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Evidence Based Nursing

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Presentazione sul tema: "Evidence Based Nursing"— Transcript della presentazione:

1 Evidence Based Nursing
Prima giornata Angela Peghetti

2 Prima giornata Evidence Based Practice: storia, definizioni, paradigma, processo, limiti Processo dell’EBP Definizione del quesito Gestione della letteratura biomedica: principali banche dati Ricerca della letteratura su Medline

3 RISPOSTA ALLE NECESSITA’ ASSISTENZIALI
DECISIONI CLINICHE

4 Esempi di decisioni cliniche assunte dall’infermiere
Scegliere tra due interventi assistenziali (quale medicazione posizionare). Decidere la tipologia di paziente su cui intraprendere un intervento (su quali pazienti applico le strategie di prevenzione delle lesioni da decubito).

5 Esempi di decisioni cliniche assunte dall’infermiere
La tempistica delle prestazioni (ogni quanto realizzare la medicazione di un CVC) Cosa e come comunicare con i pazienti e le loro famiglie (comunicare il rischio di caduta), Come organizzare l’assistenza (modalità di consegna)

6 Condizioni di incertezza e carenza informativa
DECISIONI CLINICHE Condizioni di incertezza e carenza informativa

7 Incertezza e carenza informativa
La medicina è “l’arte di prendere decisioni senza adeguate informazioni” Sox et al,1988, p.17 Questo perché non è possibile conoscere completamente il paziente e non è neanche possibile sapere preventivamente quali sarebbero gli esiti delle diverse opzioni terapeutiche disponibili. INFERMIERISTICA

8 Outcome Incertezza e carenza informativa DECISIONI CLINICHE
RISORSE disponibili assegnate VISSUTO del paziente e della sua famiglia Outcome Thompson, 2003

9 Fonti informative degli infermieri
Esperienza propria Formazione di base o post-base Medici o colleghi Intuizione Libri di testo Riviste infermieristiche Usi Ricerca Media Estabrooks , 1998

10 Le conseguenze di ciò: Difformità della pratica.
Erogazione di prestazioni non ottimali. Scarsa crescita professionale. Esposizione dei pazienti a rischi non necessari. Determinazione di costi non giustificati.

11 Evidence Based Practice
L’EBP è un mezzo sistematico per combattere i bias che nascono da un processo di decision-making non realizzato sulla base delle evidenze scientifiche.

12 MODELLO PER LE DECISIONI CLINICHE BASATE SULLE EVIDENZE
Condizioni cliniche, setting e circostanze Preferenze ed azioni del paziente Evidenze della ricerca Risorse sanitarie Modificato da Haynes RB et al ACP J Club. 2002; 136:A11-14.

13 PREREQUISITI Componente essenziale: attitudine ad avvertire il bisogno di informazione Componente tecnica: abilità pratiche per effettuare le ricerche e valutare criticamente Giudizio clinico: pesare, valutare e integrare le evidenze nel processo decisionale. Cartabellotta A. Rec Prog Med 2002

14 Pensiero critico Da esso deriva l’attitudine essenziale all’EBP
Il pensiero critico presuppone curiosità, apertura mentale, fiducia nella ragione, capacità di ricercare le informazioni e di tenersi aggiornati, flessibilità, capacità di riconoscere i propri errori, assenza di pregiudizi, prudenza nell’esprimere giudizi … American Philosohical Association, 1990

15 Pensiero critico Il pensiero critico è un requisito che caratterizza la professionalità infermieristica (RNAO, 2007). E’ considerato l’attributo che maggiormente distingue l’infermiere esperto (Fowel, 1998). L’abilità di pensiero critico rappresenta il fondamento per assumere decisioni cliniche ed aiuta gli infermieri a ragionare andando oltre le routine ed i protocolli (Erikson, Owens & Powell Kennedy, 2001). Il pensiero critico consente agli infermieri di essere riflessivi e critici nella pratica quotidiana, imparando così a distinguere la buona pratica da quella non efficace (Kim, 1999).

16 EBP Pratica clinica Problemi Pensiero Critico
L’applicazione del pensiero critico alla pratica clinica quindi permette di attivare l’EBP, ma consente anche di fare scaturire dalla pratica i problemi di ricerca. L’effettuazione della ricerca produrrà evidenze scientifiche che andranno ad alimentare la possibilità di praticare la EBP.

