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PubblicatoIvo Pisano Modificato 9 anni fa
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 1 FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE, SOCIALI E DELLA COMUNICAZIONE A.A. 2011-2012 RELAZIONI ISTITUZIONALI E RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA PARTE II: RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 2 PARTE II: RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA L’IMPRESA E IL SUO AMBIENTE
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 3 L’impresa nel contesto socio-culturale Valutazione della performance realizzata nel soddisfacimento delle aspettaive sociali Controllo sull’attività Obiettivi, orientamento delle politiche e indirizzo delle decisioni L’impresa è unanimemente ritenuta un’istituzione sociale perché produce effetti che interessano la collettività e che, peraltro, per effetto della trasformazione del contesto esterno, si vanno sempre più ampliando (Sethi S.P., Falbe C.M. (a cura di), Business and society, Lexington Books, New York, 1987, pp. 42-43) Sethi S.P., Falbe C. M., 1987) L’adattamento dell’impresa all’ambiente
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 4 IMPRESA, UN SISTEMA APERTO E COMPLESSO Impresa come sistema aperto Interazione con l’ambiente Fattore essenziale per e lo sviluppo del sistema impresa Macro-ambiente Micro-ambiente Vincoli/opportunità politici legislativi sociali culturali economici L’impresa è un sistema costituito da un insieme di risorse e di attori legati tra loro da relazioni orientate alla realizzazione di determinate attività. Tali attori sono anche connessi, attraverso altre relazioni, a vari soggetti esterni all’impresa.
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 5 MACRO-AMBIENTE AMBIENTE POLITICO- ISTITUZIONALE AMBIENTE ECONOMICO AMBIENTE SOCIO- DEMOGRAFICO AMBIENTE CULTURALE- TECNOLOGICO La tecnologia influenza l’impiego delle risorse, mentre la cultura si riflette soprattutto sul consumo di beni e servizi Struttura della popolazione e tendenze demografiche, ripartizione per strati sociali e grado di mobilità sociale Modello di funzionamento del sistema economico prevalente nell’ambito territoriale di riferimento: economia di mercato, economia di piano, ecc. Scelte e vincoli derivanti dall’ordinamento giuridico-politico in relazione a determinati aspetti: grado di libertà economica, disciplina dell’economia, regolamentazione pubblica, imposizione fiscale, norme a tutela del lavoro, ecc. IMPRESA
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 6 MICRO-AMBIENTE Approvvigionamento delle risorse (input) AMBIENTE TRANSAZIONALE Scelta delle porzioni di mercato da soddisfare AMBIENTE COMPETITIVO offerta di forza-lavoro Mercato del lavoro materie prime, semilavorati, impianti, macchinari, materiali di consumo e servizi Mercato della produzione Borse, intermediari finanziari e altri prestatori di capitali Mercato finanziario acquirenti dei beni/servizi prodotti Mercato di vendita competitor Imprese concorrenti
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 7 IMPRESA E AMBIENTE, UNA VISIONE D’INSIEME AMBIENTE TRANSAZIONALE AMBIENTE COMPETITIVO Imprese concorrenti Clienti serviti IMPRESA Mercato del lavoro Mercato finanziario Mercato della produzione AMBIENTE POLITICO-ISTITUZIONALE AMBIENTE ECONOMICO AMBIENTE SOCIO-DEMOGRAFICOAMBIENTE CULTURALE-TECNOLOGICO : Macro-ambiente: Micro-ambiente Fonte: S. Sciarelli, Economia e gestione dell’impresa
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 8 COME FUNZIONA UN’IMPRESA Personale Capitale fisico Risorse intangibili Imprenditore (proprietario unico o soci) Management FRONTIERA DEL MAKE OR BUY FornitoriClienti INTERSCAMBIO SUL MERCATO INPUT € € BENI E SERVIZI
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 9 LE FUNZIONI AZIENDALI Approvvigionamento Produzione Distribuzione (logistica) Marketing Vendite R&S Risorse umane e organizzazione Sistemi informativi Amministrazione Pianificazione e controllo
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 10 LA GESTIONE AZIENDALE La gestione è l’insieme di operazioni compiute in vista del raggiungimento dei fini aziendali. Si svolge ininterrottamente durante tutta la vita dell’azienda, Analogia con il concetto di film anno 1anno 2anno 3anno 4anno 5anno 6anno N[…]
