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Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia

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Presentazione sul tema: "Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia"— Transcript della presentazione:

1 Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia
Ambra Altarocca, Michela Cardone, Silvio Corsi Prof. Giuseppe Catalano Economia e Gestione delle Amministrazioni Pubbliche a.a. 2015/2016

2 Agenda Il bene istruzione Motivi dell’intervento pubblico
Ragioni di efficienza Ragioni di equità I livelli di istruzione Il finanziamento dell’istruzione La scuola privata I possibili strumenti dell’intervento Riforma “La buona scuola” Autonomia Dirigenti Leader Voucher Stato di previsione del MIUR Istruzione in ambito europeo Tipi di organizzazioni scolastiche Autonomie scolastiche Finanziamenti pubblici e privati Conclusioni Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

3 Il bene istruzione Escludibile Un bene privato Rivale
Può essere però considerato pubblico sotto certi aspetti (non economici: sociali, culturali) La motivazione dell’intervento pubblico nel finanziamento dell’istruzione non è di carattere economico Istruzione come bene meritorio Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

4 Motivi dell’intervento pubblico: ragioni di efficienza
Esternalità positive Esternalità di consumo Popolazione più istruita e ricca rende una vita sociale piacevole Esternalità della produzione Popolazione più qualificata genera migliore produttività del lavoro Sono benefici che non vanno ad esclusivo vantaggio di chi consuma o investe in istruzione (Bowen). In un mercato privato il prezzo del servizio sarebbe più elevato e la domanda e la produzione sarebbero subottimali. Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

5 Asimmetrie informative
La natura e la qualità del bene istruzione sono valutabili solo a posteriori, dopo il consumo I destinatari dell’istruzione sono minori che non possono apprezzare pienamente il valore dell’istruzione. La carenza di informazioni da parte di genitori non istruiti determina una sottovalutazione delle scelte scolastiche. La regolamentazione della scuola dell’obbligo fino a anni rappresenta una risposta efficace. Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

6 Rischio Rischio Di Abbandono
lo studente potrebbe non saper utilizzare con profitto i servizi educativi e non conoscere il valore del “prodotto finito” sul mercato. Rischio Sul Valore Dell’investimento può dipendere da aspetti individuali e sociali. Il tasso di disoccupazione non è però assicurabile. Può essere affrontato attraverso forme assicurative. Il tasso di rendimento dovrà essere elevato altrimenti l’investimento in istruzione superiore sarà disincentivato. Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

7 Difficoltà di accesso al credito.
Il mercato ad hoc dei capitali per gli investimenti in istruzione: la garanzia pubblica sui rimborsi Imperfezioni del mercato dei capitali Colui che finanziare gli studi indebitandosi non può fornire alcuna garanzia, se non i suoi redditi futuri. I costi di fruizione in assenza dell’intervento pubblico risulterebbero una componente discriminatoria. Offerta distribuita in tutto il territorio nazionale per rendere il servizio universale e fruibile a tutti. Insufficienza di offerta L’offerta privata porterebbe a problemi di scrematura del mercato o offerta monopolistica nelle zone meno abitate del paese. L’intervento di regolamentazione pubblica consente di omologare e rendere trasparenti i curricula scolastici per valutare il soggetto da parte di un datore di lavoro pubblico o privato. Funzioni di certificazione Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

8 Motivazioni dell’intervento pubblico: ragioni di equità
l’articolo 34 della Costituzione: “i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i più elevati livelli degli studi” Lo Stato vuole raggiungere l’equità indipendentemente dalle preferenze e dalla domanda degli individui. Obiettivi Egualitarismo specifico e bene di merito (diritto all’istruzione di base come diritto primario). Equità orizzontale: istruzione di base indispensabile per garantire uguale opportunità di partenza per tutti gli individui. Equità verticale: redistribuzione di ricchezza e mobilità sociale per tutti i segmenti socio-economici della popolazione. Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

9 I livelli di istruzione
Asilo nido Livello prescolastico Scuola dell’infanzia Scuola primaria Livello di obbligo scolastico Scuola secondaria di 1 grado Scuola secondaria di 2 grado Livello post-obbligatorio Completamento scuola superiore Università e formazione post-universitaria Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

