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PubblicatoTimoteo Guglielmo Nobile Modificato 9 anni fa
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INFIAMMAZIONE La risposta dei tessuti connettivi vascolarizzati a un danno cellulare derivato da agenti endogeni/esogeni
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Il fenomeno dell’infiammazione
-Fasi dell’infiammazione: -eventi vascolari -eventi cellulari: reclutamento e attivazione dei leucociti Le molecole che ci permettono di “sentire” e “reagire” all’agente patogeno: -induttori/mediatori dell’infiammazione Infiammazione = fonte di danno?
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INFIAMMAZIONE coinvolgimento dei vasi
La risposta dei tessuti connettivi vascolarizzati a un danno cellulare derivato agenti endogeni/esogeni coinvolgimento dei vasi Passaggio di fluido e leucociti dai vasi allo spazio extra-vascolare. Scopo: Eliminare la fonte del danno Riparare il tessuto danneggiato - Rigenerazione del tessuto con cellule dello stesso tipo - Sostituzione con tessuto connettivo: fibrosi (cicatrice)
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Apparente paradosso Infiammazione é un essenziale processo protettivo per eliminare la fonte del danno e le conseguenze Infiammazione é potenzialmente dannosa: -Ipersensibilità a punture insetti, tossine, farmaci -Malattia croniche -Cicatrici; sfiguranti, ostruzione intestinali, problemi articolari - cancro?
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attori
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INFIAMMAZIONE Acuta: breve durata (minuti-ore-giorni) edema
emigrazione leucociti (neutrofili) Cronica lunga durata infiltrato linfociti e macrofagi angiogenesi fibrosi - necrosi
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fasi Infezione batterica
Attivazione Recettori su macrofagi/cell dendritiche Rilascio di mediatori dell’infiammazione Richiamo liquido e leucociti (neutrofili) dal sangue (essudato) Attivazione dei neutrofili Eliminazione del patogeno/danni collaterali Riparo
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FASI inizio Stimolo infiammatorio Mediatori chimici rilasciati da
vasi/cellule/tessuto danneggiato Risposta vascolare-cellulare Amplificazione della risposta Termine Stimolo rimosso Mediatori rimossi Fine infiammazione
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Inflammation Cardinal Signs
Redness (rubor) Swelling (tumor) Heat (calor) Pain (dolor) Loss of function (functio laesa)
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Esito infiammazione Riparo:
Rigenerazione:il tessuto é ricostituito con cellule dello stesso tipo Fibrosi:sostituzione del tessuto danneggiato con tessuto connettivo, cicatrice (scarring) NB: sono attivati processi di migrazione, proliferazione, differenziamento, angiogenesi….
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Eventi infiammazione acuta
Fenomeni vascolari sono fondamentali 1) Alterazione diametro vasi: aumento flusso sangue 2) Cambio struttura vasi: rilascio di fluido e proteine (edema) Fenomeni cellulari 3) reclutamento leucociti: si accumulano nel sito danneggiato 4) fagocitosi
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Terminologia-1 Pressione oncotica: pressione osmotica dovuta a soluzioni colloidale Soluzione colloidale: soluzione di particelle a alto peso molecolare (le proteine nel plasma sanguigno, il latte) Pressione idrostatica : forza esercitata da un fluido su ogni superficie a contatto con esso.
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Terminologia-2 Essudato: liquido infiammatorio extravascolare alta conc proteine (peso specifico >1,02) - implica alterazione vasi Trasudato: liquido con bassa conc proteine (peso specifico <1,02), ultrafiltrato del plasma dovuto a variazioni pressione idrostatica in condizoini di permeabilitá normale. Edema: eccesso di liquido in spazio interstiziale (essudato/trasudato) Pus: essudato ricco in leucociti e frammenti cellulari
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Fenomeni vascolari
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Fenomeni vascolari: cambio flusso e diametro vasi
Permeabilità vascolare normale; La pressione idrostatica del sangue é bilanciata dalla pressione oncotica delle proteine plasmatiche vasodilatazione, con apertura di nuovi capillari: aumento flusso (rossore, calore) Aumento permeabilità della microvascolatura: diminuzione flusso, essudato, accumulo eritrociti (STASI) Marginazione leucocitaria: leucociti si attaccano all’endotelio e emigrano nello spazio interstiziale
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caratteristica principale dell’infiammazione acuta Aumento permeabilità porta al rilascio di essudato: permeabilità: perdita di proteine plasmatiche: - scende la pressione osmotica del sangue - sale la pressione osmotica interstiziale aumento della pressione idrostatica per vasodilatazione: EDEMA
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Aumento permeabilità: come?
