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Prof. Pasqualina Porretta, Università degli studi La Sapienza di Roma

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Presentazione sul tema: "Prof. Pasqualina Porretta, Università degli studi La Sapienza di Roma"— Transcript della presentazione:

1 Prof. Pasqualina Porretta, Università degli studi La Sapienza di Roma
CONVEGNO FINALE ROMA 27 GIUGNO 2011, Prof. Pasqualina Porretta, Università degli studi La Sapienza di Roma

2 AGENDA Verifica empirica banche-promotori: principali risultati Il modello di business: la filosofia adottata; Le fasi della filiera del microcredito; Ruoli e responsabilità dei soggetti coinvolti nelle diverse fasi

3 Aree di Indagine Architettura Finanziaria Architettura operativa
Performance dei programmi di microcredito Struttura del questionario: 3 aree di indagine; Modalità di somministrazione: inoltro via +eventuale supporto per la compilazione; Orizzonte temporale di analisi: Questionari promotori compilati: 16 su 17 spediti Questionari banche compilati: 13 su 20 spediti I dati a disposizione non permettono di inferire risultati universalmente validi ma di fare comunque riflessioni sulle tematiche indagate

4 L’importo medio dei finanziamenti è di circa 12000 euro;
Ambito territoriale di operatività dei soggetti promotori. INTERMEDIARI BANCARI DISTRIBUZIONE TERRITORIALE INTERMEDIARI BANCARI Nord 7 Centro 5 Sud 1 Ambito di operatività N. soggetti promotori Nazionale 3 Regionale 4 Provinciale 6 Comunale TOTALE 16 L’ambito territoriale di riferimento dei progetti di microcredito, in genere, è provinciale, in qualche caso regionale a testimonianza del fatto che il microcredito è una configurazione tipica del localismo bancario; L’importo medio dei finanziamenti è di circa euro; IMPORTO MEDIO ISTANZE MICROCREDITO

5 Numero microimprenditori
Paesi di provenienza Numero microimprenditori Romania 12 Ucraina 5 Pakistan Albania 4 Moldavia Marocco Tunisia Senegal Bulgaria 3 Bolivia 2 Bangladesh Camerun Nigeria Costa d’Avorio Somalia Altri 1 per ciascun Paese Settori Microimprenditori immigrati (%) in genere (%) Commercio 53 39 Artigianato 34 35 Edilizia 24 -- Ristorazione 22 Servizi alla persona 9 16 Servizi alle imprese 3 Turismo 5 31/12/2005 31/12/2006 31/12/2007 31/12/2008 31/12/2009 31/12/2010 UE EXTRA-UE 16,7 83,3 20,7 79,3 29,4 70,6 53,8 46,2 56,2 43,8 50,6 49,4

6 La crisi finanziaria internazionale ha avuto un forte impatto sul mondo del microcredito, ha determinato, negli anni della fase più acuta (2009), la chiusura di numerose attività imprenditoriali ( specie edilizia e commercio) avviate con il conseguente passaggio a sofferenza delle posizioni con rate insolute…. in linea però con quanto è avvenuto su scala nazionale per il credito ordinario…; nel 2010 i prestiti bancari sono tornati a crescere in tutte le aree territoriali;

7 ARCHITETTURA FINANZIARIA-ORGANIZZATIVA PROMOTORI
ARCHITETTURA FINANZIARIA-ORGANIZZATIVA BANCHE Molti programmi prevedono la presenza di fondi di garanzia pubblici, privati o misti gestiti dalle stesse banche convenzionate; I finanziamenti erogati hanno una durata media superiore ai 18 mesi; Forma tecnica privilegiata è il mutuo chirografario; La ditta individuale o le persone singole sono i destinatari principali dei microcrediti; Tra i promotori delle iniziative di microcredito ci sono le Camere di Commercio, gli enti pubblici territoriali le fondazioni di origine bancaria e non bancaria; I tassi rilevati vanno da un minimo del 2,69% a un massimo del 5,50%, e, in alcuni casi , del 12%; In pochissimi casi, in base alle convenzioni stipulate con i promotori, il microcredito è erogato a tasso zero, negli altri casi è a tasso variabile parametrato all’euribor di mercato o all’IRS cui è aggiunto uno spread compreso tra un minino di 0,5% e un massimo del 2%; Nella quasi totalità dei casi, l’analisi di fattibilità della business idea viene effettuata direttamente dal soggetto promotore, mentre in tre casi viene segnalato l’intervento di consulenti esterni.; Il 60% degli intermediari bancari indagati dichiarano di non avere, all'interno della loro struttura organizzativa una funzione/ruolo organizzativo dedicato al microcredito; Esistono lacune nella fase di assistenza tecnica, tutoraggio; qualche promotore affida all’esterno questi servizi; I costi medi per l’assistenza tecnica, la formazione e il tutoraggio, i costi amministrativi e di coordinamento del progetto sono all’incirca 2800/3000 euro (poche risposte ricevute); Sembra esistere, in alcuni casi, un servizio di assistenza tecnica/tutoraggio ai beneficiari delle operazioni di microcredito; Trattasi, in alcuni casi, di un servizio gratuito a favore del neo imprenditore offerto per un periodo massimo di 12 mesi decorrenti dalla data di erogazione del finanziamento; Operazioni coperte, in genere al 100% da garanzie reali (in pochi casi la percentuale scende all’80%);

