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RICERCA SULL’INDUISMO
Autori: Filippo Cavalli Gabriele Chiappini Tommaso Cappa
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INDUISMO
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L’induismo è la religione tradizionale dell’India, è una delle più antiche religioni del mondo, anche se non esiste una data precisa per la sua nascita. E’ un vasto insieme di movimenti religiosi, concezioni filosofiche e pratiche sociali che si sono trasformate e consolidate nell’arco di 4000 anni. L'induismo è definibile come una religione politeistica caratterizzata non solo dalla molteplicità delle figure divine, ma anche dal fatto che i fedeli si distinguono per la loro devozione a un Dio particolare. Tra gli innumerevoli dei, che sono adorati in templi a volte stupendi e immersi nella giungla, i più importanti sono Brahma, il dio creatore dell’universo, Visnu, il dio che conserva nell’essere il mondo, e Shiva, il dio che dissolve tutto.
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DIFFUSIONE Oggi ci sono più di 700 milioni di indù nel mondo. La maggior parte vive in India, ma ci sono grosse comunità indù anche in Europa, America settentrionale, Africa meridionale e Asia sud-orientale. Si esprime sia attraverso l’adorazione di numerose divinità, sia attraverso gli atteggiamenti quotidiani dei fedeli e i riti celebrati.
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LE ORIGINI DELL’INDUISMO
Non si conosce con certezza quando ebbe origine l’induismo, ma si sa che si sviluppò lentamente, in un lungo periodo di tempo. Se ne possono individuare le radici al tempo della grande civiltà della Valle dell’Indo, che fiorì anni fa circa, nell’India nord-occidentale (l’attuale Pakistan). Nel 1500 a.C. circa la civiltà della Valle dell’Indo declinò e un popolo nomade, gli ariani, cominciò a migrare nell’India nord-occidentale. Le loro idee religiose si mescolarono con quelle delle genti della Valle dell’Indo e formarono la base dell’induismo, così come viene praticato oggi.lentamente, in un lungo periodo di tempo.
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FONDATORE Il fondatore è Krishna considerato il più grande maestro dell’induismo insieme al suo popolo
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IDEE FONDAMENTALI Gli induisti credono nella reincarnazionazione: se un uomo si comporta male in questa vita, dopo la morte, la sua anima torna a vivere in un altro corpo per espiare i peccati commessi : solo chi onora gli dei e si comporta con carità verso gli altri uomini raggiunge la pace eterna. Infatti gli induisti credono che gli dei, in cambio di preghiere e di sacrifici, facciano dono agli uomini del sukhavati, il paradiso di felicità. L'induismo è noto per la rigida divisione della società in classi, - varna - alle quali si appartiene per nascita senza alcuna possibilità di sfuggire alle severe norme di una concezione gerarchica.
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IL LORO CREDO RELIGIOSO
Ci sono milioni di dèi e dee indù e sono tutti riflessi di Brahman – Atman cioè l’unico Assoluto, è la radice e il fondamento di tutto, il Signore che regge e sostiene ogni cosa, la guida interiore e il fine di ogni vivente. Credono pure alla metempsicosi, cioè nella trasmigrazione delle anime. La Realtà è Una, il mondo, l’uomo e gli dei, e tutte le cose sono l’unica e medesima Realtà. “tutto è Brahman”. L’io profondo dell’uomo è l’Atman. Brahman e Atman coincidono. Nella città di Benares, che un tempo si chiamava Varanasi e si trova nel nord dell’india, scorre il fiume Gange. Ogni Indù desidera andare almeno una volta nella vita a bagnarsi in questo fiume, che secondo gli Induisti purifica l’anima.
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Tutti i bagnanti offrono fiori frutta e candele galleggianti che rappresentano la luce.
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PRINCIPALI DIVINITÀ INDUISTE
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La maggior parte degli induisti crede in un potere supremo, senza forma, detto brahaman. Le principali divinità rappresentano i diversi aspetti del brahaman. Le più importanti sono tre: 1) Brahma (il creatore) 2) Vishnu (il preservatore o protettore) 3) Shiva (il distruttore).
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Gli induisti possono venerare un solo dio, molte divinità o nessun dio, ma la maggior parte di essi crede utile avere un'effigie o una statua di un dio da pregare. Vishnu e Shiva sono molto popolari e hanno templi e seguaci in ogni parte dell'India. Shiva
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Oltre alle tre divinità principali, ve ne sono centinaia di altre, alcune venerate in tutta l'India, altre popolari in una sola regione o addirittura in un solo villaggio. Certe famiglie hanno la loro divinità particolare che venerano da generazioni
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Ganesh è un dio particolarmente amato rappresenta la saggezza e lo invoca chi si trova in difficoltà.
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Per gli indù le mucche sono animali sacri.
Per rispetto verso la vita, molti Indù non mangiano carne.
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I TESTI SACRI I più antichi testi sacri induisti sono quattro raccolte di inni, preghiere e formule magiche, i Veda, composti oltre 3000 anni fa. Altri testi importanti sono le Upanishad e due lunghi poemi, il Mahabharata e il Ramayana. Ognuno di questi rappresenta la fonte scritta di differenti scuole e correnti che convivono all'interno dell'induismo. Le Upanishad sono insegnamenti presentati in forma di storie e parabole che i guru (maestri) raccontano ai loro allievi. Il Mahabharata narra di una guerra fra due famiglie reali, i Kaurava e i Pandava, mentre il Ramayana racconta come il dio Rama salvò la propria moglie, Sita, da Ravana, il malvagio re-demonio.
