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Conosciamo i 4 Vangeli
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MATTEO MARCO GIOVANNI LUCA
il Vangelo del catecumeno - per la nascita della fede - MATTEO MARCO il Vangelo del catecumeno - per la nascita della fede - il Vangelo del catechista - per la crescita della fede - il Vangelo del discepolo maturo - per rinsaldare la fede - il Vangelo del perfetto discepolo - per approfondire la fede - GIOVANNI LUCA
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L’Autore - chi e’? MARCO MATTEO LUCA GIOVANNI
Per S. Ireneo è "Giovanni detto Marco" - prima collaboratore di Paolo e Barnaba poi segretario e "figlio spirituale" e interprete di Pietro. Forse il giovinetto del Getsemani (Mc 14,51-52) Subì il martirio ad Alessandria d'Egitto MATTEO Levi in ebraico, Teodoro in greco, il suo nome vuol dire dono di YHWH. Pubblicano, esattore delle imposte per i romani, fu chiamato da Gesù e divenne uno dei 12 Apostoli (Mt 9,9) Secondo la tradizione sarebbe morto martire in Etiopia LUCA Forse originario di Antiochia di Siria, fu apostolo di "terza generazione", compagno di Paolo e autore anche degli Atti degli Apostoli. Definito da Paolo "il caro medico" (Col 4,14) è ritenuto dottore sia perché medico, sia perché dotto, uomo di raffinata cultura. Sarebbe morto in Bitinia, attuale Turchia settentrionale GIOVANNI Apostolo, figlio di Zebedeo e fratello di Giacomo, era il "discepolo che Gesù amava“, testimone dei fatti narrati (Gv 19,35 e 21,24). A lui fu affidata la madre di Gesù. Autore di 3 Lettere apostoliche e dell'Apocalisse, dopo aver vissuto in esilio a Patmos, morì ad Efeso forse centenario.
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quando ha scritto? MARCO MATTEO LUCA GIOVANNI Quasi sicuramente
tra il 65 e il 70 d.C., cioè prima della caduta di Gerusalemme del 70. Due frammenti ritrovati a Qumran e attribuiti a Mc 4,28 e 6, farebbero risalire la datazione intorno agli anni 50 d.C. MATTEO Probabilmente dopo il 70 d.C, vista la sua dipendenza da Marco e l'accenno di Gesù alla distruzione del Tempio di Gerusalemme. Si pensa all'anno 80 d.C. circa Già intorno al 64 fu scritto in aramaico un primo Vangelo, Ur Matheus poi perduto, che si ritiene all'origine di tutti i Vangeli, compreso quello di Marco che lo avrebbe tradotto in greco. LUCA Certamente dopo la caduta del Tempio di Gerusalemme, tra il 75 e il 90 d.C. Presumibilmente intorno all'anno 85 d.C. GIOVANNI Verso il 66 d.C. si era formata in Efeso una tradizione giovannea, sviluppata poi per iscritto dopo l' La tradizione (Canone muratoriano, Clemente Alessandrino, Ireneo) parla di un testo giovanneo risalente alla fine del I° secolo d.C. Ciò è dimostrato anche da papiri trovati in Egitto con versetti del Vangelo risalenti all'inizio del II secolo. Il capitolo 21 fu aggiunto dopo la morte dell'Apostolo
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Dove ha scritto? MARCO MATTEO LUCA GIOVANNI
Clemente d'Alessandria, Girolamo ed Eusebio sostengono che sia stato scritto a Roma MATTEO Quasi certamente ad Antiochia di Siria, dove confluirono molti giudei dopo la diaspora del 70 d.C. e divenuta centro del cristianesimo nascente dopo la caduta di Gerusalemme LUCA Probabilmente in Grecia. Luca conosce molto bene la lingua, la filosofia e i costumi greci. GIOVANNI La tradizione è unanime nell'affermare che il Vangelo fu composto ad Efeso.
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Per chi ha scritto? MARCO MATTEO LUCA GIOVANNI
Per pagani convertiti al cristianesimo e ambientati nella cultura romana. Da qui l'esigenza di spiegare termini ed usi propri del giudaismo e la translitterazione in greco di parole latine. MATTEO Per ebrei convertiti al cristianesimo. Ciò si deduce dal linguaggio tipicamente ebraico e non spiegato, dall'abitudine di non pronunciare mai il nome di Dio e dal continuo riferimento all'Antico Testamento LUCA A comunità della Grecia e pagani convertiti al cristianesimo (forse anche comunità italiane) GIOVANNI Destinato a tutte le Chiese, fu scritto con lo scopo di approfondire la conoscenza di Gesù Figlio di Dio, per contrastare le prime eresie (gnosticismo, docetismo, ecc.) che mettevano in discussione la messianicità e divinità di Cristo e per ravvivare la tiepidezza dell'impegno di fede dei credenti.
