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2. Produttori, consumatori e mercati concorrenziali
IMM A.A 2. Produttori, consumatori e mercati concorrenziali
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Outline della parte 2 Preferenze, utilità, utilità marginale. Vincolo di bilancio. Scelta del consumatore Domanda individuale e di mercato. Variazioni del prezzo e del reddito. Curve di Engel. Effetto reddito ed effetto sostituzione. Rendita del consumatore
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Introduzione In che maniera le preferenze dei consumatori contribuiscono a determinare la domanda? In che maniera i consumatori allocano il reddito nell'acquisto di beni diversi? In che maniera consumatori con reddito limitato decidono cosa acquistare ed in quale quantità? 2
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Prevede un’analisi in tre fasi:
La teoria del comportamento del consumatore serve a spiegare come il consumatore utilizza il proprio reddito per l’acquisto di beni e servizi Prevede un’analisi in tre fasi: Preferenze del consumatore - cosa si preferisce e perché Vincolo di bilancio - ruolo di prezzi e reddito limitato Scelta del consumatore - date preferenze e risorse limitate, quali beni e servizi (ed in che ammontare) i consumatori comprano? 7
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Le preferenze del consumatore
Come può un consumatore paragonare diversi gruppi di beni disponibili al consumo? Un paniere di mercato è un elenco di specifiche quantità di beni e servizi. Gli individui possono scegliere tra diversi panieri di mercato. 10
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Le preferenze del consumatore: assiomi di base
Le preferenze sono complete I consumatori sono in grado di confrontare ed ordinare tutti i possibili panieri di mercato Le preferenze sono transitive Se A è preferito a B, e B a C, allora A è preferito a C Per i consumatori di più è preferito a di meno per ogni bene Una maggiore quantità è sempre meglio! 11
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Le preferenze del consumatore
Le preferenze del consumatore possono essere rappresentate con curve di indifferenza Le curve di indifferenza rappresentano le combinazioni di panieri tra i quali il consumatore è indifferente Il consumatore ricava lo stesso livello di soddisfazione da ognuno di quei panieri 13
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Curve di indifferenza: un esempio
Il consumatore è indifferente tra A, B e D G è preferito ai panieri su U1 I panieri su U1 sono preferiti a H ed E C 10 20 30 40 V 50 E D A G H B U1 17
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Curve di indifferenza Le curve di indifferenza hanno pendenza negativa
Al contrario, violerebbero l'assioma che “di più e meglio che di meno” Panieri con “più di entrambi” sarebbero indifferenti a panieri con “meno di entrambi” Per descrivere le preferenze tra tutti i panieri di beni si utilizzano insiemi di curve di indifferenza – una mappa di indifferenza Ognuna delle curve sulla mappa mostra i panieri tra i quali il consumatore è indifferente 18
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Mappe di indifferenza D B A U3 U2 U1 Il paniere A è preferito
al paniere B che a sua volta è preferito a D C V U3 U2 U1 D B A 24
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Mappe di indifferenza Le curve di indifferenza non si possono intersecare U1 B è preferito a D A è indifferente a B e D B deve essere indifferente a D ma questo non può accadere se B è preferito a D! U2 C V A B D 26
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Curve di indifferenza Il concetto di sostituzione
La forma delle curve di indifferenza indica quanto il consumatore è disposto a rinunciare di un bene per avere l'altro Più abbiamo di un bene, più siamo disposti a rinunciarvi per avere una quantità maggiore dell’altro bene
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Curve di indifferenza L'ammontare di V a cui si rinuncia
per 1 unità aggiuntiva di cibo cala da 6 a 1 A B D E G -1 -6 1 -4 -2 C V 2 3 4 5 1 6 8 10 12 14 16 32
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Curve di indifferenza La misura di quanto un consumatore è disposto a rinunciare di un bene per un'unità aggiuntiva di un altro bene è data dal saggio marginale di sostituzione (SMS) E' misurato dall'inclinazione della curva di indifferenza 29
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Saggio marginale di sostituzione
C 2 3 4 5 1 V 6 8 10 12 14 16 A B D E G -6 1 -4 -2 -1 SMS = 6 SMS = 2 32
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Saggio marginale di sostituzione
Le curve di indifferenza sono convesse Al crescere della quantità di un bene, il consumatore preferisce rinunciare a meno unità del secondo bene per ottenere unità aggiuntive del primo I consumatori preferiscono panieri bilanciati Il SMS decresce scendendo lungo la curva di indifferenza. Nell'esempio il SMS scende da 6 a 4 a 1 34
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Multiple Choice d’esame
A quale delle seguenti ipotesi sulle preferenze corrisponde il concetto di saggio marginale di sostituzione decrescente? Completezza. Convessità. Transitività. Più è meglio di meno.