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Preghiere induiste 1) Ci possa essere pace, solo pace. Possa la pace essere in me e attraverso quella pace possa io rinforzare la pace in tutti gli esseri viventi 2) Il signore Lisnu era cosi stufo delle continue richieste del suo devoto che in un giorno gli apparve e disse:” ho deciso di concederti tre cose che mi domanderai dopo di che non ti darò più niente”. In devoto, felice fece immediatamente la prima richiesta. Chiese che la moglie morisse per poter, sposare una donna migliore. Il suo desiderio fu esaudito all’istante. Ma quando amici parenti si radunarono per il funerale e iniziarono a ricordare tutte le buone qualità di sua moglie, il devoto capì di essere avventato. Si rese conto allora di essere stato assolutamente ceco a tutte le virtù sarebbe mai riuscito a trovare una donna altrettanto buona? Così chiese al signore di riportarla in vita! E rimase con una sola richiesta. Ed era deciso a non fare errori questa volta, perché non avrebbe potuto correggerli. Chiese consiglio a tutti. Qualcuno dei suoi amici gli suggerì di chiedere l’immortalità ma a che gli sarebbe servita l’immortalità se non godeva di buona salute? A che cosa gli sarebbe servita la salute se non aveva i soldi? E a che gli sarebbero serviti i soldi se non aveva amici? Gli anni passavano e lui non riusciva a decidere che cosa chiedere. La vita o la salute o la ricchezza o il potere dell’amore. Alla fine disse:”al signore per favore, consigliami che cosa chiedere. Il signore rise nel vedere l’imbarazzo del l’uomo e disse:” chiedi di essere soddisfatto qualunque cosa la vita ti porti”.
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FESTE Ci sono grandi feste annuali che seguono lo scandire delle stagioni e del tempo. Tra le varie feste c’è ne è una particolare dedicata alle anime degli “Antenati”. Gli indù hanno tantissime feste, ma una particolarmente bella è “DIVALI” la festa della luce. E’ una festa in onore della dea della fortuna, Laksimi. Per avere la sua benedizione le strade, le case, i templi e le raffigurazioni degli dei sono adornati con tantissime luci. Per due giorni i bambini non vanno a scuola e ogni sera ci sono bellissimi fuochi d’artificio. Amici e parenti si scambiano visite e piccoli regali.
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LUOGHI DI CULTO
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Molti induisti pregano nei templi (mandir), ognuno dei quali è considerato la casa terrestre di una divinità particolare. In un sacrario nella parte più interna e riservata del tempio è situata una statua della divinità stessa. Gli induisti non hanno servizi rituali nei templi. Alcuni vi si recano quotidianamente, altri solo in occasioni speciali come le feste. Oltre ai grandi templi, agli angoli di molte strade vi sono piccole edicole. Gran parte degli induisti venera gli dei a casa propria, in un angolo destinato a questo preciso scopo, dove può esserci semplicemente una statua o un dipinto della divinità: il culto delle immagini è infatti molto sentito tra tutti i fedeli. L’essenziale della pratica religiosa avviene a casa: due colte al giorno i membri della famiglia si siedono con le gambe incrociate davanti ad un piccolo altare dedicato al dio che li protegge.
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CURIOSITA’ Nei siti archeologici della valle dell’Indo sono state ritrovate numerose figure d’argilla che riproducono dei e dee simili a quelli che gli indù venerano oggi . Indù è una parola Persiana che significa abitante dell’India. Tutti gli indù hanno altari, con immagini e statue delle divinità che venerano, nelle loro case dove compiono quotidianamente atti di culto, che , con le feste, costituiscono il cuore della loro fede. Davanti all’ altare pregano e accendono bastoncini di incenso. Alcuni offrono anche del cibo alle divinità. Nelle città ci sono templi nei quali si può andare a pregare : molti Induisti vanno al tempio ogni giorno. Tutti i templi Induisti hanno una forma particolare, che rappresenta una montagna sacra che collega gli uomini sulla terra con gli dei del cielo. Al centro del tempio c’ è un immagine della divinità a cui il tempio è dedicato. I fedeli portano candele, fiori incenso per onorarlo.
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CHE COS’E’ UNA CASTA? L’induismo ha organizzato la Società indiana in grandi gruppi tra loro separati: “le caste” Chi nasce in una casta, vi resta per tutta la vita, perché è impossibile passare da una casta ad un’altra. SONO MOLTE LE CASTE? Sono centinaia, raggruppate in grandi categorie, classificate secondo il grado di purezza: Al vertice c’è la “casta dei sacerdoti i bramini” Al di sotto ci sono i “nobili” e i “guerrieri”, poi i “commercianti”, e in tondo, i “servi”. Esistono anche persone “fuori casta”, considerate impure: sono gli “intoccabili: i paria” ai quali sono riservati i mestieri più disprezzati. ESISTONO ANCORA LE CASTE? Il Governo indiano le ha soppresse a metà del ventesimo secolo, ma questa tradizione è ancora molto sentita.
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