17 Il paradigma dell’evidence based practice

18 Cambio del paradigma Vecchio paradigma Nuovo paradigma
a) possesso di un bagaglio di esperienze ed osservazioni derivati dalla propria esperienza personale; b) la comprensione e conoscenza dei meccanismi fisiopatologici come guida alla pratica clinica; Nuovo paradigma a) l'esperienza ma anche strumenti per rendere valide e riproducibili le proprie osservazioni; b) lo studio delle basi fisiopatologiche non è sufficiente per derivare linee di condotta clinica; Esempi in cui i presupposti fisiopatologici logici non si sono verificati efficaci: anastomosi porta-cava nella prevenzione secondaria dell’emorragia da varici esofagee; by-pass intra-extracranico, antiaritimici post infarto, steroidi nel trauma cranico. Per questo le basi razionali fisiopatologiche e/o farmacologiche consentono di formulare ipotesi per la pianficiazione di adeguate sperimentazioni cliniche, rendono più credibili, se favorevoli, i risultati di una sperimentazione clinica, ma non costituiscono prove su cui basare giudizi di efficacia. Strumenti per valutare l’efficacia del trattamenti, Slide di Cartabellotta.

19 Cambio del paradigma Vecchio paradigma
c) il possesso di una esperienza specifica di settore per poter generare delle valide linee-guida di comportamento clinico; d) il professionista sanitario sa cosa è meglio per il paziente e decide per lui. Nuovo paradigma c) la comprensione di regole metodologiche di base è fondamentale per poter interpretare la letteratura scientifica; d) il professionista sanitario cerca le migliori informazioni e le sottopone all’attenzione del paziente: le decisioni rispetto al percorso di cura vengono prese insieme. Esempi in cui i presupposti fisiopatologici logici non si sono verificati efficaci: anastomosi porta-cava nella prevenzione secondaria dell’emorragia da varici esofagee; by-pass intra-extracranico, antiaritimici post infarto, steroidi nel trauma cranico. Per questo le basi razionali fisiopatologiche e/o farmacologiche consentono di formulare ipotesi per la pianficiazione di adeguate sperimentazioni cliniche, rendono più credibili, se favorevoli, i risultati di una sperimentazione clinica, ma non costituiscono prove su cui basare giudizi di efficacia. Strumenti per valutare l’efficacia del trattamenti, Slide di Cartabellotta.

20 Cambio del paradigma Vecchio paradigma Nuovo paradigma
La medicina anedottica è alla base del paradigma storico e si basa sulla maggiore esperienza, sulla conoscenza dei meccanismi bio-fisiologici, sul buon senso ed sull’autorità delle discipline. Nuovo paradigma La medicina basata sulle evidenze scientifiche si basa sulle prove di efficacia, sulla ricerca i cui risultati vengono applicati al paziente, su di una pratica ed una formazione che viene realizzata utilizzando le evidenze che provengono dalla ricerca Esempi in cui i presupposti fisiopatologici logici non si sono verificati efficaci: anastomosi porta-cava nella prevenzione secondaria dell’emorragia da varici esofagee; by-pass intra-extracranico, antiaritimici post infarto, steroidi nel trauma cranico. Per questo le basi razionali fisiopatologiche e/o farmacologiche consentono di formulare ipotesi per la pianficiazione di adeguate sperimentazioni cliniche, rendono più credibili, se favorevoli, i risultati di una sperimentazione clinica, ma non costituiscono prove su cui basare giudizi di efficacia. Strumenti per valutare l’efficacia del trattamenti, Slide di Cartabellotta.

21 Costante dei paradigmi
Vecchio paradigma Nuovo paradigma L’esperienza è fondamentale, ma l’osservazione deve avvenire in modo sistematico, riproducibile e misurabile! Esempi in cui i presupposti fisiopatologici logici non si sono verificati efficaci: anastomosi porta-cava nella prevenzione secondaria dell’emorragia da varici esofagee; by-pass intra-extracranico, antiaritimici post infarto, steroidi nel trauma cranico. Per questo le basi razionali fisiopatologiche e/o farmacologiche consentono di formulare ipotesi per la pianficiazione di adeguate sperimentazioni cliniche, rendono più credibili, se favorevoli, i risultati di una sperimentazione clinica, ma non costituiscono prove su cui basare giudizi di efficacia. Strumenti per valutare l’efficacia del trattamenti, Slide di Cartabellotta.

22 Insegnamenti fondamentali
Avvertire il bisogno d'informazione per risolvere i problemi clinici; Ricercare le informazioni in maniera efficiente ed in tempi ragionevoli; Stimarne validità ed applicabilità clinica prima di integrarle nelle proprie decisioni.

