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La Bottega del possibile
Seminario La Bottega del possibile La difficile arte del crescere approfondimenti educativi per una comunità inclusiva
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“L’adolescente e il suo mondo relazionale”
Dott.ssa G. Matracchi psicoterapeuta Centro Studi Psicologia Sistemica Infanzia Adolescenza
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L’ immagine che ognuno ha di Se è un mosaico che lentamente prende forma in base alle risposte ricevute dagli altri
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La maniera con la quale veniamo trattati dagli altri modifica la stima che abbiamo di noi e conseguentemente anche i nostri comportamenti e le nostre risposte agli altri
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Chi siamo Come siamo Per sapere
dobbiamo quindi chiederlo agli altri. Lo specchio può servire, in parte, per renderci un’immagine del nostro Sé fisico, ma per sapere veramente chi siamo abbiamo assolutamente bisogno degli altri e delle risposte che ci mandano.
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L’ADOLESCENZA è il periodo di vita in cui la costruzione di una propria immagine, o personalità, diventa un problema importante. Il processo inizia sin da quando si è bambini ma allora è sentito con meno urgenza e forse con meno consapevolezza.
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Bello, brutto, simpatico, antipatico, buono, cattivo, cafone, incapace, intelligente, scemo, ecc. Sono caratteristiche della nostra persona che gli altri ci attribuiscono. Cioè, sarà dalle domande e dalle risposte che avremo che sapremo collocarci nel mondo.
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Durante l’infanzia inizia il progressivo affacciarsi del bambino nel mondo esterno (la scuola, i compagni, i primi amici), ma la vita del bambino si svolge prevalentemente dentro la famiglia ed i rapporti particolarmente intensi ed interessati rimangono quelli con i genitori.
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Nell’ADOLESCENZA si ha un vero e proprio spostamento di interessi verso l’esterno e cresce l’interesse verso i coetanei, con i professori ed anche con le situazioni sociali
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esterno famiglia famiglia esterno
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L'adolescente e i suoi sistemi
L'adolescente vive in più sistemi e chiede a questi sistemi cose diverse : - alla famiglia la possibilità di differenziarsi ma essere riconosciuto - al gruppo dei pari il sostegno - agli adulti modelli diversi da integrare ai suoi
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L’Adolescente e la sua famiglia APPARTENENZA E DIFFERENZIAZIONE
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L’adolescenza oscilla tra appartenenza e differenziazione
a) Mi volete anche così ? b) Cosa posso cambiare senza rischiare che la famiglia esploda? O senza essere estromesso? c) Mito e funzione : l'adolescente come agitatore dei temi del corpo familiare
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L’adolescenza oscilla tra appartenenza e differenziazione
Appartenenza : il sentimento attraverso il quale l’adolescente chiede di essere contenuto e di essere considerato parte del nucleo familiare (dell’unità) - Il bisogno di sentirsi appartenente rimanda direttamente al bisogno di essere visto e riconosciuto per strutturare la propria personalità L’adolescente ha bisogno di sostegno, di stima e di “valorizzazione”.
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L’adolescenza oscilla tra appartenenza e differenziazione
processo attraverso il quale l’adolescente cerca di rinegoziare la propria dipendenza psicologica E’ un processo che attiene alle distanze psicologiche tra tutti componenti del sistema (quali livelli di conflittualità sono riportati dalla famiglia ? Quale intimità ? Quale grado di intrusività parentale ? Quale capacità di accettare e promuovere l’individualità dei figli ?) Modalità dell’adolescente provocazione e sfida e trasgressione ( linguaggio, abbigliamento, atteggiamento, scelte - alla ricerca di identità propria)
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DAL PUNTO DI VISTA DEI GENITORI
AVERE PAZIENZA ESSERE CONTENITORE FLESSIBILE AVERE UNO SGUARDO LUNGO
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DAL PUNTO DI VISTA DELL’ADOLESCENTE
SE DEVO SAPERE CHI SONO DEVO CAPIRE QUANTO SONO DIVERSO DAGLI ALTRI SE DEVO MOSTRARE LE DIFFERENZE, A CHI LE POSSO MOSTRARE? AI GENITORI CHE SONO IL MIO SPECCHIO
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DAL PUNTO DI VISTA DELL’ADOLESCENTE
VISTO CHE NON SO CHI SONO E SONO ALLA RICERCA DELLA MIA IMMAGINE PROVO A SPECCHIARMI IN ALTRI “LUOGHI” (persone, ecc.) Questo obbliga il ragazzo a fare il braccio di ferro con i genitori per trovare le differenze (è come fare palestra)
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DAL PUNTO DI VISTA DELL’ADOLESCENTE
Questo braccio di ferro dovrebbe far contento il genitore che vede il figlio fare palestra per trovare se stesso
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DAL PUNTO DI VISTA DELL’ADOLESCENTE
Se l’adolescente vuole essere alternativo ai genitori da chi potrà sentirsi riconosciuto “sei un ganzo”? GLI AMICI LO SOSTERRANNO (identità fragile)
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DAL PUNTO DI VISTA DELL’ADOLESCENTE
IL GRUPPO DEI PARI L’adolescente non è ancora pronto a confrontarsi con il genitore quindi si chiude in sé e con gli amici Appartenenza – conflitto – accettazione delle differenze
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DAL PUNTO DI VISTA DELL’ADOLESCENTE
adulti modelli diversi da integrare ai suoi ADULTI (professori, educatori, allenatori sportivi) MODELLI IDEALIZZATI
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DAL PUNTO DI VISTA DELL’ADOLESCENTE
DANZA DELLE APPARTENENZE
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FAMIGLIA OPPOSIZIONE GRUPPO DEI PARI
Conflitto con il gruppo dei pari – differenziazione e oppositività nel gruppo di appartenenza (biennio superiori)
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(c’è chi segue un cantante chi un altro)
Triennio superiore Diminuisce il conflitto con il gruppo dei pari. Si inizia a capire che pur appartenendo al gruppo si è tutti diversi (c’è chi segue un cantante chi un altro) Si supera il conflitto con l’accettazione delle differenza fra soggetti uguali
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Triennio superiore Prendono importanza gli adulti (insegnanti,allenatori, ecc.) TENDENZA ALL’IDEALIZZAZIONE
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L’ADOLESCENTE INIZIA A VEDERE SE STESSO
Triennio superiore DIMINUISCONO I CONFLITTI CON LA FAMIGLIA E CON IL GRUPPO DEI PARI L’ADOLESCENTE INIZIA A VEDERE SE STESSO
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UNA SFIDA EDUCATIVA
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L’EMOTIVITA’ DELLA FAMIGLIA
L’ADOLESCENTE SCUOTE L’EMOTIVITA’ DELLA FAMIGLIA Anche un bambino scuote l’emotività, ma perché con l’adolescente si va in crisi?