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 11 LA GESTIONE AZIENDALE E IL BILANCIO D’ESERCIZIO Per ragioni legali e fiscali, si può immaginare la vita (gestione) dell’impresa divisa in periodi amministrativi, che prendono il nome di esercizi e che coincidono, di solito, con l’anno solare. Uno dei principali adempimenti dell’impresa è il Bilancio d’esercizio, strumento contabile che “fotografa” la situazione economica e patrimoniale al termine di ogni periodo amministrativo. Analogia con il concetto di fotografia anno 1anno 2anno 3anno 4anno 5anno 6anno N[…]
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 12 Passivo Passività Patrimonio netto FINALITÀ E ARTICOLAZIONE DEL BILANCIO D’ESERCIZIO rispondere a norme di legge predisporre informazioni sull’andamento della gestione dell’impresa Finalità Contiene i ricavi e i costi di competenza dell’esercizio CONTO ECONOMICO Descrive la situazione patrimoniale in termini di attività, investimenti, fonti di finanziamento, capitale netto STATO PATRIMONIALE Illustra le modalità di redazione del bilancio, allo scopo di favorirne la comprensione NOTA INTEGRATIVA + Ricavi - Costi = Risultato d’esercizio Attivo Attività Investimenti Se > 0 utile Se < 0 perdita
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 13 LA DIMENSIONE D’IMPRESA addetti Fino a 99 100-499 dipendenti Fino a 50 Fino a 250 fatturato Fino a 5 milioni di euro Fino a 20 milioni di euro ISTATUNIONE EUROPEA 500 e oltreOltre 250 Oltre 20 milioni di euro piccola media grande
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 14 apprezzamento del mercato (customer satisfaction) maggiore capacità di attrarre talenti sul mercato del lavoro possibilità di anticipare le previsioni normative investimento nel lungo periodo in termini di radicamento nella società dovere di risolvere i problemi creati dall’impresa adeguato utilizzo del potere che le imprese detengono come attori sociali influenti responsabilità nei confronti dei diversi soggetti da cui si ottiene supporto (stakeholder) rendere conto dell’impatto sulla società, sia positivo che negativo FATTORI E MOTIVAZIONI DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE PER L’IMPRESA di natura strategica e competitiva di natura etica
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 15 ALCUNE STATISTICHE SU CONSUMATORI E CSR Oltre il 60% è pronto a pagare di più per un prodotto di un’impresa socialmente responsabile Circa il 65% ritiene che le imprese debbano farsi carico dei problemi della società Oltre il 90% ritiene necessario che le imprese siano obbligate a rendere pubblico il loro modo di operare nei confronti dei dipendenti, dell'ambiente e dei consumatori Nutrono un alto livello di fiducia nei confronti delle PMI (oltre il 65%), mentre banche e multinazionali registrano valori molto più bassi (circa il 30%) Sono attenti soprattutto ai comportamenti scorretti da parte delle imprese in tema di sicurezza e diritti dei lavoratori (35%), ambiente (30%) e attività nel Terzo Mondo (29%) FONTE: INDAGINE UNIONCAMERE 2004-2005 SU UN CAMPIONE DI 1.500 FAMIGLIE
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 16 VALORE PER AZIONISTI E STAKEHOLDER ShareholderAltri stakeholder Creazione di valore Shareholder Creazione di valore La creazione di valore per gli azionisti (ottica di breve periodo) non è dunque in contraddizione con la creazione di valore per gli altri stakeholder (medio-lungo periodo). Non c’è contraddizione nella prospettiva della shareholder/stakeholder value. APPROCCIO ONE BOTTOM LINEAPPROCCIO TRIPLE BOTTOM LINE
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 17 DISCIPLINE AZIENDALI INTERESSATE RESPONSABILITÀ SOCIALE COME APPROCCIO MULTI-DISCIPLINARE Risorse umane e organizzazione Finanza Amministrazione Pianificazione e controllo Marketing e comunicazione Approvvigiona- mento Produzione Strategia e management R&S
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 18 PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA Integrazione della prospettiva CSR STRATEGIA E MANAGEMENT Riorientamento della mission aziendale in chiave CSR Riposizionamento competitivo e rivisitazione del modello di business Contributo alla gestione del cambiamento Mission e obiettivi Analisi interna Analisi esterna Pianificazione strategie Realizzazione
