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INSUFFICIENZA CARDIACA
41° CORSO “CARDIOLOGIA 2007” ANEMIA E INSUFFICIENZA CARDIACA Silvia Cantoni U.O. Ematologia Ospedale Niguarda Ca’Granda, Milano
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WHO: anemia uomo Hb < 13 g/dL donna Hb < 12 g/dL
Anemia: definizione WHO: anemia uomo Hb < 13 g/dL donna Hb < 12 g/dL Necessità di una definizione (emo)dinamica di anemia, correlabile alla clinica del paziente con CHF
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- difficile da stimare “clinicamente” - misurazione masse ematiche
Anemia: patogenesi - difficile da stimare “clinicamente” - misurazione masse ematiche - Mancini et al, Circulation 2003 esclusi pz con volume overload evidente 15 pz, NYHA III-IV, FE ~ 25% 40% anemia da emodiluizione EMODILUIZIONE I.R.C. deficit fattore di crescita = eritropoietina ANEMIA IPORIGENERATIVA DA INIBIZIONE MIDOLLARE C.H.F. effetto inibitorio delle citochine = anemia da malattia cronica
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- probabilmente rilevante:
Anemia: patogenesi (2) - Contributo dell’I.R.C. - probabilmente rilevante: Iaina et al, 2004: CHF+, CKD- : prevalenza anemia 32% CHF+, CKD +/- : prevalenza anemia 22% CHF+, CKD + : prevalenza anemia 66% - livelli di Epo “inappropriati” per il grado di anemia - Contributo della flogosi cronica - difficile da stimare: non disponibili marcatori sierici - difficile da superare: • l’anemia è una risposta adattativa, sistemica • l’alterazione del metabolismo del ferro ha uno scopo difensivo, di inibizione della crescita batterica
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Anemia: trattamento 1- nelle linee guida alla trasfusione di GRC, la correzione completa dell’anemia non è indicata come obiettivo 2- nei pz con IRC, di cui ~ 30% ha CHF, - sono ancora oggetto di dibattito sia i livelli di Hb cui iniziare il supporto con Epo, sia il target di Hb da raggiungere - la correzione completa dell’anemia ha dato risultati contrastanti NEJM, 2006; studi CREATE – 603 pz e CHOIR – 1432 pz: no beneficio 3- Epo non è esente da effetti avversi: - peggioramento ipertensione - diatesi trombofilica - attivazione endoteliale - pure red cell aplasia (circa 200 casi segnalati) 4- supplementi di Fe e.v. non sono esenti da effetti avversi: - danno ossidativo all’interstizio renale (Remuzzi, NEJM 2006) Fe legame con transferrina ultrafiltrazione dissociazione complesso a pH acido nel tubulo formazione di radicali idrossilici danno ossidativo dell’interstizio renale - progressione aterosclerosi
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1- l’utilità di correggere completamente l’anemia e
Anemia: conclusioni 1- l’utilità di correggere completamente l’anemia e la possibilità di farlo utilizzando l’eritropoietina a dosi farmacologiche in pazienti non selezionati resta da dimostrare 2- l’anemia, come espressione sia di danno renale che di attivazione dell’immunoflogosi, non va sottovalutata e rappresenta probabilmente un buon indice di importante compromissione sistemica, analogamente a quanto già dimostrato in altri ambiti per altri indicatori di flogosi cronica che si sono dimostrati indici prognostici “indiretti” (es albumina nel LdH)
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