10 Il finanziamento dell’istruzione
Regime scolastico obbligatorio Servizio sostanzialmente gratuito Necessità di un finanziamento integralmente pubblico Partecipazione ai costi da parte dei beneficiari Finanziamento parzialmente pubblico Livello post-obbligatorio Attraverso una tassa, il cui importo è inferiore al costo medio del servizio. La differenza tra costo medio e tassa è a carico del bilancio pubblico. Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

11 Scuola superiore di secondo grado
In Italia il settore pubblico garantisce quasi completamente il finanziamento di scuole e università Scuola superiore di secondo grado Finanziamento sostanzialmente pubblico Università (pubbliche e private) Tre/quarti delle risorse sono pubbliche In questo caso è meno forte il bisogno di egualitarismo, poiché il beneficio che va a favore dello studente è molto ampio rispetto all’esternalità positiva connessa La tassa ai beneficiari è giustificata. Ma non è l’unico strumento possibile! Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

12 Le scuole private Come già detto anche le istituzioni private ricevono un finanziamento dallo Stato: esso sarà integrale per l’offerta di istruzione obbligatoria, parziale per l’istruzione superiore. La soluzione presenta problemi tipici dei rapporti principale/agente L’ istituto tende a sopravvalutare i costi al fine di ottenere maggiori finanziamenti pubblici Costi del controllo statale sull’istituto privato Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

13 La soluzione di M. Friedman: il voucher
Il prezzo del servizio dell’istruzione sarebbe stabilito dal mercato nella contrattazione tra cittadini e scuole private Lo Stato attribuisce al cittadino un buono Spendibile solo in istruzione e non commerciabile, da utilizzare in qualsiasi istituto con topping up: è possibile per il cittadino fare domanda di servizi educativi anche in misura superiore all’importo ricevuto Criticità di questa soluzione Il cittadino non è sempre un buon giudice del valore del servizio e delle sue caratteristiche Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

14 Riforma “La buona scuola”
Legge 107/2015 L’autonomia scolastica fornisce gli strumenti finanziari ed operativi ai dirigenti per poterla realizzare. Più risorse economiche per le scuole Finanziamento aggiuntivo di 3 miliardi, da 52 a 55 miliardi di euro Raddoppiato il fondo di funzionamento per le scuole da 111 milioni ad oltre 200 Autonomia Stanziamento di oltre 126 milioni in più all’anno Piano straordinario di assunzioni 15/16 8% in più oltre 100 mila docenti assunti Assunzioni Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

15 Realizzano il progetto formativo d’istituto
Dirigente leader educativo Individua i docenti per il proprio istituto 500 euro all’anno a docente grazie ad un finanziamento con 40milioni di euro all’anno Voucher per la formazione dei docenti Valorizzazione del merito del personale docente Finanziamento di 200milioni all’anno Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

16 Stato di previsione MIUR
Tab.1, Stato di previsione del MIUR (in euro) Unità di voto Missione Programma Previsioni assestate a.f. 2015 Previsioni risultanti a.f. 2016 (A seguito di variazioni proposte) Previsioni anno 2017 Previsioni anno 2018 1.2 1.3 1.4 1.5 1. Istruzione scolastica (22) Istruzione prescolastica (22.2) Istruzione primaria (22.11) Istruzione secondaria di primo grado (22.12) Istruzione secondaria di secondo grado (22.13) 2. Istruzione universitaria e formazione post-universitaria (23) CP CS Spesa in Personale attualmente pari a circa 40 miliardi di euro. Dal prossimo anno previsto incremento di 2,5 miliardi di euro a fronte delle nuove assunzioni di docenti previste dalla riforma «La buona scuola» Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

17 L’istruzione in ambito europeo
A partire dagli anni ‘80, le decisioni in ambito scolastico sono prese seguendo una logica di tipo TOP-DOWN. Meccanismi di decisione di tipo discendente Nella quasi totalità dei paesi europei, i sistemi di autonomia scolastica sono definiti dai quadri normativi nazionali che vengono imposti a tutte le scuole Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

18 Tipo di organizzazioni scolastiche
In Europa si ha la presenza di organizzazioni scolastiche STORICAMENTE molto differenti: Federali Germania Spagna Centralizzate Francia Italia Tradizione di autonomia scolastica sviluppata Belgio Paesi Bassi Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

