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CORSO BASE SULLE PROTESI UDITIVE
“Le caratteristiche delle protesi acustiche” A cura di Salvatore Romano e Gabriele Delosa
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CENNI STORICI Istintivamente l’uomo si è accorto che il mettere la mano dietro l’orecchio poteva migliorare lievemente la possibilità di udire. Infatti la mano posta in questo modo ingrandisce la superficie del padiglione auricolare permettendo un guadagno di circa dB tra le frequenze che vanno dal 500 al 2000 Hz. In più favorisce i suoni che vengono frontalmente attenuando quelli posteriori, consentendo così una miglior discriminazione verbale. Il famoso medico greco Galeno chiamato come medico militare a Roma nel 169 dC alla corte dell’imperatore Marco Aurelio, racconta nei suoi scritti che l’imperatore Adriano ( dC) usava portare la mano a conchiglia dietro l’orecchio con l’intendimento di capire meglio. Sempre Galeno nel II secolo dopo Cristo, da notizia del tentativo fin dai tempi preistorici di svuotare le corna d’animali per utilizzarle con lo scopo di incrementare la capacità uditiva.
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CENNI STORICI 1650: il primo cornetto acustico Nel 1650 lo storico tedesco Athanasius Kircher ideò un lungo tubo di ottone che partiva dalla sua stanza e terminava alla porta del custode, così da evitare di muoversi. E’ proprio in una sua opera che compare la prima rappresentazione grafica del cornetto acustico. Fino alla tarda seconda metà dell'ottocento la tecnologia non sfornò che cornetti di vario genere, di varie forme e materiali.
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CENNI STORICI 1819: F.C. Rein costruì il “trono acustico” Il più famoso impiego di questo sistema fu il “trono acustico” costruito da Rein nel 1819 per il Re Goa del Portogallo. Il bracciolo di questo trono aveva la forma di testa di leone intagliata in modo che le cavità conducessero ad una cassa di risonanza posta sotto al sedile del trono.
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CENNI STORICI 1876: Bell inventa il primo apparecchio acustico Finalmente, verso nel 1876, Bell, giovane fisico scozzese, tentò di far sentire, mediante un apparecchio elettroacustico, la giovane moglie sordomuta, Mabel Hubbard, sua allieva nella scuola per sordi dove Bell insegnava. Utilizzò un ricevitore ed un microfono telefonici, alimentati da una grossa batteria. Fu il primo passo della moderna tecnologia che vide, dopo la prima guerra mondiale l'utilizzo delle prime valvole termoioniche ed una progressiva riduzione delle dimensioni complessive dell'apparecchio acustico, dimensioni fondamentalmente condizionate dalla fonte di alimentazione
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CENNI STORICI Nel 1907 Lee De Forest costruisce
1907: Lee De Foresti idea il primo apparecchio a valvole termoioniche Nel 1907 Lee De Forest costruisce il primo prototipo di apparecchio acustico a valvole termoioniche: da quel momento inizia lo sviluppo dell'apparecchio acustico. Siemens & Halsche del 1910
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CENNI STORICI 1920: Nasce l’apparecchio acustico a valvole Negli anni Venti vengono realizzati i primi ricevitori da orecchio di tipo magnetico e le prime impronte rilevate in gesso. La tecnologia di quel periodo non permette ancora miglioramenti sostanziali da un punto di vista dimensionale e di resa degli apparecchi acustici, ma fervono gli studi e le ricerche.
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CENNI STORICI 1940: L’apparecchio acustico a valvole tascabile Nella seconda metà degli anni '40, grazie alla miniaturizzazione delle valvole, gli apparecchi acustici, pur rimanendo a valvole, diventano "tascabili".
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CENNI STORICI 1948: L’invenzione dei transistor poi la svolta Nella seconda metà degli anni '50 vedono la luce i primi apparecchi acustici retroauricolari. E' però l'invenzione del transistor (1948) a determinare la svolta: nel 1951 si ha il primo apparecchio ibrido (metà a valvole e metà a transistor) e nel 1952 si ha il primo apparecchio acustico ad occhiale interamente a transistor.