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Saggio marginale di sostituzione
Curve di indifferenza con forme diverse implicano una diversa propensione a sostituire beni tra loro Possono essere individuati due casi estremi sostituti perfetti complementi perfetti
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Preferenze del consumatore
Sostituti perfetti Due beni sono sostituti perfetti se il loro SMS è costante: le curve di indifferenza sono lineari. Esempio: due titoli che danno lo stesso rendimento atteso. Complementi perfetti Due beni sono complementi perfetti se il loro SMS è pari a zero: le curve di indifferenza disegnano un angolo retto Esempio: un paio di scarpe. 35
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Preferenze del consumatore
Sostituti perfetti Piadine Panini 2 3 4 1 38
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Preferenze del consumatore
Complementi perfetti Scarpe destre sinistre 2 3 4 1 40
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Preferenze del consumatore
Fino ad ora abbiamo assunto che tutti i prodotti siano “beni” Ci sono prodotti di cui meno si consuma meglio è (“mali”), ad es. l’inquinamento Come tenere conto dei “mali” nell'analisi delle preferenze? Attraverso la ri-definizione del prodotto Aria pulita Riduzione dell'inquinamento
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Preferenze del consumatore: un'applicazione
Nella progettazione di nuove automobili … … l'analisi delle preferenze del consumatore può suggerire in quale caratteristica investire maggiori risorse. Accelerazione o abitabilità? (Audi: TT o A4 SW?) Audi TT: 200 cavalli; Audi A4 SW, ad esempio la 1900 TDI (Turbodiesel), ha 110 cavalli: entrambe costano circa euro. Altro esempio: Mercedes: SLK (2 posti) o la Classe C Station (o Berlina). 41
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Preferenze del consumatore: un'applicazione
Consumatori di questo tipo valutano più l’accelerazione dell’abitabilità Consumatori di questo tipo valutano più l’abitabilità dell’accelerazione Spazio Accelerazione Spazio Accelerazione 43
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Preferenze del consumatore
La teoria del consumatore non ha bisogno di attribuire un valore numerico alla soddisfazione derivata dal consumo Spesso è sufficiente ordinare i panieri di mercato, però … è possibile attribuire un valore numerico alla soddisfazione? E’ un’operazione utile? 45
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Preferenze del consumatore
Utilità E' un valore numerico che rappresenta la soddisfazione che un consumatore trae dal consumare un paniere di mercato Funzione di utilità E' una formula che assegna un livello di utilità a ciascun paniere di mercato Esempio: U(C,V) = C + 2V Fate attenzione a questo tipo di utilità! 103
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Utilità - Esempio 4 + 2(4) = 12 4 C 6 + 2(4) = 14 6 B 8 + 2(3) = 14 3
A Utilità Vestiario Cibo Paniere di mercato Il consumatore è indifferente tra A e B ma li preferisce entrambi a C 104
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Utilità – Un altro esempio
Fate attenzione a questo altro tipo di utilità! Cibo 10 15 5 Vestiario Paniere U = CV C 25 = 2.5(10) A 25 = 5(5) B 25 = 10(2.5) U2 = 50 U1 = 25 U3 = 100 A B C 42 54
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Utilità I valori assegnati alle curva di indifferenza sono attribuiti PER SOLA CONVENIENZA Esistono due tipi di funzione di utilità Utilità ordinale Utilità cardinale La funzione di utilità ordinale è sufficiente a spiegare come gli individui prendono le loro decisioni!