23 Cenni storici sull’EBP

24 La medicina basata sulle evidenze
Uso scrupoloso, esplicito e ragionevole degli attuali migliori elementi di prova, nella formulazione di decisioni relative all’assistenza destinata ai singoli pazienti. Sackett et al, 1996 Avendo definito come viene definita l’EBN, vediamo come è definita l’EBM:

25 Evidence-based Medicine: la storia 1972
Archibald Cochrane, un epidemiologo inglese, sosteneva che i risultati della ricerca avevano un impatto molto limitato sulla pratica clinica. “E’ causa di grande preoccupazione constatare come la professione medica non abbia saputo organizzare un sistema in grado di rendere disponibili, e costantemente aggiornate, delle revisioni critiche sugli effetti dell'assistenza sanitaria". In altre parole Cochrane, suggeriva di rendere disponibili a tutti i pazienti solo gli interventi sanitari di documentata efficacia. Uno dei principali antesignani del primo movimento è stato A. Cochrane, un importante epidemiologo inglese che nel 1970 scrisse un piccolo grande testo, “L’inflazione medica”, in cui affermava che all’interno delle strutture sanitarie non era etico pensare di erogare delle prestazioni se queste non determinavano benefici. Il concetto chiave dell’orientamento che ha preso il nome di medicina basata sulle evidenze è che si eroga una prestazione sulla base di quelle che sono le conoscenze scientifiche attuali

26 Evidence-based Medicine: la storia 1981
I ricercatori della McMaster Medical School in Canada pubblicano "How to read clinical journals", una serie di articoli che descrive le strategie di approccio critico alla letteratura biomedica. Questa serie, tradotta in sette lingue, è una delle più ristampate nella storia della letteratura biomedica.

27 Evidence-based Medicine: la storia 1986
L'attenzione di Sackett e coll. si sposta progressivamente da “come leggere la letteratura biomedica” a “come utilizzare la letteratura biomedica per risolvere i problemi clinici”.

28 Evidence-based Medicine: la storia 1992 - 93
Nel mese di novembre viene "presentato ufficialmente" su JAMA il movimento della Evidence-Based Medicine. Viene fondata la Cochrane Collaboration, un network internazionale nato per "preparare, aggiornare e disseminare revisioni sistematiche degli studi clinici controllati sugli effetti dell'assistenza sanitaria e, laddove non sono disponibili studi clinici controllati, revisioni sistematiche delle evidenze comunque esistenti".

29 DEFINIZIONI

30 Governo clinico EBN EBM EBPH Evidence Based Practice
Evidence based obstetrics Evidence based pharmacy Evidence based midwifery EBN EBM EBPH Evidence Based Practice Evidence Based Health Care Governo clinico

31 La medicina basata sulle evidenze
Uso scrupoloso, esplicito e ragionevole degli attuali migliori elementi di prova, nella formulazione di decisioni relative all’assistenza destinata ai singoli pazienti. Sackett et al, 1996 Avendo definito come viene definita l’EBN, vediamo come è definita l’EBM:

32 EBN Il processo per mezzo del quale le infermiere e gli infermieri assumono le decisioni cliniche utilizzando le migliori ricerche disponibili, la loro esperienza clinica e le preferenze del paziente, in un contesto di risorse disponibili (DiCenso A, Cullum N, Ciliska D. Implementing evidence based nursing: some misconceptions. Evidence Based Nursing 1998; 1:38-40). EBP≠ Ricerca

33 EBHC L'EBHC rappresenta l'estensione dei principi metodologici dell'EBM il cui obiettivo è migliorare il trasferimento delle migliori evidenze dal paziente individuale alla salute delle popolazioni (o di gruppi di pazienti)

34

35 Applicazione dell’evidence based practice
La legge n. 229/99 (Riordino della disciplina in materia sanitaria), all’art. 1 pone a carico del Servizio sanitario nazionale “le tipologie di assistenza, i servizi e le prestazioni sanitarie che presentano ... evidenze scientifiche di significativo beneficio, escludendo quelle che non soddisfano il principio dell’efficacia e dell’appropriatezza” (comma 7, punto b).

36 Terminologia Ricerca = indagine sistematica intrapresa per scoprire fatti o relazioni e raggiungere conclusioni usando un metodo scientifico (Hockey, 1996). EBP o Ricerca nella letteratura = identificazione ed il recupero sistematico della letteratura su uno specifico tema o per uno specifico obiettivo. Per comprendere meglio l’ebn ci dobbiamo soffermare sulla seguente riflessione: la ricerca non è coincidente alla ricerca della letteratura. Attraverso la ricerca noi ricerchiamo nuova conoscenza a partire dalla realtà; attraverso la ricerca della letteratura andiamo ad esplorare ciò che altri hanno già scoperto.

37 Quando la ricerca e quando l’EBP
La ricerca è sempre il motore della conoscenza. L’EBP è lo strumento con il quale possiamo acquisire conoscenza là dove la ricerca è già stata realizzata.

