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La Spedizione dei Mille.

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Presentazione sul tema: "La Spedizione dei Mille."— Transcript della presentazione:

1 La Spedizione dei Mille.
Con Moscato Marine (copertina) , Sbaïz Axelle, Veneziano Mathilde, Thibault Mélina, Uzun Ferda-Nur, Dziduch Camille, Millereau Ophélie, Rodes François, Merabi Abdelnour, Nonnis Pierrick, Perrot Geoffrey Editore : LV2 italiano, TS2.

2 Il più amato dagli italiani
È nato il 4 luglio1807 à Nizza (Impero francese) e morto à Caprera (Regno d’Italia)il 2giugno È stato un generale, patriota e condottiero italiano. Noto anche con l'appellativo di Eroe dei due mondi per le sue imprese militari compiute sia in Europa, sia in America meridionale. Alla domanda: « Quale personaggio ha maggiormente contribuito alla storia d’Italia?» la maggioranza ha risposto Garibaldi. Al secondo posto c’era Mussolini, terzo Mazzini, quarto Cavour. (Sondaggio promosso dal “Corriere della sera” nel luglio 2007)

3 Carta dell’Espedizione dei Mille
La spedizione dei Mille è un episodio del Risorgimento, avvenuto nel 1860, quando un corpo di volontari, protetto dal Regno di Sardegna, al comando di Giuseppe Garibaldi, partendo dalla spiaggia di Quarto,in Liguria, allora comune indipendente, nella notte tra il 5 e il 6 maggio, sbarca l'11 maggio in Sicilia, presso Marsala, e successivamente riesce a conquistare il Regno delle Due Sicilie, permettendo l'annessione al nascente stato italiano . Carta dell’Espedizione dei Mille

4 Le camicie rosse Garibaldi, potendo contare su pochi finanziamenti per la sua impresa, trova del panno di lana rosso, in genere usato per i camici dei macellai al fine di nascondere le macchie di sangue animale, per rivestire le sue truppe. Le camicie rosse, un corpo di 1162 volontari diventano tra i protagonisti della nascita del Regno d’Italia. La camicia o giubba rossa è il segno distintivo scelto da Giuseppe Garibaldi  e dai suoi volontari fin dal 1843, quando il patriota raduna a Montevideo 500 italiani, nella Legione italiana, per difendere la Repubblica uruguayana  dal dittatore argentino Juan Manuel de Rosas, che vuole conquistarla.

5 LE TAPPE DELLA SPEDIZIONE DEI MILLE
- Partenza da Quarto - Scalo a Talamone per far rifornimento di armi - Sbarco a Marsala - Battaglia di Calatafimi - Presa di Palermo - Battaglia di Milazzo e caduta di Messina - Garibaldi a Napoli - Battaglia del Volturno - Incontro di Teano - Garibaldi a Roma

6 Partenza da Quarto La sera del 5 maggio 1860 Garibaldi si imbarca dallo scoglio di Quarto (oggi un quartiere di Genova).

7 Rifornimento a Talamone
A Talamone Giuseppe Garibaldi fa rifornimento di armi, munizioni e viveri e imbarca anche 13 giovani volontari provenienti da Roccastrada (2), Casteldelpiano(2), Giuncarico(1), Grosseto(2), Orbetello(5) e Isola del Giglio(1).

8 Sbarco a Marsala Lo sbarco a Marsala si è fatto l’11 maggio 1860 con Garibaldi e i Mille. Arrivano con le navi dell’Armata di Mare delle Due Sicilie e due vascelli da guerra della Royal Navi inglese. Gli uomini di Garibaldi sono a bordo dei vapori Piemonte e Lombardo che vengono da Quarto dopo più di cinque giorni di navigazione, entrano nelle acque marsalesi riuscendo a sbarcare e a prendre la città con l’intervento borbonico, questo sbarco è l'inizio dell'invasione 2 Sicilie.

9 “Qui si fa l’Italia o si muore”.
Battaglia di Calatafimi I Mille, affiancati da 500 "picciotti", hanno un primo scontro contro circa soldati borbonici guidati dal generale Francesco Landi. Qui, con un eroico gesto, Augusto Elia salva la vita al generale Garibaldi. “Qui si fa l’Italia o si muore”. Gerolamo Bixio detto Nino (Genova, 2 ottobre 1821 – Banda Aceh, 16 dicembre 1873 ) è stato un militare, politico e patriota italiano, tra i più noti e importanti protagonisti del Risorgimento. (fonte Wikipedia) Queste parole sono pronunciate da Garibaldi a Nino Bixio durante la battaglia di Calatafimi (Trapani) in cui le forze borboniche sembravano prevalere.

