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PubblicatoAniello Turco Modificato 9 anni fa
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Corso di Politiche Regionali Introduzione a STATA a cura del Dott. Augusto Cerqua 15/10/2012
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Che cos'è STATA? Stata è un software statistico per l’elaborazione dei dati; produce statistiche, grafici e consente di stimare molti modelli statistici ed econometrici. Per ulteriori informazioni si veda il sito www.stata.com Versioni Attualmente la versione disponibile in commercio di Stata è la 12, alla quale si riferisce questa presentazione. Rimangono ancora molto diffuse le versioni 11 e 10. Va precisato che le differenze fra queste versioni sono molto ridotte e limitate soprattutto a funzionalità complesse.
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Diversi tipi di STATA STATA/MP: E’ la versione più estesa e più veloce di STATA. E’ l’unica versione di STATA in grado di sfruttare la potenza dei multiprocessori STATA/SE; STATA/IC e Small STATA differiscono tra loro solo per il numero delle variabili che sono in grado di gestire (rispettivamente 10998, 2047, 99). L’ulteriore limitazione di Small STATA è che non può caricare dataset con più di 1200 osservazioni.
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Variables: é la finestra delle variabili (vengono visualizzate tutte le variabili presenti nel dataset caricato in memoria). Properties: é la finestra dove vengono descritte le proprietà delle variabili Schermata classica di STATA Oltre a queste 4 finestre, in alto ci sono dei menù a tendina ed una barra degli strumenti - l’ultima voce del menù è “Help” che fornisce una guida all’uso del programma (in inglese). Stata Command: é la finestra dove inserire i comandi. Il risultato dell’operazione o l’eventuale errore vengono illustrati dopo l’esecuzione nella sezione Stata Results Review: è la finestra su cui vengono visualizzati tutti i comandi digitati precedentemente in Stata Command (cliccando su una riga di questa finestra, il comando eseguito in precedenza ricompare nello Stata Command). Stata Results: é la finestra dove vengono visualizzati i comandi eseguiti, i messaggi di errore e in generale tutte le operazioni eseguite dal programma.
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Come lavora Stata? La directory su cui Stata lavora è c:\data. Per poter cambiare directory di lavoro è sufficiente utilizzare il comando: cd C:\nomedir Fino alla versione 11, ad ogni apertura del programma Stata allocava 1 MB di memoria. Nel caso si utilizzassero file di dimensioni maggiori era possibile cambiare l'ammontare di memoria allocato, con il comando: set memory #m per rendere permanente questo cambiamento era sufficiente scrivere: set memory #m, permanently Il tipo di file utilizzati Stata utilizza tre tipi di file che si distinguono sulla base della loro estensione: - i file con estensione.dta sono i file di dati creati da Stata, nei quali sono contenute le informazioni (sono i dataset) - i file con estensione.do sono detti “file do” e contengono i programmi che Stata esegue (sono i programmi) - i file con estensione.log o.smcl contengono tutti i risultati delle elaborazioni (sono il registratore dei comandi mandati in esecuzione e dei risultati)
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Lavorare in maniera efficiente Prima di iniziare una sessione di lavoro, è bene cliccare sull’icona che permette di creare un file.log ( ) che registra di tutti i comandi e le operazioni eseguite dal programma nella corrente sessione di utilizzo. Organizzazione dei dati I dati analizzati da Stata sono organizzati in forma di matrice. Ogni riga corrisponde a una osservazione (viene anche chiamata record), ogni colonna a una variabile. Aprire un dataset in formato STATA Quando i dati sono già in formato Stata, per aprire il file il comando è: use “indicare percorso dove si trova il dataset da analizzare” (Es: use “C:\Users\user\Desktop\housing.dta”)
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Salvare i dati in formato.dta Il comando per salvare i file in formato Stata è: save nomefile nel caso volessimo sostituire una nuova versione alla vecchia dovremmo utilizzare l'opzione replace che sostituisce la nuova versione alla vecchia scrivendo: save nomefile, replace Pulire la memoria Prima di caricare un nuovo dataset è necessario pulire la memoria con il comando: clear questo comando si può utilizzare anche di seguito ad un altro; Esempio: vogliamo aprire un secondo dataset e non considerare i cambiamenti effettuati nel primo use nomefile1, clear
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Utilizzo di alcuni comandi apriamo il dataset: use caratteristiche del dataset: describe vedere i valori delle variabili: list ordinare per valori crescenti della variabile indicata dopo di esso: sort rinominare: rename mettere un'etichetta: label calcolare le statistiche principali: summarize, detail tabulate (valido per al più 2 variabili): tab generare una nuova variabile: gen usare degli operatori come if, and, or cambiare tipo di formato delle variabili: set type eliminare variabili o osservazioni dal dataset: drop tenere variabili o osservazioni nel dataset: keep vari tipi di grafico: graph hist (/ bar / box)
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Alcuni Operatori +addizione -sottrazione *moltiplicazione /divisione ^elevazione a potenza >maggiore di =maggiore o uguale <=minore o uguale = =uguale a !=diverso da & (and) e, (intersezione) | (or) oppure, (unione) (not) non Alcune Funzioni abs(x)valore assoluto exp (x)esponenziale ex ln (x)log naturale sqrt(x)radice quadrata chi2(n,x)statistica del chi-quadrato F(n1,n2,f) test F kdensitydensità kernel
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Comandi utili per applicazioni econometriche: - Eseguire una regressione lineare con il metodo dei minimi quadrati. Si devono indicare due o più variabili e la prima che viene immessa si intende come variabile dipendente: regress - Stimare un modello di regressione con variabile dipendente binaria: probit / logit - Stimare un modello con il metodo delle Variabili strumentali: ivreg
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