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PubblicatoAlbertina D alessandro Modificato 10 anni fa
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I MONASTERI Alunna: Claudia Monaco Classe: V C Materia: religione
Anno scolastico: 2012/2013
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Le origini del monachesimo in oriente
Nell’epoca delle invasioni barbariche molti cittadini si ritirarono in luoghi appartati, per vivere la propria esistenza nella contemplazione e nella preghiera. Nel II secolo a.C. alcuni gruppi di Ebrei si stabilirono nella zona del mar Morto in completo isolamento dal mondo. Si trattava di una comunità che lavorava,studiava e scriveva, vivendo in povertà, nacque secoli più tardi il monachesimo orientale. L’ideale era una vita vissuta nella rinuncia totale, nell’assoluta povertà e castità.
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IL PRIMO MONASTERO Il primo monastero fu fondato nel 320 in Egitto .La guida della comunità era l ’abate che fissava tutte le norme della vita in comune. Nella seconda metà del IV sec. Il vescovo Basilio di Cesarea dettò le regole del monachesimo orientale, rafforzando moltissimo i poteri dell’abate, regolamentando il digiuno e l’obbedienza, il lavoro, la povertà e la castità. Inizialmente il monastero non era altro che un insieme di ripari naturali, capanne in cui i monaci vivevano quasi semisoli. Nel V sec. Cominciarono ad essere costruiti i primi monasteri di pietra, protetti da mura, addossati ad una basilica, venivano usati anche per la difesa del territorio
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Il monastero di Hagpat in Armenia
Monastero cristiano Monastero di San Benedetto Subiaco - Lazio Monastero di san vescovo in Egitto
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La nascita del monachesimo in occidente
Le più importanti esperienze monastiche furono quella irlandese e quella benedettina . L’Irlanda secondo la tradizione fu avviata al cristianesimo nel V secolo da un giovane vescovo originario della Britannia Romana, Patrizio che fondò numerose comunità di monaci caratterizzate da vita ascetica e da un grande slancio missionario. I monaci Irlandesi insieme a quelli Benedettini, furono i veri protagonisti dell’evangelizzazione dell’Europa Occidentale. Altro personaggio importante del monachesimo Occidentale fu San Colombano che fondò nel 620 un monastero a Bobbio del quale divenne primo abate e dove morì.
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Abbazia di San Colombano a Bobbio
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San Benedetto da Norcia
Vissuto nel VI sec Fu il fondatore dell’ordine benedettino e autore della regola che sarebbe stata alla base di tutta la storia del monachesimo medievale. Ogni monastero era governato con una disciplina simile a quella militare e l’abate assumeva un potere quasi assoluto. Ogni comunità di monaci svolgeva un’attività di assistenza della popolazione, i monaci istituirono anche scuole, inoltre dovevano imparare a leggere e a scrivere.
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ORA ET LABORA Il capitolo 48 della regola di San Benedetto dice che l’ozio è il nemico dell’anima, per cui i monaci devono, in ore stabilite, lavorare e pregare (Ora et Labora). San Benedetto impone ciò come rimedio all’ozio. Il lavoro dei monaci per garantire il proprio sostentamento è consentito solo nei casi in cui vi è molta povertà altrimenti esso è affidato ai contadini perché i monaci non devono possedere nulla dice la regola. Non si può possedere nulla se non lo ordina l’abate. Una terza regola oltre al lavoro e alla preghiera sta nella scrittura, dove alcuni monaci specializzati detti amanuensi hanno il compito di ricopiare dei testi della cultura classica e cristiana.
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Funzioni di un monastero
Funzione culturale : i monasteri costituirono un vero baluardo per la difesa della cultura antica, molte delle opere che possiamo osservare sono state conservate dai monaci. Funzione religiosa e sociale: la fondazione di un monastero attirava molte folle di fedeli, i monaci vivevano l’intera vita in un monastero ed in questo modo si legavano alla popolazione locale. Funzione economica: i monasteri svolsero un’importante ruolo anche nella scoperta di nuove tecniche agricole, e molte delle tecniche di oggi sfruttano i metodi utilizzati nei grandi monasteri
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STRUTTURA DI UN MONASTERO
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