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Fenomeni cellulari Reclutamento leucocitario fagocitosi
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Reclutamento leucocitario
Momento fondamentale dell’infiammazione é il reclutamento di leucociti nel sito del danno Scopo: Eliminazione fonte del danno Degradazione tessuto necrotico Rilascio di enzimi, mediatori e radicali liberi: possibile prolungamento stato infiammatorio
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Fasi del reclutamento Marginalizzazione: Il rallentamento del flusso sanguigno cambia le condizioni emodinamiche e si accumulano leucociti sulle pareti. Rotolamento: I leucociti interagiscono blandamente con endotelio e iniziano a rotolare. Attivazione: Interazione con fattori chemiotattici attivano. Adesione: Leucociti attivati legano ora più avidamente l’endotelio. Migrazione trans-endoteliale: Leucociti iniziano a inserire pseudopodi nelle giunzioni cellulari fino a superare la membrana basale (DIAPEDESI) e entrare nello spazio interstiziale guidati da fattori chemiotattici.
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Margination and Pavementing
Polymorphs at margin of a vessel in acutely inflamed tissue.
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diapedesi EM showing transmigration of a PMN through a vascular wall.
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Quali molecole coinvolte in adesione e migrazione?
Concetto: Interazione tra molecole adesive su superficie di endotelio e leucociti Mediatori chimici regolano espressione e avidità di legame Quali molecole: -Selettine: P, E (endotelio) e L (leucociti) e -ligandi per selettine -Immunoglobuline: ICAM-1, ViCM-1 (endotelio) -Integrine : recettori per ECM e per ICAM-1/VICAM-1 (leucociti)
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Come vengono regolate queste molecole di adesione durante attivazione leucocitaria?
Ri-distribuzione: P-selectin presente in cell. endoteliali in granuli Weibel-Palade sono ridistribuite sulla superficie su segnale di istamina, trombina, PAF Induzione di molecole di adesione: Neo-sintesi di E-selectin su stimolo di TNF e IL1 Aumento avidità di legame: Le integrine presenti su leucociti aumentano l’aviditá di legame con le immunoglobuline ICAM/VCAM in seguito a azione di chemochine
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Cinetica di reclutamento
Neutrofili: 6-24hrs Macrofagi: 24-48hrs dovuta a -diversa espressione di fattori chemotattici - vitalità cellulare diversa
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Fenomeni cellulari Reclutamento leucocitario fagocitosi
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Eliminazione del patogeno: fagocitosi
La fagocitosi e il rilascio di enzimi da parte di neutrofili e macrofagi sono due effetti principali dell’accumulo di leucociti nel sito infiammato riconoscimento: Il materiale da fagocitare viene ricoperto da fattori fattori che ne facilitano il Riconoscimento: OPSONINE, riconosciute da recettori specifici (IgG, riconosciute da recettore FcgR, e frammento C3 del complemento riconosciuto dai recettori CR1-2-3) Endocitosi: Il legame delle opsonine ai recettori induce endocitosi, e il vacuolo che si forma si fonda con lisosoma con successivo rilascio del materiale dei granuli lisosomiali Degradazione: Principalmente tramite meccanismi ossigeno dipendenti tramite metaboliti dell’O2: NADPH ossidasi presente su membrana lisosomi genera O2* O2* genera H2O2 H2O2 é convertita da Mieloperossidasi in Acido Ipocloroso HOCL rilascio di OH* Questa via H2O2/HOCL é tipica dei neutrofili: battericida potentissimo.
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fagocitosi
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Ma come i leucociti raggiungono il sito infiammato?
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Ma come i leucociti raggiungono il sito infiammato? chemotassi
Migrazione cellulare orientata lungo un gradiente chimico Fattori endogeni: Mediatori chimici: proteine del complemento (C5a) citochine (IL8) metaboliti acido arachidonico Fattori esogeni: Prodotti batterici: lipopolisaccaridi (LPS) peptidi con N-formyl-metionina (tipici batteri) Effetto dei fattori chemiotattici: attivazione leucocitaria! Movimento ma non solo!
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Quali sono le molecole che segnalano il processo infiammatorio?
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Quali sono le molecole che segnalano il processo infiammatorio?
