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Istituto Comprensivo 28 «Giovanni XXIII» - Aliotta

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Presentazione sul tema: "Istituto Comprensivo 28 «Giovanni XXIII» - Aliotta"— Transcript della presentazione:

1 Istituto Comprensivo 28 «Giovanni XXIII» - Aliotta
A tutti coloro che educano

2 UNA GIORNATA PER CONOSCERE….. UNA VITA PER NON DIMENTICARE
« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.[1] »

3 I FATTI STORICI Nel 1933, in Germania, salì al potere il partito nazista di Adolf Hitler, che instaurò un regime dittatoriale: tutti i diritti democratici vennero soppressi, i partiti e al libertà di stampa aboliti, ogni forma di opposizione al regime annientata. Nel 1935 vennero poi emanate le leggi di Norimberga: in nome del mito della razza ariana vennero aboliti i diritti civili degli ebrei e di altre etnie e di gruppi invisi al regime, come gli zingari e gli omosessuali. Era l’inizio di una persecuzione che avrebbe portato nel giro di dieci anni allo sterminio di circa sei milioni di ebrei in tutta Europa. Durante la seconda guerra mondiale, infatti, in tutti i territori occupati dai nazisti gli ebrei vennero catturati e inviati nei lager, dove chi era impossibilitato a lavorare veniva immediatamente eliminato. Coloro che erano in grado di lavorare morivano facilmente a causa delle disumane condizioni di lavoro e di vita, oppure si ammalavano.

4 IN ITALIA In Italia gli ebrei cominciarono ad essere perseguitati a partire dal 1938, quando Mussolini, imitando Hitler, emanò le leggi razziali. Con le leggi razziali gli ebrei non possono più sposare cittadini ariani e vengono esclusi da tutte le scuole statali, non prestano più servizio militare né possono apparire sull’elenco telefonico. La discriminazione colpisce in forma traumatica la comunità ebraica italiana; fortemente assimilata nella cultura e nei costumi alla circostante società.

5 RAZZA ARIANA Tale espressione è principalmente nota per esser stata negli anni trenta-quaranta una delle basi dell'ideologia nazista e del genocidio delle "razze non-ariane" presenti in Europa; con il termine venivano indicati gli ebrei (Shoah) e gli zingari (Porajmos), nonostante entrambi i gruppi fossero di lingua indoeuropea Il Grande Dittatore film di CHARLIE CHAPLIN Dopo la fine della seconda guerra mondiale Chaplin ebbe a dire che se all’epoca della lavorazione del film avesse conosciuto la realtà del nazismo e le atrocità dell’olocausto, probabilmente non se la sarebbe sentita di realizzare un film che si prendesse gioco di quei criminali.

6 La differenza principale fra il concetto di etnia e quello di razza è che l'etnia si basa sulla storia comune di una determinata popolazione, resa più forte dall'avere una stessa religione, una stessa lingua e cultura, mentre le catalogazioni razziali sostengono di basarsi su comuni tratti fisici e genetici

7 Guarda il video OLOCAUSTO
Dalla seconda metà del Novecento il termine "olocausto" è stato utilizzato per descrivere lo sterminio subito dagli ebrei d'Europa da parte della Germania nazista di Adolf Hitler Guarda il video

8 SHOAH "Shoah" (in lingua ebraica שואה), significa "desolazione, catastrofe, disastro"

9 GENOCIDIO La Shoah è piuttosto un genocidio, ovvero un’azione criminale che, attraverso un complesso e preordinato insieme di azioni, è finalizzata alla distruzione di un gruppo etnico, nazionale, razziale o religioso.

10 GHETTO I ghetti furono realizzati nel corso del 1940 e in parte nel 1941 Le modalità di istituzione dei ghetti fu quasi ovunque la stessa. Innanzitutto veniva nominato un Consiglio ebraico (Judenrat), cui le autorità tedesche facevano riferimento per qualsiasi questione riguardante la popolazione ebraica (normalmente gli appartenenti al Consiglio ebraico erano personalità di spicco della comunità). Poi veniva individuata una zona: a Lodz, per esempio, venne scelto un quartiere di catapecchie, Baluty, dove abitavano già sessantaduemila ebrei, e dove ne sarebbero stati fatti confluire altri centomila. Al contempo, veniva imposto ai non ebrei della zona l’allontanamento dalle proprie case. Avvenuto il trasferimento, gli ebrei erano isolati dal resto del mondo, imprigionati in attesa di una sorte sconosciuta: i ghetti erano stati pensati come sistemazione transitoria in attesa della deportazione sistematica verso i campi di sterminio, che iniziò nella primavera del 1942.

11 DEPORTAZIONE La deportazione è il trasferimento coattivo di un individuo o un gruppo di individui poi obbligati a risiedere in un luogo diverso dal proprio dove vi vengono condotti con la forza.

12 LAGER Cos'è un lager? | Son recinti e stalle di animali strani, | gambe che per anni fan gli stessi passi, | esseri diversi, scarsamente umani, | cosa fra le cose, l'erba, i mitra, i sassi; | ironia per quella che chiamiam ragione, | sbagli ammessi solo sempre troppo dopo: | prima sventolanti giustificazioni, | una causa santa, un luminoso scopo. | Sono la furiosa prassi del terrore | sempre per qualcosa, sempre per la pace; | sono un posto in cui spesso la gente muore;

13 CAMERE A GAS Le camere a gas furono l'efficiente mezzo di esecuzione che consentì alle SS di annientare in pochi mesi un popolo intero.

14 SOLUZIONE FINALE La "soluzione finale" non prevedeva dunque superstiti: una parte delle vittime sarebbe stata stroncata dal lavoro e dai maltrattamenti; l'altra, la più resistente, sarebbe stata "trattata di conseguenza", cioè eliminata.

15 SS Le SS - abbreviazione del tedesco Schutzstaffel[?•info] («squadre di protezione») - erano un'unità paramilitare d'élite del Partito Nazista.

16 SVASTICA

17 ANNA FRANK Anna Frank è una ragazza tedesca di origine ebrea, nata a Francoforte nel 1929, che, prima di morire a soli 16 anni nel campo di concentramento di Bergen Belsen, ci insegna il valore della bontà nonostante il mondo disumano in cui si trova a vivere. Perseguitati dai tedeschi, per la loro origine ebraica, lei, la sua famiglia e in seguito la famiglia Van Daan e il Dottor Dussel, furono costretti a stare nascosti in un alloggio segreto, fino a quando furono scoperti dalle SS.

18 È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell'intima bontà dell'uomo che puo' sempre emergere. » (Diario di Anna Frank)

19 Antirazzismo, democrazia e libertà non sono concetti astratti, ma valori da costruire ogni giorno su terreni concreti perché la Memoria non diventi un puro esercizio di retorica, ma ci aiuti a capire chi vogliamo essere oggi.

20 Ins. Cristina Verde APPROFONDIMENTI Sul nostro sito scolastico
Vi consiglio: Narrazione multimediale della classe V A della Scuola Primaria “Molino Vecchio” di Gorgonzola (MI) pubblicata su POLI- CULTURA Cliccate su La shoah Lo sterminio ebraico Ins. Cristina Verde


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