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PubblicatoAloisia Negro Modificato 8 anni fa
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A traduire pour le 12 mars Cosa assaggiare La cucina del Friuli Venezia Giulia risente dell’influenza della cultura slava, mitteleuropea e veneta. Si basa principalmente su ricette semplici e sulla genuinità degli ingredienti: carne, latticini, insaccati e legumi con cui vengono creati saporite specialità. Piatti caratteristici sono la polenta, la porcina, composta di carni di maiale lessate e di insaccati serviti con crauti e senape, zuppe e minestre di verdure e legumi.
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A traduire pour le 12 mars Benvenuti nella rubrica Food and Wine di fvg.INFO: mangiare e bere bene in Friuli Venezia Giulia! Questo elenco di veloce consultazione sui prodotti tipici e piatti tradizionali più conosciuti delle principali località del Friuli Venezia Giulia, permetterà al turista e al navigatore di avere un quadro d’insieme collegando prodotti, pietanze e vini alle varie zone della regione.
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A traduire pour le 12 mars Partendo dalla città di Trieste parliamo naturalmente di mare. Il pesce tipico del golfo sono sicuramente i sardoni barcolani, piccoli pesci dal gusto delicato, branzini, piccoli merluzzi, sgombri, lucerne, orate, cozze, vongole, cicale di mare e granzievole.... Trieste vanta una produzione di vini tipici del Carso triestino come il Terrano e la Vitovska, di ottimo olio extravergine d’oliva, recentemente anche della birra artigianale; non va dimenticata la lavorazione del caffè, bevanda molto apprezzata dai triestini.
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A traduire pour le 12 mars I Ristoranti e trattorie tipiche di Trieste propongono i piatti tradizionali come la Jota, la minestra di orzo e fagioli, svariati piatti di pesce preparati con il pescato fresco, brodetto di pesce con polenta e il baccalà. Tradizionale spuntino della città di Trieste è il prosciutto cotto caldo in crosta di pane gustato con senape e kren. I dolci hanno radici austriache, come la torta Sacher, lo Strudel e poi Presniz, Putizza, la Pinza -pane dolce che nel periodo pasquale viene gustato con il prosciutto cotto-, le fave triestine, deliziose palline di zucchero e mandorle, le frittole. La zona del Carso regala vini, olii, formaggi, miele marasca del Carso e prosciutto crudo da degustare presso le tipiche Osmizze.
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Traduit par Giulia Campanile À savourer Sous l’influence de la culture slave, de celle de l’Europe Centrale et de la Vénétie, la cuisine du Frioul Vénétie Julienne est fondée sur des recettes simples avec/et sur l’emploi d’ingrédients naturels : viande, produits laitiers, charcuterie et légumes secs sont à la base de ses délicieuses spécialités. Ses plats typiques sont la polenta (préparation crémeuse de farine de maïs ), la porcina, viande de porc bouillie et saucisses servies avec de la choucroute et de la moutarde, les soupes et les potages aux légumes frais ou secs.
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Traduit par Giulia Campanile Bienvenue dans/ à la rubrique/ à Food and Wine de fvg.INFO : bien boire et bien manger dans le/ au Frioul Vénétie Julienne ! Cette liste de consultation rapide, concernant les produits typiques et les plats traditionnels les plus renommés dans la région, permet aux touristes et aux internautes d’avoir une vision d’ensemble et de pouvoir ainsi relier les produits, les mets et les vins aux différentes parties/ zones de la région.
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Traduit par Giulia Campanile À propos de Trieste : sa mer et ses produits. Les variétés de poisson caractéristiques du golfe sont sans aucun doute les sardoni barcolani, des petits poissons à la saveur délicate, les loups de mer, les petits cabillauds, les maquereau x, les uranoscopes, les dorades, les moules, les palourdes, les cigales de mer et les araignées… Cette ville présente une très vaste production de vins typiques du Carso, par exemple le Terrano et la Vitovska, d’une superbe huile d’olive vierge extra et, récemment, de la bière artisanale aussi ; sans oublier un des produits les plus appréciés par les Triestins : le café.
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Traduit par Giulia Campanile Les restaurants et les traiteurs typiques de Trieste offrent des plats traditionnels, comme la Jota, un potage à base d’orge et d’haricots, une multitude de préparations de poisson frais, un bouillon de poisson avec polenta et morue salée. Un en-cas traditionnel de Trieste est le jambon cuit en croûte qu’on déguste avec de la moutarde et de la sauce au raifort.
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Les gâteaux les plus renommés, aux origines autrichiennes, sont la Sacher- Torte, le Strudel aux pommes, le Presniz (pâte feuilletée fourrée aux noix, noisettes et raisins secs), la Putizza (à base de fruits secs et chocolat au lait), la Pinza- un pain sucré traditionnellement savouré avec du jambon cuit-, les fave triestines, délicieuses petites boules de sucre et amandes, et les frittole, beignets de carnaval. Le Carso offre un éventail de vins, d’ huiles, de fromages, du miel « marasca » typique de cette zone et du jambon cru que vous pourrez déguster dans une des caractéristiques « Osmizze », une petite taverne à conduction familiale..
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A traduire pour le 19 mars Adagiata su una pianura ai piedi dell’altopiano del Salento si trova Lecce – detta la "Firenze del sud" – una delle città più interessanti della regione per la sua fisionomia architettonica, tipicamente seicentesca. Di origini molto antiche, la città conobbe due momenti particolarmente floridi: quello dell’epoca romana e quello del Regno di Napoli. Proprio in questo periodo ci fu un grande sviluppo nella costruzione di edifici, monumenti e palazzi signorili caratterizzati da una fastosa e ricca scenografia ornamentale e architettonica che si meritò la definizione di “barocco leccese”. Il fantasioso e minuzioso lavoro di scultura fu agevolato dall’uso della pietra locale, duttile e facile da intarsiare. La visita di Lecce può iniziare da Piazza Duomo, un tempo utilizzata come cittadella fortificata ed oggi considerata il “salotto” più elegante della città. La grandiosità del Duomo, opera di Zimbalo, Cino e Penna, l’alto campanile di cinque piani, il Palazzo Vescovile e il Palazzo del Seminario segnano il perimetro della piazza, una delle opere monumentali che meglio rappresenta la magnificenza dello stile leccese. Poco distante Piazza Sant’Oronzo racchiude, nel suo perimetro, la storia della città. L’epoca romana è testimoniata dai resti dell’Anfiteatro che in estate diventa il palcoscenico d’eccezione per rappresentazioni teatrali e, in parte, dall’alta Colonna - sulla quale svetta la statura bronzea del santo raffigurato durante l’atto della benedizione - eretta nel Seicento utilizzando parte delle colonne romane posizionate sull’antica via Appia. Simbolo del periodo rinascimentale è il Palazzo del Seggio, noto come il “Sedile”, oggi sede di importanti esposizioni d’arte, e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, custode di interessanti affreschi e opere lignee.
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