38 I limiti della EBM Esistenza di “zone grigie”:
Zone in cui vi è incertezza sull’efficacia. EBM si basa sulle migliori evidenze “disponibili”, non sulle migliori evidenze “possibili”. Criterio oggettivo per pianificare progetti di ricerca. Cartabellotta A. Evidence Based Medicine. Tumori, Supplemento 1 al Vol. 85, Num. 4, Luglio-Agosto 1999 La diffusione della EBM ha subito generato aspre reazioni nella comunità medica che - spesso a causa di una errata interpretazione - ha sollevato numerose critiche che abbiamo descritto altrove. In questa sede vogliamo schematizzare i limiti reali della EBM che iniziano gradualmente a delinearsi in maniera piuttosto netta. 3.1. Le zone grigie Numerosi Autori hanno espresso notevoli perplessità sulle difficoltà - o addirittura impossibilità - di praticare la EBM in quei settori dell'assistenza sanitaria dove, in mancanza di ricerca di buona qualità, esistono ampie e numerose zone grigie che esprimono incertezza sull'efficacia di un intervento sanitario e/o delle sue alternative. Questo limite, conseguenza della mancata pianificazione della ricerca in relazione alle necessità di salute pubblica, non può determinare la paralisi decisionale, perché la EBM richiede al medico di fondare le decisioni cliniche sulle "migliori evidenze disponibili" e non sulle "migliori evidenze possibili", che in alcune aree della medicina - per motivi etici, economici o metodologici - potrebbero non essere mai disponibili. Inoltre, la delimitazione delle aree grigie costituisce un criterio oggettivo per pianificare i futuri progetti di ricerca sulle reali necessità di salute della popolazione, al fine di ampliare progressivamente il "core" di evidenze disponibili.

39 Le “aree grigie”: lo spazio dell’opinion based
Interventi efficaci Area grigia PRATICA CLINICA EBN RICERCA Interventi inefficaci

40 I limiti dell’EBM Necessità di acquisire nuove competenze.
Poco tempo a disposizione dei professionisti. Difficoltà di accedere alle risorse documentali, soprattutto in ambito clinico.

41 I limiti della EBM I limiti della realtà italiana:
Scarsa integrazione tra epidemiologia clinica e medicina. Scarsa diffusione dei moderni strumenti d’informazione. Poca familiarità degli operatori sanitari con l’informatica. Poca familiarità degli operatori sanitari con la lingua inglese.

42 Le caratteristiche della letteratura biomedica

43 (and the exhaustion of man)
The Ascent of Evidence (and the exhaustion of man) Clarke M.J. BMJ 1998 Copyright © GIMBE

44 Le caratteristiche dell’informazione biomedica
Crescita esponenziale. Circa di articoli pubblicati ogni anno in oltre riviste. Sino a citazioni aggiunte annualmente nel MEDLINE. Tempo di raddoppiamento del volume della letteratura: circa 19 anni.

45 Le caratteristiche dell’informazione biomedica
Obsolescenza: Progresso scientifico e tecnologico. Ritardo nella disseminazione ed utilizzazione delle conoscenze. Frammentazione: Articoli che trattano lo stesso argomento sono pubblicati in riviste ed annate diverse. Basso rapporto segnale/rumore: La maggior parte della produzione scientifica è irrilevante per la pratica clinica.

46 La formulazione del quesito

47 Per cosa è utile l’EBP A definire:
l’efficacia e la sicurezza degli interventi preventivi, terapeutici, riabilitativi ed organizzativi, educativi. L'accuratezza dei tests diagnostici (inclusi la storia e l'esame fisico). La potenza dei fattori prognostici.

48 Approcci di ricerca Cercare attivamente nelle banche dati rispetto ad un quesito formulato (SEARCHING). Consultare periodicamente alcune riviste per individuare novità sui temi di abituale interesse (SCANNING).

49 STRATEGIE DI GESTIONE DELL’INFORMAZIONE
SCANNING (Proactive)--> sorveglianza della letteratura gestita dal professionista sistematica rivolta ad un numero contenuto di pubblicazioni indice abstract eventuale selezione e archiviazione dell’articolo GAP: --> time consuming, sorveglianza specifica, finestra piccola, scarsa efficacia

50 STRATEGIE DI GESTIONE DELL’INFORMAZIONE
SEARCHING (Reactive) gestita dal professionista è la vera strategia dell’EBN si indagano tutte le pubblicazioni disponibili (seleziono ciò che mi interessa) orientata al paziente

