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PubblicatoIlario Florindo Bevilacqua Modificato 9 anni fa
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Povertà Concettualizzazione, Tipologie, Approcci Teorici ECONOMIA DELLO SVILUPPO Facoltà di Scienze Politiche
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Introduzione Il concetto di povertà è fondamentale all’interno dell’economia dello sviluppo. La povertà è la caratterista più evidente del sottosviluppo. Qualsiasi politica di sviluppo include delle strategie di lotta alla povertà. Sebbene sia facile avere un’idea intuitiva del concetto di povertà, riuscire a darne una definizione precisa non è affatto semplice. Ciò è dovuto sia al fatto che il concetto è molto ampio, sia all’assenza di un ampio consenso teorico sulla definizione di povertà. ECONOMIA DELLO SVILUPPO Facoltà di Scienze Politiche
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Rilevanza della povertà L’interesse dell’economia dello sviluppo per la povertà è prima di tutto dovuto all’intrinseca rilevanza del tema, vale a dire al fatto che ampi strati della popolazione vivano al sotto di un determinato standard di vita, viene considerato sia moralmente che politicamente inaccettabile. Oltre a ciò, la lotta alla povertà è molto importante anche da un punto di vista funzionale, ossia non solo per i danni che la povertà reca di per sé, ma anche per il fatto che una povertà diffusa impedisce la crescita del sistema nel suo complesso. ECONOMIA DELLO SVILUPPO Facoltà di Scienze Politiche
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Povertà e crescita Da questo punto di vista, la povertà reca un pregiudizio non solo a coloro che vivono in condizione di povertà, ma anche alla società nel suo complesso, in quanto limita le potenzialità di crescita dell’economia e peggiora il clima sociale. La povertà limita la crescita dell’economia attraverso vari canali. Una povertà diffusa si traduce in minori investimenti, minore risparmio, minore consumo, ridotti livelli di capitale umano, bassa produttività. ECONOMIA DELLO SVILUPPO Facoltà di Scienze Politiche
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Lotta alla povertà: origine La necessità di ridurre la povertà attraverso programmi di sviluppo economico è oggi considerata una priorità a livello globale; tale idea ha origine a cavallo fra il XVIII e il XIX secolo. Prima di allora, le politiche di lotta alla povertà avevano un carattere esclusivamente politico o utopistico. Fra la fine del 1700 e l’inizio del 1800, due fattori contribuiscono a cambiare il modo in cui le politiche economiche guardano alla povertà. ECONOMIA DELLO SVILUPPO Facoltà di Scienze Politiche
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Lotta alla povertà: origine Il primo fattore è la rivoluzione industriale. I tassi di crescita diventano molto più elevati rispetto a quelli fino ad allora conosciuti. Con la possibilità di generare maggiore prodotto e maggiore ricchezza, si ipotizza la possibilità di combattere la povertà, destinando parte della maggiore ricchezza prodotta a politiche volte alla riduzione della povertà. ECONOMIA DELLO SVILUPPO Facoltà di Scienze Politiche
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Lotta alla povertà: origine Il secondo fattore è il mutato atteggiamento della teoria economica nei confronti della povertà. Fino alla fine del XVIII secolo la povertà era considera non influente per la crescita dell’economia nel suo complesso. Secondo alcuni, la povertà poteva addirittura rappresentare l’opportunità di una riserva di valore a basso costo. Successivamente la teoria economica (Hume e Smith) inizia a vedere la povertà, non solo come una malattia sociale, ma anche come un fattore che limita le potenzialità economiche del sistema, recando quindi danno non solo ai poveri stessi. ECONOMIA DELLO SVILUPPO Facoltà di Scienze Politiche
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Caratteristiche comuni Coloro che vivono in condizione di povertà hanno delle caratteristiche ricorrenti: 1) malnutrizione 2) basso livello di istruzione e di capitale umano 3) carenza di asset 4) bassa produttività ECONOMIA DELLO SVILUPPO Facoltà di Scienze Politiche
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Tipologie di povertà 1)Assoluta e relativa 2)Urbana e rurale 3)Cronica e temporanea 4)Profonda e lieve ECONOMIA DELLO SVILUPPO Facoltà di Scienze Politiche