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CENNI STORICI 1960: Circuiti automatici e controllo del volume Vengono realizzati i primi circuiti automatici di controllo del volume. Nel 1962 a Torino viene realizzato il primo apparecchio "tutto nell'orecchio", seguito a pochi mesi di distanza da analoghe realizzazioni fatte a Padova. Nella seconda metà degli anni '60 compaiono i microfoni direzionali.
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CENNI STORICI 1970: Apparecchi con circuito a film e avvento dei CAV Nella prima metà degli anni '70 vengono presentati i primi apparecchi con circuito a film, spesso e sottile, realizzati con tecnologie al laser, e i CAV (Controllo Automatico di Volume) si trasformano nei più aggiornati e sofisticati AGC (Automatic Gain Control = Controllo Automatico di Guadagno).
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CENNI STORICI 1987: Primo apparecchio total digital Gli anni '80 vedono la realizzazione del primo apparecchio interamente digitale (1987), fallito per problemi di hardware e di software.
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CENNI STORICI 1990: Apparecchi programmabili a 2/3 canali Compaiono i primi apparecchi programmabili a due/tre canali di amplificazione ed un programma di funzionamento, seguiti a breve distanza da apparecchi analoghi ma con più programmi.
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CENNI STORICI Oggi: “L’era digitale”
Dal 1995 la tecnologia non fa che offrire miglioramenti sempre più accentuati: dal primo prodotto digitale a tre canali di amplificazione si passa ad apparecchi progressivamente più complessi, e si aggiunge la possibilità di gestire uno o due microfoni in maniera manuale, semi automatica o totalmente automatica. Con le protesi digitali, o meglio con i computer acustici, e’ possibile intervenire su migliaia di parametri sonori diversi con velocità di elaborazione infinitesime. In questo modo ne beneficiano sia la qualità di amplificazione dei suoni che la discriminazione delle voci. Inoltre anche il confort e la facilità d’uso vengono premiati. La definizione “computer acustico” è appropriata in quanto gli apparecchi acustici, oggi, sono potenti PC miniaturizzati nelle dimensioni di poche decine di millimetri.
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LE PROTESI ACUSTICHE SI DIVIDONO:
In base alla capacità e alle modalità di trattamento del segnale: 1.Analogici 2.Programmabili 3.Digitali Conduzione ossea Conduzione aerea - Retroauricolari - Endoauricolari CIC (completely in the canal) ITE (intrauricolare) BTE (retroauricolare)
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I COMPONENTI I componenti di una protesi acustica sono:
1.Microfono o trasduttore d’ingresso 2.Amplificatore 3.Trasduttore d’uscita o ricevitore
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PROTESI A CONDUZIONE OSSEA
Sono indicati nelle sordità trasmissive in caso di situazioni locali che rendono impraticabile o controindichino la chiusura del condotto uditivo esterno a causa di otiti purulente con spurgo e di particolari infiammazioni. I componenti elettronici sono sistemati all'interno di una o entrambe le stanghette della montatura. Il ricevitore è sostituito da un vibratore che poggia sull'osso mastoideo in modo da trasmettere le vibrazioni alla coclea.
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PROTESI A CONDUZIONE AEREA
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PROTESI A CONDUZIONE AEREA RETROAURICOLARI BTE (BEHIND THE EAR)
Sono molto diffusi e diventano sempre più piccoli, la loro maggiore dimensione rispetto agli altri apparecchi intrauricolari, consente di avere circuiti elettronici più complessi ed amplificatori più potenti per i casi di perdite uditive gravi e/o particolarmente difficili. Con i recenti sviluppi gli apparecchi acustici retroauricolari digitali sono in grado di adattarsi automaticamente alle diverse situazioni acustiche garantendo al paziente un ascolto ideale in tutte le circostanze. L'accoppiamento tra l'apparecchio acustico e le strutture dell'orecchio esterno e medio avviene tramite la cosiddetta "curvetta", il tubicino e la chiocciola; questo insieme determina un effetto importante sull'amplificazione del sistema.
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PROTESI ENDOAURICOLARI
Gli endoauricolari possono essere oggi impiegati in tutte le sordità con esclusione di quelle profonde. Non bisogna però dimenticare che gli endoauricolari sono di costituzione meno robusti Viene costruita rilevando il calco dell'orecchio esterno del paziente. Una volta realizzata và ad occupare il condotto, e parte del padiglione, risultando così non proprio "invisibile" dall'esterno.
