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PubblicatoFabrizio Novelli Modificato 10 anni fa
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PROGETTO COSTRUIAMO INSIEME UN NUOVO FUTURO… Stefania Nencioni U.F Assistenza Sociale Territoriale Az.USL 5 Pisa –Zona AVC Volterra, 19 giugno 2009
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IL DOPO DI NOI SI PRESENTA COME UN INSIEME CONFUSO, DOVE LE PROBLEMATICHE CONFUSO, DOVE LE PROBLEMATICHE SI SOVRAPPONGONO LE UNE ALLE ALTRE, E DOVE SI FATICA AD INDIVIDUARE QUALI POTRANNO ESSERE I TEMPI, I REFERENTI E LE NECESSITÀ ASPETTI DI TUTELA GIURIDICA (CHI VIGILERÀ SU DI LUI?) OPPORTUNITÀ RESIDENZIALI (DOVE, CON CHI ABITERÀ?) TUTELA ECONOMICA (AVRÀ RISORSE ECONOMICHE SUFFICIENTI?) Il DOPO DI NOI…
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COME REALIZZARE TUTTO QUESTO? ERA NECESSARIO UN LUOGO FISICO IN CUI FAR PRENDER FORMA AL PROGETTO… …COME UNA CASA. Una casa dove trascorrere momenti piacevoli e dove tornare volentieri… forse una seconda casa dove certamente non si abita, dove non si trovano tutte le proprie cose, ma che rappresenta uno spazio personalissimo di vita… …CON UN PROGETTO CHE VA AD INTEGRARSI ALLE ATTIVITÀ DIURNE DELLE SINGOLE PERSONE. UN PROGETTO DI OSPITALITÀ TEMPORANEA CHE NON INTENDE SOSTITUIRSI ALLA FAMIGLIA, MA CHE CHIEDE A QUESTA LA MASSIMA CONDIVISIONE ED UN ELEVATO COINVOLGIMENTO.
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GRUPPO DI LAVORO APPOSITAMENTE COSTITUITO E COMPOSTO DA: PIER LUIGI DEI - Assessore alle Politiche Sociali Comune di Volterra STEFANIA NENCIONI - Resp.le Strutt.re Resid.li Az.Usl 5 Pisa- Zona AVC ILARIA OBERTI – Medico U.F. Salute Mentale Adulti Zona AVC GIOVANNA MARINI - Resp.le GOIF Az.USL 5 Pisa Zona AVC MARIA MAZZEI - Servizio Sociale Az. USL 5 Zona AVC ALESSANDRA CALLAI – Servizio Sociale Az.USL 5 Zona AVC PAOLO POLI - Presidente Consulta Zonale Handicap GIORGIO MARIANI – Presidente Associazione Mondo Nuovo ANGELO LIPPI – Associazione Mondo Nuovo LUISA NANNIPIERI - Associazione Mondo Nuovo ROSALBA FERRARI - Associazione Mondo Nuovo DANIELE TACCOLA - Cooperativa Sociale Idealcoop SILVIA MARIANI- Segreteria Tecnica SdS AVC SILVIA BIANCHI - Segreteria Tecnica SdS AVC APERTO CONFRONTO TRA TECNICI, POLITICI DEI COMUNI E DELLAZIENDA USL5, RAPPRESENTANTI DELLA PROVINCIA, DEL TERZO SETTORE E DELLUTENZA. Il DOPO DI NOI…IL NOSTRO APPROCCIO NECESSITÀ DI UNA RIFLESSIONE CONGIUNTA SUL PROGETTO DI VITA DELLA PERSONA DISABILE E SULLA SUA QUALITÀ PROGETTO
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OBIETTIVI DEL PROGETTO COSTRUIAMO INSIEME UN NUOVO FUTURO… GENERALI INTEGRAZIONE delle persone disabili, attraverso lo sviluppo della loro autonomia. SPECIFICI INCREMENTO DEL LIVELLO DI AUTONOMIA dei ragazzi partecipanti alla sperimentazione, creando specifici percorsi educativi di vita indipendente per la conquista dellautonomia anche al di fuori delle mura domestiche, imparando ad utilizzare i mezzi pubblici, ad orientarsi in strada, a confrontarsi con il denaro, con la spesa, con lo svago, ma anche con il lavoro, oltreché con la gestione di una casa.
