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PubblicatoFilomena Gatto Modificato 9 anni fa
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Licensed under Creative Commons Attribution 3.0 License http://creativecommons.org/licenses/by/3.0 / ShareGrid Idee per prospettive future simone.arena@topix.it
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ShareGrid, il modello ShareGrid è una comunità di laboratori che condividono risorse su base volontaria La condivisione è la forma di "pagamento" Il meccanismo adottato (“Network of favors”) è quello di OurGrid: semplice e senza lavoro cartaceo; Ad oggi gli utenti dei vari laboratori –sono ricercatori, studenti, progetti di ricerca, etc. –accedono alle risorse tramite LAN, Internet –usano (“pagano”) le risorse del laboratorio secondo le modalità che ogni laboratorio decide
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ShareGrid: punti di attenzione Modello best effort –Adesione volontaria dei Laboratori le risorse di calcolo disponibili variano molto nel tempo; non c’è garanzia che un job si concluda con successo; –Eterogeneità dei Laboratori risorse di calcolo molto differenti (clock, ram e disco); finalità del laboratorio; Tipo di applicazione supportata: Bag of Task (BoT); Sicurezza dei dati; Storage.
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Idee per sviluppi futuri Public utility per calcolo e storage; Piattaforma “alla Amazon”; Piattaforma per applicazioni di business continuity e disaster recovery.
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Public utility per calcolo e storage Funzionalità: stesse di ShareGrid + storage –semplicità di adesione ed uso; Cosa manca: –storage e sua integrazione, virtualizzazione (Xen), affidabilità e la disponibilità, assistenza sistemistica; Superamento del semplice modello “volontario” –nelle relazioni fra i partecipanti; –nelle caratteristiche dei laboratori; Utenti/partecipanti: –Lab universitari e ricercatori –Start-up provenienti da incubatori universitari –Membri del DP di TOP-IX (candidati, promotori o sponsor) –PMI
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Piattaforma “alla Amazon” Perché? –Offrire risorse e testbed performante per lo sviluppo di applicazioni web based scalabili e affidabili; Funzionalità: –macchine virtuali, storage, comunicazione fra macchine e con la rete (a.k.a. i servizi EC2 e S3 di Amazon); Cosa manca: –virtualizzazione (XEN); –interfaccia secondo il modello web service; –supporto per applicazioni non solo BoT; –supporto per utenti non sviluppatori SW; –studio e test sull’uso di Amazon EC2 e S3 e confronto delle prestazioni (eg. disponibilità di banda); Utenti/partecipanti –già indicati, ma con requisiti di servizi e applicativi non solo di calcolo (web server, streaming, mirroring, etc.).
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Business continuity e disaster recovery Perché? –offrire una piattaforma per lo sviluppo e test di applicazioni di business continuity e disaster recovery; Funzionalità: –tecnologie e servizi per garantire continuità e affidabilità a servizi Elementi abilitanti: –tecnologie avanzate di virtualizzazione; –tecniche di monitoring dello stato del sistema; –rete a larga banda; Utenti/partecipanti: –Lab universitari e ricercatori; –Start-up incubate da incubatori universitari; –Membri del DP di TOP-IX (candidati, promotori o sponsor); –Pubblica Amministrazione.
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TOP-IX Pool Risorse: CPU & storage Progetti DP Lab. Univ. RicercatoriStartup.. Web Applications & CalcoloMiddleware Piattaforma Distribuita Friendly User Interface Gestisce e Garantisce Accesso Dinamico e P2P Univ A Univ. B PA PDI Azienda A
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