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PubblicatoGaetano Pieri Modificato 8 anni fa
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Fiepet Convegno Nazionale Cesena 5 Ottobre 2015 Ufficio economico Confesercenti
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I PUBBLICI ESERCIZI Nel secondo trimestre del 2015 tornano ad aumentare le imprese della somministrazione. Tra aprile e giugno di quest’anno si registrano 6.866 bar e ristoranti in più rispetto allo stesso periodo del 2014, per una variazione positiva del 2%. Registrate Var. II trim. 2014 II trim. 2015 assolute% Ristoranti187.987 193.688+5.701 +3,0% Servizio Bar 168.432 169.597+1.165 +0,7% Totale 356.419363.2856.8661,9%
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Il comparto della ristorazione cresce più velocemente con un +3% a fronte del +0,7 dei bar. Per i ristoranti sono il centro e le isole a trainare l’inversione di tendenza, con un aumento rispettivamente del 3,4% e del 3,3%. Per i bar sono il sud e le isole a registrare una variazione sopra la media: +1,6% e +1,5%. RistorantiBar Var% Nord ovest 2,10,1 Nord est1,80,0 Centro3,40,8 Sud1,81,6 Isole3,31,5 Totale3,00,7
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I consumi totali crescono dello 0,2% e dello 0,5% nei primi due trimestri del 2015 La spesa delle famiglie dello 0,2 e 0,6% Il reddito disponibile cresce dello 0,6% e il potere d’acquisto dello 0,8% Cresce il clima di fiducia dei consumatori 112,7 a settembre 2015 rispetto al 99,3 del 2014; cresce la fiducia delle imprese con un indice pari a 106,2 (settembre 2015) rispetto a 90,1. 2015I trimII trim Consumi0,20,5 Spesa delle famiglie 0,20,6 Reddito lordo disponibile 0,6- Potere d’acquisto 0,8-
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L’economia italiana può in corso d’anno instradarsi lungo un percorso di crescita. Tuttavia le perdite subite tra il 2007 e 2014 sono state ingenti: la spesa delle famiglie si è ridotta di 76 miliardi di euro Il reddito disponibile registra un calo di 697 milioni di euro il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito di circa 30 miliardi di euro
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tournover 2010201120122013 Commercio al dettaglio 40,132,019,05,7 Alloggio32,927,413,44,6 Ristorante e bar52,045,726,77,3 Totale26,720,712,73,6 I pubblici esercizi presentano un tasso di tournover più elevato sia rispetto al totale e che al commercio al dettaglio. Più della metà delle imprese iscritte nel 2010 ha cessato la propria attività nel I semestre 2014.
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ABUSIVI E DIVERSAMENTE AUTORIZZATI Il rispetto o meno delle regole cui sono sottoposti gli operatori economici è uno degli elementi che qualificano il funzionamento dell’economia e ne determinano le capacità di sviluppo. Mercati e le imprese sottoposte a un eccesso di carico regolatorio, finiscono per subire effetti avversi quando un numero non esiguo di operatori riesce a eludere tali regole svantaggio legato ai costi, burocratici e amministrativi, di tali regole svantaggio della concorrenza da parte di imprese che riescono a eludere tali regole.
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La questione del rispetto delle regole riguarda diversi ambiti dell’attività delle imprese, un ruolo di primo piano spetta: ai temi della contraffazione e dell’abusivismo. Esiste, peraltro, una sorta di “ area grigia ” di abusivismo, con cui si identificano tutte quelle attività commerciali, note e disciplinate da leggi e normative sia statali che regionali, che godono però di regimi agevolati (burocratici e fiscali) che gli consentono di beneficiare di vantaggi competitivi rispetto ai tradizionali esercizi commerciali e i pubblici esercizi.
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INDAGINE 1 L’indagine ha raccolto l’opinione dei Presidenti Confesercenti e/o Dirigenti Fiepet sulla rilevanza del fenomeno. Dai risultati raccolti emerge in primo luogo come l’abusivismo rappresenti una delle principali criticità che le imprese si trovano ad affrontare, è in oltre un fenomeno in pericolosa crescita. La concorrenza sleale esercitata dagli operatori abusivi si va poi a sommare alle problematiche legate alla difficile congiuntura economica.
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le principali criticità
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quote di mercato sottratte Per il 29% degli intervistati la quota di mercato sottratta è tra il 2 e il 5% Per il 42% oscilla tra il 10 e il 20%
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Il principale fattore negativo legato alla concorrenza abusiva/sleale è la perdita di fatturato. Per i bar e ristoranti si stima un volume d’affari irregolare di 4,5 miliardi. Volume d’affari (mln euro ) Dettaglio tabacchi1.000 Dettaglio carburanti4.500 Dettaglio fiori400 Abbigliamento e calzature 3.200 Dettaglio alimentare2.000 Bar e ristoranti4.500 Esercizi ricettivi2.500 Commercio ambulante 1.800 Ag.viaggio, tour operator, guide 780 Vendite online700 TOTALE21.380
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ABUSIVISMO LEGALIZZATO Tali attività sono percepite dalle imprese del commercio e dai pubblici esercizi come forme di concorrenza sleale, che può produrre una serie di effetti negativi: danno economico connesso alla riduzione del fatturato, o addirittura rischio di chiusura dell’attività; ridimensionamento del numero di addetti (sia per chiusura totale dell’esercizio sia per riduzione del personale a causa del ridotto giro d’affari derivante dalle attività agevolate); aumento del tasso di irregolarità dei lavoratori, dato che le attività abusive tendono raramente a regolarizzare i propri dipendenti; danno all’Erario pubblico, derivante dalle diverse agevolazioni fiscali di cui godono queste particolari attività (esenzione da IVA, Irap, Ires o applicazione di regimo speciali, esonero dall’obbligo di rilasciare lo scontrino, e di iscrizione alle Camere di Commercio ).
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SOCIAL EATING E HOME RESTAURANT Il settore della ristorazione soffre principalmente della concorrenza sleale. Un fenomeno che sta prendendo sempre più piede è anche quello del social eating e dell’home restaurant, ovvero l’organizzazione di cene a pagamento presso la propria casa.
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