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Lo stile MARCO MATTEO LUCA GIOVANNI Stile modesto e linguaggio povero
del greco popolare parlato nell'area del Mediterraneo. Nonostante la modestia letteraria, il testo è godibile proprio per la sua spontaneità. MATTEO Stile chiaro e solenne. Il greco usato è migliore di quello di Marco ma non raffinato come quello di Luca LUCA Stile elegante e avvincente, è il migliore tra gli evangelisti. Nel prologo del Vangelo e degli Atti degli Apostoli, il suo greco è addirittura raffinato; ci ha lasciato pagine di meravigliosa letteratura GIOVANNI Giovanni usa un greco semplice, ma lo stile diventa pregiato per la profondità con cui sono trattati gli argomenti, specialmente nel meraviglioso Prologo.
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caratteristiche MARCO MATTEO LUCA GIOVANNI
E' evidenziato il rapporto Gesù-discepolo. Dal Gesù segreto al Gesù svelato come il Cristo (confessione di Pietro a Cesarea di Filippo 8,27-30) fino al Gesù riconosciuto come Figlio di Dio (centurione pagano 15,39) MATTEO E' il Vangelo dell'edificazione della Chiesa (ekklesìa - nominata due volte solo da Mt). Gesù è il compimento delle Scritture, è l'Emmanuel, il Dio con noi eppure Kyrios-Signore, il totalmente Altro. E' il Vangelo del pedagogo che riporta i numerosi insegnamenti di Gesù Maestro. I piccoli, privilegiati dalla rivelazione, diventano i fratelli con i quali costruire il Regno dei Cieli LUCA E' un quadro storico-teologico più accurato (1,3) e ad ampio respiro. Presenta la via della salvezza nella storia, da Adamo al futuro, (Atti degli Apostoli) . Luogo centrale della azione salvifica è Gerusalemme (annunzio a Zaccaria-viaggio di Gesù-Passione-Morte-Resurrezione-Ascensione-Pentecoste-Missione degli Apostoli). E' evidenziata la grande misericordia di Dio. Offre delicati ritratti di Maria GIOVANNI Pur attenendosi cronologicamente agli eventi narrati dai sinottici, se ne distacca per il contenuto. Gv spiega il senso di ciò che gli altri 3 evangelisti raccontano, per mostrare il mistero di Cristo Logos-Verbo di Dio. Egli osserva dall'alto e dal di dentro quello che i sinottici vedono dal basso e dall'esterno. In esso Gesù si autorivela con i suoi "Io sono....". Importante per Gv è l'ora non come cronos-tempo ma Kairos-tempo della grazia di Dio
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STRUTTURA MARCO MATTEO LUCA GIOVANNI 16 capitoli: 28 capitoli:
dalla predicazione del Battista al sepolcro vuoto il mattino della Resurrezione. L'ultimo capitolo, l'Ascensione, è ritenuto canonico ma non marciano MATTEO 28 capitoli: è il Vangelo più lungo. Riporta quasi tutto Mc, attinge alla fonte Q e a fonti proprie. Va dall'Infanzia di Gesù alle apparizioni in Galilea dopo la Resurrezione LUCA 24 capitoli: dei circa 1200 vv. di cui è composto, almeno la metà è materiale sondergut, il resto è comune a Mc e Mt. Va dall'infanzia all'Ascensione. Poi la narrazione prosegue con gli Atti degli Apostoli GIOVANNI 21 capitoli, con due conclusioni: Va dalla testimonianza del Battista alle apparizioni ai discepoli. Il capitolo 21 è aggiunto postumo per affermare il primato di Pietro e sfatare il mito che il "discepolo amato" non sarebbe mai morto.
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Il prologo MARCO MATTEO LUCA GIOVANNI
Rivela metodo ed intenzioni dell’evangelista MARCO Frase-titolo (1,1) breve ma densa di significato, è un condensato della Cristologia del Vangelo di Marco MATTEO Genealogia o Toledot (1,1-17) che rivela l'intento di agganciarsi all'Antico Testamento ed esprime il duplice mistero di Cristo discendente da Dio e inserito nell’umanità LUCA Prologo di stampo ellenistico (1,1-4) e intento storiografico che vuole mostrare la fondatezza e la ortodossia della predicazione della Chiesa GIOVANNI Inno cristologico (1,1-18) che va dalla preesistenza alla incarnazione e anticipa contrapposizioni e tematiche come luce-tenebre, vita, rivelazione ed altro. Può essere considerato la conclusione del Vangelo: esprime la storia di Gesù compresa nella fede.