51 Searching Quesito Background Foreground

52 Quesiti di BACKGROUND Riguardano informazioni e conoscenze generali rispetto ad una malattia, un bisogno o un intervento. La loro formulazione richiede due componenti essenziali: un introduttore interrogativo (cosa, come, quando, perché ..) con un verbo un bisogno, una malattia, un aspetto di una malattia, un tipo di intervento assistenziale, diagnostico, organizzativo etc. ES: qual è l'assistenza al paziente con ictus

53 Quesiti di FOREGROUND Sono i quesiti che riguardano una condizione propria di una tipologia di pazienti, che va incontro ad uno specifico tipo di esito. I quesiti di foreground si articolano secondo l’acronimo PICOM. Es. paziente con ictus, posizionamento liquidi arto plegico vs arto non plegico, esiti funzionali

54 Quesito di foreground Formulare il quesito in modo preciso ed articolato P patient I intervention C comparison O outcome M metodo Se individui un punto oscuro costruisci il quesito: le domande devono essere direttamente riferite al problema del paziente, e devono essere costruite in modo da poter premettere di indirizzare le ricerca verso risposte precise e rilevanti.

55 (es.: circoncisione, puntura del calcagno …)?”
Esempio di ricerca Punto di partenza: quesito in forma “narrativa”: “Il saccarosio può essere impiegato come analgesico per i neonati che devono essere sottoposti a procedure dolorose (es.: circoncisione, puntura del calcagno …)?”

56 Trasformazione con P.I.C.O.
Patient: neonati da sottoporre a procedure dolorose. Intervention: analgesia con saccarosio. Comparison: altri trattamenti non farmacologici (“pacifiers”, ecc.). Outcome: ridotta percezione del dolore da parte del neonato. Metodo: RCT

57 “come descriverei un gruppo di pazienti simili al mio?”
Quesito di foreground Paziente o problema Chiedersi: “come descriverei un gruppo di pazienti simili al mio?” Bilanciare la precisione con la brevità … il paziente o il problema da risolvere ….

58 Quesito di foreground Intervento Chiedersi o
esposizione (una causa, un fattore prognostico, un trattamento) Chiedersi “Quale intervento principale sto prendendo in considerazione?” Essere specifici In pratica quesiti ben costruiti solitamente contengono 4 elementi: il tipo di intervento, sia esso spontaneo o relativo al disegno clinico (una causa, un fattore prognostico, un trattamento, ecc.) …

59 Intervento di controllo
Quesito di foreground Intervento di controllo (se necessario) comparison Chiedersi “Qual’è la principale alternativa da comparare all’intervento prescelto?” Di nuovo, essere specifici. … un confronto tra interventi, se indicato nel caso in questione

60 Quesito di foreground Outcome Chiedersi “che cosa spero di ottenere?”
“Che cosa questo intervento può realmente produrre?” Di nuovo, essere specifici. ….. l’esito o gli esiti che ci interessano ….

61 Cosa può riguardare il quesito di foreground?
Può riguardare qualsiasi momento del processo assistenziale: L’eziologia (es fattori di rischio). La diagnosi (es uso di quale strumento). La terapia (es uso di quale trattamento). La prognosi (es decorso della condizione).

62 Come si definisce il metodo
La risposta ad ogni tipo di domanda (eziologia, diagnosi, terapia, prognosi) può essere fornita principalmente da un tipo di studio e, in seconda battuta, anche da altri disegni.

63 Per ogni domanda un disegno
Quali sono? Per ogni domanda un disegno

64 Ricerca sanitaria Evidence Not evidence

65 Perché ci interessa questa distinzione
Perché ci interessa questa distinzione? Per orientare diversamente la ricerca. FOREGROUND Verso la letteratura secondaria: Revisioni sistematiche Verso la letteratura primaria: Medline, Cinahl, Embase BACKGROUND Verso la letteratura secondaria: linee guida Verso la letteratura secondaria e primaria: revisioni sistematiche e studi primari

66 Come si prevengono le cadute nei pazienti anziani ricoverati?
MAPPA DELLA RICERCA Quesito Background Come si prevengono le cadute nei pazienti anziani ricoverati? Foreground P paziente anziano I sponde al letto C nessuna contenzione O caduta dal letto Libro di testo Linee guida Revisioni sistematiche Studi primari Esperienza Ricerca

67 Mappa della ricerca Studi Primari Revisioni sistematiche QUESITO
E’ un trattamento? Trial randomizzto e controllato Ricerca una causa? Studio di coorte o Caso controllo Vuole conoscere una prognosi? Studio di coorte Vuole valutare un test Studio Cross Sectional diagnostico?