19 In un primo caso, le nuove competenze delle scuole, vengono
Autonomia scolastica In un primo caso, le nuove competenze delle scuole, vengono conferite loro da un regolamento, che non ha come unico oggetto l’autonomia scolastica, e che definisce il funzionamento dell’istituzione scolastica nella sua globalità Spagna Italia Francia Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

20 Lussemburgo Portogallo
In un secondo caso più raro, qualche paese ha definito le regole dell’autonomia scolastica attraverso delle leggi specificatamente dedicate. Lussemburgo Portogallo Infine, terzo caso estremamente raro, per definire l’autonomia scolastica, alcuni paesi si appoggiano a semplici regolamenti amministrativi, emessi da organi esecutivi e per loro natura più flessibili. Qualunque sia il modello scelto, l’autonomia è decisa a livello centrale attraverso processi legislativi o amministrativi di tipo prescrittivo e viene imposta alle scuole. Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

21 Contenuti e grado di autonomia
L’autonomia degli istituti scolastici è suddivisa in quattro grandi categorie: Autonomia completa: l’istituto scolastico decide senza interventi esterni l’istituto scolastico deve prendere delle decisioni in base a delle possibilità predefinite dall’autorità superiore Autonomia limitata Senza autonomia l’istituto scolastico non prende decisioni in nessun ambito d’intervento Meccanismo di delega i poteri organizzatori e/o i poteri locali possono delegare o meno il loro potere decisionale agli istituti scolastici, in alcuni ambiti Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

22 Utilizzo dei finanziamenti pubblici
Si possono distinguere tre gruppi di paesi in funzione del grado di autonomia scolastico concesso: Belgio, Lettonia e Svezia un’autonomia completa Paesi Bassi, Danimarca, Finlandia la delega è possibile in tutti i settori gli istituti scolastici non hanno nessuna autonomia per l’utilizzo del finanziamento pubblico. Le decisioni sono prese unicamente dalle autorità educative superiori Bulgaria, Irlanda, Francia, Cipro e Romania il grado di autonomia varia a seconda della categoria di spesa; maggiore autonomia per le spese di funzionamento piuttosto che per le spese in conto capitale (spesso nessuna autonomia). Lituania, Francia, Liechtenstein, Paesi Bassi Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

23 Raccolta ed utilizzo di fondi privati
Gli istituti in Belgio e in Italia sono autonomi per quanto riguarda l’utilizzo di fondi privati come: donazioni, affitti e prestiti. L’Irlanda ed il Regno Unito uguale, eccetto per quanto riguarda i prestiti. Al contrario, ricevere e utilizzare finanziamenti privati non è possibile in Islanda. Germania,Grecia, Irlanda, Francia, Cipro e Lussemburgo, non concedono autonomia agli istituti in questo ambito. In tutti gli altri paesi, gli istituti scolastici dispongono di un grado di autonomia diverso sia per la ricerca di risorse private che per il loro utilizzo. Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

24 Conclusioni Al di là del grado di autonomia, di finanziamento e di decisori, in Europa troviamo diversi scenari seppur simili. Nell'ambito di Europa 2020 (la strategia di crescita dell'UE per l'attuale decennio), gli investimenti nell'istruzione sono considerati una delle massime priorità. Tali investimenti richiedono soprattutto iniziative e azioni politiche da parte delle autorità pubbliche, in particolare quelle responsabili dell'istruzione. La sfida consiste nel concepire e nell'adottare politiche di investimento intelligenti finalizzate a sostenere lo sviluppo del capitale umano per migliorare l'occupazione. Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015

25 Bibliografia Sitografia Bosi, P.
2015 Corso di scienza delle finanze (V ed.), Bologna, Il Mulino. Agasisti,T., Catalano,G. 2006 “Governance models of università systems-towards quasi- markets?Tendencies and perspectives: a European comparison” 2016 Legge di stabilità, Tabella 7. Arachi, G., Baldini, M. 2012 La finanza pubblica italiana, Rapporto 2012, Il Mulino Sitografia Il finanziamento delle istituzioni scolastiche in Italia 16/12/2015


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