Si può semplificare la complessa rete di segnali che genera la risposta infiammatoria separandoli in categorie funzionali INDUTTORI: segnali che causano la risposta infiammatoria Sono “sentiti” da specifici SENSORI. I sensori stimolano la produzioni di “mediatori”. MEDIATORI: alterano lo stato funzionale del tessuto, mediante EFFETTORI. INDUTTORI SENSORI MEDIATORI EFFETTORI
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esempio Infezione batterica: LPS é l’induttore che viene “sentito” dal sensore TLR che attiva una cascata di segnali attivando il rilascio da parte di cellule infiammatorie (macrofagi per esempio) di citochine, I mediatori, tra cui il TNF che induce attivazione leucocitaria: I leucociti sono gli effettori. LPS TLR TNF leucociti INDUTTORI SENSORI MEDIATORI EFFETTORI
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INDUTTORI ESOGENI: Di origine microbica: Di origine non microbica:
“pathogen associated molecular pattern PAMP”, recettori specifici “sentono” pattern molecolari conservati tra organismi diversi (es Toll like receptor e LPS, vedi slide successive) fattori di virulenza: I sensori rilevano l’effetto, cioè la conseguenza di danno tessutale o attività enzimatica o alterazione omeostasi tessutale Di origine non microbica: Irritanti, corpi estranei, sostanze tossiche (Silicati e asbesto)
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Esempio di recettore immunità innata:TLR
PAMP PRR Cellule immunità innata (macrofagi, dendritiche, polimorfonucleati) sono in grado di riconoscere strutture molecolari comune a patogeni diversi: Pathogen Associated Molecular Pattern (PAMP) I PAMP sono riconosciuti dai recettori Pattern Recognition Receptor (PRR), in numero limitato e coespressi sulla stessa cellula. Il legame attiva il processo infiammatorio La classe più importante: I recettori Toll (TLR) Esempio: il lipopolisaccaride LPS, costituente della parete di batteri Gram-, lega il recettore TLR4 e attiva la risposta infiammatoria mediata dalla proteina adattatrice MYD88 effettore é il pathway di NF-kB
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INDUTTORI ENDOGENI: segnali derivati da tessuti danneggiati o malfunzionanti Come? Un tessuto danneggiato é caratterizzato dal “rilascio” di molecole o cellule che normalmente sono compartimentalizzate in cellule o tessuti integri. Cellula necrotica: persa integrità membrana, rilascio di ATP, K+, acido urico…. In tessuto danneggiato, la rottura della membrana basale porta in contatto cellule epiteliali e mesenchimali, questo viene “sentito” e attiva la risposta. Se succede nell’intestino, batteri commensali vengono in contatto con macrofagi residenti e attivano I recettori TLR. Danno all’ endotelio vascolare: proteine plasmatiche vengono attivate dal contatto con ECM il fattore di Hageman si attiva a induce una cascata proteolitica che produce mediatori dell’infiammazione (via Kallikreina, via fibrinolitica, cascata del complemento, coagulazione) Le piastrine a contatto con ECM si attivano e rilasciano mediatori. Cristalli endogeni: sali di calcio e di sodio, coinvolti nelle infiammazioni articolari, sentiti come corpi estranei. Degradazione di componenti di ECM: esempio, acido ialuronico durante danno tessutale viene degradato in frammenti che attivano I recettori TLR
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Mediatori Gli induttori dell’infiammazione causano la produzione di mediatori che alterano la funzionalità degli effettori dell’infiammazione, cioè organi/tessuti/cellule. Effetto comune dei mediatori é : -reclutamento dei leucociti -la alterazione del sistema vascolare Origine cellulare proteine presenti nei granuli dei leucociti ammine vasoattive (istamina/serotnina) Fosfolipidi di membrana citochine Precursori nel plasma complemento proteine della coagulazione (hageman factor)
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Mediatori Amine vasoattive Proteasi plasmatiche
Proteine del complemento La coagulazione Mediatori lipidici NO Citochine Enzimi proteolitici, degradazione ECM
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mediatori Amine vasoattive: vasodilatazione periferica e alterazione permeabilità Istamina, rilasciata dai granuli dei mastociti adiacenti gli endoteli vascolari. Serotonina, rilasciata dalle piastrine. Proteasi plasmatiche Proteine del complemento: cascata proteolitica di proteasi plasmatiche che culmina nella produzione di: membrane attack complex (C5-C9): lisi membrane C3 opsonizzazione C5 fattore chemotattico per leucociti C3 e c5 attivano rilascio di istamina e pathway acido arachidonico Le 4 vie della coagulazione attivate dal fattore di Hageman. - vedi figura obiettivo é: la formazione/rimozione del coagulo di fibrina la produzione di trombina (coagulo, attivazione dei leucociti) attivazione C3 Mediatori lipidici: -Metaboliti acido arachidonico (AA): acido grasso presente in fosfolipidi di membrana il cui metabolismo genera una serie di di mediatori lipidici biologicamente attivi, detti eicosanoidi (leucotriene, prostaglandine, tromboxano) - vedi figura -PAF: Platelet activating factor, fosfolipide prodotto mastociti, neutrofili, macrofagi, endotelio, piastrine. Attivazione leucociti e piastrine, permeabilitá vascolare. NO: monossido di azoto, prodotto da sintetasi del NO, costitutivamente espresse in endotelio e cellule neuronali (eNOS, nNOS) e indotta da TNFe IFN in cellule endoteliali e macrofagi (iNOS): vasodilatazione e effetto antimicrobico. Chemochine: una particolare classe di citochine, sono piccoli peptidi che stimolano e guidano il movimento dei leucociti. IL-8 prodotta da macrofagi o cell. endoteliali e agisce sui neutrofili Proteasi: sono contenute nei granuli dei neutrofili e determinano la degradazione della ECM e membrana basale -> migrazione leucocitaria e rimodellamento/danno tessutale (elastasi, catepsina G, metalloproteasi di matrice). Citochine: vedi dopo.