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L’EMOTIVITA’ DELLA FAMIGLIA
L’ADOLESCENTE SCUOTE L’EMOTIVITA’ DELLA FAMIGLIA Perché l’adolescente per trovare se stesso mette in discussione il genitore
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L’EMOTIVITA’ DELLA FAMIGLIA
L’ADOLESCENTE SCUOTE L’EMOTIVITA’ DELLA FAMIGLIA L’adolescente tocca i punti deboli del genitore che sono legati alle ferite e ai modelli familiari
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Il TALLONE D’ACHILLE del genitore riguarda la fatica che ha fatto per differenziarsi dalla propria famiglia. L’ADOLESCENTE tenta di trovare se stesso non in quella parte che il genitore gli ha insegnato
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L’adolescente metterà in discussione la fatica fatta dal genitore
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RECUPERO DEL MODELLO GENITORIALE
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esempio I figli ribelli e disordinati fuori casa sono educati e precisi (hanno interiorizzato)
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SOSTENERE LE FRAGILITA’ DELLA RICERCA DELL’IDENTITA’ DELL’ADOLESCENTE
RINFORZANDO DANDO STIMA VALORIZZANDO
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Due parole sui fratelli
La loro differenziazione - detestare l’occuparsi del fratello - adultizzazione e senso di colpa per essere “normali”
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Il bisogno di autonomia in adelescenza è legato anche allo sviluppo del corpo quindi riguarda anche i ragazzi con disabilità Il ragazzo disabile è un ragazzo normale che ha una disabilità rispetto a un mondo organizzato nella “normalità”
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Ripensare il ciclo vitale del ragazzo disabile e della sua famiglia non come un ciclo vitale a parte ma chiedersi quali sono i cambiamenti specifici di quel ragazzo e della sua famiglia
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S. AGOSTINO: SMETTERE DI ESSERE “ETERNI” E TORNARE AD ESSERE MORTALI MA VIVI E CON DELLE DOMANDE, DEI BISOGNI E LA VOGLIA DI TENTARE DI CRESCERE ALL’INTERNO DEI PROPRI LIMITI, FISICI, PSICHICI E UMANI CHE SIANO
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2. La relazione è ciò che lega i soggetti tra di loro
2. La relazione è ciò che lega i soggetti tra di loro. La relazione è costituita da ciò che si sedimenta nella relazione:valori, miti, riti, e modelli relazionali 12. se facciamo i gemnitori a tempo pieno avremo bisogno di figli a tempo pieno . Con l’adolescenza la coppia di genitori si ritrova da sola e Se non sa più cosa dirsi perché ha trascurato la coppia? 14. normalità patologia ____ i 4 punti del libro quale intimita --- capaci di accettare le differenze 15. gioco simbolico appartenenza / differenziazione alta rappresentazione per le figlie femmine è dire alla madre che si veste male e poi prendere i suoi vestiti dall’armadio 16. dare regole flessibili (so che verranno trasgredite) . Camera in dirdine (so che la metterà a postocome so che il bambino fa le bizze, ma smetterà 17. a chi mi sta intorno 19. braccio di ferro ---- discussioni sui limiti, le regole, ecc Sembra «grosso», ma è fragile – se ti stimo ti rinforzo
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21. privacy difficoltà, ma non ce l’ho con voi si capisce che nel figlio possono essere delle differenze fra le persone uguali (a chi piace un cantante, a chi un altro) adolescente alla ricerca di un ideale, caparbio, che funziona nell’immaginario e nell’illusione, alla ricerca di un lavoro appassionante senza altra motivazione, ideologico l’emotività esempio: se ho avuto un pd autoritario e io ho faticato per non esserlo, l’adolescente mi contrasterà dicendo: - che sono debole, flaccido –che la mia è una falsa democrazia, che è tutta apparenza – se sono autoritario perché ho preso a modello il mio genitore vengo comunque attaccato ULTIMA rivoluzione coperchicana : ilbambino va incontro al genitore diventa il genitore va incontro al figlio Ti stimo quando mi interesso a te(spiegami il complesso rock), in certi momenti va fatto diventare grande (non più il genitore che spiega ma il genitore che chiede al figlio di spiegarew . Ti stimo nella misura in cui ti dico le cose che mi succedevano quando avevo la tua età (senza stupirsi se sembra poco interessato. Sembra «grosso», ma è fragile – se ti stimo ti rinforzo
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