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PAC (Politica agricola comune)
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Un po’ di storia La politica agricola comune (PAC) nasce dalle condizioni di arretratezza alimentare esistenti nell’ immediato dopoguerra. I primi progetti di integrazione in materia di agricoltura nascono nel 1948, ma inizialmente si limitavano a regolare gli scambi, fino a quel momento limitati dalle varie politiche protezionistiche. Tuttavia è il Trattato di Roma del 1957 che definisce i principi generali di politica agraria;
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L’evoluzione della PAC
Gli obiettivi della PAC sono tracciati nella conferenza di Stresa del 1958 ed enunciati negli articoli TFUE: - Incrementare la produttività agricola; - Stabilizzare i mercati; - Garantire la sicurezza di approvvigionamenti; - Assicurare prezzi ragionevoli ai consumatori; Durante la stessa conferenza vengono definiti anche gli strumenti di intervento della PAC per il raggiungimento di tali obiettivi;
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Strumenti di intervento
Furono confermati gli interventi a favore dell’ aumento produttivo, mentre il problema dei prezzi non venne affrontato nel modo giusto; Le prime proposte della Commissione europea infatti, prevedevano la fissazione dei prezzi agricoli ad un livello medio rispetto a quelli vigenti negli altri paesi; Francia e Olanda erano favorevoli alla proposta della Commissione, mentre la Germania richiedeva prezzi più elevati
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Strumenti di intervento
Nel Gennaio del 1962 nasceva il primo pilastro della PAC, l’ Organizzazione Comune dei Mercati (OCM) che disciplinava gli scambi di prodotti agricoli tra Stati membri; I settori interessati erano quello dei cereali, dell’ ortofrutta, vinicolo ecc.. Il finanziamento della OCM proveniva dal Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (FEAGA); Gli scambi si svolgevano sulla base del Prezzo obiettivo, ossia il prezzo ritenuto idoneo a regolare i mercati europei e ad assicurarne l’ equilibrio;
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Problemi della PAC La crescita della produzione agricola era tuttavia in contrasto con una forte riduzione dei consumi alimentari. Nasceva in questo modo il problema delle eccedenze; Altro problema riguardava le spese della PAC, che impegnavano circa il 75% del bilancio della Comunità; Inoltre, nel l’ occupazione agricola era inferiore al 15 % di quella totale e l’ agricoltura costituiva meno del 10 % del PNL della Comunità;
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Parlamento Europeo Commissione Consiglio dell’Unione Europea
Le istituzioni Parlamento Europeo Commissione Consiglio dell’Unione Europea
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Risorse finanziarie alla PAC
La PAC è finanziata da due fondi il FEAGA (Fondo europeo agricolo di garanzia) il quale finanzia esclusivamente le misure di mercato, i pagamenti diretti che ricadono nel I pilastro della PAC ed il FEASR (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) II pilastro della PAC. Si osserva che la Francia è la principale beneficiaria in valore assoluto del FEAGA (16,6%), seguita dalla Spagna (12,1%), dalla Germania (11,4%) e dall'Italia (10,3%). Per quanto riguarda il Feasr, la Polonia è in testa ai beneficiari (14%), seguita dall'Italia (9,8%), dalla Germania (9,8%) e dalla Romania (9,2%). La quota della spesa agricola sul bilancio dell'UE è calata drasticamente dai livelli degli anni settanta, in cui era attorno al 70%, a circa il 38% attuale.
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Cosa deve fare la PAC Assicurare una produzione alimentare efficiente ed un approvvigionamento alimentare stabile, tenendo conto della sicurezza degli alimenti, dell'economia rurale, del benessere degli animali e delle problematiche sociali e ambientali. Promuovere inoltre: l’ecosostenibilità, maggiore equità, sostegno al reddito più mirato per gli agricoltori in difficoltà. fornire ai consumatori prodotti alimentari sicuri, di alta qualità e in quantità sufficiente; il tutto a prezzi accessibili nell'UE ed a livello mondiale.
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Una PAC meno burocratizzata?
Per evitare oneri amministrativi inutili, la Commissione propone di semplificare diversi meccanismi amministrativi della PAC, tra cui le regole di condizionalità e i sistemi di controllo, senza ridurne l’efficienza. Verranno inoltre semplificati gli aiuti ai piccoli agricoltori. Si incentiva la vendita dei terreni, da parte dei piccoli agricoltori che abbandonano l’attività agricola, ad altri agricoltori che desiderano ristrutturare le proprie fattorie.
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Obbiettivi Quantità di cibo sufficiente all’Unione
Sicurezza del cibo attraverso la tracciabilità Evitare crisi di mercato e volatilità dei prezzi Investimenti in ammodernamenti Sostegno alle comunità rurali Creazioni di posti di lavoro Tutela ambientale e benessere degli animali
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Novità e sfide Le prime riguardano: Pratiche agricole più verdi
Ricerca e diffusione di conoscenze Sostegno più equo agli agricoltori Per quanto riguarda le seconde occorre: Aumentare la produzione Ridurre l’impatto ambientale della produzione agricola Fornire consulenza sugli investimenti e sulle innovazioni.
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I destinatari Agli aiuti promossi dalla nuova PAC potranno accedere soltanto i cosiddetti agricoltori attivi o imprenditori agricoli professionali. E riguardo le altre categorie di agricoltori? L’ Italia vuole estendere tali aiuti a quegli agricoltori che hanno ottenuto titoli della riserva nazionale durante il 2014;
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Modalità di accesso Per accedere a tali aiuti è necessario presentare la Domanda Unica, che dovrà comprendere la dichiarazione relativa all’intera superficie dell’azienda e il fascicolo aziendale regolarmente costituito; Poco tempo fa il Commissario europeo Phil Hogan ha concesso una proroga per la presentazione della Domanda Unica, posticipando i termini dal 15 maggio al 15 giugno 2015.
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