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Vincolo di bilancio Le preferenze non sono sufficienti da sole a spiegare il comportamento del consumatore Il vincolo di bilancio limita le scelte di consumo di un individuo combinando i prezzi dei beni ed il reddito La retta di bilancio Indica le combinazioni di beni che il consumatore è in grado di acquistare dati i prezzi dei beni ed il suo reddito Si esclude la possibilità di risparmio 42 46
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La retta di bilancio La retta di bilancio può essere scritta come
Tutto il reddito è allocato nel consumo di cibo e vestiario Ci sono diverse combinazioni di cibo e vestiario che esauriscono il reddito del consumatore Queste scelte sono rappresentate dalla retta di bilancio 42 49
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Vincolo di bilancio Esempio: Si assuma un reddito R=€80/settimana, PC = €1 and PV = €2 €80 80 G 10 60 E 20 40 D 30 B A Reddito speso R= PCC+ PFF Vestiario PV = €2 Cibo PC = €1 Paniere di mercato 12 50
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La retta di bilancio A (R/PV) = 40 B 30 10 D 20 E 10 G C 40 60
80 = (R/PC) 20 10 30 V A B D E G Inclinazione: 10 20 42 54
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Vincolo di bilancio Nella retta di bilancio L'intercetta verticale R/PV indica il massimo ammontare di V che può essere acquistato, dati reddito e prezzo del vestiario. L'intercetta orizzontale R/PC indica il massimo ammontare di C che può essere acquistato, dati reddito e prezzo del cibo. Prezzi e reddito possono variare nel tempo … Come cambia il vincolo di bilancio? 42 57
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Vincolo di bilancio - Variazioni
(unità a settimana) V (unità a settimana) 80 120 160 40 20 60 Un aumento del reddito trasla la retta di bilancio a destra (R = €160) L2 Una diminuzione del reddito trasla la retta di bilancio a sinistra (R = €80) L1 L3 (R = €40) 42 61
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Vincolo di bilancio - Variazioni
Un aumento del prezzo del cibo fa ruotare il vincolo a sinistra attorno all'intercetta sull'asse del vestiario. 40 C (unità a settimana) V (unità a settimana) 80 120 160 Una diminuzione del prezzo del cibo fa ruotare il vincolo a destra attorno all'intercetta sull'asse del vestiario (PC = 1/2) L2 L3 (PC = 2) (PC = 1) L1 42 65
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Vincolo di bilancio - Variazioni
Effetti di variazioni del prezzo Se i beni aumentano di prezzo ma il rapporto tra i loro prezzi non cambia, l'inclinazione del vincolo non varia Il vincolo di bilancio si sposta però parallelamente verso sinistra Se i beni diminuiscono di prezzo ma il rapporto tra i loro prezzi non cambia, l'inclinazione del vincolo non varia Il vincolo di bilancio si sposta però parallelamente verso destra 42 66
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La scelta del consumatore
Il paniere “ottimale”, che massimizza la soddisfazione deve situarsi sul vincolo di bilancio Il consumatore spende tutto il suo reddito … … e cerca la combinazione preferita di beni e servizi. Si considerino le curve di indifferenza di un consumatore (con U3 > U2 > U1) Il consumatore vuole raggiungere l’utilità più alta possibile, compatibile però con il vincolo di bilancio! 69
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La scelta del consumatore
A, B, C sono sul vincolo di bilancio D fornisce un'utilità più alta di A,B e C ma è fuori bilancio C offre l'utilità più alta … il consumatore sceglie C V (unità a settimana) 20 30 40 U3 D U2 C U1 A B C (unità a settimana) 40 80 20 78
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La scelta del consumatore
Il consumatore sceglie un punto sulla più alta curva di indifferenza tangente al vincolo di bilancio (punto C) L'inclinazione della retta di bilancio uguaglia quella della curva di indifferenza in quel punto Quindi in corrispondenza del paniere di scelta ottimale del consumatore si ha che:
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La scelta del consumatore
La soddisfazione è massimizzata quando il SMS è uguale al rapporto tra i prezzi? SI, ma NON basta … il consumatore deve scegliere un paniere SULLA retta di bilancio Cosa succede se SMS > PC/PV ? Aumentare il consumo di cibo e diminuire quello di vestiario finché SMS = PC/PV E se SMS < PC/PV ? 72
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La scelta del consumatore
Il paniere in B non massimizza la soddisfazione perché il SMS = 1 è maggiore del rapporto tra i prezzi = 1/2 C (unità a settimana) V (unità a settimana) 40 80 20 30 U1 B -10V +10C 76
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Scelta del consumatore: ancora le automobili …
Si considerino due gruppi di consumatori, ogni consumatore è disposto a spendere fino a 10000€ Accelerazione o abitabilità? Identificando il punto di tangenza tra le preferenze ed il vincolo di bilancio i produttori di automobili possono valutare quanto i consumatori valutano le caratteristiche 79
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Scelta del consumatore: ancora le automobili …
Per questi consumatori l’abitabilità vale 3000€ e le prestazioni 7000€ Spazio Accelerazione €10000 €3000 €7000 81
