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Caratteristiche fono-tono-grafematiche del giapponese
Antonio Romano Laboratorio di Fonetica Sperimentale "Arturo Genre" di Torino c/o Centro Linguistico InterFacoltà dell'Univ. degli Studi di Torino (CLIFU) Dip. Scienze del Linguaggio – Università degli Studi di Torino Antonio Romano Laboratorio di Fonetica Sperimentale "Arturo Genre" di Torino c/o Centro Linguistico InterFacoltà dell'Univ. degli Studi di Torino (CLIFU) Dip. Scienze del Linguaggio – Università degli Studi di Torino
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Tipologia Lingua agglutinante > 120.000.000 parlanti
(non riconducibile a nessuna famiglia certa: altaica?; parentela areale con cinese e coreano) > parlanti variazione dialettale piuttosto notevole (Yoneda, 1993) variazione sociolettale: lingua codificata nel rispetto di gerarchie sociali e dei rapporti uomo-donna > area di Tokyo → modello di pronuncia standard (Okada, 1999)
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Sistema grafico Kanzi (漢字); es.: ‘libro’ 本 hon; Kana (仮名):
Hiragana (46 σ); es.: ‘essere’ だ da; Katakana (46 σ); es.: ‘diga’ ダム damu; Roomazi (ローマ 字): Hepburn; es.: ‘mese’ 月 tsuki; (kan)ji; ‘cera’ ろうrou; Kanrei; es.: ‘mese’ 月 tuki; (kan)zi; ‘cera’ ろうroo.
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Grafia: esempio “Arutoki Kitakaze to Taiyoo […]” aru taiyoo = sole
ある時丶 北風と太陽 aru taiyoo = sole = un certo to = e kaze = vento kita = nord toki = tempo ‘Una volta, il vento del nord e il sole […]’
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Grafia: altri esempi hikikito 生き生きと ‘vivacemente’
kanzi+hiragana+kanzi+hiragana+hiragana iiarawasu 言い表わす ‘descrivere (< bene+mostrare)’ ookasan お母ちん ‘madre’ hiragana+kanzi+hiragana+hiragana
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Altri simboli grafici Dakuten, Handakuten, Kunoziten,
es.: た ta → だ da (hiragana); es.: タ ta → ダ da (katakana); Handakuten, es.: は ha → ぱ pa (hiragana), ば ba ; es.: ハ ha → パ pa (katakana), バ ba; Kunoziten, es.: た ta + だ da = たゞ (hiragana); es.: タ ta + ダ da = タヾ (katakana).
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Simboli grafici per sillabe contratte o con nuclei vocalici lunghi
Diacritico di allungamento: ー, es.: ロ ‘ro’; ロ ー ‘roo’; Esempi di contrazione (+ya, yo, yu): es.: ち ti + や ya → ちゃ tya (hiragana); es.: チ ti + ヤ ya → チャ tya (katakana).
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Abbreviazioni Esempio di abbreviazione: kokusai 国際 ‘internazionale’;
rengoo 連合 ‘unione’; kokusai rengoo 国際 連合 ‘Nazioni Unite’; → kokuren 国連 .
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Sistema vocalico (Okada, 1999; Canepari, 2004; Romano, 2008)
Sono presenti nell’inventario fonetico anche dittonghi derivanti da riduzione di iato.
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Sistema vocalico: iato → dittongo
Sono molto frequenti i casi di iato a confine morfologico. Ad es., nella formazione di veri aggettivi: veri aggettivi ‘nero (n.)’ 黒 kuro → ‘nero (agg.)’ 黒い kuroi; “falsi” aggettivi ‘notte’ 夜 yoru → ‘notturno’ 夜の yoruno. e nelle forme di citazione di alcuni verbi (presente): ‘dire’ 言う iu; ‘incontrare’ 岀合う deau; In alcuni casi può avvenire una riduzione a dittongo (come per au, eu e iu finali, con timbri di solito mantenuti) o una coalescenza (come per ou, ei, ai, oi, i, che nel parlato veloce, possono diventare indistinguibili da vocali lunghe: o per il primo, e per gli altri tre e i per l’ultimo).
