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PubblicatoCarmelo Bellini Modificato 9 anni fa
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USR Toscana - Alessandra Papa1 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale Scuola e adozione Linee di Indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati
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USR Toscana - Alessandra Papa2 Adottare un figlio è un’esperienza decisiva per la propria vita, esattamente come metterne al mondo uno. M. Toselli “”Adottare un figlio” 2008 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale
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USR Toscana - Alessandra Papa Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale Proviamo a parlare …. dell’ adozione come situazione esistenziale del ruolo della scuola dell’ alunno adottato a scuola dei riferimenti normativi 3 Numero di bambini e ragazzi adottati tra il 1995 e il 2012 al TM di Firenze 5.446* Numero di bambini e ragazzi adottati tra il 1995 e il 2012 al TM di Firenze 5.446* Numero di bambini e ragazzi adottati tra il 1995 e il 2012 al Tribunale per i minorenni di Firenze ad oggi ancora minorenni 4.390* 0-2 anni: 115 * (3%) 3-5 anni: 348* (8%) 6-17 anni: 3.927* (89%) Fonte: Centro Regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza Numero di bambini e ragazzi adottati tra il 1995 e il 2012 al Tribunale per i minorenni di Firenze ad oggi ancora minorenni 4.390* 0-2 anni: 115 * (3%) 3-5 anni: 348* (8%) 6-17 anni: 3.927* (89%) Fonte: Centro Regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza
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Bambini e ragazzi adottati con adozione internazionale Fonte : Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza Fasce di età – anno 2013 USR Toscana - Alessandra Papa4
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Cosa sono le Linee di indirizzo Linee guida sono uno strumento di lavoro che ha l’obiettivo di fornire indicazioni e linee programmatiche a carattere tecnico metodologico alle Istituzioni scolastiche e agli operatori del mondo della sanità agli stakeholder e a quanti, a vario titolo, si trovano a dover affrontare problematiche afferenti all’ inserimento di minori nel sistema scolastico Il documento prende in esame le peculiarità e le difficoltà dei minori adottati, considerando la diversità delle singole situazioni che “possono andare da una situazione di alta problematicità ad un pieno e positivo adattamento”. Evitare la creazione di una nuova tipologia di alunno problematico / a rischio educativo ( come il DSA, il disabile)
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USR Toscana - Alessandra Papa Un po’ di storia
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USR Toscana - Alessandra Papa Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale La struttura 7
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USR Toscana - Alessandra Papa Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale Il vissuto comune : con quale bagaglio bambini e ragazzi affrontano la scuola … Condizione esistenziale comune Esperienze sfavorevoli (gravi deprivazioni materiali ed affettive, maltrattamenti, abusi) Abbandono e deprivazione Discontinuità nelle relazioni e discontinuità nella percezione del sé Possibili danni biologici ( problemi pre/post natali ) Lingua,cultura, abitudini di un paese diverso 8
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USR Toscana - Alessandra Papa Le conseguenze delle esperienze sfavorevoli possono provocare danni 9 Alla capacità di regolare le emozioni Alla capacità di relazionarsi con gli altri
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USR Toscana - Alessandra Papa Atteggiamenti possibili verso l’apprendimento... Oppositivi Dipendenti Bisognosi di continue attenzioni Inconsolabili Ricerca continua di conferme sul piano delle relazioni Maggior attenzione ai rapporti con i compagni e le insegnanti che ai contenuti Possibile iper investimento nello studio Maggior interesse al fare 10
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USR Toscana - Alessandra Papa I bambini che hanno avuto storie difficili possono avere... 11
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USR Toscana - Alessandra Papa... ma anche risorse 12
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Le aree critiche USR Toscana - Alessandra Papa13
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Aree critiche USR Toscana - Alessandra Papa14
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Studenti con BES, DSA, ADHD Una diagnosi eccessivamente precoce rischia di focalizzare l’attenzione su problema del bambino, anziché sul percorso di inserimento più appropriato impedendogli di superare le prime difficoltà ( es, la lingua ) in modo autonomo. Molto spesso i bambini adottati presentano difficoltà nello studio della storia e, più in generale nelle attività che implicano astrazione Al bambino adottivo sono venute meno le esperienze nello stadio sensoriale e percettivo, fondamentali per le successive tappe evolutive. Ne consegue che il livello di apprendimento potrebbe risultare rallentato USR Toscana - Alessandra Papa15