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Scelta del consumatore: ancora le automobili …
I consumatori con preferenze di questo tipo valutano l’abitabilità 7000€ e le prestazioni 3000€ Spazio €10000 Accelerazione €3000 €7000 81
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Utilità marginale e scelta del consumatore
L'utilità marginale misura l'aumento di utilità ottenuta dal consumo di un'unità aggiuntiva di un bene. Il principio di utilità marginale decrescente afferma che all'aumentare del consumo di un bene l'utilità addizionale per il consumatore si riduce, sebbene l'utilità totale cresca. Si supponga che l'utilità marginale dall'aumentare il consumo di un bene da 0 ad 1 unità sia pari 9 … da 1 a 2 sia pari a 7 … da 2 a 3 sia pari a 5 … in questo caso si dice che l'utilità marginale è decrescente! 107
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Utilità marginale e curve di indifferenza
Muovendosi lungo una curva di indifferenza … l'utilità addizionale che si riceve dal consumo di un'unità in più di C deve compensare la perdita di utilità derivante dalla diminuzione nel consumo di V: Muovendosi lungo la curva l'utilità non cambia. La compensazione tra i beni lascia i consumatori indifferenti 110
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Utilità marginale e scelta del consumatore
Riordinando i termini: Ovvero … Ma abbiamo visto anche che: Questo implica: 112
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Utilità marginale e scelta del consumatore
Riordinando i termini “Principio dell’uguaglianza marginale” l’utilità marginale per euro di spesa è uguale per tutti i beni 115
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Domanda d’esame La condizione di tangenza tra la retta di bilancio e la più elevata curva di indifferenza implica che, in corrispondenza del paniere di consumo ottimo: a) L’utilità marginale per euro di spesa è uguale per entrambi i beni. b) L’utilità marginale derivante dal consumo di ciascun bene è uguale per entrambi i beni. c) L’utilità totale derivante dal consumo di ciascun bene è uguale per entrambi i beni. d) La somma spesa nell’acquisto di ciascun bene è uguale per entrambi i beni.
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Domanda d’esame Data la funzione di utilità ,il saggio marginale di sostituzione tra i due beni è uguale a: a) b) c) d)
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Un esercizio “tipico” Data la seguente funzione di utilità:
Calcolate la scelta ottimale dei due beni, sapendo che
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1) Sostituzione Bisogna impostare un sistema a due equazione e due incognite:
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2) Il Lagrangiano Bisogna costruire una funzione ausiliaria, chiamata Lagrangiano: e risolvere il sistema:
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2) Il Lagrangiano Utilizzando i dati del nostro esercizio:
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2) Il Lagrangiano Riassumendo: e quindi, proprio come prima:
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Un altro esercizio “tipico”
Data la seguente funzione di utilità: Calcolate la scelta ottimale dei due beni, sapendo che
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Una breve parentesi … Libertà imprenditoriale Libertà di scambio
La “libertà economica” del nostro paese nel 2008 secondo la Heritage Foundation: l’Italia al 64° posto Libertà imprenditoriale Libertà di scambio Libertà fiscale Libertà dallo Stato Libertà monetaria Libertà d'investimento Libertà finanziaria Diritti di proprietà Libertà dalla corruzione Libertà del lavoro 76.8% 81.0% 54.3% 29.4% 80.6% 70.0% 60.0% 50.0% 49.0% 73.5% Fonte: Heritage Foundation, 2008 Index of Economic Freedom
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Una breve parentesi … Nel 2009 l’Italia era scesa al 76° posto
Libertà imprenditoriale Libertà di scambio Libertà fiscale Libertà dallo Stato Libertà monetaria Libertà d'investimento Libertà finanziaria Diritti di proprietà Libertà dalla corruzione Libertà del lavoro 78.7% 80.8% 55.8% 24.7% 70.0% 60.0% 50.0% 52.0% 61.3% Fonte: Heritage Foundation, 2009 Index of Economic Freedom
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Una breve parentesi … Nel 2010 siamo “risaliti” al 74° posto
Libertà imprenditoriale Libertà nello scambio Libertà fiscale Libertà dallo stato Libertà monetaria Libertà d'investimento Libertà finanziaria Diritti di proprietà Libertà dalla corruzione Libertà del lavoro 77.9% 87.5% 55.2% 31.2% 79.0% 75.0% 60.0% 55.0% 48.0% 58.2% Fonte: Heritage Foundation, 2010 Index of Economic Freedom
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Una breve parentesi … Nel 2011 siamo scesi al 87° posto
Libertà imprenditoriale Libertà nello scambio Libertà fiscale Libertà dallo stato Libertà monetaria Libertà d'investimento Libertà finanziaria Diritti di proprietà Libertà dalla corruzione Libertà del lavoro 77.3% 87.6% 55.4% 28.6% 82.1% 75.0% 60.0% 50.0% 43.0% 44.4% Fonte: Heritage Foundation, 2011 Index of Economic Freedom
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Una breve parentesi … Nel 2012 siamo scesi fino al 92° posto ...