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DESTINATARI DEL PROGETTO AD OGGI CÈ UNA SEMPRE MAGGIORE ATTENZIONE SUI BISOGNI DEI GIOVANI DISABILI PER UN LORO INSERIMENTO EFFETTIVO NELLA VITA SOCIALE E LAVORATIVA E SULLA NECESSITÀ DI ATTIVARE NUOVI SERVIZI PER RISPONDERE A TALI BISOGNI. MOLTE CONQUISTE PERÒ, SOPRATTUTTO NELL'AMBITO DELL'AUTONOMIA ESTERNA, SONO DIFFICILMENTE RAGGIUNGIBILI IN AMBITO FAMILIARE QUINDI IL PROGETTO È RIVOLTO A …AI GENITORI per aiutarli ad acquisire e ad accettare lidentità adulta del figlio disabile nel percorso alla conquista dellautonomia possibile. ALLE PERSONE DISABILI di età compresa fra i 20 e i 45 anni, residenti nella zona Alta Val di Cecina…
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LE FASI DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO Il progetto è articolato in tre moduli AUTOFORMAZIONE DEGLI OPERATORI MODULO 1: PUNTI FONDAMENTALI Incontri di auto-formazione per operatori dei servizi destinati allassistenza delle persone disabili (assistenti sociali, educatori professionali, OO.SS, terapisti della riabilitazione, psicologo, psichiatra), al fine di condividere a pieno le finalità del Progetto ed individuare le tematiche da affrontare con le famiglie di soggetti disabili. Gli operatori hanno partecipato al corso formazione aziendale sulle nuove modalità di presa in carico dei soggetti disabili FINALIZZATA ALLA CONDIVISIONE DELLE FINALITÀ del progetto e alle nuove modalità di presa in carico
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Saranno affrontati temi riguardanti la vita quotidiana con le sue problematiche e criticità, le autonomie da raggiungere, aspetti legati alla convivenza fra più persone (conoscenza dellaltro, accettazione delle diverse abitudini, problemi di carattere sessuale derivanti dalla convivenza fra ragazzi e ragazze, ecc) MODULO 1: PUNTI FONDAMENTALI SENSIBILIZZAZIONE DELLE FAMIGLIE FONDAMENTALI SONO STATI GLI INCONTRI PRELIMINARI FRA SERVIZI E ASSOCIAZIONE MONDO NUOVO PER LINDIVIDUAZIONE DELLE MODALITÀ PIÙ IDONEE AL COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE. Sensibilizzazione di famiglie con obiettivo di far acquisire loro la convinzione necessaria e gli strumenti per rendere possibile esperienze di vita autonoma del figlio disabile. Da organizzare ulteriori incontri su tematiche proposte dalle famiglie IN TALI INCONTRI I GENITORI AVRANNO QUINDI LOPPORTUNITÀ DI ESPRIMERE SENTIMENTI, TIMORI, DUBBI, PERPLESSITÀ ED ASPETTATIVE LEGATE AL DISTACCO DAL PROPRIO FIGLIO
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LE FASI DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO MODULO 2: PUNTI FONDAMENTALI REALIZZAZIONE DEL PERCORSO DI AUTONOMIA PER PERSONE DISABILI, NEL RISPETTO DELLE VOLONTÀ DEGLI INTERESSATI E DELLE FAMIGLIE, PERCORSO PIENAMENTE CONDIVISO DURANTE IL MODULO 1. AZIONE 1 INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI DISABILI INTERESSATI ALLA SPERIMENTAZIONE INDIVIDUAZIONE DI 8 SOGGETTI INTERESSATI ALLA SPERIMENTAZIONE DI ETÀ COMPRESA FRA I 20 E I 45 ANNI E RESIDENTI NELLA ZONA ALTA VAL DI CECINA
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PUBBLICAZIONE BANDO RIVOLTO AI SOGGETTI DEL TERZO SETTORE DOVE RICHIEDERE AZIONE 2 BANDO PUBBLICO MODULO 2: PUNTI FONDAMENTALI …VASTA DISLOCAZIONE DEL NOSTRO TERRITORIO PREVISTA SUCCESSIVA INDIVIDUAZIONE DI UN SECONDO APPARTAMENTO NEL COMUNE DI POMARANCE IL PROGETTO SPERIMENTALE PARTIRÀ CON UN UNICO APPARTAMENTO PER TUTTA LA ZONA; SCELTA MOTIVATA DAL FATTO CHE, ESSENDO UNA ESPERIENZA PILOTA, E NECESSARIO VERIFICARNE LA FATTIBILITÀ MESSA A DISPOSIZIONE DEGLI OPERATORI (EDUCATORI PROFESSIONALI, O.S.S.) NECESSARI A PORTARE AVANTI IL PROGETTO MESSA A DISPOSIZIONE E GESTIONE DI UN APPARTAMENTO PER IL SOGGIORNO A ROTAZIONE CONSENTIRE AI SOGGETTI DISABILI DI VIVERE ESPERIENZA NEL TERRITORIO DI RESIDENZA
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MODULO 2: PUNTI FONDAMENTALI SISTEMAZIONE DELLALLOGGIO, CONOSCENZA DEI COINQUILINI, GRADUALE E PERSONALIZZATO INSERIMENTO NELLAPPARTAMENTO DEL SOGGETTO DISABILE, SUPPORTO DI OPERATORI E DELLA FAMIGLIA RISPETTIVAMENTE FORMATI E MOTIVATI AZIONE 3 AVVIO ESPERIENZA PILOTA DI VITA INDIPENDENTE SUPPORTO DEI SERVIZI ALLAVVIO DELLESPERIENZA DI VITA INDIPENDENTE, IN RELAZIONE A ESIGENZE E NECESSITÀ DEI SOGGETTI DISABILI VERIFICHE PERIODICHE SULLANDAMENTO DELLA SPERIMENTAZIONE COSTITUZIONE DI GRUPPI DI AUTO AIUTO CON LE FAMIGLIE DEI PARTECIPANTI
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MODULO 3: PUNTI FONDAMENTALI AZIONE 1 CONCLUSIONE E VERIFICA DELLESPERIENZA PILOTA LE FASI DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO AZIONE 2 EVENTUALE ISTITUZIONE DELLA FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE
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SE LA PERSONA DISABILE NON È SOLO UN CORPO DA ASSISTERE NEI SUOI BISOGNI PRIMARI, SE LA FAMIGLIA NON È SOLO UN POSTO LETTO, ALLORA IL DOPO DI NOI NON È SOLO UN PROBLEMA DI STRUTTURE RESIDENZIALI, MA UN INSIEME COMPLESSO DI NECESSITÀ E DI DIRITTI AL QUALE È POSSIBILE DARE RISPOSTA SOLO ATTRAVERSO UN SISTEMA ORGANICO DI STRUMENTI, REFERENTI, STRUTTURE E SERVIZI. GRAZIE PER LATTENZIONE… ….IL DOPO DI NOI CONCLUSIONI….
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