La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

NARRAZIONI VISIVE.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "NARRAZIONI VISIVE."— Transcript della presentazione:

1 NARRAZIONI VISIVE

2 Le narrazioni visive I giornali cartacei oltre ad usare l’immagine come elemento di supporto nelle narrazoni verbali o come componente di narrazioni visivo-verbali (es. titolo-immagine), creano delle narrazioni visive autonome. Le modalità principali attraverso le quali tali narrazioni sono presenti nei giornali sono: Immagini che raffigurano scene narrative (es. vignette) Sequenze di immagini accorpate secondo un montaggio narrativo Immagini che presuppongono una narrazione pregressa o futura

3 L’Unità, 19 nov 2013

4 La Stampa, 19 nov 2013

5 La Gazzetta dello sport, 19 nov 2013

6 Tipologie di narrazioni visive
Nel primo caso la scena raffigurata compone un racconto minimo, che la componente verbale orienta, ma che in ogni caso può essere considerato autosufficiente (scena domestica, dialogo, etc.). Nel secondo caso il montaggio delle immagini propone una narrazione completa (momento dell’azione e conclusione).

7 Nel terzo caso, invece, l’immagine presenta una scena finale di una ipotetica narrazione (si tratta del moneto della sanzione in cui gli attanti sono premiati per il raggiungimento dell’oggetto di valore. Essa presuppone le fasi precedenti del contrato, della competenza (l’impegno) e della performanza (la partita).

8 INTERPRETAZIONE DEL TESTO: Titolo-immagine
SIMULAZIONE D’ESAME INTERPRETAZIONE DEL TESTO: Titolo-immagine

9

10

11 ANALISI Il titolo è posizionato prima dell’articolo e ne anticipa il contenuto. Esso ha una funzione tipicamente riassuntiva, ovvero apporta la stessa quota semantica dell’articolo che segue. La struttura della titolazione si divide in una parte centrale caratterizzata da una tipologia iconica (il titolo rimarca una sorta di slogan pubblicitario), e in due parti (occhiello e catenaccio) di tipo narrativo (si ratta di sintagmi verbali estesi con funzione tipicamente narrativa)

12 L’immagine appare organizzata in maniera complessa (collage di immagini con didascalia esplicativa) ed è soprattutto associabile a due tipologie: immagine-documento e immagine-simbolo Nel primo caso serve ad ottenere una valorizzazione di tipo referenziale, ovvero a fornire un supporto visivo, una prova visiva (ritratto) degli autori citati. Nel secondo caso serve ad ottenere una valorizzazione mitica, ovvero a comunicare il carattere mitico della letteratura stessa in quanto sistema (il ritratto d’autore sembra costruire una sorta di pantheon letterario, e rimarcare così un genere della letteratura stessa – biografia, vite illustri, etc.)

13 La relazione tra titolo e immagine si esplica in un legame di parificazione, in cui entrambi apportano la medesima quota informativa. Tuttavia, alla valorizzazione mitica dell’immagine sembra potersi associare un significato ulteriore, di tipo connotativo, che rimanda all’idea mitica di letteratura, da contrapporre a quella data dal sistema editoriale

14 INTERPRETAZIONE DEL TESTO: Strategie narrative
SIMULAZIONE D’ESAME INTERPRETAZIONE DEL TESTO: Strategie narrative

15

16

17 PIANO DELL’ENUNCIAZIONE
Piano enunciazionale con titoli che scandiscono la narrazione Piano enunciazionale con note redazionali che spiegano la vicenda Riferimento alle narrazioni giornalistiche pregresse (Corriere della sera) PN di base: fornire informazioni sulla relazione epistolare Tortora-Sciascia

18 MODELLO ATTANZIALE RELATIVO AL PIANO DELL’ENUNCIAZIONE
Destinante Testata Oggetto di valore Notizia della corrispondenza Tortora-Sciascia Destinatario Lettori Aiutante Citazioni delle lettere, testimonianze pregresse Anti-soggetto non presente Soggetto Il Messaggero

19 SCHEMA NARRATIVO CANONICO DELL’’ENUNCIAZIONE
Contratto: Il Messaggero desidera raccontare la corrispondenza Sciascia-Tortora Sanzione: Affidata al lettore Competenza: Recupera le fonti dirette (lettere) Performanza: Articola la narrazione della corrispondenza