68 Ricerca nelle banche dati primarie

69 Ricerca sulle banche dati e
Banche dati primarie e secondarie Operatori booleani Medline Mesh di Medline Text word di Medline Limiti di Medline Clinical queries

70 EBN – Fonti di searching
Risorse primarie (BD primarie) generali specialistiche

71 EBN – Fonti di searching
Risorse secondarie BD di revisioni sistematiche Evidence-compendia BD di linee guida BD di technology assessment reports BD di analisi economiche

72 Gli operatori Booleani
Sono strumenti di ricerca comuni a tutti i principali motori. Devono il loro nome ad un matematico inglese George Boole, che ha dimostrato come esprimere un'operazione logica attraverso operazioni algebriche; si tratta di tre parole inglesi: AND, OR, NOT.

73 Gli operatori Booleani
And Questo operatore indica al motore di cercare i documenti che contengono tutti i termini inseriti. Inserendo la stringa Mobilifici AND Lazio Il motore mostrerà una lista di pagine che contengono entrambe le parole.

74 Gli operatori Booleani
Mobilifici Lazio Mobilifici AND Lazio Mobilifici AND Lazio

75 Gli operatori Booleani

76 Gli operatori Booleani
È utilizzato per ricerche che contengono solo alcuni dei termini inseriti. Ad esempio con la stinga Mobilifici OR Lazio Il motore mostrerà una lista di pagine che contengono la parola mobilifici o la parola Lazio.

77 Gli operatori Booleani

78 Gli operatori Booleani

79 Gli operatori Booleani
Not Questo operatore ha la finalità opposta ad AND, per cui tende ad escludere dalla ricerca i documenti che hanno una certa parola chiave. Ad esempio se inseriamo la stringa Mobilifici NOT lazio Il motore mostrerà una lista di pagine che contengono la parola mobilifici e non la parola Lazio.

80 Gli operatori Booleani
Mobilifici Lazio Mobilifici and Lazio Mobilifici NOT Lazio

81 Gli operatori Booleani

82 Quando ci sono più operatori
Quando ci sono più operatori, viene eseguito prima l’operatore più a sinistra e quindi il successivo. Per questo può essere necessario l’uso delle parentesi tonde.

83 Quando ci sono più operatori
Es mobilifici AND Lazio or Puglia: ci dà tutti i mobilifici del Lazio più tutti i documenti relativi alla Puglia. Es mobilifici AND (Lazio or Puglia): ci dà tutti i mobilifici che si trovano in Lazio o in Puglia.

84 MEDLINE

85 U.S. National Library of Medicine
“ la sede” “ il sito” 8600 Rockville Pike, Bethesda, MD 20894 United States

86 MEDLINE E’ la principale banca dati bibliografica della National Library of Medicine. Contiene circa 12 milioni di citazioni dal 1966 ad oggi.

87 MEDLINE Le citazioni provengono da circa 4800 riviste di 70 paesi.
Copre i settori della medicina, odontoiatria, scienze infermieristiche, veterinaria, scienze precliniche ed organizzazione sanitaria. L’aggiornamento è settimanale.

88 MEDLINE Gli articoli delle riviste sono indicizzati in tempi differenziati a seconda del grado di priorità assegnato ad ogni rivista. I tempi variano dai 15 giorni ai 2 mesi dal momento della pubblicazione. Alcune riviste sono indicizzate selettivamente (vengono inseriti in MEDLINE solo gli articoli che riguardano la biomedicina in senso lato).

89 STRUTTURA DI MEDLINE Medline è un insieme di citazioni bibliografiche ottenute dalla recensione di riviste. Ogni citazione crea un record. Ogni record è suddiviso in campi che identificano e qualificano l’argomento. Ogni articolo è identificato da parole chiave (MeSH – Medical Subject Heading) contenute nel thesaurus. Ad ogni parola chiave possono essere abbinati dei qualificatori (subheadings).

90 Consigli per l’utilizzo di PubMed per l’EBN
Come reperire studi dotati di buona evidenza per il clinico? Corretta formulazione del quesito clinico (P.I.C.O.M.) Individuazione dei termini di ricerca riguardanti il contenuto Ricerca per tipo di pubblicazione (“publication type”) Ricerca per metodologie epidemiologiche e statistiche impiegate nello studio Metodologia: Ricerche sia per MeSH sia per “textword” Possibile utilizzo limiti

91 Videata iniziale di PubMed
PubMed consente di accedere a circa dieci milioni di articoli dal 1966 ad oggi che sono contenuti in due grossi “contenitori”: MEDLINE banca dati bibliografica, aggiornata settimanalmente, curata dalla National Library of Medicine. Contiene riferimenti bibliografici relativi ad oltre 4000 riviste biomediche pubblicate in più di 70 paesi del mondo. PREMEDLINE contiene citazioni bibliografiche non ancora indicizzate ad aggiornamento quotidiano. Videata iniziale di PubMed

92 La funzione di ricerca dei vocaboli indicizzati è effettuata attraverso il
MeSH Database Con il termine MeSH viene indicato il vocabolario controllato utilizzato dalla National Library of Medicine per indicizzare gli articoli in PubMed. I termini MeSH rappresentano un importante strumento per facilitare la ricerca degli articoli. La funzione MeSH Browser ci permette di selezionare ed utilizzare i termini più appropriati per la ricerca.