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 19 APPROVVIGIONAMENTO E RELAZIONI CON I FORNITORI Utilizzo di fattori della produzione nel rispetto dell’ambiente, dei diritti civili, etc. Selezione dei fornitori in base a criteri di sostenibilità e responsabilità sociale Sensibilizzazione dei fornitori sui temi della responsabilità sociale Richiesta ai fornitori di certificazioni sociali/ambientali Gestione delle relazioni con i fornitori improntate a rapporti di correttezza, trasparenza, tempestività
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 20 PRODUZIONE, RICERCA E SVILUPPO Individuazione di prodotti e servizi con ridotto impatto ambientale o a forte contenuto “sociale” Adozione di processi produttivi a minore impatto ambientale Riduzione dei consumi energetici, utilizzo di fonti rinnovabili e di materiali riciclati Certificazioni etico/ambientali dei prodotti
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 21 RISORSE UMANE E ORGANIZZAZIONE Agevolazioni per i dipendenti Valorizzazione e formazione Politiche verso disabili e minoranze Programmi per la minimizzazione di rischi e infortuni Pari opportunità
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 22 FINANZA, AMMINISTRAZIONE, PIANIFICAZIONE E CONTROLLO Possibilità di reperire capitali attraverso fonti di finanziamento non tradizionali Rilevazione delle performance economico-contabili e delle loro ricadute in termini sociali sulle varie categorie Verifica dell’efficienza non solo in termini strettamente economici Definizione di una vera e propria “contabilità sociale” Predisposizione di informazioni per la rendicontazione sociale
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 23 MARKETING E COMUNICAZIONE Connotazione della brand identity in chiave CSR Creazione di consapevolezza presso i clienti in merito ai prodotti e all’identità aziendale Partenariati, liberalità, sponsorizzazioni Progetti per la collettività Comunicazione & rendicontazione sociale
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 24 Economicità, performance ed equilibrio aziendale
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 25 MARKETING E COMUNICAZIONE 1.1- Il concetto di economicità L ’ economicità è un concetto basilare dell ’ economia aziendale. Due visioni dell ’ economicità: A) Economicità come condizione di equilibrio aziendale B) Economicità come successo nel perseguimento delle finalità istituzionali
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 26 A) Economicità come condizione di equilibrio aziendale Ovvero la capacità di perdurare senza interventi di sostegno dall ’ esterno Diventa quindi una condizione di funzionamento Ovvero requisito per continuare a perseguire le proprie finalità istituzionali, ma non le misura
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 27 B) Economicità come successo nel perseguimento delle finalità istituzionali Ovvero l ’ attitudine a raggiungere gli scopi per cui è stata creata Diventa quindi una misura del successo Le condizioni di equilibrio aziendale sono ridotte a mera condizione tecnica
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 28 Di conseguenza: Le condizioni di equilibrio consentono all ’ azienda di continuare a perseguire le proprie finalità, ma il loro raggiungimento non ne dimostra il successo Il grado di successo che l ’ azienda (non impresa) ottiene nel raggiungimento delle finalità istituzionali (sul piano sociale, etico, morale, politico, culturale, ecc..) è più difficile da valutare nelle aziende nonprofit e pubbliche che non nelle imprese
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 29 Talvolta succede che: Economicità ed Equilibrio Aziendale siano considerati sinonimi. Sbagliato. non sono la stessa cosa, non sono nemmeno separati, ma vanno di certo divisi perché sono concetti diversi : – Un conto sono le condizioni che le aziende devono rispettare per poter continuare a operare – Un altro la misura della loro capacità di compiere le finalità istituzionali
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 30 Per questo proponiamo la definizione di Economicità come: capacità dell ’ azienda di perdurare massimizzando l ’ utilità delle risorse impiegate e dipende congiuntamente dalle performance aziendali e dal rispetto delle condizioni di equilibrio che consentono il funzionamento delle aziende
