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Reparto Malattie Infettive Servizio Diagnosi Prenatale

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Presentazione sul tema: "Reparto Malattie Infettive Servizio Diagnosi Prenatale"— Transcript della presentazione:

1 Reparto Malattie Infettive Servizio Diagnosi Prenatale
“Cortesie per gli ospiti”: l’attività di supervisione psicologica alle équipe ospedaliere dell’Ospedale San Paolo di Milano Leone D1, Barello S2, Cassardo C2, Vegni E 1,2 1. Centro CURA, Università degli Studi di Milano; 2. Ospedale San Paolo, Milano. Obiettivo. Descrivere le attività di supervisione svolte dal Servizio di Psicologia, Ospedale San Paolo di Milano, sia dal punto di vista operativo che clinico. Introduzione. È noto che la cura del paziente gravemente malato è fortemente emotigena per gli operatori1 eppure la supervisione psicologica alle equipe di operatori sanitari è un’attività descritta in modo sporadico in letteratura. Descrizione funzionale dell’attività. L’attività di supervisione è attiva presso le U.O. di Oncologia, Malattie Infettive e Ginecologia (Diagnosi Prenatale). I dettagli relativi a data di avvio, committente, setting, partecipanti e tematiche discusse sono descritti in Tabella. Reparto Oncologia Reparto Malattie Infettive Servizio Diagnosi Prenatale Data avvio Settembre 2006 Settembre 2010 Marzo 2011 Committenza Servizio di Psicologia* Primario Operatori Setting: Durata/ Frequenza 1 h ogni 15 giorni 1 h ogni mese Set Cucina del reparto Sala riunioni Sala riunioni/colloqui Conduzione 2 psicologi psicoterapeuti Presenza verbalizzatore Psicologo No Responsabile dell’équipe Partecipanti Infermieri Medici e specializzandi Medici, specializzandi, ostetriche Tematiche discussione casi clinici critici; b) discussione problematiche interne all’equipe a)discussione casi clinici critici; b)discussione rapporti del gruppo con altre equipe *In questo caso la richiesta degli operatori e della direzione era implicita e ha implicato l’assunzione in carico del gruppo che poi ha consentito di esplicitare la domanda. Considerazioni cliniche. Questa esperienza ci consente di fare alcune riflessioni su tre tematiche principali: SETTING I tempi, gli spazi, la frequenza degli incontri si allontanano da un setting tipico di una supervisione psicologica classica e rendono lo psicologo «ospite» in un territorio che non gli è familiare, quello medico, e che lo porta ad attrezzarsi di un bagaglio di conoscenze del sapere medico (non solo biotecnico), irrinunciabile per poter “parlare la stessa lingua”. DOMANDA Inevitabilmente la supervisione è influenzata dalla committenza: diverso sarà quando la richiesta parte dal gruppo stesso rispetto a quando proviene dall’autorità istituzionale o dagli psicologi stessi. RUOLO dello PSICOLOGO *FUNZIONI: in questo contesto, lo psicologo propone un’expertise altra capace di cogliere fenomeni psichici con un’attenzione ai processi che prescinde dai contenuti specifici che si discutono. Resta una domanda aperta se lo psicologo sia legittimato a restituire una visione di come funziona il gruppo in termini di dinamiche relazionali agite senza connotarla come una psicoterapia di gruppo. *CONTENUTI: i temi portati dal gruppo pongono il problema del livello su cui l’intervento dello psicologo deve collocarsi: un primo livello è quello in cui lo psicologo si pone o come clinico o come esperto di comunicazione facendosi portavoce di una prospettiva “patient centred”2. Un secondo livello riguarda un «metapensiero» su ciò che accade in supervisione, che può portare lo psicologo a scegliere di utilizzare e/o esplicitare al gruppo il significato di alcuni aspetti legati al setting o alle dinamiche che si verificano nell’hic et nunc. Conclusioni. Pur in assenza di rilevazioni oggettive le supervisioni si sono dimostrate soddisfacenti; indicatore indiretto è la sistematicità nell’invio di pazienti con problemi organici alla consulenza psicologica, testimonianza dell’integrazione e della capacità di riferirsi a temi “psi” da parte degli operatori del reparto. Il clima di soddisfazione è testimoniato anche dalla richiesta di ampliamento dell’iniziativa in altre realtà come il Day-Hospital oncologico e l’ostetricia, la prima attivata nel settembre 2012 e la seconda in corso di progettazione. Bibliografia 1. DE Meier, AL Back, RS Morrison. The inner life of physicians and care of the seriously ill. JAMA 286: , 2001 2. Moja EA, Vegni E. La visita medica centrata sul paziente, Raffaello Cortina, Milano 2000. Contatto:


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