8 CRITICITA’ RILEVATE DAI PROMOTORI
CRITICITA’ RILEVATE DALLE BANCHE Eccessivo intervallo di tempo tra richiesta finanziamento ed erogazione (anche 3/4 mesi) Gli intermediari indagati hanno dichiarato che il tempo medio intercorrente tra la data di presentazione della domanda di finanziamento dell'operazione/progetto di microcredito alla concessione del prestito è di circa giorni Eccessiva burocrazia; Assenza monitoraggio congiunto del rimborso del finanziamento Assenza monitoraggio congiunto del rimborso del finanziamento; Assenza scambio di informazioni reciproco promotore/banca/microimprenditore immigrato Non esistono procedure e modalità di comunicazione condivise; Difficoltà a conciliare le esigenze sociali del microcredito con le “logiche bancarie”; Contrasto evidente tra le logiche dell’impresa di banca con le esigenze più prettamente etico, morali e sociali dell'iniziativa di microcredito; Richiesta di garanzie a copertura integrale del finanziamento; Carenze di cultura bancaria e di competenze di gestione d’impresa riscontrate da parte del microimprenditore immigrato, Diffidenza ; Carenza competenze e conoscenze sulla finanza di impresa, sul processo di gestione dei finanziamenti, sui prodotti finanziari da parte dei promotori; Basso livello di istruzione/scolarizzazione e barriere linguistiche dell’immigrato microimprenditore

9 Valutazione fattibilità del progetto/merito creditizio
BANCHE Le informazioni sui soggetti garantiti, raccolte in fase di istruttoria, nella maggioranza dei casi, sono strutturate in una base dati informatizzata; Il merito creditizio dei microimprenditori affidati e le fonti informative utilizzate sono revisionati e aggiornati con frequenza annuale e, in alcuni casi , non vengono mai aggiornati PROMOTORI Nella quasi totalità dei casi, l’analisi di fattibilità della business idea viene effettuata direttamente dal soggetto promotore, mentre in tre casi viene segnalato l’intervento di consulenti esterni; Generalmente la valutazione non viene effettuata da una singola persona, ma da un comitato tecnico ad hoc, nel quale sono spesso rappresentati anche i soggetti finanziatori Criteri di valutazione N. risposte (*) Fattibilità della business idea 9 Capacità di restituzione del prestito 6 Tipo di attività proposta Reddito massimo del richiedente 2 Gruppo sociale di appartenenza Precedenti esperienze di lavoro Età del richiedente 1

10 Poche sono le informazioni raccolte circa il microcredito problematico, a testimonianza del fatto che la garanzia attenua l’importanza dell’attività di monitoraggio, di recupero e archiviazione dei dati rilevati; I dati sul microcredito problematico registrati sono mediamente più alti rispetto a quelli rilevati in ambito nazionale (le nuove sofferenze in rapporto ai prestiti in essere all’inizio del periodo, infatti, oscillano dall’1,2% del 2008 al quasi 2% del 2010; i crediti classificati ad incaglio sono passati invece dal 2,1% al 3,3% del 2010, Banca d’Italia, 2011); La percentuale di microcrediti classificati in sofferenza è aumentato nel periodo dal 10% circa al 21% circa e poi ha fatto registrare una lieve diminuzione negli anni a venire; La peggiore qualità del microcredito rispetto al credito ordinario è un altro elemento di criticità dell’area di attività in questione; TAEG= 6,028%

