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Un archivio ben organizzato: per chi? per cosa?
Archivi Udi Linda Giuva 22 giugno 2013
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Fare ordine Un’attività femminile: perché no in archivio? Archivio:
Strumento di gestione Natura amministrativa Autodocumentazione Rapidità nelle decisioni Come ho fatto la volta precedente?: continuità e rottura, tradizione e innovazione Il presente come valore culturale, quello che facciamo come valore storico
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Costruire una tradizione
Abbiamo scoperto le madri, non dimentichiamo le figlie “Perché noi valiamo” Produrre è una necessità, conservare è un progetto.
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Unitarietà dell’archivio
L’importanza di chi c’è (presente) per lasciare una testimonianza a chi ci sarà (futuro). Vale a dire: il futuro comincia da oggi Tradizione italiana, approccio internazionale
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Costruiamo oggi il nostro archivio
Identify what you want to save Decide what is most important to you Organize the content (Personal Archiving in The Library of Congress,)
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Esistono best practices? Quali gli strumenti indispensabili
Esistono norme? Regole per gli enti pubblici e per gli archivi privati dichiarati di notevole interesse culturale: normativa e ruolo della Soprintendenza Esistono best practices? Quali gli strumenti indispensabili Sistema di classificazione e indice di classificazione Repertorio dei fascicoli Piano di conservazione Manuale di gestione
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Identificare Registro di protocollo? Che cos’è?
È importante per un piccolo ente privato Fino a che punto va formalizzato? Quali elementi indispensabili?
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Classificare Attività indispensabile e fondamentale per: Cartaceo
Digitale Ibrido
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Che cos’è la classificazione
Attività comune a tutte le scienze dell’informazione “1. L’operazione, l’effetto, il modo del classificare; divisione o distribuzione in classi, cioè in categorie: c. delle piante, degli animali, avente lo scopo di dare un ordine alla immensa varietà delle specie, e insieme un nome che consenta di individuarle facilmente; analogamente, c. dei minerali, delle gemme, dei reperti archeologici; […….].” (Vocabolario, Treccani) Individuare i criteri per ordinare i documenti sulla base delle necessità funzionali dell’ente produttore dei documenti stessi al fine di creare un sistema in grado di garantire coerenza, efficienza, stabilità nel tempo
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Classificare vuol dire ordinare
la classificazione è lo strumento per la formazione dell’archivio, cioè per l’ordinamento di TUTTI i documenti prodotti e acquisiti nello svolgimento delle attività
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L’ARTICOLAZIONE DEL PIANO
Funzioni/attività I CRITERI PRINCIPALI Strutturazione su livelli Autonomia dalla struttura
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GLI ELEMENTI DESCRITTIVI DI UN PIANO DI CLASSIFICAZIONE
Ogni voce comprende: un indice (espresso secondo criteri omogenei), la denominazione della voce, l’eventuale descrizione integrativa, i criteri di ordinamento dei fascicoli il collegamento alle informazioni relative ai tempi e alle modalità di conservazione (permanente, temporanea) dei fascicoli il collegamento ai termini di consultabilità (accessibile a tutti? Esistono informazioni riservate sulla base del Codice della privacy?)
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IL FASCICOLO E’ l’elemento di base che andrebbe individuato già dal piano di classificazione È un insieme di documenti relativi a un determinato affare/materia. E’ entità logica e fisica nel caso di documenti cartacei, solo logica nel caso di documenti elettronici. Il piano di classificazione si limita a indicare la tipologia dei fascicoli creata per ogni voce e il criterio di ordinamento (alfabetico, cronologico ecc) Il fascicolo si apre con il primo documento inserito in relazione a un determinato oggetto e include documenti ricevuti (originali), spediti (minute), di corredo di natura preparatoria, interni (minute e originali)
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LA FORMAZIONE DEI FASCICOLI
Nella progettazione delle tipologie di fascicoli è necessario evitare allo stesso tempo: la frammentazione non necessaria l’accorpamento eccessivo di documenti all’interno della stessa unità la tendenza a costituire fascicoli intestati ai destinatari (invece che basati sull’analisi delle funzioni)
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LA RICERCA E IL RECUPERO DEI DOCUMENTI E DEI FASCICOLI
I documenti devono essere accorpati (fisicamente se cartacei, logicamente se elettronici) in modo da soddisfare le esigenze di lavoro di chi produce i documenti e svolge le attività Non si tratta di favorire il reperimento dei documenti per qualunque tipo di ricerca (che comunque potrà essere soddisfatta in ogni caso grazie a funzioni di information retrieval nel caso di sistemi informatici), ma soprattutto di recuperare i documenti in modo funzionale (per fascicoli in base al piano di classificazione) rispetto alle decisioni assunte o da assumere
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L’INDICE DI CLASSIFICAZIONE
E’ il codice alfanumerico che rappresenta il livello di dettaglio del piano di classificazione
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CLASSIFICARE QUINDI SIGNIFICA
Attribuire al documento un codice Inserirlo in una struttura di voci E associarlo a una definita unità archivistica Indice Piano di classificazione Fascicolo
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LA STRUTTURAZIONE SU LIVELLI
Il piano di classificazione dovrebbe articolarsi su non più di tre livelli: Funzioni Macroattività Attività Natura delle funzioni: Istituzionali Di funzionamento Specifiche di ciascuna area organizzativa omogenea Attività di funzionamento comuni a tutte le PA e a tutte le AOO
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utilità della fascicolazione sistematica e coerente
Principi coerenti di formazione dei fascicoli consentono di creare un sistema documentario che riflette e facilita il concreto processo di lavoro di un’organizzazione (supportando la creazione di pratiche e dossier completi e gestibili) permette l’integrazione tra sistemi elettronici e cartacei evita la ridondanza nella produzione/acquisizione di documenti originali e di copie consente lo scarto e la conservazione efficiente secondo principi di utilità amministrativa e tecnica della documentazione (si scartano gruppi di fascicoli, non singoli documenti)
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elementi per creazione e la gestione dei fascicoli
Indice di classificazione Posizione fisica del fascicolo Titolo del fascicolo Data di apertura Data di chiusura
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Il manuale di gestione È un documento che descrive i procedimenti, gli strumenti, le regole del sistema documentario in funzione va scritto dopo aver organizzato il sistema Va monitorato e aggiornato continuamente sulla base dei cambiamenti che si produco nel sistema documentario È un documento importante perché permette: Condivisione delle attività e dei processi di lavoro Normalizzazione dell’agire soprattutto in organizzazioni “leggere” che non vedono figure stabili responsabili Consegna al futuro il funzionamento del sistema documentario
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Decidere cosa è importante
Il paradosso della conservazione: distruggere Farlo in maniera consapevole prima che il tempo, le necessità del momento (traslochi, chiusure di sedi…) lo facciano in maniera “brutale” Operazione impegnativa: quale immagine voglio che sia trasmessa al futuro? Manipolazione? I professionisti della memoria come mediatori di cultura
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