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II PARTE Le buone prassi USR Toscana - Alessandra Papa16
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Iscrizione e documentazione Iscrizione alle prime classi on line anche in mancanza del CF Documentazione per l’iscrizione e documentazione sanitaria Sia per l’adozione nazionale che internazionale l’ iscrizione è possibile in qualsiasi momento dell’anno scolastico Tempi di inserimento decisi dal Dirigente scolastico e dal team docenti in accordo con la famiglia e con i se rvizi pubblici / privati che sostengono la famiglia nel percorso post adottivo ( allegato 3) Possibile deroga dell’ iscrizione alla classe prima della primaria al compimento dei 6 anni e permanenza nella scuola dell’infanzia per un altro anno scolastico, solo per casi documentati che ne attestino la necessità ( nota MIUR n. 547/2014, nota MIUR n.4855 del 24 luglio 2015) USR Toscana - Alessandra Papa17
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USR Toscana - Alessandra Papa18 L’inserimento a scuola..... L’inserimento a scuola è uno dei primi compiti che la famiglia adottiva si trova ad affrontare il bambino affronta un doppio inserimento sul piano degli affetti e su quello dei rapporti sociali : è sollecitato da richieste di relazioni affettive verso gli adulti, la nuova famiglia, i nuovi compagni da richieste di tipo sociale,vivere insieme secondo regole condivise da richieste di tipo cognitivo, sarà chiamato a realizzare attività ed emotivo, dovrà gestire la tensione emotiva, lo stress.
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USR Toscana - Alessandra Papa I rischi di un inserimento troppo precoce Ritardare o impedire definitivamente di recuperare la possibilità di regredire e di recuperare l’esperienza di accudimento ; Spingere il bambino a mantenere una pseudo autonomia che non corrisponde al proprio livello di sviluppo affettivo ed emotivo ; Riattivare una situazione di angoscia da abbandono Criteri e tempi di inserimento 19 Consolidamento dei rapporti affettivi con la famiglia Inserimento non prima di 12 settimane / 6 settimane Accoglienza e flessibilità - Riduzione oraria
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Prima accoglienza Una buona accoglienza può svolgere un ruolo preventivo rispetto all’ eventuale disagio nelle tappe successive del percorso scolastico Una buona accoglienza e un buon andamento scolastico dell’ alunno adottato concorrono a definire il successo dell’ incontro adottivo e la sua evoluzione futura E’ importante che si instauri una solida collaborazione tra famiglia, istituzione scolastica, èquipes adozioni, Enti autorizzati e altri soggetti coinvolti ( es. Associazioni ) Ruolo del Dirigente scolastico e del Docente referente Eventuale necessità di elaborare un Piano Didattico Personalizzato USR Toscana - Alessandra Papa20
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Fase successiva al primo inserimento L’eventuale elaborazione di un Piano Didattico Personalizzato ha lo scopo di attivare un percorso personalizzato che tiene conto delle speciali attenzioni richieste nei casi di alunni adottati mettendo in campo tutte le strategie educative e didattiche ritenute opportune nelle fasi di accoglienza / transizione tra ordini di scuola. In ogni caso ciò non comporta l’adozione di misure dispensative o strumenti compensativi ( tranne nel caso in cui siano diagnosticati disturbi dell’ apprendimento ) con la conseguenza che la valutazione avviene nelle forme e nei modi previsti dal D.P.R. 122 / 2009 come per tutti gli alunni. La Direttiva M. del 27 dicembre 2012 e la Circolare applicativa n.8 del 6 marzo 2013 descrivono la complessa realtà della nostre classi indicando che “ogni alunno con continuità o per determinati periodi, può evidenziare bisogni educativi speciali : o per motivi fisici, biologici o fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”. La normativa,volta a potenziare l’inclusione e il benessere scolastico di bambini e ragazzi che presentano delle fragilità non riconducibili a una situazione di disabilità certificabile, pur non nominando espressamente i minori adottati, presenta elementi di interesse per il loro percorso scolastico. USR Toscana - Alessandra Papa21