Libertà imprenditoriale Libertà nello scambio Libertà fiscale Libertà dallo stato Libertà monetaria Libertà d'investimento Libertà finanziaria Diritti di proprietà Libertà dalla corruzione Libertà del lavoro 77.4% 87.1% 55.0% 19.4% 82.0% 75.0% 60.0% 50.0% 39.0% 43.0% Fonte: Heritage Foundation, 2012 Index of Economic Freedom
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Una breve parentesi … .. per poi risalire al 83° posto nel 2013.
Libertà imprenditoriale Libertà nello scambio Libertà fiscale Libertà dallo stato Libertà monetaria Libertà d'investimento Libertà finanziaria Diritti di proprietà Libertà dalla corruzione Libertà del lavoro 76.9% 86.8% 55.5% 25.3% 80.2% 80.0% 60.0% 50.0% 39.0% 52.0% Fonte: Heritage Foundation, 2013 Index of Economic Freedom
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Una breve parentesi … Ora siamo in 86a posizione.
Libertà imprenditoriale Libertà nello scambio Libertà fiscale Libertà dallo stato Libertà monetaria Libertà d'investimento Libertà finanziaria Diritti di proprietà Libertà dalla corruzione Libertà del lavoro 75.5% 87.8% 55.5% 25.6% 78.9% 85.0% 60.0% 50.0% 38.5% 52.5% Fonte: Heritage Foundation, 2014 Index of Economic Freedom
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Una breve parentesi … Secondo l’ultimo degli annuali rapporti sulla libertà economica e nel mondo (2014 Index of Economic Freedom), a cura della Heritage Foundation e del Wall Street Journal, l’Italia è giudicata come un paese “moderatamente libero” dal punto di vista della libertà economica Occupa l’ottantaseiesimo posto (su 177 paesi esaminati), lontanissima non solo dai primi posti (occupati da Hong Kong, Singapore, Australia, Nuova Zelanda, Svizzera) ma anche dalla maggior parte degli altri principali paesi europei
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Una breve parentesi … Le ragioni?
Tassazione molto elevata Alta spesa pubblica Corruzione Forti monopoli pubblici in settori strategici come l’energia ed i servizi Eccesso di norme e vincoli all’azione economica Tutto ciò frena senza dubbio la ripresa della nostra economia
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Domanda individuale Il primo passo di questa sezione è la rappresentazione della curva di domanda individuale Cambiamenti di prezzo Per ogni cambiamento di prezzo, si può determinare la quantità del bene acquistata dal consumatore, date retta di bilancio e curve di indifferenza 4
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Effetti di una variazione di prezzo
Ipotesi: R= €20 PV = €2 PC = €2; €1; €0,50 Cibo Vestiario 6 A U1 4 10 4 U2 B 12 20 5 U3 D Ogni prezzo conduce a diversi livelli di cibo acquistato 4
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Effetti di una variazione di prezzo
La curva prezzo -consumo individua il paniere che massimizza l'utilità al variare del prezzo di un bene 4 U2 B 12 20 5 U3 D Cibo Vestiario 6 A U1 10 4
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Effetti di una variazione di prezzo
Quantità (unità al mese) Prezzo del cibo La domanda individuale mette in relazione la quantità che un consumatore desidera acquistare al prezzo del bene H E G €2,00 4 12 20 €1,00 €0,50 Curva di domanda Bene ordinario 4
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Curva di domanda - proprietà
Il livello di utilità varia muovendosi lungo la curva In ogni punto della curva di domanda il consumatore sta massimizzando la propria utilità uguagliando il rapporto tra i prezzi al SMS ed utilizzando tutto il proprio reddito per gli acquisti 4
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Effetto di un cambiamento di prezzo
Cibo (unità al mese) Prezzo del cibo Quando il prezzo cala PC /PV & SMS calano H E G €2,00 4 12 20 €1,00 €0,5 Curva di domanda E: PC /PV = 2/2 = 1 = SMS G: PC /PV = 1/2 = 0,5 = SMS H: PC /PV = 0,5/2 = 0,25 = SMS 4
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Effetti di un cambiamento di reddito
Ipotesi: PC = €1, PV = €2 R = €10, €20, €30 Cibo (unità al mese) Vestiario (unità al mese) D 7 16 U3 Un aumento del reddito, a prezzi fissi, induce i consumatori a variare il paniere scelto 5 10 B U2 3 4 A U1