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coagulazione
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coagulazione Coagulo attivazione dei leucociti Coagulo
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coagulazione Feedback loop Coagulo attivazione dei leucociti
vasodilatazione Coagulo Opsonizzazione Lisi membrane attivazione dei leucociti vasodilatazione Rimozione coagulo
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Metabolismo acido arachidonico (AA)
Cox1, cox2 Vasocostrizione Promuove agg. piastrine Vasodilatazione Inibisce agg. piastrine Febbre dolore Aumento permeabilità vascolare
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Monossido di azoto, NO Vasodilatazione
Feedback loop: riduzione richiamo leucocitario potenti antimicrobico generati da interazione con specie reattive dell’O2 (diossido di N)
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Citochine Proteine prodotte da linfociti, macrofagi, endotelio che modulano la funzione di diversi tipi cellulari Caratteristiche: Agiscono su più tipi cellulari Espresse transientemente Effetto pleiotropico Regolano altre citochine Feedback loop Recettori anch’essi regolati Classi Regolano risposta immunitaria Regolano infiammazione: TNF IL6, IL10 Chemochine (Il8) Regolano ematopoiesi
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Cinetica induzione citochine
LPS: lipopolisaccaride, induttore esogeno
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TNF Scoperto per il suo effetto antitumorale, in realtà é la piú importante citochina del sistema infiammatorio EFFETTI: rilascio di citochine e chemochine, proliferazione cellulare, attivazione leucociti e endotelio, stimola drenaggio ai linfonodi, vasodilatazione, permeabilità Invia segnali sia di proliferazione che di morte cellulare Recettore ubiquitario- TNFR1 induzione di apoptosi via caspasi – stimolo proliferativo via NFKB Recettore in T cell e endotelio – TNFR2 induzione pathway infiammatorio e proliferazione T cell IL1 Espressione agenti chemotattici da cell endoteliali: diapedesi. Agisce su hypothalamus causando innalzamento temperatura corporea (febbre) = agente pirogeno Vasodilatazione IL6 induzione di chemochine e molecole adesive Fattroe pirogeno Fattore di crescita emopoietico Attivazione linfociti e stimolo produzione anticorpi Ha chiari effetti pleiotropici (vedi slide successiva) IL10 Temporalmente espressa dopo TNF e IL6 ha ruolo antinfiammatorio: Spegnimento della risposta infiammatoria
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EFFETTI INDESIDERATI: danno leucocitario
infiltrato leucocitario diventa fonte di danno I leucociti sono portatori di radicali liberi, enzimi lisosomiali e proteasi estremamente dannosi se rilasciati nello spazio extracellulare Amplificazione della risposta infiammatoria danno tessutale Protezione?: antiossidanti e e antiproteasi Il danno tissutale dipendente da leucociti e alla base di malattie infiammatorie acuto cronico asma artrite Reperfusion injury Vasculite aterosclerosi
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Esito infiammazione Riparo:
Rigenerazione:il tessuto é ricostituito con cellule dello stesso tipo Fibrosi:sostituzione del tessuto danneggiato con tessuto connettivo, cicatrice (scarring) NB: sono attivati processi di migrazione, proliferazione, differenziamento, angiogenesi….
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Esito infiammazione
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Infiammazione cronica
Infiammazione di lunga durata in cui si hanno simultaneamente infiammazione attiva danno tissutale tentativi di riparo Perché? - Evoluzione di infiammazione acuta - prima risposta a infezione Cause: -Infezione persistente -Esposizione prolungata a effettori (es.: asbestosi) Malattie autoimmuni (artrite reumatoide)
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