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USR Toscana - Alessandra Papa22 Accoglienza ed inserimento Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati Novembre 2014 Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri Febbraio 2014 Accoglienza nella scuola e tempi di inserimento Cautela e rispetto dei tempi di adattamento dell’alunno Cura dell’ aspetto affettivo- emotivo delle relazioni Stimolare rapporti di collaborazione con i compagni e le insegnati Favorire le esperienze di contatto con gli spazi della scuola /informare sull’ organizzazione della scuola Scelta della classe di inserimento L’accertamento dei livelli di competenza e abilità per definire l’ assegnazione alla classe. Il criterio generale è quello di inserire l’alunno secondo l’età anagrafica. ( art. 45 D.P.R. 394/1999) In casi circostanziati e documentati è possibile una deroga all’ iscrizione alla classe I primaria al compimento dei 6 anni con la possibilità di far rimanere il bambino un anno in più alla scuola dell’ infanzia. ( MIUR- nota n.547 del 21/2/2014- Deroghe all’ obbligo scolastico degli alunni adottati )
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USR Toscana - Alessandra Papa23 L’età dei bambini adottati L’età media dei bambini e dei ragazzi adottati attraverso Adozione internazionale in Toscana è di 5,6 anni con una variabilità molto forte in relazione ai Paesi di origine e in linea con l’età media riscontrata a livello nazionale pari a 5,5 anni (Fonte : TM Firenze 2013– Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza)
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USR Toscana - Alessandra Papa24 III PARTE I ruoli dei principali soggetti
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I principali soggetti MIUR Formazione personale : contributi scientifici, didattici e metodologici.Provvede alla diffusione delle buone pratiche USR Ruolo di indirizzo e coordinamento. Designa referente regionale, promuove protocolli per la formalizzazione delle procedure, stipula accordi con SSN, Enti locali, servizi del territorio, associazioni familiari Dirigente scolastico promuove e sostiene azioni finalizzate alla realizzazione del diritto allo studio nel contesto scolastico dell’ alunno adottato: Collabora con il docente referente Garantisce che nel POF siano contenute le modalità di accoglienza per gli alunni disabili Decide la classe di inserimento dei neo-arrivati, sentiti i genitori, il docente referente e presa visione della documentazione Acquisisce le delibere del C.d.D. che, sulla base della documentazione, prevede la permanenza dell’ alunno alla scuola dell’ infanzia oltre i 6 anni di età Promuove e valorizza i progetti finalizzati al benessere scolastico dell’ alunno adottato Garantisce il raccordo tra tutti i soggetti coinvolti nel percorso post- adottivo Promuove le attività di formazione USR Toscana - Alessandra Papa25
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I principali soggetti Docente referente supporta i colleghi, sensibilizza il C.d.D. alle tematiche dell’ adozione. In particolare : Informa gli insegnanti della presenza di alunni adottati Accoglie ei genitori e le informazioni sull’ inserimento del loro figlio e sulla scelta della classe Collabora al monitoraggio del percorso dell’ alunno Collabora a curare il passaggio delle informazioni tra i vari gradi di scuola Mette a disposizione dei docenti la normativa di riferimento Promuove iniziative di formazione e attiva momenti di riflessioni sulla modalità di accoglienza Le famiglie collaborano con la scuola al fine di favorire il benessere del figlio. In particolare: Forniscono le informazioni necessarie ad una conoscenza del minore al fine di inserirlo positivamente nella scuola Raccolgono, per i minori scolarizzati, le informazioni disponibili sul percorso scolastico pregresso Mantengono contatti costanti con la famiglia Sollecitano la motivazione all’ impegno con giusta misura USR Toscana - Alessandra Papa26
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Il ruolo dei docenti Docenti coinvolgono tutte le componenti scolastiche nel processo di inclusione e dell’ alunno adottato. In particolare: Partecipano ai momenti di formazione Propongono attività di sensibilizzazione alla classe per l’accoglienza Predispongono, se necessario, Percorsi didattici Personalizzati Tengono i rapporti con le famiglie, con i servizi pubblici e/o privati che accompagnano il percorso post-adottivo Creano occasioni per parlare delle diverse tipologie di famiglie Nel trattare tematiche sensibili ( concetti temporali, storia personale, albero genealogico ecc), informano i genitori e adattano i contenti alla specificità della situazione Scelgono i libri di testo e pongono particolare attenzione ai modelli di famiglia in esso riportate USR Toscana - Alessandra Papa27
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Il ruolo strategico dell’ insegnante Credere nei bambini e nelle loro potenzialità, nella loro capacità di adattarsi alle situazioni e di cambiare Evitare di farsi troppo coinvolgere dai sentimenti Accogliere la diversità e farla diventare ricchezza Creare un ambiente classe accogliente Ascoltare e non giudicare Perché non rovesciare la prospettiva ? Porsi il problema di come raccontare l’adozione in classe Accogliere quello che i bambini e i ragazzi ci raccontano I racconti degli alunni, spesso, arrivano all’ improvviso, quando una parola evoca loro qualcosa USR Toscana - Alessandra Papa28