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Effetti di variazioni del reddito
La curva reddito - consumo descrive il paniere che massimizza l'utilità per ogni livello di reddito Cibo (unità al mese) Vestiario (unità al mese) D 7 16 U3 Curva reddito- consumo 5 10 B U2 3 4 A U1
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Effetti di variazioni di reddito
Un aumento di reddito da 10€ a 20€ a 30€, a prezzi fissi, trasla la curva di domanda individuale a destra Prezzo del cibo 16 D3 H 10 D2 G 4 D1 E €1,00 Cibo (unità al mese)
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Domanda individuale Cambiamenti di reddito
Quando la curva reddito-consumo ha inclinazione positiva: La quantità domandata cresce con il reddito L'elasticità al reddito della domanda è positiva Il bene è un bene normale Quando la curva reddito-consumo ha inclinazione negativa: La quantità domandata diminuisce con il reddito L'elasticità al reddito della domanda è negativa Il bene è un bene inferiore 4
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Un bene inferiore Curva reddito-consumo Sia la fiorentina sia
gli hamburger si comportano come beni normali tra A e B (basso reddito)... Hamburger (unità al mese) Fiorentina (unità al mese) 30 U3 C 5 20 10 B U2 …ma gli hamburger diventano un bene inferiore quando il reddito oltrepassa una determinata soglia 10 5 A U1
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Domanda individuale Curve di Engel
Le curve di Engel mettono in relazione la quantità domandata al reddito Se il bene è normale la curva di Engel ha inclinazione positiva Se il bene è inferiore la curva di Engel ha inclinazione negativa 4
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con inclinazione positiva
Curve di Engel Cibo (unità al mese) 30 10 Reddito (€ al mese) 20 4 8 12 16 Bene normale: curva di Engel con inclinazione positiva
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livelli di reddito, inferiore per alti livelli di reddito
Curve di Engel Bene normale per bassi livelli di reddito, inferiore per alti livelli di reddito Cibo (unità al mese) 30 10 Reddito (€ al mese) 20 4 8 12 16 Inferiore Normale
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Domanda d’esame: Se la domanda di un particolare bene presenta una curva di Engel con inclinazione negativa, il bene è: a) un bene normale b) un bene inferiore c) un bene indipendente d) un bene sostituto
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Sostituti e complementi
Beni sostituti: un aumento (diminuzione) del prezzo di un bene provoca un aumento (diminuzione) nella quantità domandata dell'altro. Beni complementi: un aumento (diminuzione) del prezzo di un bene conduce ad una diminuzione (aumento) nella quantità domandata dell'altro Beni indipendenti: una variazione nel prezzo di uno non ha effetto sulla domanda dell'altro 4
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Sostituti e complementi
Se la curva prezzo-consumo ha pendenza negativa, i due beni sono sostituti Se la curva prezzo-consumo ha pendenza positiva, i due beni sono complementi Due beni possono essere complementi o sostituti in momenti differenti! 4
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Sostituti e complementi
4 U2 B 12 20 5 U3 D Cibo Abbigliamento 6 A U1 10 sostituti complementi 4
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Domanda d’esame: Se la curva di prezzo-consumo ha pendenza negativa:
a) i due beni sono sostituti. b) i due beni sono indipendenti. c) i due beni sono complementi. d) i due beni sono inferiori.
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Effetto reddito ed effetto sostituzione
La variazione del prezzo di un bene sulla sua domanda può essere scomposta in due effetti: Effetto sostituzione Il prezzo relativo dei beni cambia al variare del prezzo di uno dei due I consumatori tendono ad acquistare una maggiore quantità del bene che è diventato relativamente più economico, e viceversa. Effetto reddito I consumatori sono sottoposti ad una variazione del loro potere di acquisto reale a seguito della variazione del prezzo di un bene.