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Opposizioni di lunghezza
dasu ‘dare’ ~ daasu ‘dozzina’ ie ‘casa’ (= uti) ~ iie ‘no’ huto ‘improvvisamente’ ~ huuto ‘busta’ ho ‘passo, andatura’ ~ hoo ‘direzione’ (suteki ‘affascinante’ ~ suteeki ‘steak’ – anche differenza d’accento)
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Sistema vocalico Verifiche acustiche (sui dati di Okada, 1999)
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Vocali lunghe per coalescenza (cfr. Takahashi, 2002)
nai ‘assente’ [ne] takai ‘assente’ [take] sugoi ‘straordinario’ [sge] hidoi ‘orribile’ [de] warui ‘cattivo’ [i] atui ‘caldo’ [i] ooyoso 大凡 ‘approssimativamente’ → [ojoso] oo- 大 + ooyoso 大凡 → [ojoso] ‘molto’ + ‘approssimativamente’
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Boin no museika (cfr. Delmonte, 1998; Takahashi, 2002)
In generale, quando comprese tra due C sorde (preacc.), // e /i/ sono soggetti a desonorizzazione e/o cancellazione (dopo fric.). Akita ‘top.’ [akta] asita ‘domani’ [ata] hukuro ‘borsa’ [ko] kusa ‘alga’ [ksa] takusan 沢山 ‘molto/-i, un sacco’ [taksa] kesigomu ‘gomma’ [kegom] kokusai ‘internazionale’ [koksai]
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Sistema consonantico (Canepari, 2004; Romano, 2008)
/w/ si realizza in realtà spesso come [] o []. /w/ ha una distribuzione molto limitata e compare prevalentemente solo davanti a /a/. // possiede realizzazioni caratteristiche solo in finale assoluta. Per il resto non è altro che è un artificio fonologico usato per indicare la nasalità della vocale precedente e il generico tassofono nasale preconsonantico (m davanti a p e b; n davanti a t, d e z; N davanti a k e g).
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Altre proprietà consonantiche (1) (Canepari, 2004; Romano, 2008)
Occlusive e fricative alveolari assumono un’articolazione dentale davanti a // e alveolo-palatale davanti a /i/ e /j/ determinando la comparsa dei tassofoni [ts], [dz] e [], [], [], [d]; /t/ → [ts], []; /d/ → [dz], [d]; /s/ → []; /z/ → []. [dz] è anche allofono di /z/ (soprattutto in pos. iniz. e postnas.); /z/ → [dz] → [d] / _+ /i, j/. Ben nota anche la variazione contestuale di /h/ con tassofoni [] davanti a // e [C] davanti a /i/.
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Altre proprietà consonantiche (2) (Canepari, 2004; Romano, 2008)
Le occlusive sonore possono essere lenite in posizione intervocalica (rendaku). /g/ assume realizzazioni di tipo [] o [] (per i parlanti più conservativi quest’ultimo allofono può manifestarsi addirittura anche fuori dai contesti di nasalizzazione!). A // corrisponde più spesso una pronuncia approssimante [] (utilizzata anche nella resa dell’approssimante laterale dei prestiti da altre lingue). Due soli elementi sono possibili in posizione di coda sillabica, il fonema nasale e il primo elemento della geminazione dell’attacco della sillaba seguente.
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Altre proprietà consonantiche (3) (Canepari, 2004; Romano, 2008)
/N/ (hiragana) ん, (katakana) ン → m davanti a p, b, m (es.: konma コンマ ‘virgola’ [koma]); → n davanti a t, d, z, n (es.: honno ほんの ‘appena’ [hono]); → N davanti a k e g (es.: tango 単語 ‘parola’ [taNo]); /VN/ → [V()] /_V, # (es.: sen’en 千 ‘mille yen’ [see]). /Q/ (hiragana) っ, (katakana) ッ; /Q/ + C → CC; es.: oto ‘suono’ [oto] vs. otto ‘marito’ /oQto/ → [oto]; kassai /kaQsai/ ‘applauso’ → [kasai]; /doQgu/ ‘dog’ → [dog]; /doQku/ ‘dock’ → [dok].
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Fonotassi Solo σ V, CV(V), C1V(C2) → in questo caso le uniche C2 ammesse sono la nasale e il primo elemento di una geminata (che però contano come mora a sé). Strategie per avere (foneticamente) nessi consonantici diversi sono legate alla concatenazione di σ CV con V = i o (oppure o nel caso di finale assoluta o resa di -tr-, -dr-); es.: aruhua アルフア ‘alfa’; Kirisuto キリスト‘Cristo’; kiroguramu キログラム ‘kg’; kiromeetoru キロメートル ‘km’; boruto ボルト‘volt’; sutoraiki ストライキ ‘sciopero (< strike)’; Oosutoraria オーストラリア ‘Australia’.