20 PIANO DELL’ENUNCIATO Lettere all’interessato Argomentazioni retoriche
Lettere ai giornali PN di base: Desiderio dello scrittore (Sciascia) di testimoniare l’innocenza di Tortora

21 MODELLO ATTANZIALE RELATIVO AL PIANO DELL’ENUNCIATO
Destinante Desiderio di giustizia Oggetto di valore Innocenza di Tortora Destinatario Tortora, giustizia Aiutante Esempi letterari Soggetto Sciascia Anti-soggetto accuse

22 SCHEMA NARRATIVO CANONICO DELL’’ENUNCIATO
Manipolazione: Il desiderio di giustizia spinge Sciascia a denunciare come false le accuse verso Tortora Sanzione: Sanziona positivamente la sua posizione e negativamente quella contraria Competenza: Si dota di argomentazioni retoriche che sostengono la sua tesi Performanza: Espone in lettere all’interessato e ai giornali la sua opinione

23 CONCLUSIONI L’articolo è costruito articolando due narrazioni parallele: quella del giornale che vuole raccontare la storia della corrispondenza tra un grande scrittore e un caso della storia della giustizia italiana; quella dei soggetti coinvolti nella vicenda (Sciascia e Tortora) che vivono in diretta la loro storia. Il racconto del giornale è dunque oggettivante (si tratta di un racconto in terza persona); quello della notizia soggettivante (la storia dei due protagonisti che viene raccontata mentre accade). In questo modo il giornale crea un effetto di realtà pur trattando una storia del passato.

24

25

26 ANALISI Corriere della sera La Repubblica
La Repubblica seleziona come notizia l’azione diretta del Presidente italiano nei confronti del Presidente brasiliano, e la colloca nella sezione mondo. In questo modo propone al lettore un tema di politica internazionale che lega le vicende del nostro Paese a quelle di un altro paese. Il Corriere seleziona come notizia l’azione politica italiana verso il parlamento europeo per il caso “Battisti” e la colloca nella sezione cronache. In questo modo propone al lettore un tema di cronaca politica derivato da un tema di cronaca giudiziaria (terrorismo inteso come azione violenta, reato)

27 Corriere della sera La Repubblica Già a partire dalla titolazione , la tematica posta in evidenza individua un soggetto dell’azione di tipo singolare (Presidente), il cui veicolo d’azione è infatti uno strumento legato alla comunicazione sì istituzionale, ma di tipo privato (lettera). Già a partire dalla titolazione, la tematica posta in evidenza individua un soggetto dell’azione di tipo collettivo (Ue, Italia) rispetto alla vicenda “Battisti”. Il riferimento particolare al ministro Alfano, infatti, appare come la presentazione di un commento autorevole su una vicenda collettiva.

28 Corriere della sera La Repubblica
Entrambi gli articoli tematizzano il caso Battisti collocandolo nell’area semantica del terrorismo. La Repubblica, però, costruisce una rete isotopica legata alla matrice politica: terrorismo inteso come azione politica da condannare. Non a caso gran parte dell’articolo insiste sull’estradizione come strumento italiano per condannare (politicamente oltre che legalmente) il terrorismo. Entrambi gli articoli tematizzano il caso Battisti collocandolo nell’area semantica del terrorismo. Il Corriere, però, costruisce una rete isotopica legata ad una matrice materialistica: terrorismo inteso come azione violenta che produce vittime.

29

30

31 ANALISI Corriere della sera La Repubblica
Il Corriere propone una struttura classica a libro, con una modulazione verticale dei contenuti e il suggerimento di una direzione di lettura standard del tipo (alto/basso; sinistra/destra) Tale modello è direttamente associabile al formato della testata che è di tipo standard La Repubblica propone una prima pagina definibile a schermo (prevalenza di un modulo unico che assorbe la strutturazione degli spazi in colonne) o anche a stella (presenza di un modulo centrale intorno al quale vengono collocate a raggiera gli altri moduli). Tale modello è direttamente associabile al formato della testata che è di tipo tabloid