93 Pagina del MeSH BROWSER Se conosciamo il termine da ricercare,
digitiamolo nella casella “Search MeSH for” Se invece abbiamo dei dubbi, cliccando su ”MeSH“ possiamo accedere alla pagina del vocabolario (thesaurus) Dopo aver digitato la parola chiave nella casella “Search for” clicchiamo sul pulsante “GO” per avviare la ricerca. Se la parola che abbiamo inserito non è corretta o non è compresa tra i termini MeSH, comparirà, al centro della videata, un elenco di termini correlati tra i quali potremo individuare quello che vogliamo cercare. Selezionata la nuova parola potremo cliccare su “Browse this term” Pagina del MeSH BROWSER

94 THESAURUS Raccoglie i termini MeSH che sono assegnati alle citazioni bibliografiche. E’ un elenco strutturato di descrittori controllati sulla terminologia medica sviluppato da un’apposita commissione di esperti della NLM.

95 THESAURUS Il thesaurus viene continuamente revisionato con cancellazioni, aggiunte, sostituzioni per restare al passo con l’evoluzione della scienza, Contiene voci.

96 THESAURUS E’ organizzato in grandi strutture ad albero rovesciato nelle quali si procede dal generale al particolare. Il “tronco” è l’argomento generale. Il “ramo” quello particolare. Per default PubMed utilizza l’esplosione dei termini che hanno sotto di loro altre voci subordinate.

97 Il termine NURSING è inserito
in questo albero La ricerca della nostra parola chiave ha originato una struttura ad albero in cui il nostro termine può comparire più volte

98 Ed anche in questo La ricerca della nostra parola chiave ha originato una struttura ad albero in cui il nostro termine può comparire più volte Centro studi EBN - Bologna

99 Selezioniamo “Send To”e il termine prescelto verrà automaticamente
Individuato il termine che più risponde alle nostre esigenze, lo selezioniamo cliccando sul quadratino al lato sx del numero Selezioniamo “Send To”e il termine prescelto verrà automaticamente inserito nel box di ricerca che comparirà al centro della schermata. Una volta individuato il termine che più risponde alle nostre esigenze, lo selezioniamo e clicchiamo su “ADD”. Il termine prescelto verrà automaticamente inserito nella stringa di ricerca che comparirà al centro della schermata.

100 A questo punto possiamo: cliccare su “PubMed Search”
ed iniziare la ricerca degli articoli oppure affinare la ricerca associando al primo uno o più termini utilizzando gli operatori Booleani A questo punto possiamo cliccare su “PubMed Search” ed iniziare la ricerca degli articoli oppure affinare la ricerca associando al primo uno o più termini utilizzando gli operatori Booleani AND - NOT - OR

101 Qui sono indicate le “parole chiave”
Sono indicati i Dettagli della ricerca Modifica la modalità di visualizzazione dei documenti Questa schermata rappresenta il risultato della nostra ricerca. In alto è indicata la parola chiave; più sotto, in una riga di colore grigio troviamo alcune importanti indicazioni: “DISPLAY” consente la visualizzazione dei documenti in diverse modalità: di default i record appaiono nel formato “summary” e cioè nome dell’autore/i, titolo dell’articolo e riferimenti bibliografici. Cliccando sul nome dell’autore è possibile visualizzare l’abstract (se disponibile) “SAVE” questo pulsante consente di salvare i risultati della ricerca

102 i risultati della ricerca
Consente di impostare i limiti Mostra le ricerche già effettuate Consente salvare i risultati della ricerca Questa schermata rappresenta il risultato della nostra ricerca. In alto è indicata la parola chiave; più sotto, in una riga di colore grigio troviamo alcune importanti indicazioni: “DISPLAY” consente la visualizzazione dei documenti in diverse modalità: di default i record appaiono nel formato “summary” e cioè nome dell’autore/i, titolo dell’articolo e riferimenti bibliografici. Cliccando sul nome dell’autore è possibile visualizzare l’abstract (se disponibile) “SAVE” questo pulsante consente di salvare i risultati della ricerca

103 Text: invia i risultati ad una pagina di testo.
File: invia i risultati in un file appositamente costruito. Clipboard: invia i risultati in uno spazio virtuale che li conserva temporaneamente. Mail: ci consente di inviare i risultati della ricerca Order: attiva la modalità per ordinare i full text.

