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PubblicatoNiccoletta Sorrentino Modificato 9 anni fa
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Progetto “C’è posto per te”
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19971998199920002001 IVG STRANIERE 14351614213423922845 IVG TOTALI 1126211153112611131311317
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Straniere7,6%30,7%61,7% Italiane1,6%14,8%83,6% Dati raccolti attraverso i CEDAP nei primi 6 mesi del 2002 – Piemonte MAI SOTTOPOSTA A CONTROLLI 1 CONTROLLO > 4 CONTROLLI
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NEONATI PATOLOGICI (primi 6 mesi 2002 – Piemonte) Stranieri4,8% (96) Italiani0.7% (101)
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Unione Europea Altri paesi Europei Ex URSS AsiaAfrica AmericaOceania Totale Circ.22338418326764150652576 Circ.333815829969418371112-5663 Variaz.% 2001-2002 per Torino +8,5 % +19,9 % +34,8 % +9,9%+ 7% + 11,7% + 26% +11,3% Note + 26% Romeni + 64% Molda vi + 6,1% Cinesi +/- 60% Marocc hini +/- 60% Peruvia ni Presenze totali in Torino 46.393
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Il Centro I.S.I. – informazione Salute Immigrati – è’ un servizio che ha lo scopo di favorire la difesa della salute di cittadini stranieri temporaneamente presenti e non iscritti al Servizio Sanitario Nazionale. Mette a disposizione operatori sanitari e mediatori interculturali appartenenti ad una Cooperativa Sociale convenzionata. Sono previsti interventi di tipo preventivo e di medicina generale; inoltre il Centro I.S.I. in caso di necessità facilita l’accesso ai servizi sanitari specialistici e di ricovero.
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FUNZIONI DEL CENTRO ISI accoglienza e informazione rivolte all’utenza straniera, regolare e non; decodifica della domanda, interpretariato e mediazione culturale; registrazione dei dati, eventuale assegnazione del codice STP e convalida della eventuale dichiarazione di indigenza ; visite mediche di base per gli STP ed eventuale assistenza al momento dell’accesso ai servizi sanitari; centro di integrazione con gli altri operatori aziendali sull’applicazione della normativa vigente per gli stranieri (sportelli di scelta e revoca, ricoveri, esenzione ticket,etc.); procedure per la registrazione delle prestazioni ambulatoriali, loro rendicontazione per il rimborso, etc.; verifiche e procedure amministrative inerenti i ricoveri ospedalieri degli STP; coordinamento con gli altri sportelli I.S.I. cittadini e gli altri enti cointeressati (Comune, Provincia, Regione,etc.); funzione di “osservatorio” aziendale sul fenomeno
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PROGETTO “C’È POSTO PER TE” FAVORIRE L’ACCESSO DELLE DONNE STRANIERE AI SERVIZI SANITARI
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Il modello teorico che si intende applicare al progetto è quello di Green e Kreuter definito “Precede/Proceede”, che sottende i seguenti due principi teorici: - la salute e i relativi fattori di rischio dipendono da molteplici variabili; - poiché vi sono molteplici cause ed effetti comportamentali, ambientali e sociali, vi deve essere un’analisi multidimensionale e multisettoriale.
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FATTORI CORRELATI AI PROBLEMI EVIDENZIATI : PREDISPONENTI: Mancanza di cultura di integrazione Diffidenza reciproca tra italiani e stranieri Barriere culturali e linguistiche Scarsa informazione sui percorsi sanitari e sociali ABILITANTI : Frammentarietà delle azioni di Enti ed Associazioni Mancanza di riferimenti locali riconosciuti dagli stranieri Mancanza di coordinamento tra Enti e altri portatori di risorse Instabilità sociale e lavorativa, sfruttamento Situazioni disagiate abitative e lavorative Difficoltà di accesso ai servizi RINFORZANTI : Isolamento in gruppi omoculturali Carenza di figure parentali di supporto
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Il progetto “C’è posto per te” ha due “filoni” principali, uno specificamente sanitario, e uno decisamente più complesso ed ambizioso, che prevede il coinvolgimento di altri Enti ed associazioni di volontariato, per costruire alleanze trasversali volte alla tutela e alla qualità della vita degli stranieri ed in particolare di donne e bambini irregolari.
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OBIETTIVI DEL “FILONE” SANITARIO: o favorire l’accesso ai servizi sanitari delle donne straniere, attraverso: la diffusione delle necessarie informazioni; il superamento delle difficoltà linguistiche e culturali la predisposizione di percorsi facilitati tra Servizi; o fornire informazioni facilmente fruibili sulla contraccezione e sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse ; o migliorare le conoscenze degli operatori di front-line sulle norme inerenti l’assistenza agli stranieri, regolari e non.
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I nnescare modalità di comunicazione in rete; M odificare atteggiamenti / valori che ostacolano l’integrazione interculturale Valorizzare competenze e compiti dei diversi servizi/Enti partecipanti; Favorire il raccordo tra progetti; Creare processi di collaborazione senza perdere le reciproche identità. ALTRI OBIETTIVI:
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COSA INTENDIAMO FARE NOI: predisposizione di protocolli interni di collegamento tra servizi (in particolare ISI e Consultori) con la previsione di presenza e/o di accompagnamento da parte di mediatrici culturali; predisposizione di materiale divulgativo in varie lingue (inglese, francese, spagnolo, cinese, arabo e rumeno) organizzazione di percorsi informativi, formativi e interculturali
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RISORSE E ALLEANZE : Oltre alle risorse già presenti in azienda, in particolare quelle dell’ISI – compreso appunto le mediatrici culturali – e dei Consultori, vengono cercate alleanze con gli Enti e le Associazioni interessati all’assistenza agli stranieri, per perseguire gli obiettivi inerenti la tutela e la qualità di vita degli stranieri, in particolare per modificare atteggiamenti/valori che ostacolano l’integrazione interculturale predisponendo percorsi condivisi.