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composizione MARCO MATTEO LUCA GIOVANNI
PROLOGO: 1,1 INTRODUZIONE: 1, annuncio del Battista e proclamazioni misteriose I PARTE: 1,16-8,26 - attività messianica in Galilea II PARTE: 8,27-10,52 - il viaggio a Gerusalemme III PARTE: 11,1-16,8 - eventi di salvezza a Gerusalemme CONCLUSIONE: 16,9-20: apparizioni ai discepoli canonica ma non marciana MATTEO PROLOGO: 1,1-17 INTRODUZIONE: 1,18-4,11 - venuta dell'Emmanuel e compimento delle Scritture I PARTE: 4,12-13,58 - Galilea: annuncio del Regno II PARTE: 14, i viaggi messianici III PARTE: 21,1-27,66 - Gerusalemme, ultimi eventi CONCLUSIONE: C.28 - la risurrezione - il Risorto nella Chiesa LUCA PROLOGO: 1,1-4 INTRODUZIONE: 1,5-4,13 venuta del Salvatore. Vangelo dell'infanzia e prime manifestazioni I PARTE: 4,14-9,50 - ministero in Galilea II PARTE: 9,51-19,27 - ministero in Samaria III PARTE: 19,28-23,56 - ministero in Gerusalemme fino alla passione e morte CONCLUSIONE: C.24 - risurrezione - apparizioni del Risorto in Gerusalemme e Ascensione GIOVANNI PROLOGO: 1,1-18 I PARTE: 1,19-12,50 - vita pubblica di Gesù che mediante discorsi e miracoli rivela se stesso - Israele lo respinge II PARTE: 13,1-21,25 - periodo della passione-morte-risurrezione in cui Gesù si rivela pienamente ai discepoli che credono e lo accolgono con fede e amore APPENDICE: ultima apparizione e missione di Pietro
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coNTENUTO - 1 MARCO MATTEO
Itinerario teologico.catechistico per capire chi è Gesù - decisiva è la confessione di Pietro. In Mc i discorsi di Gesù sono dialoghi brevi. - Giornata-tipo in cui Gesù insegna-predica (1,21), guarisce (1,29-34), prega (1,35). Tratti distintivi: potenza di Gesù sul diavolo e il comando del silenzio o segreto messianico. Libretto delle 5 dispute farisaiche (2,1-3,6). Libretto delle parabole (4,1-34) del Regno annunciato e dei 4 miracoli (4,35-5,43) che manifestano la potenza del Regno. Sezione dei pani (6,30-8,26) con al centro il tema del pane che Gesù sa dare in abbondanza. I tre annunci della Passione(8,31-33; 9,30-32; 10,32-34) e la Trasfigurazione (9,2-13). La crisi del ministero in Gerusalemme (cc ). Passione, morte e risurrezione (cc ) MATTEO Colonne del Vangelo sono i 5 grandi discorsi intervallati da sezioni narrative sempre collegate tra loro da formule di passaggio come: "Quando Gesù ebbe terminati questi discorsi…": - le origini: discorso della montagna o beatitudini (macarismi): i miracoli: discorso della missione: c prime dispute farisaiche: discorsi parabolici: c le rivelazioni del regno: (Trasfigurazione 17,1-9) - discorso ecclesiologico: c grandi polemiche farisaiche: discorso escatologico: passione-morte-risurrezione: Temi di Mt: Gesù nuovo Mosè - la giustizia di Dio - la Chiesa composta dai piccoli e dai fratelli è missionaria - ecclesiologia basata su rapporto con Dio e con l'altro - essere nella Chiesa non vuol dire essere già nel Regno dei Cieli Per Mt la Chiesa è il primo sacramento
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Contenuto - 2 LUCA GIOVANNI
Continui riferimenti storici e geografici situano la vicenda di Gesù nella storia concreta dell'umanità. Vangelo presentato come la via di Gesù verso la salvezza (simboleggiato dal lungo viaggio verso Gerusalemme che occupa ben 10 cc.) Tempo degli inizi: - Infanzia raccontata come dittico, riporta la storia parallela dell'annunzio e nascita del Battista e di Gesù. Contiene i inni di lode a Dio (Magnificat-Benedictus-Gloria-Nunc dimittis) e teofanie. - Genealogia risalente ad "Adamo figlio di Dio" perchè Gesù è il vero Figlio dell'Uomo, l'universalismo delle salvezza e vittoria sul male (tentazioni) Tempo della proclamazione della misericordia del Padre verso deboli ed emarginati (viaggio verso Gerusalemme) Tempo dell'esperienza cristiana (in Gerusalemme) Tempo del compimento (passione-morte resurrezione- ascensione di Gesù) L'azione di Cristo prosegue nella sua Chiesa (Atti) GIOVANNI Il discepolo