 ORGANIZZAZIONE DELL’AMBIENTE FISICO
Risponde alla domanda: "Dove si svolgono le diverse attività?". USR Lombardia - BES

43 PERCHE’ LO SPAZIO E’ IMPORTANTE
Ambiente/spazio come fattore educativo, perché: Struttura Contiene Agevola Previene Prevede Generalmente per l’alunno con autismo VEDERE = CAPIRE USR Lombardia - BES

44 ADATTAMENTO AMBIENTALE
Per il bambino autistico vedere è uguale a capire PERCIO’ Utilizzo di aiuti visivi per individuare gli ambienti USR Lombardia - BES

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49 ORGANIZZAZIONE DELLO SPAZIO
Area A (lavori sistematici): le attivita' sono strutturate per rinforzare specifici abilita', quali fine-motoria, preparazione alla lettura ed alla matematica, ecc. Area B (insegnamento individuale): qui' le attivita' sono organizzate per l'insegnamento diretto di specifici obbiettivi. Area C (lavoro): preparata per il lavoro indipendente. Area D (gioco): le attivita' comprendono gioco libero e strutturato, e sviluppo delle abilita' di gioco. USR Lombardia - BES

50 LA POSTAZIONE DI LAVORO
Attività poste chiaramente a destra Il bambino può così capire rapidamente qual è il tipo di compito e quanto è Il lavoro è terminato quando il ripiano a destra è vuoto Cestino a sinistra per riporre i lavori finiti Sul ripiano inferiore può essere posto il rinforzo USR Lombardia - BES

51 UN PO’DI FOTO DEGLI SPAZI
VEDIAMO UN PO’DI FOTO DEGLI SPAZI USR Lombardia - BES

52 LAVORO INDIVIDUALIZZATO
L’insegnante si pone di fronte all’alunno USR Lombardia - BES

53 COSA TENER PRESENTE I compiti devono rinforzare gli obbiettivi preposti Allo studente deve essere insegnato come svolgere l'attivita' (prendila, falla, mettila a posto) Gli obbiettivi del compito devono essere chiari ed evidenti I materiali devono essere stabili affinche' non cadano o si spargano in giro Deve essere insegnato il concetto di "finito". USR Lombardia - BES

54 LA GRADUALITA’ Le attività fine-motoria e di coordinazine oculo-manuale iniziano con un oggetto e un posto ove metterlo. Un livello più avanzato si ha con oggetti multipli, con differenti posti dove essere posizionati. Anelli o dischi da mettere attraverso una fessura in un contenitore sono eccellenti attivita' iniziali di coordinamento oculo-manuale. La fessura orizzontale è di più semplice utilizzo rispetto a quella verticale. USR Lombardia - BES

55 ………E POI Mettere un oggetto in un foro con la stessa forma può essere un pò difficoltoso all'inizio per alcuni studenti, per cui in questo esempio si e' provveduto a ad assegnargli un colore distinto per facilitarlo. Il contenitore di legno e' stato nastrato alla scatola di scarpe per una maggiore stabilita' ed inoltre, poiche' alcuni bambini sono abbastanza bassi, è stato tagliato un lato della scatola affinchè possano vederci dentro. USR Lombardia - BES

56 INOLTRE L'obbiettivo di questo compito è che l'alunno tolga il coperchio dal portarullino e poi ponga ciascuno dei due pezzi nella fessura corretta. I coperchi possono essere difficili da rimuovere, per cui essi possono essere parzialmente aperti. USR Lombardia - BES

57 ALTRI ESEMPI Questa e' una combinazione tra compito di abbinamento colori e di attivita' fine-motoria. Un primo approccio a queste esercitazioni potrebbe essere che il bambino debba mettere gli anelli su di un singolo perno. USR Lombardia - BES

58 ABILITA’ FINO MANUALI Qui' vedete una attività propedeutica all'allacciarsi le scarpe. I quadrati sono attaccati alla scatola col velcro. Quando insegnate questo compito ricordate di rinforzare i concetti: primo, successivo, dentro, fuori, attraverso, ultimo, ecc. USR Lombardia - BES

59 ALCUNE TOMBOLE Abbinamento di disegni, simboli con disegno, parole con disegno, parole iniziali e cose abbinate. Anche qui' il velcro è stato applicato nel retro per una maggiore stabilità. I disegni sono stati ritagliati e plastificati, e quindi e' stato applicato del velcro che evita che si spostino USR Lombardia - BES

60 COMPITI PIU’ COMPLESSI
Abbinamento di quantita'-numeri Selezione di oggetti grandi-oggetti piccoli Assemblaggio di piu' componenti. USR Lombardia - BES

61 VEDIAMO ESEMPI DI ATTIVITA’ USR Lombardia - BES

62 IL RINFORZO È una motivazione concreta direttamente collegata all’esecuzione del compito Deve partire da ciò che piace al bambino per invogliarlo a fare USR Lombardia - BES

63 L’AIUTO Può essere di tre tipi: Aiuto fisico Aiuto gestuale
Aiuto verbale USR Lombardia - BES

64 ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO
Significa rispondere alle domande: “Quando”? “Per quanto tempo ?” Il passare del tempo è una nozione difficile da apprendere perché si basa su dati non visibili. Per questo è importante che ogni bambino disponga di un suo “schema della giornata”, costituito da una sequenza di oggetti, di immagini o di parole scritte. USR Lombardia - BES

65 L’AGENDA VISIVA USR Lombardia - BES

66 LA GESTIONE DEL TEMPO USR Lombardia - BES

67 PRIMA E DOPO USR Lombardia - BES

68 VEDIAMO ESEMPI DI CALENDARI USR Lombardia - BES

69 STRUTTURAZIONE DEL MATERIALE
Risponde alla domanda “che cosa” e riguarda la modalità di presentazione del compito Strutturazione visiva Come motivare l’alunno Obiettivi Tecniche USR Lombardia - BES

70 COSA FARE? Se gli apprendimenti scolastici sono poco raggiungibili, puntare su autonomie personali e sociali e autocontrollo e regolazione emotiva Aiutare l’alunno a mantenere meglio le competenze acquisite creando situazioni stabili e ripetitive Aumentare la consapevolezza delle proprie capacità e difficoltà Utilizzare l’apprendimento imitativo e visivo Lasciarsi guidare dagli interessi dell’alunno USR Lombardia - BES

71 USR Lombardia - BES

72 AUTONOMIA E COMUNICAZIONE
USR Lombardia - BES

73 PRESENTAZIONE DEL LAVORO
Il lavoro da fare deve essere chiaro Il compito per essere acquisito può essere presentato attraverso le fasi di realizzazione così che l’alunno sia in grado di apprendere su imitazione a una a una le varie fasi partendo dall’ultima USR Lombardia - BES

74 vediamo UN ESEMPIO USR Lombardia - BES

75 IMPORTANTE E’ RICORDARE CHE…..
la struttura di tempo e spazio non è fine a sé stessa MA é uno strumento evolutivo, un mezzo per aiutare la persona autistica a raggiungere una migliore padronanza del proprio ambiente e della propria vita. USR Lombardia - BES

76 QUALE MODALITA’ COMUNICATIVA?
L’uso delle immagini è la modalità comunicativa per eccellenza USR Lombardia - BES

77 ESEMPI DI LAVORO ANCHE DIDATTICO
ECCO ESEMPI DI LAVORO ANCHE DIDATTICO USR Lombardia - BES

78 PER LA VOSTRA ATTENZIONE
GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE USR Lombardia - BES


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