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Narratologia – I personaggi
IV A - Italiano
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Il personaggio Le azioni sono il motore dei racconti e, affinché un’azione ci sia, è necessario che ci sia un personaggio (non per forza umano) ossia un ‘agente’ dotato di una vita mentale e perciò capace i intenzioni e di reazioni rispetto agli eventi che capitano. Personaggio letterario: qualunque agente finzionale dotato di intenzioni e reazioni.
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Presentazione Marche dirette/indirette:
presentazione diretta: avviene attraverso una serie di elementi caratterizzanti che vengono presentate esplicitamente sotto forma di più o meno dettagliate informazioni (marche dirette) relative all’aspetto fisico, alle condizioni anagrafiche (età, stato civile, professione), alla psicologia, alle attitudini comportamentali, etc. >>> ritratto o autoritratto presentazione indiretta: avviene attraverso una serie di segni distintivi che vengono disseminati qua e là nel corso della narrazione sotto forma di indizi (marche indirette) relativi al suo modo di fare (discorsi, azioni, ambienti, abitudini, etc. Un modo particolare di realizzare una presentazione indiretta è attraverso le marche linguistiche: il narratore caratterizza il personaggio attraverso il suo modo di esprimersi (lessico, sintassi, registro), che ne delinea il modo di essere presentazione mista: sovrapposizione di entrambe le tecniche
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Presentazione (segue)
ambito della caratterizzazione: fisica (sesso, età, aspetto, espressione, abbigliamento) psicologica (sfera dei sentimenti e tratti del carattere) ideologica (valori e disvalori, concezione della vita) sociale (ambiente di provenienza, abitudini) culturale (attività, professione, sfera delle conoscenze) prospettiva della presentazione: attraverso il punto di vista di un narratore interno testimone della storia, che presenta direttamente il personaggio in questione (ritratto) attraverso il punto di vista di un narratore interno protagonista della storia, che presenta direttamente se stesso (autoritratto) attraverso il punto di vista di un altro personaggio, che presenta per mezzo di proprie parole il personaggio in questione [e.g. Agnese che presenta Azzeccagarbugli a Renzo] attraverso il punto di vista di un narratore esterno, che presenta direttamente il personaggio in questione tracciandone un ritratto [Manzoni con Renzo o Lucia] oppure che lo presenta attraverso marche indirette
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Tipo e funzione tratteggio e sfaccettatura:
personaggi piatti o ‘tipi’ >>> semplici personaggi a tutto tondo o ‘individui’ >>> complessi sviluppo: personaggi statici >>> non evolvono nel corso della storia, mantenendo invariato il proprio modo di essere personaggi dinamici >>> subiscono un’evoluzione, trasformandosi interiormente i personaggi secondo il genere narrativo: genere epico >>> eroe (un ‘tipo’: sottomette ogni istinto ai valori della comunità cui appartiene [l’onore, il sacro, l’autoaffermazione], anche a costo di sacrificarsi; dovendo piegare la propria personalità alla realizzazione di una determinata impresa, un eroe ha perciò raramente una propria psicologia personale complessa e articolata; favola >>> tipi fissi, esemplificativi di vizi e virtù; genere tragico >>> vittima innocente, minacciata fino alla morte da eventi al di fuori del suo controllo; genere comico >>> spesso il personaggio è riportato ad un ‘carattere’ fisso, per suscitare la complice ironia del pubblico; dramma >>> personaggi complessi, attraversati da conflitti interiori o interpersonali che richiedono approfondimento psicologico; novella >>> la caratterizzazione del personaggio dipende dall’ampiezza del testo e dal genere: si passa dal delicato tratteggio solo di alcuni aspetti (bozzetto) a testi interamente dedicati allo sviluppo di un personaggio; romanzo >>> in genere i personaggi principali sono a tutto tondo e dinamici.
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Sistema dei personaggi
il personaggio e il ruolo: eroe/protagonista: modifica la situazione iniziale, alterandone l’equilibrio per conseguire il proprio obiettivo [Renzo e Lucia] oggetto del desiderio: obiettivo del protagonista [matrimonio] antagonista: ostacola il protagonista per impedirgli di raggiungere l’oggetto del desiderio, che in genere vuol accaparrarsi personalmente [don Rodrigo] aiutante: personaggio che aiuta il protagonista [padre Cristoforo] oppositore: personaggio che contrasta il protagonista [don Abbondio] destinatore o mandante: personaggio che stabilisce a chi andrà l’oggetto del desiderio [Divina Provvidenza] destinatario: personaggio che otterrà l’oggetto del desiderio [Renzo e Lucia] le relazioni tra i personaggi gerarchia dei personaggi: principali: ruoli centrali della massima importanza ai fini dello svolgersi dell’azione, di cui rappresentano i ‘motori’ (protagonista, deuteragonista, triteragonista, etc.; antagonista/i) secondari: ruolo di secondo piano, ma funzionale allo svolgersi dell’azione, tanto che possono condizionarne lo svolgersi dell’intreccio comparse: ruolo marginale e poco significativo nello svolgersi dell’azione, di cui fanno da sfondo, caratterizzandone l’ambientazione
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