prediletto scrive per far comprendere più profondamente il significato di vita-opere-parole del Maestro, Figlio eterno di Dio. I simboli (acqua, vino ecc.) e i miracoli (segni) servono ad esprimere chi è veramente Gesù venuto nel mondo a portare luce, pane, vita. i numerosi comandamenti dei sinottici sono condensati nei due essenziali dell'amore a Dio e al prossimo. L'ora della grazia di Dio è già presente. Le opere sono la conseguenza della fede, per cui chi accoglie Gesù ha già fatto la sua scelta di salvezza o di condanna. Gesù non verrà a giudicare ma a ratificare la scelta di vita di ogni uomo. Grande preghiera sacerdotale di Gesù che prega per i discepoli e per quelli che crederanno alla loro predicazione. L'ora della glorificazione è quella della croce, il trono su cui si manifesta la regalità di Cristo.Gesù è re perchè non subisce ma abbraccia la croce. Maria, nuova Sion simbolo e madre della Chiesa. Pietro riceve il mandato di pascere il gregge di Dio
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SCHEMA EVANGELICO della conoscenza di gesu’
PRIMO LIVELLO MARCO Gesù è il Messia pieno della divina potenza (exousia) che apporta una vera svolta nel mondo MATTEO Gesù è il Messia di Israele (mashi'ah in ebraico - christòs in greco = unto dal Signore) Figlio di David, traguardo della storia santa, il salvatore dell'uomo LUCA Gesù appare come il Salvatore (sòter) misericordioso dell'uomo povero e peccatore, cui manifesta la misericordia di Dio GIOVANNI Gesù è il Verbo (Logos) eterno di Dio che piantò la sua tenda in mezzo a noi. Messia, Figlio dell'Uomo, Figlio di Dio.
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SCHEMA EVANGELICO della conoscenza di gesu’
ITINERARIO DI RIVELAZIONE MARCO dal Gesù segreto (avvolto dal segreto che nasconde la sua potenza messianica prima della croce) al Gesù svelato (con la sua croce pasquale e il riconoscimento da parte del centurione pagano) MATTEO Le folle incontrano Gesù come Maestro e soltanto alla sua scuola comprendono la sua profonda identità LUCA Gesù compie un cammino esemplare di vita, divenendo modello e via dei discepoli GIOVANNI Gesù è mistero che ha il suo momento rivelativo profondo nell'ora della croce gloriosa (Pasqua)
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SCHEMA EVANGELICO della conoscenza di gesu’
SECONDO LIVELLO MARCO Alla luce dell'esperienza pasquale, Gesù appare chi è veramente: il Figlio di Dio riconosciuto dal Padre al Battesimo, proposto ai discepoli nella Trasfigurazione, confessato dal centurione sotto la croce MATTEO Gesù (28,16-20)è il Kyrios, il Signore del suo popolo nuovo, la Chiesa; in essa è sempre presente e operante fino alla fine LUCA Gesù appartiene al tempo centrale della salvezza, quello animato dallo Spirito Santo, con il quale ha una relazione unica; e da Lui lo Spirito viene dato alla Chiesa GIOVANNI "Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi" (17,21) - Gesù è il supremo rivelatore dell'identità di Dio come Padre, Figlio e Spirito, in relazione alla sua persona e a noi uomini
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SCHEMA EVANGELICO della conoscenza di gesu’
SINTESI MARCO IL Risorto che la comunità confessa Figlio di Dio potente è Gesù di Nazaret, il Crocifisso MATTEO Gesù è il Messia atteso, Maestro del Regno, alla cui scuola la comuntà lo riconosce come il Signore LUCA Gesù è il Salvatore misericordioso di tutti, via e modello del discepoli, nella potenza dello Spirito Santo GIOVANNI Gesù è il Verbo eterno di Dio fatto uomo, che nell'ora della passione rivela al mondo la Gloria del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
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Sintesi del corso sui Vangeli tenuto da don Mauro Conte
presso l'IDIM di Napoli nel II° semestre – Tra gli autori dei commenti consultati: G. Bargagli . R. Fabris - B. Maggioni - G. Ravasi - M. Orsatti - B. Corsani - C. Bissoli – Elaborato da Anna Piccirillo
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