10   Palermo il 15 maggio, Garibaldi occupa Palermo e a luglio batte ancora le truppe regie a Milazzo, mentre il sovrano di Napoli cerca disperatamente di fermarlo prima che sia troppo tardi, perché la Costituzione faccia di Roma una città libera. Con l'insurrezione di Palermo, si vede la serie di avvenimenti che dal 27 al 30 maggio 1860 hanno portato alla conquista della città di Palermo con i garibaldini della Spedizione dei Mille.

11 La Battaglia di Milazzo e la caduta di Messina
Raffigurazione coeva della Battaglia di Milazzo. Ottengono una controffensiva napoletana vicino a Messina, a Milazzo, il 20 luglio 1860. Le Truppe Borniche vengono sconfitte nella battaglia di Milazzo, a cui partecipa lo stesso Garibaldi ed entrano a Messina il 27 Luglio. Lo stesso giorno Garibaldi riceve la lettera di Vittorio Emanuele II che gli chiede di non superare lo Stretto di Messina. Il 28 luglio le forze borboniche iniziano l'evacuazione della Sicilia. Lo stesso giorno sono sgombrate anche le fortezze di Augusta e Siracusa. Tutta la Sicilia è in mano ai garibaldini.

12 L’ingresso a Napoli L’ingresso di Garibaldi a Napoli, il 7 settembre 1860'ingresso nell'attuale Piazza 7 settembre. (fonte Wikipedia) Dal mese di maggio, Garibaldi si proclama dittatore (nel senso romano del termine) in nome di Vittorio Emanuele II. A giugno, si forma un gouverno. Pertanto, Garibaldi continua la sua conquista del continente e arriva a Napoli che prende il 7 settembre 1860.

13 Garibaldi in Calabria L’eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi nell’alba del 19 agosto del 1860 sbarca sulla spiaggia di Melito Porto Salvo e raggiunge trionfante la città di Reggio, trova moltissimi calabresi (patrioti illuminati dalla luce massonica ma anche semplici cittadini) pronti a battersi al suo fianco per uno Stato unitario, libero e indipendente.

14 La Battaglia del Volturno
La battaglia del Volturno, episodio finale della spedizione dei Mille, si combatte tra il 26 settembre e il 2 ottobre 1860 su un fronte tra i Monti Tifatini e il corso del fiume. Sono impegnati in totale circa uomini tra Garibaldini e Sardi, contro i circa Borbonici e mercenari. Le due parti si scontrano e le truppe del re passano in vantaggio contro le forze di Garibaldi. Le truppe borboniche sono ben armate, con dirigenti competenti. Le truppe di Garibaldi sono impreparate, ma comandate da ufficiali di valori. La battaglia principale ha avuto luogo il 1 ottobre 1860 a sud del fiume.

15 L’Incontro di Teano Garibaldi e Vittorio Emanuele II. Lo storico incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II avvenne il 26 ottobre del 1860 a Teano. Ed è l'episodio della storia risorgimentale  con il quale siconclude la Spedizione dei 1000. (fonte Wikipedia)

16 Garibaldi Roma-Aspromonte
Nell’intento di liberare Roma con 2000 volontari, viene fermato e ferito sull’Aspromonte il 29 agosto. Resta in carcere fino a ottobre. Roma viene liberata dai bersaglieri il 20 settembre 1870.

17 Garibaldi fabbricatore di reliquie
Per assicurare la durevolezza del mito in una fase ancora incerta come il primo ventennio post-unitario: • Ha lasciato in dono il mantello, gli stivali, il berretto, il sigaro, la spada. • Ha “moltiplicato” il proprio corpo: ciocche di capelli, e altro ancora, in segno di gratitudine o su richiesta. La moglie, Francesca Armosino, ha conservato anche i ritagli delle sue unghie. • Ha donato ritratti fotografici autenticati o biglietti manoscritti come strumenti per produrre socialità e rinforzare i legami con i suoi seguaci. «Voglio essere bruciato: bruciato e non cremato capite bene. In quei forni che si chiamano rematoi non ci voglio andare. Voglio esser bruciato come Pompeo, all'aria aperta.» (Primo Testamento di Garibaldi)

18 Il corpo ferito Garibaldi, dopo la ferita in Aspromonte nel 1862, lo esibiva come martirizzato, attraverso una serie di viaggi, da Milano a Palermo, quasi postumo a se stesso. Sono anche circolati in Europa fazzoletti con gocce del suo sangue.

