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Rapporteur: Laura Baldassarre

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Presentazione sul tema: "Rapporteur: Laura Baldassarre"— Transcript della presentazione:

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2 Rapporteur: Laura Baldassarre
Famiglia, genitorialità e patto intergenerazionale. Cura delle relazioni e responsabilità educative. Rapporteur: Laura Baldassarre

3 Come ha lavorato il Gruppo
Ricchezza delle relazioni, delle esperienze presentate, degli interventi dal pubblico Possibilità di individuare gli “ingredienti” della buona riuscita dei progetti realizzati Indicazioni utili alla stesura del Piano

4 Vi è un contrasto tra politiche per le famiglie e politiche per i bambini e gli adolescenti?
Quale rapporto tra le agenzie educative? Il patto intergenerazionale si esaurisce nelle famiglie? Quale una definizione condivisa di famiglia?

5 Famiglia come sistema aperto, come soggetto all’interno di una rete
Non si può parlare di famiglia senza attribuirle una responsabilità educativa Ma tale responsabilità educativa non deve essere gestita in modo autoreferenziale, è anche un bene pubblico Educare è una responsabilità condivisa tra famiglia e società.

6 Le famiglie Famiglia, Famiglie Funzione genitoriale “sovraccaricata”
Il “costo” dei figli I tempi delle famiglie. Nessuna relazione può essere costruita in assenza di tempo. Solitudine delle famiglie Difficoltà delle famiglie nel chiedere aiuto Rappresentazioni mediatiche delle famiglie.

7 Società educante La famiglia educa sempre più insieme ad altri attori
Compito educativo è impresa comune tra famiglia e società Principio della coerenza educativa Benessere come tema di un progetto societario

8 Scuola Quando scuola fa progetti accorrono le famiglie “classiche”
Risorse, “La scuola spesso non può dare strumenti, insegnanti abituati ad arrangiarsi anche con poco” “Sugli abusi sottili che i bambini subiscono, non c’è la possibilità di farli esprimere” “Importanza di fare sinergia tra famiglia, scuola e stato, dentro questa triade si deve agire il nostro futuro”

9 Rapporti tra generazioni
Il patto intergenerazionale non si esaurisce nelle famiglie I bambini e i ragazzi vivono relazioni in famiglia, scuola, luoghi della città, associazioni, aggregazioni spontanee Importanza che tutti questi contesti siano capaci di ascoltarli Esperienze già in corso Elaborato patto di corresponsabilità educativa scuola, famiglia e territorio

10 “Patto intergenerazionale”
messaggio di carattere culturale il rapporto e il legame tra le generazioni non può essere dato per scontato riconoscimento del valore di ogni generazione riconoscimento di un destino comune tra le generazioni è necessario che sia oggetto di attenzione continua, non solo da parte degli adulti, ma anche da parte dei ragazzi stessi. No patto delle generazioni adulte che si occupano dei ragazzi, ragazzo non si senta parte solo della propria generazione ma parte attiva di una comunità più ampia.

11 Partecipazione Tema intergenerazionale apre alla partecipazione dei bambini e dei ragazzi Loro punto di vista può aiutare a comprendere meglio le situazioni e a individuare le decisioni più efficaci dove s’impara l’esperienza di partecipare, in famiglia, a scuola, nei centri aggregativi, nelle associazioni, nel rapporto con le istituzioni, ecc. Assunzione del loro punto di vista nella progettazione degli interventi, così come nella loro valutazione

12 INTERCULTURALITA’ Non dare per scontato il passaggio dalla multiculturalità all’interculturalità Scuola come osservatorio privilegiato per buone pratiche di comunicazione e educazione interculturale numeri sono molto importanti, usati dai media in modo ansiogeno distinzione tra racconto pubblico della nostra scuola, che semplifica e non distingue, sono persone, storie biografie Nuova criticità delle famiglie italiane, preoccupazione in aumento, si pensa come coinvolgere i genitori stranieri, importanza coinvolgimento genitori italiani

13 NEL PROSSIMO PIANO NAZIONALE INFANZIA E ADOLESCENZA

14 Suggerimenti metodologici
Utilizzare adeguatamente la Relazione biennale Valorizzare i lavori già svolti dai gruppi dell’Osservatorio Allocare risorse adeguate Condividere permanentemente le buone prassi Coinvolgere tutti i livelli di responsabilità (nazionale, regionale, locale) Realizzare un monitoraggio puntuale 14

15 Alcune proposte Livelli essenziali minimi di assistenza
Pro politiche omogenee su tutto il territorio nazionale Risorse adeguate Prestare adeguata attenzione alla PREVENZIONE Scelta a favore di un welfare di comunità Rafforzamento reti a sostegno delle famiglie fragili Coinvolgimento pieno di tutti i soggetti (compreso le famiglie) Per interculturalità, lavoro con e su le famiglie italiane

16 Migliorare la partecipazione dei bambini e dei ragazzi lì dove è già prevista
Mettere a sistema le esperienze già realizzate su tutto il territorio nazionale assumere il punto di vista dei ragazzi nella programmazione anche come indicatore di qualità, favorire percorsi di peer education Convenzione sui diritti dei bambini e degli adolescenti come materia curricolare, formazione degli operatori Lavorare sulla trasferibilità e riproducibilità delle buone pratiche


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