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Sul concetto di ‘concetto’
Gianluigi Oliveri Università di Palermo
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Visione tradizionale della ragione
La ragione umana consiste di diverse facoltà tra le quali abbiamo: La facoltà rappresentativa o immaginazione ci fornisce i dati sui quali si basa la nostra esperienza L’intelletto produce conoscenza per mezzo della formulazione e giustificazione di giudizi
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Empirismo ingenuo L’intelletto produce conoscenza relativamente o a dati di fatto o a relazioni tra idee La conoscenza è basata sull’esperienza ed è di tipo induttivo I dati prodotti dall’immaginazione sono uguali per tutti e non subiscono interferenze da parte della ragione
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Empirismo sofisticato
Il mito del dato: la ragione interferisce con l’input sensoriale imponendo un ordinamento spazio-temporale di tipo pre-riflessivo (Kant) La forma della percezione non è completamente determinata dalla struttura dello stimolo (psicologia della Gestalt) I fatti non esistono: ogni osservazione è relativa ad una congettura (Popper) ed è ‘carica di teoria’ (Kuhn) Olismo: non esiste una linea di demarcazione tra giudizi relativi a relazioni tra idee e giudizi relativi a dati di fatto (Quine) Anti-riduzionismo: non è possibile ridurre le proposizioni appartenenti alle teorie scientifiche a proposizioni relative a dati osservativi (Quine)
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Visione tradizionale dei giudizi
I giudizi sono dei pensieri aventi la struttura soggetto/predicato Esempio: Saturno è un pianeta Il soggetto di un giudizio denota un oggetto Il predicato di un giudizio esprime un concetto Il giudizio è vero se e solo se l’oggetto denotato dal soggetto cade sotto il concetto espresso dal predicato, altrimenti è falso
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La rivoluzione Fregeana
La concezione tradizionale del giudizio non riesce a tenere conto delle relazioni Frege è in grado di tenere conto delle relazioni mediante l’introduzione del concetto di funzione proposizionale Svolta linguistica: lo studio del linguaggio è prioritario rispetto allo studio del pensiero Il concetto, per Frege, è confinato all’area del simbolico è cioè coinvolto esclusivamente nella formulazione di proposizioni che esprimono dei pensieri
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Difetti della posizione Fregeana
Il comportamento intelligente è indipendente dal parlare una lingua Una parte fondamentale del comportamento intelligente consiste nell’essere in grado di distinguere e classificare gli oggetti d’attenzione Alla radice dell’attività di classificazione c’è la formazione di concetti (o proto-concetti) la cui funzione è indicare ciò rispetto a cui i membri di una certa classificazione sono simili gli uni agli altri
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Una storia sull’origine non simbolica del concetto
Ogni interazione con l’ambiente è filtrata attraverso il principio della massimizzazione del piacere e minimizzazione del dolore (piccole percezioni) Le interazioni percettive con l’ambiente che sono interessanti, rispetto al mini/max principio di cui sopra, vengono memorizzate rispetto ad uno stereotipo: la cosa che nel luogo x al momento y ci ha dato piacere (o ci ha arrecato dolore) ecc. ecc L’attività di classificazione bruta (nel senso che questa non è oggetto di ‘spiegazione’ da parte del classificatore) avviene mediante relazioni di similarità degli oggetti di osservazione rispetto allo stereotipo
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Passaggio al simbolico
A volte l’attività di classificazione bruta non funziona: certi funghi, che somigliano moltissimo ad un certo fungo che abbiamo mangiato, che ci è piaciuto molto e non ci ha dato problemi, sono velenosi, ecc. ecc. Il feedback negativo genera una serie di quesiti circa i criteri atti ad identificare un ‘fungo buono’ ed i criteri hanno bisogno di giustificazioni. Ecco che si crea il bisogno di produrre delle teorie e, di conseguenza, si crea il bisogno del simbolico.
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Interferenze tra il livello simbolico e il livello non simbolico
Vedere come (Wittgenstein): Una volta che appare il livello simbolico questo interferisce con il livello non simbolico nel senso che, per esempio, contrariamente alla tradizionale concezione empirista della conoscenza, i concetti interferiscono con le percezioni Overruling: le balene non sono pesci Sulla divisione del lavoro linguistico (Putnam): Il meccanismo degli stereotipi continua ad operare anche a livello simbolico
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Composizionalità dei concetti e concetti primitivi
x è italiana e x parla lo spagnolo: la composizionalità dei concetti è fondamentale, perché, mediante la conoscenza di un numero finito di concetti, abbiamo la possibilità di comprendere il significato di un numero potenzialmente infinito di concetti La composizionalità dei concetti è particolarmente esplicita nelle teorie matematiche assiomatizzate in cui vi sono alcuni concetti primitivi mentre tutti gli altri sono definiti (composti) a partire da questi
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Gli assiomi di Peano 0 è un numero
Il successore di un numero è un numero Se m ed n sono numeri ed hanno successori uguali allora sono uguali 0 non è il successore di nessun numero Se 0 ha la proprietà P, e se ogni qual volta un numero n ha la proprietà P anche il suo successore ha la proprietà P, allora tutti i numeri hanno la proprietà P
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