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Rendaku (cfr. Vance, 1987; Shibatani, 1999)
te ‘mano’, kami ‘carta’ te + kami → tegami ‘lettera’ hito ‘persona’ hito + hito → hitobito ‘gente’ Legge di Lyman: tuno ‘corno’ + tokage ‘lucertola’ → tunotokage ‘lucertola cornuta’
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Accento tonale (Okada, 1999; Takahashi, 2002; Romano, 2008)
L’accento primario si manifesta con una caduta melodica (da un tono A a uno B) tra la tonica e la postonica. Le sillabe che precedono l’accento sono tutte A tranne la prima: 長い (ながい) nagái ‘lungo’ → BAB, 短 い (みじかい) mizikái ‘corto’ → BAAB (anche la sillaba immediatamente pretonica diventa A) 面白い (おもしろい) omosirói ‘interessante’ → BAAAB. Possono formarsi coppie minime come quella tra 箸 (はし, hási) ‘bacchette’, → AB, e 橋 (はし, hasí) ‘ponte’ → BA; 端 (hasi) ‘fine (n.), bordo’, nella sua forma di citazione → BA (come 橋 ‘ponte’), se seguita da parola con primo elemento tonico → BB se seguita da parola con primo elemento atono → BA (A).
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Accenti tonali in contesto Verifica tramite corpus
_ 〪 _ “_.” _ と 言った〪 _ to itta “Ho detto _.” _ と 3回 言った〪 _ to sankai itta. “Ho detto tre volte _.” _ と 言った? _ to itta? “Ho detto _?” Corpus:
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Accenti tonali in contesto
Frase cornice: _ to itta. ‘ho detto _.’ 箸 hási ‘bacchette’ → AB; 橋 hasí ‘ponte’ + el. atono → BA (B); 端 hasi ‘bordo’ + el. atono → BA (A).
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Accenti tonali: propagaz. a dx
Frase cornice: _ to sankai itta. ‘ho detto tre volte _.’ 箸 hási ‘bacchette’ → AB; 橋 hasí ‘ponte’ + el. at. → BA (B); 端 hasi ‘bordo’ + el. at. → BA (A).
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Bibliografia AA.VV. (1966). Nihongo Hatsuon Akusento Jiten. Tokyo: Nihon Hoso Kyokai (tonetico). AA.VV. (1974). New Japanese-English Dictionary. Tokyo: Kenkyusha (tonetico). Akamatsu Ts. (1997). Japanese Phonetics. Monaco: Lincom Europa. Canepari L. (2004). Manuale di pronuncia. Monaco: Lincom Europa. Delmonte R. & (1998). {Boin no museika}. Atti GFS (Venezia, 1998). Fujisaki H. & Hirose K. (1982). Modelling the dynamic characteristics of voice fundamental frequency with applications to analysis and synthesis of intonation. Preprints of papers of the 13th International Congress of Linguists, Tokyo, Fujito Y., Nakano E. & Seton C. (1979). Japanese Pronunciation Guide. Tokyo: Bonjinsha (con audiocassette). Jorden E.H. (1963). Beginning Japanese. New Haven: Yale Univ. Press (con audiocassette). Kindaichi H. & Akinaga K. (2001). Shinmeikai Nihongo Akusento Jiten. Tokyo: Sanseido (tonetico). Okada H. (1999). “Japanese”. Handbook of the International Phonetic Association. A Guide to the Use of the International Phonetic Alphabet. Cambridge, Cambridge Univ. Press,
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Bibliografia Studi tradizionali
Shibatani M. (1999). The Languages of Japan. Cambridge, Cambridge Univ. Press. Susumu K. (1973). The Structure of the Japanese Language. Cambridge, Mass: MIT Press. Takahashi T. (2002). “Materiali per seminario UCL”, ms. Tsujimura N. (1996). An Introduction to Japanese Linguistics. Oxford: Blackwell. Vance T.J. (1987). An Introduction to Japanese Phonology. Albany: State Univ. of New York Press. Yoneda M. (1993). Survey of standardization in Tsuruoka City, Japan: Comparison of results from three surveys conducted at twenty-year intervals. Proc. of Methods VIII: Int. Conf. in Dialectology, Univ. of Victoria (Columbia Britannica). Chiba T. (1935). A Study of Accent. Research into its Nature and Scope in the Light of Experimental Phonetics. Tokyo: Fuzambo Publishing Company. Sakuma K. (1935). Contribution à l’étude expérimentale d’une consonne japonaise []. Fukuoka: Univ. de Kyūshū. Studi tradizionali
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Arigatoo gozaimasita!
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