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 31 Le determinanti dell ’ economicità Economicità Capacità di perdurare massimizzando l'utilità delle risorse impiegate Performance: Efficacia - capacità di perseguire le finalità istituzionali Efficienza - capacità di impiegare razionalmente le risorse Condizioni di equilibrio: Equilibrio economico (in senso stretto) Equilibrio patrimoniale Equilibrio finanziario Equilibrio monetario
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 32 1.2 Le performance aziendali Le performance aziendali riguardano sia l ’ efficacia che l ’ efficienza. Differenza fra efficacia ed efficienza
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 33 Efficacia Rappresenta la capacità di perseguire le finalità istituzionali parametro ultimo di valutazione del successo aziendale, in sua mancanza tutto il resto perde d ’ importanza (anche l ’ economicità) Efficacia non è quindi un semplice tassello dell ’ economicità, è un concetto più elevato e allo stesso tempo ne è parte.
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 34 Efficienza Efficienza è la capacità di impiegare razionalmente le risorse disponibili Ed è ugualmente importante, perché si da il caso di aziende riescono a raggiungere i propri fini (efficaci) ma sprecano moltissimo, precludendo a tanti altri il possibile soddisfacimento. Anche se efficaci, tali aziende non sono da giudicare positivamente.
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 35 Le condizioni di equilibrio Sono quelle che consentono all ’ azienda di durare nel tempo e di mantenere una situazione di relativa autonomia, permettendole quindi di continuare a perseguire le proprie finalità istituzionali
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 36 L ’ equilibrio, che l ’ economicità sottende, va esaminato da diversi profili: Equilibrio economico (in senso stretto) Equilibrio patrimoniale Equilibrio finanziario Equilibrio monetario
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 37 Equilibrio economico e patrimoniale Le prime due condizioni di equilibrio riguardano entrambe la ricchezza dell ’ azienda – intesa come insieme di risorse (finanziarie e non) a disposizione dell ’ azienda per lo svolgimento dell ’ attività aziendale – e quindi a rigore potrebbero essere definite entrambe come condizioni di “ equilibrio economico ”
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 38 Entrambi inerenti la ricchezza dell ’ azienda, ma: Equilibrio economico – fa riferimento alle variazioni della ricchezza nello svolgimento della ricchezza disponibile Equilibrio patrimoniale – fa riferimento all ’ ammontare complessivo della ricchezza disponibile
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 39 Equilibrio economico in senso stretto Riguarda le operazioni di consumo e di ripristino della ricchezza per effetto delle attività esercitate dall ’ azienda nel perseguimento delle sue finalità istituzionali
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 40 Equilibrio economico in senso stretto È l ’ attitudine dell ’ azienda ad operare in condizioni che consentano almeno di ripristinare la ricchezza consumata nello svolgimento della gestione
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 41 Equilibrio economico in senso stretto Il fatto di produrre e servire beni utili al soddisfacimento dei bisogni e il fatto di conoscere i costi di produzione è importante, ma non ci dice nulla circa la sua autonomia o durabilità. Occorre anche la misura delle utilità consumata- generate (a. nonprofit e a. pubbliche) La presenza di un positivo e.e. in senso stretto non mi da misura dell ’ efficacia e dell ’ efficienza
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 42 Equilibrio patrimoniale Dipende oltre che dalla capacità di ripristinare la ricchezza consumata per effetto della gestione, anche dalle operazioni compiute con soggetti portatori di interessi istituzionali (soci, enti, benefattori) direttamente volte a modificare il patrimonio
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 43 Equilibrio patrimoniale Attitudine dell ’ azienda ad accumulare e mantenere un ammontare di ricchezza (patrimonio) che sia congruo rispetto agli investimenti necessari allo svolgimento delle sue finalità istituzionali