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Assoluta e relativa La povertà assoluta è definita fondamentalmente sugli imperativi biologici (livelli nutrizionali minimi, necessità di un’abitazione e di vestiario, servizi sanitari di base). La povertà relativa è invece definita sulla base del contesto sociale all’interno del quale l’individuo vive. È individuato da uno standard di vita che, pur essendo al di sopra della sussistenza, è significativamente al di sotto della media. ECONOMIA DELLO SVILUPPO Facoltà di Scienze Politiche
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Urbana e rurale La povertà urbana e quella rurale si distinguono per diversi aspetti: la concentrazione demografica, il livello di coesione sociale, la rilevanza del settore agricolo nei contesti rurali e del settore industriale nei contesti urbani. La povertà rurale è la forma prevalente di povertà nei PVS, mentre nei paesi a reddito medio e alto, la povertà è principalmente urbana. A livello mondiale la povertà rurale rappresenta oltre l’80 per cento del totale della povertà. ECONOMIA DELLO SVILUPPO Facoltà di Scienze Politiche
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Intensità e durata La povertà cronica è più difficile da contrastare rispetto a quella temporanea, che si viene a creare sulla base di fluttuazioni di reddito e di eventi avversi. La povertà può anche essere distinta in povertà lieve e profonda, con la seconda che identifica uno stato di povertà i cui vi sono risorse molto al di sotto della linea della povertà. Queste due distinzioni (cronica/temporanea e lieve/profonda) è molto importante nella programmazione delle politiche di lotta alla povertà. ECONOMIA DELLO SVILUPPO Facoltà di Scienze Politiche
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Concettualizzazione della povertà Le prime concettualizzazioni della povertà facevano riferimento principalmente al reddito. In base a ciò, è definito povero chi ha un reddito al di sotto di una determinata soglia. Tale soglia è calcolata sulla base del reddito necessario ad acquistare un paniere minino di beni. La definizione della povertà sulla base del reddito è però insoddisfacente sotto alcuni punti di vista. ECONOMIA DELLO SVILUPPO Facoltà di Scienze Politiche
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Basic Needs Approach Infatti non è detto che a stessi livelli di reddito corrisponda la possibilità di soddisfare stessi bisogni. Inoltre, il reddito è un mezzo, mentre i beni e i servizi essenziali per la persona sono il fine. Proprio su questi punti pone l’accento l’approccio dei bisogni essenziali, il Basic Needs Approach (BNA). Secondo il BNA la povertà va definita a partire dalla non disponibilità di beni e servizi di base, in assenza dei quali non si può condurre una vita dignitosa e soddisfacente. ECONOMIA DELLO SVILUPPO Facoltà di Scienze Politiche
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Basic Needs Approach Per il BNA si definisce povero chi non riesce a soddisfare dei bisogni essenziali e di base. La lista dei bisogni essenziali può variare, ma sono ricorrenti le necessità riguardanti: 1) cibo e acqua; 2) vestiario; 3) abitazione; 4) servizi sanitari; 5) istruzione. ECONOMIA DELLO SVILUPPO Facoltà di Scienze Politiche
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Teoria delle capacità Un ulteriore raffinazione del concetto di povertà è dovuta al contributo teorico del premio nobel indiano Amartya Sen. Sen elabora la “Teoria delle Capacità”, secondo la quale non è necessario solo che una persona possa avere accesso ad un servizio a un bene essenziale, ma è necessario che la persona abbia la capacità di utilizzare le risorse a disposizione al fine di migliorare il proprio standard di vita. ECONOMIA DELLO SVILUPPO Facoltà di Scienze Politiche
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Multidimensionalità Dagli anni ’90 in poi la povertà inizia ad essere sempre più concettualizzata da una prospettiva multidimensionale. La povertà si configura, quindi, come una privazione sotto diversi punti di vista. La visione multidimensionale include nell’analisi della povertà categorie importante da altre scienze sociali: empowerment, vulnerabilità. ECONOMIA DELLO SVILUPPO Facoltà di Scienze Politiche
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Multidimensionalità Le dimensioni della povertà possono essere così sintetizzate: 1)Dotazioni materiali 1)Reddito 2)Asset (mezzi di produzione, beni durevoli) 2)Empowerment 1)Psicologico 2)Sociale 3)Politico 3)Vulnerabilità ECONOMIA DELLO SVILUPPO Facoltà di Scienze Politiche
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