104 Collegamento all’abstract
Numero di articoli complessivi Numero di pagine La casella “show” permette di impostare il numero di articoli visualizzabili per pagina che di default è 20; “Items” indica il numero degli articoli visualizzati sul totale degli articoli trovati e “page” “of” indicano rispettivamente il numero della pagina corrente ed il totale delle pagine trovate. Per default i documenti appaiono nel formato “summary”; il nome dell’autore/i appare di colore diverso, generalmente blu, e sottolineato. Questa forma grafica indica un link (collegamento) ad un’altra pagina nella quale è possibile visualizzare l’abstract (se disponibile). Sono poi visualizzati il titolo dell’articolo ed i riferimenti bibliografici. Collegamento all’abstract Autore/i

105 Videata iniziale di PubMed
PubMed consente di accedere a circa dieci milioni di articoli dal 1966 ad oggi che sono contenuti in due grossi “contenitori”: MEDLINE banca dati bibliografica, aggiornata settimanalmente, curata dalla National Library of Medicine. Contiene riferimenti bibliografici relativi ad oltre 4000 riviste biomediche pubblicate in più di 70 paesi del mondo. PREMEDLINE contiene citazioni bibliografiche non ancora indicizzate ad aggiornamento quotidiano. Videata iniziale di PubMed

106 Qui sono indicate le “parole chiave”
Sono indicati i Dettagli della ricerca Modifica la modalità di visualizzazione dei documenti Questa schermata rappresenta il risultato della nostra ricerca. In alto è indicata la parola chiave; più sotto, in una riga di colore grigio troviamo alcune importanti indicazioni: “DISPLAY” consente la visualizzazione dei documenti in diverse modalità: di default i record appaiono nel formato “summary” e cioè nome dell’autore/i, titolo dell’articolo e riferimenti bibliografici. Cliccando sul nome dell’autore è possibile visualizzare l’abstract (se disponibile) “SAVE” questo pulsante consente di salvare i risultati della ricerca

107 i risultati della ricerca
Consente di impostare i limiti Mostra le ricerche già effettuate Consente salvare i risultati della ricerca Questa schermata rappresenta il risultato della nostra ricerca. In alto è indicata la parola chiave; più sotto, in una riga di colore grigio troviamo alcune importanti indicazioni: “DISPLAY” consente la visualizzazione dei documenti in diverse modalità: di default i record appaiono nel formato “summary” e cioè nome dell’autore/i, titolo dell’articolo e riferimenti bibliografici. Cliccando sul nome dell’autore è possibile visualizzare l’abstract (se disponibile) “SAVE” questo pulsante consente di salvare i risultati della ricerca

108 Text: invia i risultati ad una pagina di testo.
File: invia i risultati in un file appositamente costruito. Clipboard: invia i risultati in uno spazio virtuale che li conserva temporaneamente. Mail: ci consente di inviare i risultati della ricerca Order: attiva la modalità per ordinare i full text.

109 Collegamento all’abstract
Numero di articoli complessivi Numero di pagine La casella “show” permette di impostare il numero di articoli visualizzabili per pagina che di default è 20; “Items” indica il numero degli articoli visualizzati sul totale degli articoli trovati e “page” “of” indicano rispettivamente il numero della pagina corrente ed il totale delle pagine trovate. Per default i documenti appaiono nel formato “summary”; il nome dell’autore/i appare di colore diverso, generalmente blu, e sottolineato. Questa forma grafica indica un link (collegamento) ad un’altra pagina nella quale è possibile visualizzare l’abstract (se disponibile). Sono poi visualizzati il titolo dell’articolo ed i riferimenti bibliografici. Collegamento all’abstract Autore/i

110 A fianco di ogni citazione troviamo la funzione “Related Articles”.
Cliccando su “Related Articles” è possibile visualizzare un insieme di citazioni correlate all’articolo selezionato

111 RELATED ARTICLES Articoli concettualmente correlati ad uno già trovato. La correlazione concettuale viene calcolata dal sistema di indicizzazione sulla base delle parole del titolo, dell’abstract e dei MeSH della citazione selezionata. L’elenco degli articoli correlati che si ottiene è diverso dall’elenco ricavato dalla strategia di ricerca.

112 Possiamo ulteriormente affinare la nostra ricerca cliccando su “Limits”

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117 Grazie per l’attenzione


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