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Effetto reddito ed effetto sostituzione
L'effetto sostituzione si identifica misurando la variazione della domanda del bene di cui cambia il prezzo, mantenendo costante il livello di utilità Quando diminuisce il prezzo di un bene l'effetto sostituzione conduce sempre ad un aumento della domanda di quel bene
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Effetto reddito ed effetto sostituzione
L'effetto reddito L'effetto reddito è il cambiamento nel consumo di un bene indotto dall'aumento di reddito mantenendo il prezzo del bene costante Quando il reddito aumenta, la quantità acquistata di un bene può crescere (bene normale) o diminuire (bene inferiore) Tuttavia, anche se consideriamo un bene inferiore, l'effetto reddito raramente compensa (o addirittura supera!) l'effetto sostituzione
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Effetto reddito e sostituzione: beni normali
Vestiario (unità al mese) V2 C2 T U2 B Quando il prezzo del cibo si riduce, il consumo aumenta di C1C2 in quanto la scelta si sposta da A a B. R C1 S V1 A U1 E Effetto totale Effetto sostituzione D L'effetto sostituzione, C1E, (movimento da A a D), valuta l'effetto del cambiamento dei prezzi relativi mantenendo l'utilità costante tramite una compensazione di reddito. L'effetto reddito, EC2, (da D a B) mantiene i prezzi relativi costanti e valuta l'effetto della variazione del potere d'acquisto. Effetto reddito Cibo (unità al mese) O
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Effetto reddito ed effetto sostituzione: beni inferiori
Fiorentina (unità al mese) Effetto totale Se gli hamburger sono un bene inferiore, l'effetto reddito è negativo. In ogni caso, l'effetto sostituzione sopravanza l'effetto reddito. B Effetto reddito U2 R A D Effetto sostituzione U1 Hamburger (unità al mese) O H1 E S H2 T
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Effetto reddito e sostituzione
Un caso speciale: i beni di Giffen L'effetto reddito può essere così forte da fare in modo che la curva di domanda sia inclinata positivamente Questa evenienza si presenta raramente ed è di limitato interesse pratico
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Domanda di mercato Curva di domanda di mercato
E' una funzione che lega la quantità di bene domandata dai consumatori nella loro totalità al prezzo Si ottiene dalla somma di tutte le domande individuali sul mercato
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Il procedimento di somma orizzontale
La curva di domanda di mercato è ottenuta per somma orizzontale delle domande individuali 1 2 3 4 Prezzo 5 DC DB Domanda di mercato DA Quantità 5 10 15 20 25 30
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Domanda di mercato Da questa analisi emergono due punti importanti
La domanda di mercato si sposta a destra con l'entrata di nuovi consumatori I fattori che influenzano la domanda individuale influenzano la domanda di mercato
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Domanda di mercato Riprendiamo il concetto di elasticità della domanda al prezzo Misura la variazione percentuale della quantità domandata al variare dell'uno per cento del prezzo
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Elasticità al prezzo della domanda
Domanda inelastica (rigida) Ep è minore di 1 in valore assoluto La quantità domandata è relativamente poco sensibile a variazioni del prezzo |%Q| < |%P| La spesa totale (PxQ) aumenta quando il prezzo aumenta
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Elasticità al prezzo della domanda
Domanda elastica Ep è maggiore di 1 in valore assoluto La quantità domandata è relativamente sensibile a variazioni di prezzo |%Q| > |%P| La spese totale (PxQ) diminuisce all'aumentare del prezzo
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Elasticità al prezzo della domanda
Domanda isoelastica Si ha quando l'elasticità è costante lungo tutta la curva E’ un tipo di curva di domanda convessa verso gli assi Un caso particolare è la curva di domanda ad elasticità unitaria
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Elasticità della domanda al prezzo e spesa del consumatore
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Il surplus del consumatore
Il surplus del consumatore misura di quanto aumenta il benessere dell’individuo con l’acquisto di un bene E' la differenza tra il massimo ammontare che un consumatore è disposto a pagare per un bene e quanto effettivamente paga Può essere calcolato partendo dalla curva di domanda
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Il surplus del consumatore – un esempio
Uno studente vuole acquistare biglietti per concerti La curva di domanda dice quanto è disposto a pagare per ogni biglietto La disponibilità per il 1° biglietto è 20€ ed il prezzo è 14€, quindi il surplus è 6€ Si può misurare questo per ogni biglietto Il surplus totale è la somma del surplus per ogni biglietto
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Il surplus del consumatore – un esempio
