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ASPARAGO (Asparagus officinalis L.)

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Presentazione sul tema: "ASPARAGO (Asparagus officinalis L.)"— Transcript della presentazione:

1 ASPARAGO (Asparagus officinalis L.)
Famiglia: Liliaceae Centri di origine: Europa orientale e Asia occidentale Maggiori produttori europei: Spagna, Francia, Italia, Germania, Olanda In Italia: Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Campania

2 Coltura di asparago

3 3 4 1 2 5 1: piantina ad un mese dalla semina
2: estremità di un rizoma in primavera 3: rizoma parzialmente sezionato 4: turioni alla raccolta 5: rametto con bacche 5

4 Zampa Pianta con bacche Turioni

5 Il dimorfismo sessuale è controllato da almeno due fattori strettamente concatenati: Su: soppressore dominante dello sviluppo dell’infiorescenza femminile; M: attivatore dominante dello sviluppo dell’apparato maschile Le piante maschili sono eterozigoti Su/su, M/m. Le piante femminili sono omozigoti recessive su/su, m/m. I rari casi di ricombinazione tra i due caratteri danno luogo ad individui andromonoici (su/su, M/m) e neutri (Su/Su, m/m; Su/su, m/m).

6 Le piante maschili sono più produttive, longeve e tolleranti le malattie rispetto a quelle femminili. Gli ibridi F1, rappresentati da sole piante maschili, sono ottenuti attraverso la tecnica di coltura in vitro di antere. Con granulo pollinico di tipo maschile (Su, M), raddoppiando il n° cromosomico si origina un omozigote maschile (Su/Su,M/M); con granulo pollinico di tipo femminile, si ottiene un omozigote femminile (su/su, m/m). Incrociando due cloni diplo-aploidi di origine androgenetica di sesso diverso, si ottengono tutti individui maschili (Su/su, M/m)

7 COMPOSIZIONE DEL TURIONE
Acqua 94 % Calcio (mg/100g) 20 Proteine 1.7 % P (mg/100g) 60 Grassi % Fe (mg/100g) 1 Zuccheri % Vit. B1 (mg/100g) 25 Estrattivi inazotati 2.3 % Vit. B2 (mg/100g) 170 Fibra grezza % Vit. C (mg/100g) 30 Ceneri %

8 ESIGENZE TERMICHE E’ specie eliofila.
Minima biologica: 10-12°C Minima di germinazione: 10°C Ottimale di germinazione e di crescita: 20-25°C Per la maturazione commerciale necessita di una somma termica di circa 200°C E’ specie eliofila.

9 ESIGENZE PEDOLOGICHE Predilige terreni sabbiosi, sciolti, soffici, umiferi, ben drenati, con pH= Tollera bene la salinità (fino a 12 mS/cm)

10 ESIGENZE NUTRITIVE Asportazioni per 1 t di turioni: 3.5 kg N, kg P2O5, kg K2O kg CaO Importante la concimazione organica: t di letame/ha In pre-impianto: 100 kg N/ha, kg/ha di P2O5 e K2O Ogni anno: kg/ha P2O5 in autunno, t/ha di letame in inverno, kg/ha N e kg/ha K2O in giugno-luglio, frazionando la quota di N in 2-3 interventi.

11 AVVICENDAMENTO Specie miglioratrice, per le lavorazioni profonde, le abbondanti concimazioni organiche e minerali e le sarchiature di cui fruisce. Specie poliennale: 4-6 anni in coltura protetta, 8-10 in pien’aria. Evitare la successione a patata, bietola, carota, medica, per non favorire l’insorgenza di Rhizoctonia violacea (“mal vinato”)

12 IMPIANTO Il terreno viene opportunamente sistemato aprendo delle fosse parallele profonde cm e larghe cm alternate a strisce larghe cm ove si accumula il terreno rimosso dalle fosse. In alternativa, si aprono solchi profondi cm e distanti tra loro cm Le asparagiaie superficiali sono destinate a produrre turioni verdi, quelle profonde turioni bianchi o violetti. La profondità varia anche a seconda del tipo di terreno

13 50-70 cm 20-30 cm 30-40 cm A cm 30-70 cm 80 cm 60 cm cm 40 cm B 50-70 cm Sistemazione del terreno a fosse, con piantamento delle zampe in fila semplice (A) o binata (B)

14 Sistemazione del terreno a solchi
20-30 cm 30-40 cm 30-60 cm cm Sistemazione del terreno a solchi

15 PRODUZIONE DELLE “ZAMPE”
Semina in semenzaio in primavera o ad inizio estate, a file distanti cm e 6-8 cm sulla fila Zampe pronte da trapiantare dopo mesi Resa di 40 zampe/m2 Le zampe, asciugate e disinfettate, possono essere conservate in locali freschi e ventilati o a 0°C e 85-95% di umidità.

16 IMPIANTO zampe trapianto di piantine (seminate o micropropagate)
Può avvenire per: zampe trapianto di piantine (seminate o micropropagate) semina diretta Generalmente in primavera (zampe) - estate (piantine)

17 IRRIGAZIONE Importante nel periodo estivo, allorchè la pianta accumula sostanze di riserva nelle zampe. Volume di adacquamento: da 200 m3/ha in terreni sabbiosi a 400 m3/ha in terreni di medio impasto o argillosi. Si restituisce dal 40 al 60% dell’ETP per una vegetazione di h < 80 cm (maggio-giugno), dall’80 al 100% dell’ETP in seguito (luglio-agosto). Volume stagionale: circa 1000 m3/ha Metodi d’irrigazione: aspersione, a manichetta forata, a goccia

18 CONTROLLO DELLE INFESTANTI
Diserbo: in pre-semina: napropamide, trifluralin, difenamide, metribuzin in pre-emergenza e pre-ricaccio: trifluralin, metribuzin, diuron, propizamide in pre-trapianto : diuron, linuron, monolinuron in post-emergenza: fluazifop-butil Pacciamatura Sarchiatura

19 ALTRE CURE COLTURALI RINCALZATURA (dall’inverno del III anno)
SARCHIATURA SPIANAMENTO DEI CUMULI (ogni anno, a fine raccolta) PACCIAMATURA FORZATURA (a partire dal III anno): tunnel, serre, apporto di materiale organico fermentante

20 RACCOLTA Tradizionalmente al I anno non si raccoglie; eventualmente viene effettuata soltanto per circa 15 giorni; al II anno diviene più consistente (3-4 turioni /pianta), ma ancora modesta; dal III anno si fa la raccolta completa, per circa 60 giorni. La max produzione si ha al IV-V-VI anno (6-7 t/ha), poi decresce e raramente conviene superare i 10 anni. Con il trapianto di piantine e in serra si entra in piena produzione già al II-III anno, ma la coltura è meno longeva (max 6-7 anni). Rese di t/ha. In pien’aria la raccolta inizia da marzo al Nord, da febbraio al Sud.

21 Raccolta dell’asparago bianco


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