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Il futuro dei retro digitali: RIC e Open-fit
RIC – CRT : Receiver in canal – Canal receiver technology Le protesi RIC (Receiver In Canal) posizionano il ricevitore direttamente nel condotto uditivo, consentendo massimo comfort ed una perfetta qualità sonora. La sinergia del ricevitore nel condotto permette di offrire ai pazienti una soluzione open discreta, dalla qualità sonora naturale e senza la presenza di fastidiosi feedback.
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OPEN - FITTING Il beneficio di questa nuova soluzione sono:
Risposta sulle alte frequenze (ampi range) Eliminato l’effetto occlusione e l’ autofonia Applicazione istantanea (niente impronta) Tubicino trasparente in silicone “total invisible”
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SISTEMI DI COMPRESSIONE DEL RUMORE
La vita quotidiana implica un adattamento continuo ai cambiamenti,soprattutto se si vive una vita dinamica. Per tenere il passo con uno stile di vita moderno, è necessario avere un sistema acustico sufficientemente flessibile che si adatti ai continui cambiamenti dell’ambiente sonoro SoundFlow: individua istantaneamente e perfettamente la combinazione migliore di questi programmi (ambienti tranquilli, comprensione in presenza di rumore di sottofondo, comfort in ambiente rumoroso.
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WHISTLEBLOCK Uno dei disturbi più frequenti negli apparecchi acustici è la presenza di un fischio chiamato feedback, tale tecnologia: È in grado di differenziare immediatamente e con precisione il feedback da altri suoni tonali, come quelli della musica Annulla ogni feedback senza causare distorsione: la qualità del suono rimane eccellente e il parlato chiaro Permette di indossare e fare qualunque cosa si voglia
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WINDBLOCK MANAGEMENT Il vento che fischia sul microfono può causare un rumore fastidioso e rendere più difficile ascoltare e comprendere. Con WindBlock ora ci si può sentire perfettamente a proprio agio in qualunque attività all’aperto Utilizza un sistema di filtro che protegge i microfoni da vento e umidità Riduce elettronicamente il rumore del vento senza influire sulla qualità del suono Permette di ascoltare in modo confortevole e quindi di godersi davvero le attività all’aperto
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SOUND RECOVER L’innovativa tecnica rompe finalmente la barriera delle alte frequenze, ampliando l’ascolto fino a comprendere l’intero spettro di suoni. Il sistema si basa sul concetto di compressione e spostamento delle frequenze non udibili in un'area adiacente udibile dal soggetto. In tal modo viene ripristinata l’udibilità di fondamentali suoni del parlato acuti e di sottili suoni dell’ambiente.
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CONNETTIVITA’ WIRELESS
Le protesi acustiche si avvantaggiano della tecnologia bluetooth per collegarsi, senza fili, con telefoni cellulari, televisione, computer, microfoni per conferenza. Il collegamento senza fili bluetooth è disponibile come accessorio esterno da collegarsi a tutte le protesi retro auricolari (e in alcune open ear) tramite l'ingresso audio, oppure integrato nella protesi stessa. La connessione wireless non è implementabile in protesi endoauricolari.
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PROTESI IMPIANTABILI In pazienti selezionati e per specifiche forme di ipoacusia, è possibile prevedere che la protesi acustica possa essere inserita attraverso un intervento chirurgico. Attualmente è disponibile la seguente tipologia di protesi acustiche impiantabili sulla base esclusiva dell'esame audiometrico: BAHA CARINA RETROX SOUNDBRIDGE ESTEEM ENVOY
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IMPIANTO COCLEARE L’impianto cocleare è un dispositivo che consente di sentire ad adulti e bambini affetti da sordità profonde. Esso fornisce degli impulsi elettrici direttamente alle fibre del nervo acustico bypassando le cellule dell’orecchio interno (cellule ciliate) danneggiate. Gli impulsi una volta raggiunto il cervello vengono interpretati come suoni. Non si tratta quindi di un apparecchio acustico che amplifica solamente i suoni. L’impianto è costituito da una parte interna costituita dal ricevitore/ stimolatore con il filo porta elettrodi (array) ed una parte esterna costituita dall’elaboratore del linguaggio e la bobina
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Grazie per l'attenzione!
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