11 AGENDA Il modello di business: la filosofia adottata; Le fasi della filiera del microcredito; Ruoli e responsabilità dei soggetti coinvolti nelle diverse fasi

12 Network Approach APPROCCIO DI NETWORK finalizzato a:
ottimizzare tutta la filiera credito/garanzia, il comportamento di tutti i soggetti coinvolti e le diverse fasi operative; contenere rischi e costi di gestione (attraverso il conseguimento di economie di scala, di struttura, di specializzazione); Costruire una rete sociale ed economica di protezione; Sono state individuate le migliori practices da attuare per ottimizzare i benefici per tutti i soggetti coinvolti partendo da una ipotesi di operazioni di microcredito accompagnate da fondi di garanzia e da: i risultati della verifica empirica; i suggerimenti della RETE;

13 Le fasi principali della filiera del microcredito prese in considerazione sono le seguenti:

14 COMPITI E RESPONSABILITA’
Fase POLICY MAKER Avvio progetto di microcredito e attivazione fondi di garanzia Assessment funding, potenziali soggetti e operazioni beneficiarie dei Fondi di garanzia; Definire le linee guida del processo di collateralizzazione; Erogazione di fondi in parte dedicati a corsi di formazione professionale e alfabetizzazione finanziaria; Assessment possibilità/opportunità di implementare i programmi di microcredito, impatto socio economico del programma; Monitoraggio/Tutoraggio e Recupero Processi di controllo sulla destinazione/efficienza/ produttività delle risorse erogate;

15 COMPITI E RESPONSABILITA’
FASE PROMOTORE INIZIATIVA DI MICROCREDITO Avvio progetto di microcredito e attivazione fondi di garanzia Definizione regolamento di gestione del Fondo e schemi convenzionali con le banche;  Gestione rapporti con Enti e istituzioni;  Analisi compliance della garanzia offerta a valere sui fondi di garanzia; Primo contatto e approccio relazionale immigrato/promotore Prossimità agli accadimenti aziendali nel medio lungo periodo e gestione della relazione con immigrato; Analisi della social and credit history;  Analisi della bontà/fattibilità della proposta imprenditoriale;  Percorsi formativi/informativi di alfabetizzazione finanziaria e logiche di gestione di impresa;  Alimentazione base dati;  Consulenza e assistenza finanziaria di base agli imprenditori immigrati; Richiesta di accesso al credito e istruttoria Supporto nella predisposizione del flusso informativo e documentale; Monitoraggio/Tutoraggio e Recupero Attività di controllo dedicata a: -le vicende dell’impresa attivata; -la social and credit history dell’immigrato imprenditore; Scambio di informazioni con i soggetti coinvolti nella filiera del microcredito Progettazione/Implementazione sistema di reportistica;

16 Situazione debitoria; Redditi percepiti;
Primo contatto e approccio relazionale immigrato-promotore Approccio Relazionale di Customer Proximity, funzionale ad una più efficace conoscenza dei comportamenti economico-finanziari dell’immigrato e delle sue capacità di “fare impresa” e all’accompagnamento di questi lungo tutta la fase di avvio e sviluppo dell’idea imprenditoriale. Esso riduce le asimmetrie informative, migliora la capacità di selezione, analisi e monitoraggio del rischio delle imprese attivate dagli immigrati, valorizza la funzione di rappresentanza svolta dai promotori nei confronti del sistema bancario; Il promotore non si dovrebbe limitare al supporto e all’assistenza tecnica nella fase di accesso al credito della microimpresa immigrata ma dovrebbe accompagnare questa conservando, nel tempo, un buon grado di prossimità agli accadimenti aziendali; AREE INFORMATIVE Situazione debitoria; Redditi percepiti; Pagamento delle utenze degli ultimi 3-5 anni; Anni di permanenza in Italia; Regolarità permesso di soggiorno e documenti correlati; Situazione familiare; Età e fascia sociale di appartenenza; Anni di istruzione; Posizione lavorativa, copia delle ultime due buste paga;

