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PubblicatoAmbra Lupo Modificato 9 anni fa
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ISTITUTO COMPRENSIVO CARIATI
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Un pomeriggio intero dedicato ai “nonni” ricoverati nella Residenza Sanitaria Medicalizzata. Il 2 ottobre scorso, nel giorno in cui si celebra la festa nazionale dei nonni, istituita per riflettere sull’importante ruolo dell’anziano nelle famiglie e nella società, nell’ex Ospedale di Cariati è stato organizzato un momento singolare e gioioso a cura dell’Associazione Volontari Ospedalieri presieduta dalla professoressa Rossella Scigliano, reso particolarmente emozionante dalla presenza di alcuni bambini della classe quarta della scuola primaria di Via Matteotti. Un’iniziativa sociale fortemente voluta dal responsabile del reparto, il dottor Gaetano Cucinotta, dalla dottoressa Luciana Scattarella e dalla stessa Scigliano, coadiuvata nell’organizzazione da Rachele Russo e dalla presidente dell’Avo Giovani, Paola Cosentino, condivisa inoltre dalla nuova dirigente dell’Istituto Comprensivo di Cariati, la professoressa Maria Brunetti.
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Bellissimo ed emozionante il momento in cui i bambini hanno dedicato ai nonni una canzone e recitato alcune poesie, suscitando nei presenti ammirazione, commozione e sorrisi, insieme alla consapevolezza, da parte degli anziani, di essere considerati e apprezzati. Alcuni di questi bambini, di nazionalità straniera, hanno espresso in maniera spontanea la loro gioia non solo per aver preso parte alla festa, ma anche per aver potuto, in un certo qual modo, compensare il disagio di non poter fare gli auguri ai rispettivi nonni a causa della distanza. In questo contesto interculturale, è intervenuta anche Valentina Radu, una mamma di origini moldave, per affermare come, nel suo paese d’origine, i nonni vengono trattati con molto rispetto e forse per questo, ha detto, in questo momento storico in Italia ci sono molte badanti straniere capaci di prendersi cura degli anziani soli. A fine serata, i bambini hanno consegnato ai nonni una coccarda-ricordo. L’associazione di volontariato, attiva nella cittadina da circa otto anni, non è nuova a questo genere di iniziative socio-sanitarie: un’analoga serata è stata organizzata l’anno scorso in gemellaggio con l’ospedale di San Giovanni in Fiore. Ma bisogna anche riconoscere l’incisiva attività dei volontari Avo che va dalla formazione continua alla presenza discreta e quotidiana nell’accompagnamento dei ricoverati nell’ex Ospedale, bisognosi, oltre l’assistenza sanitaria, anche di essere ascoltati e di tanta compagnia.
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