Il surplus del consumatore che acquista 6 biglietti è la somma dei surplus che derivano dal consumo di ciascun biglietto. Prezzo (€ per biglietto) 20 19 18 17 16 Surplus del consumatore = 21 15 14 Prezzo di mercato 13 Il consumatore non acquisterà più di 6 perché l'aumento di surplus sarebbe negativo 1 2 3 4 5 6 Biglietti per concerti
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Il surplus del consumatore
La curva di domanda “a gradini” può essere convertita in una curva continua riducendo la scala su cui si misura la quantità Il surplus del consumatore è l'area sotto la curva di domanda ma sopra il prezzo di mercato
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Surplus del consumatore
Prezzo (€ al biglietto) 20 19 18 17 16 Surplus del Consumatore 15 14 Prezzo di mercato Spesa 13 1 2 3 4 5 6 Biglietti per concerti
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Applicazione del surplus del consumatore
Combinando il surplus del consumatore con i profitti dei produttori si possono valutare: I costi ed i benefici delle strutture di mercato Politiche pubbliche che modificano il comportamento di imprese e consumatori
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Applicazioni del surplus del consumatore
Il valore dell'aria pulita L'aria è gratis: non si paga per respirare Il “Clean Air Act” è stato introdotto nel 1970 Domanda: I benefici derivanti dalla pulizia dell'aria hanno giustificato i costi? I dati empirici fornirono stime per la domanda di aria pulita Non esistono veri e propri mercati per l'aria pulita, ma si possono trovare persone disponibili a pagare per avere aria pulita
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Il valore dell'aria pulita
Riduzione di ossido d'azoto (pphm) Valore L’area ombreggiata rappresenta il beneficio quando l'inquinamento atmosferico da ossido d'azoto è ridotto di 5 parti per 100 milioni ad un costo di 1000$ per parte 2000 10 1000 5 A
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Il valore dell'aria pulita
Un'analisi costi-benefici completa includerebbe tutti i benefici derivanti dalla riduzione dell'inquinamento I benefici totali dovrebbero quindi essere comparati ai costi totali per verificare la convenienza del progetto
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Esternalità di rete Fino a questo punto si sono considerate le domande individuali indipendenti tra loro Per alcuni beni, la domanda di un individuo dipende anche dalle domande degli altri individui Se questo è il caso, allora esiste una esternalità di rete Le esternalità di rete possono essere positive o negative
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Esternalità di rete Un'esternalità di rete positiva (negativa) esiste se la quantità di bene domandata da un consumatore aumenta (diminuisce) in risposta all'aumento del consumo da parte di altri consumatori L'effetto “traino” Rappresenta il desiderio di seguire una moda, di possedere un bene solo in quanto tutti lo possiedono Generare questo effetto è uno degli obiettivi maggiori di chi si dedica al marketing
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Esternalità di rete positive: l'effetto traino
Se i consumatori ritengono che molti compreranno il bene, la curva di domanda si sposta verso destra Prezzo (€ per unità) D20 20 40 D40 60 D60 80 D80 100 D100 Quantità (migliaia al mese)
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Esternalità di rete positive: l'effetto traino
Prezzo (€ per unità) D20 20 40 D40 60 D60 80 D80 100 D100 La domanda di mercato si trova unendo i punti sulla curva di domanda individuale. E' relativamente più elastica. Domanda Quantità (migliaia al mese)
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Esternalità di rete positive: l'effetto traino
Prezzo (€ per unità) D20 20 40 D40 60 D60 80 D80 100 D100 Con l'aumentare dei consumatori diventa di moda consumare il bene e quindi la domanda cresce ulteriormente €30 48 €20 Effetto traino Puro effetto di prezzo Domanda Quantità (migliaia per mese)
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Esternalità di rete L'effetto snob
Se l'esternalità di rete è negativa si parla di effetto snob L'effetto snob si riferisce al desiderio di possedere beni unici o esclusivi La domanda di un bene snob è più bassa maggiore il numero di persone che possiedono quel bene
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Esternalità di rete: effetto snob
Prezzo (€ per unità) Domanda Inizialmente la domanda è D2, i consumatori credono che 2000 individui abbiano acquistato il bene. €30,000 4 6 8 D4 D6 D8 Se però i consumatori credono che 4000 individui abbiano acquistato il bene, la domanda si sposta da D2 a D6 . €15,000 D2 Puro effetto di prezzo Quantità (migliaia al mese) 2 14
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Esternalità di rete: effetto snob
Quantità (migliaia al mese) Prezzo (€ per unità) 2 Domanda D2 €30,000 €15,000 14 4 6 8 D4 D6 D8 Puro effetto di prezzo La domanda è meno elastica in quanto il valore di un bene snob si riduce all'aumentare del numero di persone che lo acquistano. Effetto netto Effetto snob
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"As far as the laws of mathematics refer to reality, they are not certain; and as far as they are certain, they do not refer to reality.“ Albert Einstein
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