19 Dal mito cristiano al mito pagano: “Salvator mundi”
Invocato dalle personificazioni di Venezia (a sinistra ) e di Roma ( a destra) “Qui si fa l’Italia o si muore”. Garibaldi nuovo Salvatore

20 Un eroe populista e fascista
Garibaldi in camicia nera icona del fascismo di Salò (RSI) La Repubblica Sociale Italiana (o RSI) fu uno Stato dell'Europa meridionale. Fu creata da Benito Mussolini per espressa volontà di Adolf Hitler, dopo che il Regno d'Italia, nel contesto della Seconda guerra mondiale, aveva concluso il 3 settembre 1943 l'armistizio di Cassibile con le forze anglo-americane. Garibaldi fu il personaggio risorgimentale nel quale si incarnò pienamente il mito populista del regime fascista. Garibaldi e il popolo erano la stessa cosa.

21 …e dell’antifascismo Il nome di Garibaldi viene usato per
denominare le truppe volontarie fra le “Brigate internazionali” nella guerra di Spagna, nella Resistenza italiana e come simbolo del Fronte del popolo nelle elezioni politiche del 18 aprile 1948.

22 Un eroe romantico Nel 1849 Garibaldi combatte al fianco della Repubblica romana contro le forze alleate del papa. Sono costretti a fuggire inseguiti dalle forze francesi. Attraversano mezza Italia e arrivano nelle valli di Comacchio sul delta del Po. Anita, la donna della sua vita, si sente male e muore. Anita era incinta, probabilmente aveva già perso il bambino. Scrive la pronipote: "La setticemia la stava consumando. Morì alle 19:45 del 4 agosto 1849."

23 Il mito continua attraverso:
• I monumenti voluti dallo stato e dai comuni • La riproduzione di oggetti con la sua immagine di gusto kitsch • Le stampe popolari

24 Uso “pubblicitario” di Garibaldi
«Reduce da Aspromonte Giuseppe Garibaldi in questo camerino fece il bagno» (Epigrafe sul muro dell’Hotel Bellevue a Ischia)

25 Garibaldi prototipo del protagonista popolare moderno
• Divo del cinema • Presentatore televisivo • Agente segreto • Eroe dei fumetti • Asso dello sport • Uomo politico “Nel mondo contemporaneo l’immaginazione è più forte del reale” (Omar Calabrese)

26 Gli altri attori del Risorgimento
Giuseppe Mazzini (Genova, 22 giugno 1805 – Pisa, 10 marzo 1872) è stato un patriota, politico, filosofo e giornalista italiano nato nella Repubblica Ligure, annessa da pochi giorni al Primo Impero Francese. Le sue idee e la sua azione politica contribuirono in maniera decisiva alla nascita dello Stato unitario italiano; le condanne subite in diversi tribunali d'Italia lo costrinsero però alla latitanza fino alla morte. Cavour Vittorio Emanuele II Vittorio Emanuele II di Savoia re d’Italia dal 14 marzo  Il duca Carlo Pisacane di San Giovanni (Napoli, 22 agosto 1818 – Sanza, 2 luglio 1857) è stato un rivoluzionario e patriota italiano . Partecipò attivamente all'impresa della Repubblica romana  ed è celebre soprattutto per il tentativo di rivolta che iniziò con lo sbarco a Sapri e che fu represso nel sangue a Sanza . (fonte Wikipedia)

27 Va’ pensiero (Va’ pensiero, sull'ali dorate) est l'un des chœurs de musique lyrique les plus connus. Dernier numéro (no 11) de la troisième partie du Nabucco de Giuseppe Verdi (1842), il est chanté par les Hébreux prisonniers à Babylone. Le poète Temistocle Solera a écrit ces vers en s'inspirant du psaume 137 Super flumina Babylonis. (Source Wikipedia) Verdi e il Risorgimento VIVA V.E.R.D.I. (Vittorio Emanuele Re D’ Italia) Le prime esplicite manifestazioni del sentimento patriottico risorgimentale in Italia coincidono con l'inizio del successo popolare di Giuseppe Verdi. Nel 1842 viene rappresentato alla Scala il Nabucco e si racconta di accesi entusiasmi di popolo alle note del Va' pensiero. Sembra che il fascino della musica e delle parole del coro, atto d'accusa degli ebrei contro la dominazione straniera, vennero subito lette in chiave antiaustriaca. Viva V.E.R.D.I. est l'acronyme d'un slogan contre l'occupant autrichien : Viva Vittorio Emanuele re d'Italia - Vive Victor Emmanuel Roi D’Italie

28 FINE Ce diaporama a été réalisé par la classe de TS LV2 Italien, après une séquence consacrée à la notion Miti e eroi.


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