32 Corriere della sera La Repubblica
Il Corriere propone una macro-struttura topologica di tipo lineare (i singoli articoli rispettano una divisione lineare, quasi ortogonale, che suggerisce razionalità e ordine) La divisione degli spazi (categorie eidetiche) è rimarcata attraverso linee nette che delimitano le sezioni di pagina (taglio alto, basso, etc.) e i rispettivi contenuti Il colore sembra quasi rimarcare gli spazi del giornale in cui il contenuto propriamente informativo è maggiormente ridotto o assente (es. pubblicità), assumendo toni meno enfatizzanti negli spazi propriamente informativi (editoriale, spalla, articoli in generale), dove prevale il banco-nero della scrittura. La Repubblica propone una macro-struttura topologica di tipo circolare (i singoli articoli sembrano disposti secondo una matrice circolare tipica della consultazione non lineare) La divisione degli spazi (categorie eidetiche) non è rimarcata in maniera netta con linee di contorno, ma presentata in maniera più sfumata con spazi bianchi Il colore, sembra quindi avere un ruolo importante nell’orientamento della lettura, lasciando che a guidare la stessa e la formulazione di giudizi sul contenuto (priorità, importanza, etc.) sia l’enfasi che il colore attribuisce all’immagine

33 Corriere della sera La Repubblica
Il Corriere propone in questo modo un’estetica dell’armonia, suggerendo al lettore una direzione di lettura tradizionale e guidandolo attraverso un percorso costruito in maniera lineare. La Repubblica propone in questo modo un’estetica della frattura, lasciando che il lettore componga la sua direzione di lettura e scelga un percorso autonomo a partire da moduli autonomi e indipendenti.

34 ESERCITAZIONE NARRAZIONE
Schema attanziale Schema narrativo canonico

35

36

37 PIANO DELL’ENUNCIAZIONE
Piano enunciazionale con titoli che scandiscono la narrazione Piano enunciazionale con note redazionali che spiegano la vicenda Riferimento alle narrazioni giornalistiche pregresse (Corriere della sera) PN di base: fornire informazioni sulla relazione epistolare Tortora-Sciascia

38 MODELLO ATTANZIALE RELATIVO AL PIANO DELL’ENUNCIAZIONE
Destinante Testata Oggetto di valore Notizia della corrispondenza Tortora-Sciascia Destinatario Lettori Aiutante Citazioni delle lettere, testimonianze pregresse Anti-soggetto non presente Soggetto Il Messaggero

39 SCHEMA NARRATIVO CANONICO DELL’’ENUNCIAZIONE
Contratto: Il Messaggero desidera raccontare la corrispondenza Sciascia-Tortora Sanzione: Affidata al lettore Competenza: Recupera le fonti dirette (lettere) Performanza: Articola la narrazione della corrispondenza

40 PIANO DELL’ENUNCIATO Lettere all’interessato Argomentazioni retoriche
Lettere ai giornali PN di base: Desiderio dello scrittore (Sciascia) di testimoniare l’innocenza di Tortora

41 MODELLO ATTANZIALE RELATIVO AL PIANO DELL’ENUNCIATO
Destinante Desiderio di giustizia Oggetto di valore Innocenza di Tortora Destinatario Tortora, giustizia Aiutante Esempi letterari Soggetto Sciascia Anti-soggetto accuse

42 SCHEMA NARRATIVO CANONICO DELL’’ENUNCIATO
Manipolazione: Il desiderio di giustizia spinge Sciascia a denunciare come false le accuse verso Tortora Sanzione: Sanziona positivamente la sua posizione e negativamente quella contraria Competenza: Si dota di argomentazioni retoriche che sostengono la sua tesi Performanza: Espone in lettere all’interessato e ai giornali la sua opinione

43 CONCLUSIONI L’articolo è costruito articolando due narrazioni parallele: quella del giornale che vuole raccontare la storia della corrispondenza tra un grande scrittore e un caso della storia della giustizia italiana; quella dei soggetti coinvolti nella vicenda (Sciascia e Tortora) che vivono in diretta la loro storia. Il racconto del giornale è dunque oggettivante (si tratta di un racconto in terza persona); quello della notizia soggettivante (la storia dei due protagonisti che viene raccontata mentre accade). In questo modo il giornale crea un effetto di realtà pur trattando una storia del passato.


Scaricare ppt "NARRAZIONI VISIVE."

Presentazioni simili


Annunci Google