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REQUISITI PER UNA POTENZIALE ALLEANZA Complementarietà di compiti e ruoli Riconoscimento reciproco Consenso sugli obiettivi Rispetto dei riferimenti culturali reciproci Disponibilità allo scambio di risorse Appartenenza ad uno stesso territorio
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ALLEANZE INTERNE ed ESTERNE FULCRO DELLE ALLEANZE INTERNE ED ESTERNE E’ IL CENTRO ISI, PER LA PRESENZA DEI MEDIATORI CULTURALI CHE VENGONO UTILIZZATI SECONDO NECESSITA’ DAIDIVERSI SERVIZI AZIENDALI, E QUALE CENTRO DI RIFERIMENTO SULLE NORMEVIGENTI PER L’ASSISTENZA SANITARIA E CENTRO DI ORIENTAMENTO VERSO GLI ENTIESTERNI Consultori pediatricie familiari Reparti di degenza Sportelli scelta e revoca CENTRO I.S.I Enti esterni (servizi sociali comunali,questura, regione, circoscrizioni, ASL….) Associazioni divolontariato Altri I.S.I. Pronto soccorso Specialisti ambulatoriali
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CON LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO specifiche per etnia, qualora possano fornire supporto e riferimento locale riconosciuto agli stranieri che ne avessero necessità: indirizzare i casi al termine o in affiancamento dei percorsi sanitari (ad es. durante o dopo un ricovero, o dopo la nascita di un bambino); predisporre insieme percorsi di educazione sanitaria o promozione della salute ; call center CON LE ALTRE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO: concordare forme di collaborazione per l’accoglienza, l’accompagnamento, il supporto delle diverse attività rivolte agli stranieri (ad es. al pronto soccorso); CHE COSA SI POTREBBE FARE INSIEME: ALCUNI ESEMPI
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CON LE SCUOLE: organizzare iniziative rivolte alla promozione della cultura interetnica, ad es. mostre o percorsipre-maturità sulle culture straniere più rappresentate,coinvolgimento dei mediatori culturali all’inizio dell’annoscolastico negli istituti ove fosse necessario;CON TUTTI : Perseguire la collaborazione tra Enti, nel rispetto degli specifici ruoli, attraverso la conoscenza reciproca deiservizi forniti e, ove possibile, la predisposizione di protocolliformalizzati per agevolare i percorsi (ad es. Ufficio Stranieri delComune, Ufficio Permessi di soggiorno della Questura, ServiziSociali delle Circoscrizioni, altri ISI) CHE COSA SI POTREBBE FARE INSIEME: ALTRI ESEMPI
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CHE COSA POSSIAMO METTERE A DISPOSIZIONE: I servizi sanitari aziendali, in particolare quelli rivolti agli stranieri (ISI) e alla tutela materno- infantile (DMI); I mediatori culturali operanti presso l’ISI Le nostre capacità professionali e organizzative, la nostra creatività LIMITI E VINCOLI: Le norme vigenti sull’assistenza agli stranieri Il finanziamento ISI
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DI CHE COSA AVREMMO BISOGNO: Di ulteriori risorse umane, di collegamenti strutturati con gli Enti pubblici e privati; Di collaborazioni operative e/o finanziamenti specifici sul progetto; Di ………
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Stato di avanzamento del progetto Dopo la presentazione ufficiale del Progetto “C’è posto per te” agli Enti e alle associazioni di volontariato, avvenuta l’otto marzo scorso, il primo incontro congiunto è avvenuto agli inizi di maggio; alla riunione hanno partecipato numerosi gruppi di volontariato ed organismi pubblici (tra cui circoscrizioni, comune e scuole) che hanno offerto collaborazione per la realizzazione di alleanze. Da oltre due mesi una mediatrice culturale araba è presente regolarmente una volta la settimana presso il Consultorio sede del Centro Multiculturale, ed è possibile richiedere la presenza di mediatori ISI di altre culture su appuntamento.Sono state predisposte le prime bozze dei volantini multilingue di informazione sui servizi sanitari forniti dall’ASL e sono già in distribuzione sperimentalmente per la valutazione di impatto quelli inerenti l’ISI e i consultori.E’ inoltre in preparazione un documento sintetico sulla normativa vigente per stranieri regolari ed irregolari, per operatori di primo contatto, che verrà utilizzato come base per incontri illustrativi cui parteciperanno anche i volontari attualmente operanti, ad es., presso il Pronto Soccorso.
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“ L’accoglimento della domanda di salute dell’immigrazione in Italia è prevalentemente a carico del volontariato che non dovrebbe sostituirsi alla latitanza dello Stato, bensì essere di stimolo alle istituzioni affinché si occupino delle fasce a rischio, evitando meccanismi di esclusione”. (S.Spinsanti: “Bioetica nella professione infermieristica”)
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PROGETTO “C’È POSTO PER TE” FAVORIRE L’ACCESSO DELLE DONNE STRANIERE AI SERVIZI SANITARI
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