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 44 Le altre due condizioni di equilibrio (monetario e finanziario): Non riguardano genericamente la ricchezza dell ’ azienda, ma specificatamente i suoi mezzi di pagamento
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 45 Equilibrio finanziario Riguarda il bilanciamento tra le fonti di finanziamento (i diversi modi in cui l ’ azienda si procura i mezzi di pagamento) e impieghi (i diversi modi in cui l ’ azienda utilizza i mezzi di pagamento Es. Debiti e Crediti
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 46 Equilibrio monetario È invece più focalizzato sul breve periodo e rappresenta: – La capacità dell ’ azienda di far fronte nel tempo ai pagamenti cui è tenuta con i mezzi monetari di cui, a vario titolo, può disporre Es. Entrate ed Uscite
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 47 Influenze e connessioni fra i vari equilibri Equilibrio economico ha sempre effetti positivi sugli altri equilibri, mentre un suo squilibrio ha effetti negativi Il raggiungimento di un equilibrio non garantisce il raggiungimento degli altri Non c ’ è quindi completa interdipendenza fra i vari equilibri Equilibrio economico rimane il più “ potente ”
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 48 Influenze fra condizioni di equilibrio e performance aziendali Efficienza incide sull ’ equilibrio economico, ma non è condizione sufficiente per raggiungerlo perche ’ ha a che fare con il consumo (ottimizza), ma non influisce sulla capacità di ripristinare Anche in mancanza di efficienza e di efficacia si può avere un equilibrio economico! (monopolio o fondazione con cospicue rendite patrimoniali)
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 49 Elementi che influiscono sull ’ equilibrio economico dei diversi tipi di azienda Variazioni della ricchezza consumorispristino Produzione di beni e servizi Costi di impiego dei fattori produttivi Corrispettivi per la cessione di beni e servizi (ricavi, contributi, quote associative, ticket, ecc.) TrasferimentiImposte Donazioni e contributi a fondo perduto Devoluzioni finalizzate Imposte Donazioni e contributi a fondo perduto Devoluzioni finalizzate Gestione patrimonialeCosti di gestione degli investimenti patrimoniali Svalutazioni e minusvalenze Proventi patrimoniali (interessi attivi, dividendi, canoni di locazione Plusvalenze Gestione finanziariaOneri finanziari
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 50 Elementi che TIPICAMENTE influiscono sull ’ equilibrio economico delle ASSOCIAZIONI SPORTIVE CULTURALI E RICREATIVE Variazioni della ricchezza consumorispristino Produzione di beni e serviziCosti di impiego dei fattori produttivi Corrispettivi per la cessione di beni e servizi (ricavi, contributi, quote associative, ticket, ecc.) TrasferimentiImposte Donazioni e contributi a fondo perduto Devoluzioni finalizzate Imposte Donazioni e contributi a fondo perduto Devoluzioni finalizzate Gestione patrimonialeCosti di gestione degli investimenti patrimoniali Svalutazioni e minusvalenze Proventi patrimoniali (interessi attivi, dividendi, canoni di locazione Plusvalenze Gestione finanziariaOneri finanziari
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Facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – A.A. 2010-2011 | Responsabilità sociale d’impresa | Prof. Claudio Cipollini 51 Elementi che influiscono TIPICAMENTE sull ’ equilibrio Stato regioni ed enti locali economico DELLO STATO, DELLE REGIONI E DEGLI ENTI LOCALI Variazioni della ricchezza consumorispristino Produzione di beni e servizi Costi di impiego dei fattori produttivi Corrispettivi per la cessione di beni e servizi (ricavi, contributi, quote associative, ticket, ecc.) TrasferimentiImposte Donazioni e contributi a fondo perduto Devoluzioni finalizzate Imposte Donazioni e contributi a fondo perduto Devoluzioni finalizzate Gestione patrimonialeCosti di gestione degli investimenti patrimoniali Svalutazioni e minusvalenze Proventi patrimoniali (interessi attivi, dividendi, canoni di locazione Plusvalenze Gestione finanziariaOneri finanziari
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