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PubblicatoGabriele Fadda Modificato 9 anni fa
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19 novembre 2015 Percorsi e letture: cercare un senso. Esperienze personali e di gruppo intorno a libri e autori
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“Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che, quando li hai finiti di leggere, vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira” (J. D. Salinger, Il giovane Holden)
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Percorso che seguirò: Come si crea il legame con un libro?
Come viene raccontata la sofferenza? Quale visione della vita ne esce?
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Libri scelti M. Calabresi, Spingendo la notte più in là, Feltrinelli
(in ordine alfabetico) M. Calabresi, Spingendo la notte più in là, Feltrinelli F. Lorenzoni, I bambini pensano grande, Sellerio P. Martinez, La spina nella carne. Come trovare forza e speranza nella sofferenza, edizioni GBU
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M. Calabresi, Spingendo la notte più in là
“Un evento devastante, una voragine in cui si può sprofondare per sempre. O da cui invece si può ripartire raccogliendo le poche che restano, ricostruendo la propria memoria e la propria identità, ritrovando la voglia di vivere. Spingendo la notte più in là” (dalla copertina). Angeli intorno a noi: “mia nonna materna mi ha insegnato le virtù taumaturgiche e curative della parola e l’importanza della condivisione della memoria”. Mi spaventano invece coloro che continuano a frequentare pericolosi confini linguistici e a coltivare l’odio e il rancore”
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M. Calabresi, Spingendo la notte più in là
Ricominciare Altre ferite: i terroristi maestri di pensiero I nonni e Tonino, un nuovo angelo La memoria: nelle scuole, in associazione Voltare pagina, responsabilità di tutti Lasciare indietro il passato Trasformare la rabbia Mamma, come hai fatto?
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“Nessuno vuole morire mentre lavora per la comunità civile: magistrati, preti, giornalisti. Ma molti di questi uomini non hanno smesso di lavorare pur sapendo di rischiare la vita. Un libro è un’antologia della memoria. Che lascia amarezza e al tempo stesso ammirazione e fierezza di essere italiani.” (A. Mascali, giornalista, Vi aspettavo, Chiare lettere).
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F. Lorenzoni, I bambini pensano grande
“Rimango spesso stupito quando assisto alla meraviglia del nascere di un pensiero e penso che il bello nel dialogare stia proprio nella tensione di ciascuno a cercare di chiarirsi un’idea tramite parole che nascono da un gioco di reciproco ascolto e di scambio che, quando si innesca, sembra non avere fine”
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F. Lorenzoni, I bambini pensano grande
Lorenzoni dà voce ai pensieri dei bambini affinché prendano forma e respiro, affinché le loro intuizioni e connessioni non restino nascoste sotto terra, senza arrivare mai alla luce. Poi un fatto inaspettato e terribile: la morte di un compagno in un grave incidente domestico. Una tragedia che colpisce tutti, scuotendo profondamente e rimescolando molti pensieri. “L’aver costruito negli anni una consuetudine di ascolto non ha certo attenuato la nostra sofferenza, ma ci ha permesso di incontrare il tema della morte senza ritrarci” “I bambini devono essere ascoltati, perché di fronte al bello, alle difficoltà e anche alle tragedie della vita, sono capaci di nitidezza ed autenticità rare, che credo faccia bene a tutti incontrare”
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F. Lorenzoni, I bambini pensano grande
Con Anassimandro a domandarci cos’è una rivoluzione Scoprire i limiti del nostro mondo: esiste un altro mondo? Davanti alla sofferenza degli altri non si può fare finta di nulla: educare alla vulnerabilità.
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P. Martinez, La spina nella carne
L’autore parte dall’esperienza di Paolo, l’apostolo: “Perché non montassi in superbia per la grandezza delle rivelazioni, mi è stata messa (concessa) una spina nella carne, un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia. A causa di questo per ben tre volte ho pregato il Signore che l'allontanasse da me. Ed egli mi ha detto: «Ti basta (ti è sufficiente) la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo” (CEI, 2 Corinzi 12)
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Che cos’è una “spina”? Perché a me? Da dove viene il male? Perché c’è tanta sofferenza nel mondo? Che cos’è la felicità?
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La spina comprende sempre una perdita e delle reazioni: ira, ansia, depressione
IRA meccanismo di difesa, valore terapeutico, “vaccino”, ira patologica, effetti tossici dell’ira. ANSIA positiva, ansia psicologica, ansia esistenziale DEPRESSIONE (Geremia, Mosè) ACCETTAZIONE ANGELI Trovare la strada, non una soluzione magica.
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Mosè e la depressione Mosè disse al SIGNORE: «Perché hai trattato così male il tuo servo? Perché non ho trovato grazia agli occhi tuoi, e mi hai messo addosso il carico di tutto questo popolo? L'ho forse concepito io tutto questo popolo? L'ho forse dato alla luce io, che tu mi dica: "Portalo sul tuo seno", come la balia porta il bimbo lattante, fino al paese che tu hai promesso con giuramento ai suoi padri? Dove prenderei della carne da dare a tutto questo popolo? Poiché piagnucola dietro a me, e dice: "Dacci da mangiare della carne!" Io non posso, da solo, portare tutto questo popolo; è un peso troppo grave per me. Se mi vuoi trattare così, uccidimi, ti prego; uccidimi, se ho trovato grazia agli occhi tuoi; che io non veda la mia sventura!» Il SIGNORE disse a Mosè: «Radunami settanta fra gli anziani d'Israele, conosciuti da te come anziani del popolo e come persone autorevoli; conducili alla tenda di convegno e vi si presentino con te. Io scenderò e lì parlerò con te; prenderò lo Spirito che è su te e lo metterò su di loro, perché portino con te il carico del popolo e tu non lo porti più da solo. (Numeri 11, RIVEDUTA)
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Che cos’è la vita? Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo. C'è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante. Un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire. Un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per gemere e un tempo per ballare. Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci. Un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per serbare e un tempo per buttar via. Un tempo per stracciare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare. Un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace. (Ecclesiaste 3, CEI)
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Com’è la vita? Nessuno potrà resistere di fronte a te tutti i giorni della tua vita; come sono stato con Mosè, così sarò con te; io non ti lascerò e non ti abbandonerò (non ti pianterò in asso!). Sii forte e coraggioso, perché tu metterai questo popolo in possesso del paese che giurai ai loro padri di dar loro. Solo sii molto forte e coraggioso; abbi cura di mettere in pratica tutta la legge che Mosè, mio servo, ti ha data; non te ne sviare né a destra né a sinistra, affinché tu prosperi dovunque andrai. Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai (percorrerai una buona strada). Non te l'ho io comandato? Sii forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il SIGNORE, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai» (Giosuè 1,5-9 - RIVEDUTA)
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G. UNGARETTI, "San Martino del Carso"
Di queste case Non è rimasto Che qualche Brandello di muro Di tanti Che mi corrispondevano Non è rimasto Neppure tanto Ma nel cuore Nessuna croce manca E’ il mio cuore Il paese più straziato
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Umiltà L’ultimo passo della ragione è riconoscere che c’è un’infinità di cose che la superano (B. Pascal)
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