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USR Toscana - Alessandra Papa29 Il ruolo e i compiti della scuola Quali bisogni evidenziano i bambini adottati ? Costruire la propria identità Ritrovare fiducia nelle relazioni affettive Fidarsi degli adulti di riferimento Ripercorrere le emozioni Trovare ascolto, disponibilità, cura Trovare spazio per raccontarsi L’alunno per apprendere ha bisogno di fiducia in sé stesso e nella possibilità di aprirsi al nuovo L’apprendimento è un processo fortemente legato alle emozioni dunque il processo di apprendimento scolastico va sempre legato ad emozioni positive. Un buon clima di apprendimento dipende anche dalla qualità delle relazioni del gruppo classe
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USR Toscana - Alessandra Papa30 Il ruolo della scuola Creare una alleanza educativa con la famiglia Avere un docente referente formato sui questi temi Conoscere le buone pratiche Conoscere gli strumenti normativi a livello nazionale e regionale Conoscere cosa fare nel momento del primo inserimento Sapere come procedere nei passaggi di grado scolastico Lavorare per avere un buon clima relazionale all’ interno della classe Fare attenzione alla scelta dei libri i testo
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USR Toscana - Alessandra Papa31 Il tema dell’ adozione : l’ inserimento scolastico dei minori adottati Inoltre attivare - strategie per l’inserimento nella classe ; - eventuali percorsi formativi rivolti al personale scolastico ; - percorsi flessibili; - modalità di valorizzazione degli apprendimenti conseguiti presso i paesi di provenienza ; - attività extrascolastiche di supporto all’ educazione interculturale e lo studio dell’ italiano L2 - stipulazione di protocolli di intesa con partner istituzionali e organismi del terzo settore a sostegno della genitorialità adottiva
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USR Toscana - Alessandra Papa32 L’adozione entra a scuola Protocollo di Intesa – marzo 2013 “Agevolare l’inserimento,l’integrazione e il benessere scolastico degli studenti adottati” - MIUR e CARE ( Coordinamento delle Associazioni familiari adottive e affidatarie in Rete) Il Protocollo riconosce : “che gli studenti in adozione hanno il diritto e il bisogno di vedersi accolti adeguatamente nei nuovi contesti sociali in cui accedono, vedendo riconosciute e valorizzate le proprie specificità,le differenze delle proprie storie, attraverso il supporto di personale in grado di utilizzare i più idonei strumenti atti ad agevolare il percorso di adozione” Istituto degli Innocenti - Firenze 23 gennaio 2014
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USR Toscana - Alessandra Papa33 Concludendo... Le Linee Guida sono uno strumento concreto e fruibile, utile a famiglie e scuole e sono una cornice comune per discutere, confrontarsi, disegnare contenuti e interpretare. Avviano azioni comuni ad indirizzo nazionale al fine di: Promuovere opportunità di formazione del personale scolastico, sulle specificità del bambino adottato, a partire dall’ individuazione di un referente scolastico in tema di adozione per agevolare le scuole nella progettazione e nel coordinamento delle attività promosse a favore degli studenti adottati Supportare l’equipe adozioni dei servizi territoriali e/o Enti autorizzati nelle fasi di post- adozione, informando la famiglia adottiva circa le metodologie più idonee di comunicazione e confronto con il Dirigente Scolastico dell’ istituto in cui lo studente è iscritto. Agevolare l’istituto scolastico a costruire momenti di incontro tra famiglia adottiva e docenti al fine di concordare le strategie educative più idonee. Aiutare le scuole e la famiglia adottiva nell’ individuare il più corretto percorso di inserimento scolastico costruito sulla base del livello di maturazione psicologica, socio- relazionale e formativo dello studente
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USR Toscana - Alessandra Papa34 La rilevazione in Toscana Dati quantitativi in aumento negliultimi anni con provenienza Russa, Ucraina, America latina. I minori in adozione internazionale sono, generalmente equiparati gli alunni stranieri non italofoni e vengono adottate le misure previste per l’accoglienza, inclusione, accertamento e valorizzazione degli apprendimenti pregressi, successo scolastico, potenziamento dell’ italiano L 2. Lo stato di adozione non è una informazione che viene richiesta al momento dell’iscrizione. Evitare la creazione di una nuova tipologia di alunno problematico / a rischio educativo ( come il DSA, il disabile)
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