17 COMPITI E RESPONSABILITA’
FASE INTERMEDIARIO BANCARIO Avvio progetto di microcredito e attivazione fondi di garanzia Definizione schemi di convenzione attività di garanzia insieme al soggetto gestore del fondo; Richiesta di accesso al credito e istruttoria Trasparenza delle informazioni e chiarezza del supporto documentale necessari alla valutazione del richiedente credito;  Presenza di figure professionali dedicate al microcredito;  Progettazione e implementazione sistemi di scoring ad hoc per il microcredito, Delibera ed erogazione finanziamento garanzia Politiche per il microcredito/sistema dei limiti operativi (geografici/settoriali/per controparte);  Disclosure risultati della valutazione del merito creditizio e metodologia di valutazione seguita;  Ottimizzazione tempi intercorrenti tra la data di richiesta del finanziamento e quella della delibera; Monitoraggio/Tutoraggio e Recupero Controlli dedicati a: -variazioni della social and credit history;  -Revisione del merito creditizio e della relativa struttura e metodologia di assegnazione;  -Attività di recupero;  -Richiesta escussione del Fondo (in caso di inadempimento del soggetto garantito);  Alimentazione base dati; Scambio di informazioni con i soggetti coinvolti nella filiera del microcredito Scambio informatizzato dei dati relativi a: -le variazioni del merito creditizio dell’ economicità del progetto imprenditoriale desunte dall’attività di controllo; -gestione delle posizioni anomale; -attività di recupero intraprese; -Progettazione/implementazione sistema di reportistica; -Report andamento della relazione creditizia; 

18 COMPITI E RESPONSABILITA’
FASE INTERMEDIARIO DI GARANZIA Avvio progetto di microcredito e attivazione fondi di garanzia Analisi compliance della garanzia offerta a valere sui fondi di garanzia; Definizione schemi di convenzione attività di garanzia Delibera ed erogazione finanziamento garanzia Delibera erogazione della garanzia; Erogazione della garanzia; Monitoraggio/Tutoraggio e Recupero Attività di controllo dedicata a: -le vicende dell’impresa attivata; le condizioni economico-reddituali dell’immigrato imprenditore;  -Revisione accantonamenti al fondo per la copertura del maggior rischio rilevato;  -Liquidazione della garanzia concessa (in caso di inadempimento del soggetto garantito);  -Alimentazione base dati; Scambio di informazioni con i soggetti coinvolti nella filiera del microcredito Scambio informatizzato dei dati relativi a: -le variazioni del merito creditizio e l’economicità del progetto imprenditoriale desunte dall’attività di controllo; -eventuale esaurimento delle risorse del Fondo e di incremento delle stesse;

19 COMPITI E RESPONSABILITA’
FASE STRUTTURA/ENTE CENTRALE Avvio progetto di microcredito e attivazione fondi di garanzia Assessment Funding Fondi di garanzia;  Progettazione ed erogazione corsi di formazione professionale e alfabetizzazione finanziaria dedicati ai promotori;  Definizione accordi per la controgaranzia dei fondi dedicati al microcredito;  Definizione regolamento di gestione del Fondo e schemi convenzionali con le banche;  Mappatura policy maker e bandi europei dedicati al microcredito;   Supporto analisi compliance della garanzia offerta a valere sui fondi di garanzia;  Supporto nei confronti dei promotori nel processo di ridefinizione delle strategie di mitigazione finalizzate a creare un legame diretto tra l’operazione, la garanzia e l’immigrato garantito/affidato; Richiesta di accesso al credito e istruttoria Coordinamento e progettazione basi dati da strutturare centralmente; Supporto nella progettazione e implementazione sistemi di scoring ad hoc per il microcredito, Scambio di informazioni con i soggetti coinvolti nella filiera del microcredito Mapping flussi informativi rilevanti per le attività di reporting e rendicontazione;

20 Cittadinanza economica
Mettere gli attori del microcredito in “rete” è sicuramente una sfida strategica assai delicata dal punto di vista organizzativo-operativo-culturale; Comporre i diversi interessi in gioco: l’abbattimento delle barriere che impediscono l’accesso al credito ai soggetti vulnerabili dal punto di vista finanziario e dichiaratamente non bancabili. Fare “rete” potrebbe essere quindi, la chiave di volta dell’accesso al credito degli immigrati, per l’ottenimento della “cittadinanza economica” da parte di questi e supportare lo sviluppo di dinamiche socio-economiche a forte impatto sociale; Cittadinanza economica Servizi ausiliari di assistenza, monitoraggio e accompagnamento lungo le vicende imprenditoriali…approccio relazionale di prossimità all’immigrato imprenditore Progettare sistemi di valutazione ad hoc su base nazionale e protocolli informativi e di scambio delle informazioni standard Strumenti di mitigazione efficaci/Basel compliant Financial and management education Network Approach Grazie per l’attenzione:

21 CONVEGNO FINALE ROMA 27 GIUGNO 2011


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